domenica 31 dicembre 2023

Una lezione di umiltà

Com'è possibile che il Bologna che ferma Inter e Juventus e batte Atalanta e Roma, vada a perdere per ben tre a zero a Udine contro una squadra che è invischiata nella lotta per non retrocedere, al punto da aver già cambiato allenatore ?

Questa è la domanda alla quale Motta dovrà dare rapida e convincente risposta.

Perdere a Udine può essere un salutare risveglio dopo la sbornia derivante dalle bollicine di Natale seguite alla sofferta vittoria contro l'Atalanta.

La squadra non ha certo pressioni particolari.

Non ho mai creduto che potesse giocarsi un posto in Europa, ma che possa stabilmente restare fra le prime dieci del Campionato sì, questo me lo aspetto.

Anche dopo Udine, quindi, il quinto posto a metà Campionato è un respirare la rarefatta aria di montagna e noi Bolognesi, meritiamo di brindare anche alla nostra squadra di calcio.

Buon 2024.

domenica 24 dicembre 2023

Un Natale ad alta quota

Non ho memoria, dopo l'anno dello scudetto, di un Bologna così in alto in classifica.

Dopo anni, decenni, in cui abbiamo visto alternarsi tante squadre meno blasonate di noi (Verona, Udinese, Sassuolo, Empoli ...) nel ruolo di "sorpresa" del Campionato, finalmente i nuovi radiocronisti, che non hanno memoria del passato, definiscono il Bologna "la sorpresa del Campionato".

C'è anche tanta fortuna, ma si sa che la fortuna, in ogni campo, è determinante per imboccare la strada del successo o quella del fallimento.

Nell'anno in cui a Natale si gioca senza sosta, il panettone dei bolognesi è ancora più dolce.

Buon Natale.

domenica 17 dicembre 2023

Sconcertato

Da anni guardo un unico telegiornale, Studio Aperto alle 18,30, perchè è l'unico che fornisce solo notizie senza i commenti non graditi di questo o quello, prevalentemente giornalisti che si scambiano i ruoli e le ospitate con reciproci favori.

Accendo la televisione pochi minuti prima e, verso le sette, finito il tg, ricerco qualche film o telefilm.

Nei giorni scorsi ho acceso la televisione prima del solito e ho visto una trasmissione che mi ha lasciato sconcertato: il grande fratello.

Credo siano solo alcune riprese perchè alla fine rimandava alla trasmissione vera e propria.

A parte il fatto che non erano, come ricordavo agli inizi, tutti giovani, ma c'erano persone che potrebbero già godersi la pensione, sono rimasto sconcertato dai temi, anzi dall'unico argomento: Tizia sta con Caio ma tuba con Sempronio facendo ingelosire Mevia e via discorrendo in un intreccio assurdo e infinito nel totale vuoto.

Spero che siano attori, che recitino in un copione, perchè la serietà con la quale espongono le loro valutazioni su Tizia e Caio sono ridicole per la rilevanza della questione.

Sono sconcerato non tanto dalla pochezza degli argomenti di discussione, quanto dal fatto che, se viene trasmesso in una televisione commerciale, vuol dire che è seguito da un numero di spettatori tali da far guadagnare l'emittente.

E questo non me lo aspettavo.

domenica 10 dicembre 2023

Il periodo più bello dell'anno

Non riesco ad evitare di rappresentare, anche quest'anno, quanto di buon umore mi metta questo periodo.

A parte storture (come l'illuminazione in rosso dell'Asinelli) camminare per Bologna, di giorno e di sera, è un confortevole piacere.

Le vetrine sono luccicanti e ammiccano ai passanti per beni che non solo vengono presentati come necessari, ma addirittura sembrano regalati a "soli" XX, 90.

Il "virgola novanta" è essenziale per dare l'idea che il prodotto costi meno di 100 anche se è a 99,90 e lo possiamo trovare in ogni passaggio di cifra (dallo 0,99 ai 9990 e oltre) tutti con quel "virgola novanta" che vuole dire: guarda come siamo bravi a tenere il prezzo così basso.

Avendo già acquistati tutti i regali, il piacere diventa doppio non avendo tentazioni nè frenesia, che si trasforma in preoccupazione di non arrivare in tempo, di non trovare qualcosa di interessante.

Perchè poi, quando, per lo più, siamo persone che tutto ciò che ci è necessario possiamo comprarlo al momento in cui ci è necessario, diventa difficile trovare un regalo appropriato, singolare, che ci ricordi.

Meglio, allora, qualche leccornia.

Non occupa posto (non a lungo, almeno), non finisce in uno scaffale a prendere polvere o in un cassetto dove sarà ritrovato fra cento anni dagli eredi che, immancabilmente, lo butteranno al macero.

Così possiamo dedicarci ad assorbire il clima di festa che "brilla nell'aria e per li campi esulta" (sì, lo so che Leopardi si riferiva alla primavera, ma ci sta anche qui). 

E goderci la lentezza del tempo che passa.


domenica 3 dicembre 2023

Splendida Galleria Cavour

E' già da un paio di settimane che Galleria Cavour è addobbata a festa.

Oltre al nastro esterno, che già c'era l'anno scorso, molto belle le decorazioni interne che pendono dalla volta superiore invece che dalle pareti laterali come l'anno scorso.

Passo in Galleria ogni giorno e mi rallegrano anche le canzonette natalizie.

Vedo però i sontuosi negozi di marchi celebratissimi sempre vuoti.

Commesse appoggiate al banco, ogni tanto escono a fumare e mi domando come possano pagare un affitto che immagino sarà particolarmente alto.

Ma magari a loro basta vendere un solo prodotto e coprono i costi della giornata.

Non credo però che altrettanto valga per il negozio di sigarette elettroniche, ugualmente con pochi clienti (almeno quando passo io) che non credo venda quegli strumenti a peso d'oro !

Vabbè, non sono miei problemi, godiamoci lo spettacolo degli addobbi e delle luminarie di Natale.

domenica 26 novembre 2023

Creature grandi e piccole

Ieri, con gli ultimi due episodi, è terminata la seconda stagione di "Creature grandi e piccole", l'ultima versione televisiva di un romanzo dei primi anni settanta, scritto da James Herriot (pseudonimo) che ha raccontato, in quello e altri romanzi, la sua esperienza di veterinario nello Yorkshire negli anni trenta del ventesimo secolo.

Detta così sembrerebbe un qualcosa di noioso, per addetti ai lavori, al più per invasati animalisti.

Ricordo che quando quel romanzo apparve in una delle raccolte di Selezione, nei primi anni settanta più o meno quando uscì, anch'io lo considerai tale e lo saltai, per poi riprenderlo avendo terminato la lettura di tutto quello che avevo disponibile.

E ne rimasi affascinato.

Forse per la traduzione, forse per l'ottimismo nel futuro.

Il romanzo mi piacque al punto da comprarne i due seguiti (Cose sagge e meravigliose e Beato tra le bestie), guardarmi il film e anche la prima serie televisiva degli anni ottanta e, adesso, la nuova serie.

Il romanzo, di suo, l'avrò riletto più volte (non vorrei esagerare, ma quando un romanzo mi piace lo rileggo spesso anche perchè, a forza di rileggere, memorizzo lunghi brani e quindi sfoglio velocemente le pagine) e la nuova serie televisiva, pur con i suoi tempi lenti, risulta ugualmente piacevole e spero che  possa esserci anche una terza stagione.

Lettura del romanzo e visione delle trasposizioni cinematografiche e televisive è fortemente consigliata per ricordarci che esistono ancora il Bello, la Vita sana, i Buoni Sentimenti, spesso trascurati da romanzi dove la descrizione di pratiche devianti e di perversioni occupano una buona metà delle pagine di romanzi che, peraltro, avrebbero anche buone trame gialle (ogni riferimento ai gialli scandinavi è ferocemente voluto).

domenica 19 novembre 2023

La riscoperta del tennis

Non so se Sinner riuscirà stasera a ripetersi battendo Djokovic, lo spero, ma una settimana di tennis ai massimi livelli a Torino e, soprattutto, le vittorie di un italiano (per quanto possa essere considerato tale un altoatesino ... ) hanno svegliato passioni che sembravano archiviate dopo l'era aurea dei Panatta, dei Bertolucci, degli Zugarelli e dei Barazzutti, capitanati dal più grande di sempre, Nicola Pietrangeli.

Accade sempre così, ogniqualvolta che emerge un campione che è in grado di "bucare" anche lo schermo (ricordiamoci del bolognesissimo Alberto Tomba che mise tutti in fila in uno sport non propriamente connaturato ai bolognesi come lo sci) l'effetto emulazione traina un grande sviluppo di quello sport.

E' un bene e spero che la Federazione Tennis sappia sfruttare l'effetto Sinner per regalarci altre stagioni di appassionanti partite, anche se vissute solo in poltrona.

domenica 12 novembre 2023

Trenta all'ora

Oggi, domenica, ho fatto il solito giro con l'automobile per andare a comprare i giornali e fare colazione.

Viali sgombri, via Castiglione vuota, nessuno che (logicamente e giustamente) rispettasse i 30 all'ora voluti da Lepore con grande dispendio di denaro, pubblicità e cartellonistica.

Diverso è nei giorni feriali, quando viaggiare sulle stesse strade nelle ore di punta ai trenta all'ora è una dolce speranza destinata a rimanere delusa.

E' lo spaccato della inutilità di tale provvedimento.

Ma i trenta all'ora sono anche l'immagine più evidente di una società ferma, ripiegata su se stessa, incapace di pensare in grande, al futuro, di prendere il volo verso nuovi ed entusismanti traguardi.

Ben diverso il clima, i sogni, le speranze quando Gianni Morandi cantava "andavo a cento all'ora".

Ve l'immaginate se allora ci fosse stata la mania della città ai trenta all'ora ?




domenica 5 novembre 2023

Spes ultima Dea

Il Bologna ha sconfitto la Lazio, per una rete a zero, dopo una partita di grande sofferenza.

E' il decimo risultato utile consecutivo (forse troppi pareggi) che però porta la squadra in una posizione di classifica di tutto rispetto.

Ma non è tanto la posizione attuale di classifica, quanto l'impressione che si ha nel vedere una formazione che porta a casa un risultato dietro l'altro, con una continuità mai conosciuta negli ultimi decenni.

Questo, 2023-2024, è il sessantesimo Campionato da quello, 1963 - 1964, in cui vincemmo l'ultimo scudetto.

Il 7 giugno 2024 saranno sessanta anni di digiuno.

Per molto tempo, dopo quel 7 giugno 1964, ho cullato l'illusione di poter vedere un altro scudetto del Bologna.

In fondo, a parte le tre grandi, nello stesso periodo hanno vinto più di uno scudetto persino squadre come la Roma, la Lazio, il Napoli che nel 1964 o erano in serie B o navigavano senza infamia e senza lodi sotto la metà della classifica.

Negli ultimi anni, invece, avevo riposto le speranze di vedere un secondo scudetto del Bologna.

Dopo la Lazio, però, una piccola fiamma di speranza si è riaccesa.

In fondo anche il Bologna del 1963 - 1964 è passato per un periodo di assestamento e costruzione e poi, con qualche innesto, è sbocciato dando, ai bambini che eravamo allora, una gioia infinita che non sarebbe male rivivere anche nel nostro cammino sul viale del tramonto.

domenica 29 ottobre 2023

Sarà vero ?

La Torre Garisenda di Bologna sembra essere in difficoltà.

Sono novecento anni che lo è, tanto che, da subito, dovettero ridurne l'altezza e poi ancora.

Ma oggi, alcuni sensori, sembrano aver segnalato uno spostamento progressivo.

Immediate le iniziative di chiusura del traffico (quando accade qualcosa, subito si blocca il traffico) e la minaccia che la zona resterà chiusa al traffico "per anni" se non "per sempre".

Poichè a pensare male è peccato, ma spesso ci si azzecca, a me viene da pensare (male): e se fosse un nuovo pretesto per creare ulteriori difficoltà ai cittadini nel nome (improbabile) di una città senza mezzi ?

domenica 22 ottobre 2023

Strisce

Di questi tempi le strisce sono di moda, da quella di Gaza a quella della notizia e probabilmente Lepore, sindaco di Bologna, non è voluto essere da meno.

In men che non si dica sono apparse per la città decine di strisce delimitanti un'improbabile pista ciclabile.

In via Laura Bassi da due corsie, si è passati ad una sola corsia per le automobili, con annesso intasamento del traffico, già sostenuto.

In via Saragozza le hanno fatte colorate, ma solo in parte e più che biciclette corrono i pedoni, credendo di essere su una pista di atletica.

Curvare a destra per imboccare le strade laterali diventa una impresa e se si vuole rispettare fino in fondo il "diritto" di precedenza dei ciclisti, allora si blocca il traffico.

Ancora una volta penalizzati gli automobilisti, per una concezione che crede che l'uso dell'autovettura privata sia un privilegio da sanzionare in ogni modo.

Così, tanto per mettere sempre più in gabbia la nostra libertà, tanto il mondo lo vediamo già a strisce.

domenica 15 ottobre 2023

Star Trek cronologia

Tanto tempo fa, in una galassia lontana, lontana ... accompagnai Ugo Malaguti a Modena in quello che credevo fosse un convegno di fantascienza, come si usava per tanti altri settori, con oratori e pubblico comodamente seduto in platea.

Mi trovai in mezzo ad una riunione di "trekkers", cioè di fanatici all'ennesima potenza della serie Star Trek.

Mi vergognai come mi è capitato solo un'altra volta, andando allo stadio a vedere il Bologna con una persona che sembrava normale e, invece, appena varcati i cancelli dello stadio si avvolse nella bandiera rossoblu e cominciò ad urlare come un assatanato.

A Modena vidi gente vestita come in Star Trek, con una protesi alle orecchie per trasformarsi in vulcaniano, che disquisiva sul colore appropriato delle maglie (ogni colore, in Star Trek, indica una specializzazione) ma, soprattutto conosceva a memoria intere battute dei copioni e litigava per l'interpretazione corretta di una frase o di una traduzione.

Non mi feci più coinvolgere in quelle che sono chiamate "convention", a me la fantascienza piace, ma non è l'elisir vitale della mia esistenza, solo un complemento che la rende più piacevole grazie alla sua capacità di stimolarmi la fantasia.

Nel riguardare tutte le serie (tranne quelle animate che per me non dovrebbero neppure venire elencate) mi è venuta però una curiosità da nerd: qual è lo sviluppo cronologico delle varie serie ?

Le date di trasmissioni sono facili, il canale Paramount inoltre indica, per ogni episodio, la data esatta di trasmissione, ma l'epoca in cui viene ambientata ?

Sin dalla serie clasica hanno inventato la "data astrale" e se in Enterprise la datazione è quella a noi nota, si possono fare, grazie alla quantita di episodi in cui ci sono riferimenti, dei tentativi di individuazione del periodo di ambientazione.

Ecco il mio.

Indico le serie in ordine della loro trasmissione, con la data di trasmissione e quella che ritengo sia la data di ambientazione.

OST (Original Star Trek, il Classico) - 1966-1969    2266-2269

NEXTGEN                                              - 1987-1994    2364-2370

DS9                                                          - 1993-1999    2369-2375

VOYAGER                                              - 1995-2001    2371-2378

ENTERPRISE                                        - 2001-2005    2156-2159

PICARD                                                   - 2020-2023    2379-2381  

DISCOVERY                                     - 2017-2023    2256-2257 (PRIME DUE STAGIONI)

                                                                                         XXXII secolo (STAGIONI DALLA 3)

STRANGE NEW WORLDS                   - 2022-2023    2259-2261

STARFLEET ACADEMY - annunciato per il 2024.

Strange New Worlds dovrebbe vedere anche una terza stagione.    

Sono ben accette correzioni e precisazioni. 

lunedì 9 ottobre 2023

Vajont

Tutti i notiziari ricordano la tragedia del Vajont, avvenuta il 9 ottobre del 1963.

Sarà perchè a giugno del 1963 era morto papa Giovanni XXIII e a novembre di quel 1963 sarebbe morto il presidente degli Stati Uniti Kennedy, l'anno del Vajont è il primo di cui abbia ricordi estesi al mondo circostante.

E anche se solo tre anni dopo ci fu la famosissima alluvione di Firenze (che ancora oggi gronda retorica con la mitizzazione degli "angeli del fango") quella del Vajont è una tragedia che resta scolpita nella mia memoria.

Quando si parla del Vajont mi vengono subito alla mente immagini di distruzione in bianco e nero e non so se siano immagini viste nei telegiornali dell'epoca o di cui ho avuto conoscenza successivamente.

Caso ha anche voluto che ho partecipato per più anni alle gare di sci dell'azienda in cui ho lavorato e quelle si svolgessero in Val di Zoldo.

Per comodità anche per partecipare alla premiazione, ho sempre alloggiato all'Hotel Posta di Longarone, approfittando per guardarmi intorno.

Ci sono, o, almeno, fino al 2010 c'erano ancora un paio di abitazioni originarie rimaste in piedi con il segno del livello dell'acqua.

Tre o quattro volte sono andato a vedere la diga e l'invaso.

La diga non è (era?) percorribile, ma si può (poteva ?) scendere nell'invaso, ora una conca verde.

La diga è imponente e senza alcun segno di danni, se non quelli del tempo e dell'incuria.

Non sono mai riuscito ad immaginarmi l'invaso pieno d'acqua e il Monte Toc che franava, nè l'onda spaventosa che deve essere risultata.

Per radio ho sentito dire che la diga rappresenta una opera perfetta, ma costruita dove non avrebbe dovuto essere costruita.

Supponendo che la zona di edificazione della diga fosse stata studiata con criteri scinetifici, allora crescono i miei dubbi anche sulla attuale venerazione della "scienza".

domenica 1 ottobre 2023

San Remigio

Oggi, domenica primo ottobre, è San Remigio.

Forse ... non essendo un particolare cultore della religione non so se qualcosa sia cambiato con la gestione attuale.

In genere non so quale sia il santo del giorno, non so neppure quando sia san Massimo, ho sempre saputo che il 26 luglio è Sant'Anna (unico onomastico, quello di mia madre, che abbiamo mai festeggiato in famiglia) e che il primo ottobre è (era ?) San Remigio.

Il perchè ricordi il santo del primo ottobre è molto semplice.

Ai miei tempi il primo ottobre ricominciava la scuola e la televisione grondava di retorica sui "remigini", cioè i bambini di sei anni (circa) che, per la prima volta, entravano in una aula con il loro grembiule nero e il fiocco azzurro (per le bambine, grembiule bianco e fiocco rosa).

Per estensione San Remigio era il giorno in cui si ricominciava la scuola e questo per tredici anni, fino alla maturità.

E anche se le classi venivano "spalmate" per il rientro in più giorni. il primo ottobre segnava l'inizio reale dell'autunno.

E che festa quando il primo ottobre era domenica, come oggi, con lo slittamento di ben un giorno del rientro a scuola !

Per tutti quei ricordi, il primo ottobre, per me, sarà sempre San Remigio, a prescindere da quello che potranno decidere altrove nella loro smania di cambiare anche quello che non importa cambiare.

domenica 24 settembre 2023

L'epopea del West

Nel mio attuale "ripasso" di Star Trek, ho notato che in tutte le serie, come minimo una volta, l'equipaggio di turno si ritrova catapultato nel vecchio West.

In Voyager gli sceneggiatori si sono inventati un programma olografico, per le ore di svago dell'equipaggio, ambientato nel West e che, un paio divolte, entra nella realtà per una qualche distorsione o nube attraversata dall'astronave.

A me sembra il segnale di una esigenza degli Americani di un qualcosa cui aggrapparsi che sia loro, esclusivamente loro e non appartenga invece alla storia dei Colonizzatori.

Una ricerca di radici, forse inconscia, che attesta come nessuna civiltà, nessun popolo, possa avere un futuro se non ha la possibilità di voltarsi indietro e riconoscersi in una storia, in una tradizione comune.

Noi Italiani non avremmo simili problemi, potendo contare su almeno due grandi vicende storiche da potenza mondiale (Roma e Venezia) e su altre minori, ma sempre significative, vicende e "prestazioni" culturali.

Non a caso Alessandro Manzoni diede in Marzo 1821 la miglior definizione di Nazione che sia possibile: "una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor".

Gli Americani si aggrappano all'epopea del West e invece noi, che avremmo solo l'imbarazzo della scelta, non ci rendiamo conto di quello che stiamo perdendo, inseguendo i falsi miti sovranazionali, invece di coltivare le nostre Radici e le nostre Tradizioni.

domenica 17 settembre 2023

Dopo il traduttore, il teletrasporto ?

Ho guardato con diffidenza ai primi passi della intelligenza artificiale, soprattutto perchè mi sembrava venisse utilizzata (e propagandata) per una massificazione delle competenze ed un livellamento della attività.

Del resto se il risultato non è il frutto di una personale elaborazione, ma semplicemente un "copia e incolla" evoluto di quanto è già stato detto, scritto e fatto, non ci potrà mai essere alcun passo in avanti nella conoscenza e nella coscienza umana.

Però, come in tutte le cose, se vi sono aspetti negativi, ve ne sono anche alcuni positivi e la performance di Salvini in francese, che segue quella di Grillo in cinese, merito della intelligenza artificiale, mi sembra un fatto estremamente positivo.

A me ha fatto venire immediatamente in mente il traduttore istantaneo che nei romanzi e film di fantascienza, consente a razze di mondi lontanissimi tra loro di comunicare, di comprendersi e di vivere assieme.

Ancora una volta la fantascienza si dimostra letteratura di anticipazione e mi sembra che siamo ben avviati verso il traduttore universale che ci consentirebbe di dialogare in tutto il mondo.

E continuo a sperare che non sia lontano il momento in cui possa essere trasformato in realtà il teletrasporto che, soprattutto in Star Trek, veniva regolarmente usato per "brevi" spostamenti, fino ad un massimo di 2000 chilometri.

A me basterebbero ...

domenica 10 settembre 2023

Male la prima

Ha avuto poco tempo e lasciamo pure in sospeso la valutazione per il dopo partita di martedì contro l'Ucraina, ma la prestazione dell'Italia di ieri sera contro la Macedonia del Nord spiega forse il perchè Mancini abbia preferito i petroldollari al mettere la faccia su una squadra che non sembra avere molte prospettive.

Probabilmente i migliori giocatori italiani sono quelli, che Spalletti ha praticamente confermato tutti rispetto all'epoca di Mancini e la partita di ieri direbbe che non è questione dell'allenatore o di modulo.

Il problema è in un sistema che permette alle squadre che giocano il Campionato in Italia, come la settimana scorsa ho stigmatizzato per la formazione del Bologna, di entrare in campo anche con undici calciatori stranieri su undici.

Se i nostri del vivaio vengono spediti a "maturare" nelle serie inferiori, da dove poi si dispedono senza lasciare traccia e se, addirittura, già nelle giovanili vengono appositamente comprati degli stranieri provenienti dalle località calcisticamente più impensabili, allora non avremo mai più un Rivera, un Bulgarelli, un Baggio.

Ci sono leggi europee che impongono la libera circolazione dei calciatori ?

Ebbene si dica che le società possono comprare tutti gli stranieri e di qualsiasi età che vogliono, ma, dalla serie A ai campionati giovanili, ne possono stare in campo sempre soltanto tre e non più di tre contemporaneamente.

Vogliamo scommettere che nel giro di alcuni anni, torneremo ad avere dei campioni che riporteranno l'Italia ai vertici, a prescindere dall'allenatore di turno ?

domenica 3 settembre 2023

Buone sensazioni

Siamo solo alla terza di Campionato.

Il Bologna ha perso la prima, pareggiato la seconda e vinta la terza.

Quattro punti, meno del Verona che lo scorso anno si è salvato dopo uno spareggio.

Però le sensazioni sono buone.

L'organico completato solo in ultimo con gli acquisti di Saelemakers, Kristiansen, Karlson (se si scrivono così ...) sembra più valido del precedente con l'unica incognita dell'attacco, dove la mancanza di Arnautovic non sembra essere stata coperta.

Però sembra che il gioco sia valido, poi dovrà passare la prova di squadre più attrezzate del Cagliari e vedremo se si parrà la nostra nobilitate.

Un solo appunto negativo: ieri, nella formazione iniziale, non c'era un solo Italiano in campo per il Bologna.

Inaccettabile per il Campionato Nazionale.ùDevono cambiare le leggi e imporre un tetto alla contemporanea presenza in campo di giocatori stranieri.

domenica 27 agosto 2023

Il bacio

"un apostrofo roseo fra le parole t'amo, un segreto soffiato in bocca invece che all'orecchio, un frammento d'eternità che ronza come l'ali di un'ape, una comunione che sa di fiore, un modo di respirarsi il cuore e di scambiarsi sulle labbra il sapore dll'anima!" (liberamente tratto da Rostand, Cyrano).

Non ho seguito il mondiale femminile di calcio.

Non sapevo neppure che si giocasse e non ricordo dove si giocasse.

Leggo però delle polemiche che continuano (!!!) per il bacio con il quale il presidente della Federazione spagnola ha festeggiato la vittoria della sua squadra.

Crocifisso per un bacio, divenuto molestia sessuale, altro che apostrofo rosa !

Ah, se lo avessero saputo le vittime dei baci dell'amicizia del compagno Breznev ...

domenica 20 agosto 2023

Il ritorno del Pallone

Domani ricomincia il Campionato, con un Bologna-Milan di tutto rispetto per il blasone delle squadre.

E' vero, la prima partita si è giocata ieri, quindi il Campionato è già iniziato, ma per un tifoso, conta la partita della propria squadra e il Bologna gioca domani sera.

E' assurdo iniziare il Campionato con il mercato calciatori ancora aperto (e ancora più assurdo è riaprirlo a gennaio), per cui si fanno previsioni su squadre che da qui a dieci giorni potrebbero subire cambiamenti significativi.

Ad oggi, infatti, il Bologna sembrerebbe indebolito dalle partenze non tanto dei "vecchi" Medel, Sansone, Soriano, quanto di due giocatori sui quali si reggevano due reparti, Schouten e Arnautovic.

Poi magari qualche acquisto di poco costo, sboccia improvvisamente e diventa una splendida ... plusvalenza.

O, meglio ancora, si mette in luce un giovane del vivaio, come potrebbe essere quel Corazza, autore del primo goal contro il Cesena in Coppa Italia, che sembra stia facendo il tappabuchi in un ruolo, terzino sinistro, che è scoperto.

Nel frattempo è cambiato il Commissario Tecnico della Nazionale, poco male, di potenziali CT in Italia siamo circa 60 milioni, quindi la scelta è ampia e sembra essere stata comunque indirizzata verso un degno sostituto del CT Campione d'Europa.

E non posso non ricordare la scomparsa di Carlo Mazzone, tre volte allenatore del Bologna, che tanto ha dato, non solo sul piano tecnico, ma anche su quello umano, al calcio italiano.

domenica 13 agosto 2023

Torcida

Più o meno da settembre a giugno, su radio uno, alla sera dopo le ventuno, viene (veniva ?) trasmessa una piacevole trasmissione sportiva intitolata "Zona Cesarini".

In estate le cose cambiano.

Nonostante un interessante mercato dei calciatori con l'ingresso a gamba tesa degli arabi, di Zona Cesarini si sono perse le tracce e quello spazio è occupato da un soggetto invasato del Brasile.

Calciatori, spesso ex e sconosciuti, aneddoti su squadre brasiliane, aggiornamenti su cosa sta accadendo in Brasile e uno tsunami di musica brasiliana che potrà anche piacere a qualcuno, ma a me fa venire una gigantesca orchite.

Ovviamente ho smesso di ascoltare la radio a quell'ora, sperando che con il Campionato, dal 19 agosto, torni anche Zona Cesarini.

Mi domando però perchè trasmettere in un orario di punta una trasmissione destinata ad ascoltatori di nicchia.


domenica 6 agosto 2023

Come rovinare una serie televisiva

Ho più volte scritto delle serie televisive ispirate da Star Trek, dalla stagione classica degli anni sessanta, fino a quelle odierne dedicate a Picard, alla Discovery e a Strange New Worlds, passando per Next Generation, Deep Space Nine, Voyager, Enterprise.

Alcune sono azzeccate, altre veramente fatte male, almeno secondo i miei gusti.

L'ultima, cronologicamente parallela a Star Trek Picard, è Star Trek Strange New Worlds che illustra le avventure della Enterprise sotto il comando del Capitano Pike, prima che venisse affidata al Capitano Kirk che qui appare, da giovane tenente, in alcuni episodi.

Tra il 2022 e il 2023 ne sono state prodotte due stagioni rispettivamente di 10 e 9 episodi.

E fino all'ottavo episodio della seconda stagione ero soddisfatto di come, nel 2022-2023, fossero riusciti a riprodurre le sensazioni delle serie migliori (che, per me, sono quella classica e, forse di una incollatura superiore, Voyager).

Giovedì Paramount ha trasmesso il nono episodio della seconda stagione: una disfatta !

Episodio trasformato in un musical, con il capitano e l'equipaggio che interrompevano i dialoghi per ballare e cantare.

Il motivo una influenza anomala di una apertura nello spazio che condiziona tutti a cantare.

Coinvolto persino un bellicoso vascello Klingon.

Ma perchè, mi domando, fanno simili porcherie ?

E non è la prima volta che una serie viene rovinata da un episodio canterino.

Uscendo da Star Trek, anche la serie Little murders by Agatha Christie, si è conclusa nel ridicolo di vedere assassini, poliziotti e persino cadeveri improvvisamente resuscitati, ballare e cantare.

Spero che questa moda non prenda piede.

domenica 30 luglio 2023

La stagione delle Erinni

Non ricordo se scrissi sul primo romanzo di Stefano De Bellis e Edgardo Fiorillo "Il diritto dei lupi", un romanzo con trama gialla, ambientato nella Roma a cavallo tra la dittatura di Silla e il ripristino del sistema repubblicano, con la presenza, anzi il protagonismo, di personaggi storici come Cicerone e Crasso affiancati ad altri di fantasia.

Una bella trama che si dipana per seicento pagine che non annoiano affatto.

A metà luglio 2023, dopo due anni dal primo, ecco che esce La stagione delle Erinni, idealmente il seguito del precedente, con i medesimi protagonisti, vissuti e di fantasia, che affrontano un'altra avventura gialla, con i suoi omicidi e, sullo sfondo, un affresco ben centrato sulla vita, i costumi e la politica romana.

Di solito la seconda opera è una prova del nove sulla tenuta dell'autore e, in questo caso, della collaborazione tra due autori, una prova che, per quanto mi riguarda, è superata a pieni voti e anche queste quasi settecento pagine si leggono senza stanchezza e con piacere.

A maggior ragione se a leggerle è chi nel mondo latino - romano affonda il suo retroterra culturale, per studi, propensione e convinzione.

domenica 23 luglio 2023

Sono solo canzonette

Da incallito radioascoltatore, passerò le prossime settimane accendendo la radio e, invece di ascoltare trasmissioni interessanti come Sportello Italia che "va in vacanza" (ma il canone no, lo paghiamo per 365 giorni al'anno) mi aggiornerò sulle canzonette che vanno di moda.

Probabilmente le ho già ascoltate, visto che ormai sembra un obbligo infilare canzonette in ogni dove e mi sembra che la radio abbia a libro paga un numero spropositato di dj il cui merito principale è quello di continuare a parlare snza interruzione, dicendo una marea di inutilità, per riempire gli spazi e "lanciare" il pezzo successivo, sempre "meraviglioso", "unico" e "imperdibile".

Il fatto è che le voci sono tutte uguali e l'unica distinzione (non sempre, peraltro ...) è tra quelle maschili e quelle femminili.

Tra i cantanti sì che "uno vale l'altro", perchè non si distinguono neppure nei "concetti" che esprimono, tutti uguali, tutti buoni, tutti che hanno fatto enormi sacrifici per arrivare dove sono adesso, tutti che soffrono come pochi quando partoriscono una musica o un testo che, immancabilmente, vuole esprimere la loro esperienza e indicare ai "fans" un modello.

Non ci sono più i cantanti di una volta, che imparavano bene un testo e lo interpretavano, lasciando inalterata, come caratteristica, la loro cadenza originaria (pensiamo solo alle "essce" di Gianni Morandi !).

Adesso mi sembra che ci siano solo dei cloni da laboratorio e magari, per quel che ne so, sono solo voci, intelligenze artificiali, come artificiali, banali e non memorabili sono i testi delle canzoni che ascolto quotidianamente e che poi dimentico.

lunedì 17 luglio 2023

Decadenza

Seguendo le previsioni del tempo, un privilegio che solo i pensionati possono avere, da una decina di giorni mi sono trasferito in montagna.

Tanti anni fa lessi che "montagna" erano considerate le alture sopra, se ricordo bene, i 640 metri, anche se, ancora, non riesco a considerare "montagna" l'Appennino.

Ma dicono anche che con la pressione alta e avviati verso i 67 anni, sia meglio evitare la vera montagna, chissà poi se è vero, perchè sono andato a Selva in Valgardena un anno fa e non mi è successo nulla.

Comunque sono in "montagna" appenninica e, come da abitudine, al mattino prendo e, dopo aver comprato i giornali e un pezzo (piccolo, per carità) di crescenta, vado verso il Lago della Ninfa, dove c'è un comodo parcheggio (tranne nelle due settimane intorno a Ferragosto dove il carnaio è insostenibile ovunque, quindi è meglio restare a Bologna) e con pochi passi arrivo ad una panca in mezzo all'ombra ed al fresco del bosco.

Lì leggo i giornali, smangiucchiando la crescenta.

Ho drammaticamente scoperto che adesso, senza occhiali da vista, non riesco a leggere gli articoli, ma solo i titoli e gli occhielli.

L'anno scorso non era così.

Eppure gli articoli a casa li leggo senza bisogno di lenti, quindi ?

Mi dicono che sia una questione di luce.

Più si invecchia, più il testo deve essere illuminato per agevolarne la lettura.

Questa si chiama decadenza.

domenica 9 luglio 2023

Andavo ai trenta all'ora

Oggi ho provato a mantenere i trenta all'ora da casa mia allo Stadio.

A parte il fatto che per restare al di sotto del limite leporiano, pur con quel margine dovuta alla natuale imprecisione del tachimetro, dovevo restare concentrato sulla lancetta, frenendo e solo sfiorando l'acceleratore, immagino consumando più carburante di una guida normale, tutte le automobili mi passavano a destra e a sinistra e, presumo, lanciandomi strali e insulti.

E oggi è domenica, cioè non esiste traffico.

Nei giorni feriali non oso provarlo, sia perchè rischierei di innestare un litigio, ma anche perchè il traffico ordinario (forse non a luglio e certamente non in agosto) non consente di viaggiare a velocità superiori.

Da notare che il limite dei trenta è, ovviamente, imposto anche ai mezzi pubblici.

Mi auguro che ci sia un ripensamento, come è stato quello, ancorchè tardivo, di riaprire via de' Carbonesi al traffico anche al sabato e alla domenica.

domenica 2 luglio 2023

Star Trek Voyager

Dopo alcuni mesi, inserendo una puntata quasi ogni giorno nel mio palinsesto personale che costruisco con quello che registro e con le offerte on demand, ho terminato la visione, per la prima volta completa e in ordine cronologico, delle sette stagioni di Star Trek Voyager, la quarta serie di Star Trek.

Forse è la migliore, almeno per imiei gusti, alla pari, almeno, con la serie originale.

L'ultimo episodio è stato la degna conclusione del "viaggio di sette anni alla scoperta di nuovi mondi e civiltà" provocato da un classico della fantascienza: un balzo spaziale che ha proiettato l'astronave in un quadrante inesplorato.

Personaggi ben caratterizzati, storie sempre dignitose anche quando appaiono un po' forzate (ma 182 episodi sono tanti per poter mantenere uno standard elevato in ognuno di essi).

Mi è dispiaciuto che sia finita.

Avrei voluto che durasse per anni, come certe serie che non capisco come possano avere una vita trentennale.

Per curiosità ho riguardato, subito dopo l'ultimo episodio, parti del primo e del secondo.

Beh, sette anni di differenza si vedono anche sui volti di attori che, per la loro professione, sono i primi a cercare di mantenersi in forma.

Non come guardare William Shatner in Star Trek e subito dopo in Boston legal, ma la strada sarebe quella.

Voyager, a suo tempo, risollevò le sorti della saga di Star Trek dopo il mezzo flo di Deep Space Nine e forse era nelle intenzioni degli autori il capitolo conclusivo, ma poi arivò Enterprise, il prequel e quindi Discovery (pessimo), Picard (bruttino, ma a me non piacque neppure Nex generation) per arrivare all'attuale Strange New Worlds che recupera lo spirito dell'Originale e di Voyager.

E per fortuna che ci sono le serie complete a disposizioni on demand, perchè il panorama televisivo contemporaneo è decisamente scadente.

domenica 25 giugno 2023

Il passato in vetrina




In queste settimane una delle vetrine della Libreria Nanni è stata allestita con vecchi libri per ragazzi, titoli classici, soprattutto di Emilio Salgari.

Dalla copertina si deduce che sono libri appartenenti a qualche anno precedente ai miei anni da adolescente e che compravo prevalentemente da Nanni, dove allora era consentito girare all'interno della libreria, tra gli scaffali e dove una stanza intera era dedicata alla letteratura per ragazzi.

Lì ho comprato tanti romanzi di Salgari (ma anche se credevo di averli tutti, ogni volta ne scopro uno nuovo), alcuni di Verne (mi ricordo particolarmente I figli del Capitano Grant da cui fu tratto anche un film che vidi durante una vacanza al mare), Dumas e gli otto romanzi di Gil St Simon, editi da una sconosciuta (e presumo poi fallita o estinta) casa editrice bolognese, la Capitol, che mi portarono ad essere un lettore onnivoro di romanzi e poi saggi ambientati nella Francia del XVII secolo.

E' stato piacevole il ripasso di titoli che appartengono ad un passato che non vedo, se non in minima parte, nelle moderne sezioni per ragazzi.

Mi ha comunque confortato vedere, ieri, che molti di quei libri non sono più in vetrina.

Penso sia dovuto alla "razzia" di qualche collezionista più o meno della mia età, ma voglio sperare che ci sia anche la mano di un genitore sapiente che li abbia comprati per dare una buona, tradizionale, normale educazione ai suoi figli.


domenica 18 giugno 2023

Outlander

Sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo in televisione da provare e da affiancare ai programmi collaudati, sono incappato, su consiglio, in Outlander di cui sono già state prodotte sei stagioni ed è in arrivo la settima anche in Italia.

Al momento sono arrivato alla visione dei primi episodi della quinta stagione, abbastanza per essermene fatto una opinione.

L'idea iniziale non è originale per chi è appassionato di fantascienza: il viaggio nel tempo.

Una donna che nel 1945, casualmente, tocca una pietra di un cerchio di pietre in Scozia e si ritrova nel 1745, si innamora, si sposa, partecipa alla lotta contro gli Inglesi, torna nel 1948 incinta, poi ritorna nel passato, sempre di duecento anni.

Intorno tante vicende, dalla Corte di Francia ai prati delle Highlands e, dalla quarta stagione, alle praterie degli Stati Uniti ancora colonia della Corona Britannica.

L'idea del viaggio nel tempo resta sempre di più sullo sfondo, anche se il passato comincia ad essere affollato di viaggiatori tutti risucchiati nella storia.

Ma oltre alla fantascienza, mi piacciono anche i telefilm storici e in costume, per cui lo ritengo più che accettabile, senza tante pretese e con la curiosità di vedere cos'altro capiterà ai protagonisti che, per poter realizzare una puntata dopo l'altra e così per sette stagioni, subiscono ogni sorta di disavventura, meritando in pieno il titolo di Fantozzi del settecento.

domenica 11 giugno 2023

Un giallo fresco

Dopo la lettura di due autentiche sòle (Torregrossa "Morte accidentale di un amministratore di condominio" e Maggioni "La calda estate del commissario Casablanca") che ho dovuto acquistare in coppia (con le offerte spesso fregatura due per uno, dove però i titoli sono circoscritti ad uno specifico perimetro scelto dall'editore, forse tra quelli meno venduti e già questo solitamente mi fa rinunciare all'acquisto) perchè volevo verificare se il primo, oltre al titolo, fosse adeguato per uno scherzoso omaggio all'amministratore del mio condominio, mi sono accostato titubante al terzo romanzo che avevo acquistato: Arwin J. Seaman "Omicidio fuori stagione", indicato come "la prima indagine sull'isola di Liten".

Apparentemente un giallo scandinavo se non fosse che, alla lettura della biografia dell'autore, si scopre subito che si tratta di uno pseudonimo scelto "da uno scrittore italiano di successo".

Una ottima trovata pubblicitaria perchè scatena la caccia all'autore, comparando lo stile con quelli di affermati scrittori italiani, forse di gialli, forse no e che a me sembra un tentativo di ripercorrere la strada intrapresa da J.K. Rowlings che, dopo il successo dei suoi Harry Potter, sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith ha inaugurato (ormai i volumi sono sei) la avvincente serie sull'investigatore privato Cormoran Strike (da cui anche una serie televisiva).

A parte la trovata pubblicitaria il romanzo si legge molto bene, anche se l'isola di Liten potrebbe anche essere una qualsivoglia piccola isola italiana, dove tutti si conoscono, dove la vita scorre piatta finchè non accade qualcosa che sconvolge la routine quotidiana.

Tre omicidi apparentemente di un serial killer per arrivare ad un finale a sorpresa (forse non per tutti) di sicuro effetto.

Anche se non tutti i personaggi sono credibili nel carattere costruito dall'autore, la lettura è fresca e accattivante, perfettamente idonea per un piovoso pomeriggio domenicale di giugno.

Temo, dall'indicazione della "prima indagine sull'isola di Liten", che siano in programma dei seguiti che mi auguro possano mantenere la medesima freschezza.

Sapere chi è, in realtà, lo "scrittore italiano di successo" è del tutto marginale.

domenica 4 giugno 2023

Richelieu

Ho appena terminato di leggere un lungo romanzo storico, comprato credendolo un saggio: Richelieu di Natascia Luchetti, Delrai Edizioni.

E' la storia romanzata (molto romanzata) dell'ascesa del Cardinale che costruì la Francia, citato anche dal Manzoni nei Promessi Sposi.

E' un super volume di 900 pagine nella sua versione cartacea e arriva solo alla nomina di Richelieu a cardinale nel 1622, lasciando, forse ad un successivo romanzo, il "meglio" della carriera del Primo MInistro di Luigi XIII, un Ventennio che forgiò la Francia potenza europea.

Essendo un appassionato di quel periodo storico sin dai tempi della lettura delle versioni per ragazzi dei Tre Moschettieri e, più ancora, degli otto volumi di cappa e spada di Gil StSimon (e senza dimenticare lo sceneggiato italiano "Il Cavalier Tempesta") quando in libreria ho visto quella novità, ho cercato e trovato la versione elettronica e l'ho subito scaricata.

Inizio molto promettente, personaggi ben caratterizzati sia quelli storici che quelli inventati, molto acuto il richiamo e l'utilizzo di personaggi che troviamo nei romanzi di Dumas, da Milady de Winter (personaggio che, nonostante fosse l'incarnazione del Male in Dumas, mi ha sempre attratto e, evidentemente, non sono il solo visto che non è la prima volta che la trovo ridipinta come una eroina e non come una diavolessa) al Conte di Rochefort.

Le vicende storiche sono puntuali e ben descritte, anzi direi che siano presentate in modo piacevole e le frequenti annotazioni confermano il grande studio effettuato prima di scrivere il romanzo (come sarebbe piaciuto a Manzoni ...).

Ma è troppo lungo e lo è perchè la parte romanzata dell'eterno rapporto sentimentale di Richelieu è sviluppato in modo parallelo al contesto storico, dando vita ad un romanzo a parte che, se avesse come protagonisti Topolino e Minnie, non richiederebbe modifiche.

Nonostante tutto è un romanzo che promuovo (se mai dovesse uscire, comprerò anche il seguito sugli anni del potere di Richelieu), anche se mi sento di consigliarlo unicamente a quanti, nel ricordo delle letture adolescenziali di cappa e spada, hanno negli anni sviluppato un interesse alle vicende della Francia del XVII secolo.

domenica 28 maggio 2023

E oggi come mi vesto ?

La stagione invernale è ormai finita, ma le temperature non sembrano prendere il volo e anche le previsioni sono incerte su quando potremo mugugnare per il caldo eccessivo.

Così il problema è: come vestirsi ?

Lo scorso anno, di questi tempi, usai i vestiti "da mezza stagione" solo un paio di settimane, per passare, quasi senza soluzione di continuità, da quello invernali a quelli estivi.

Forse quest'anno le settimane saranno di più.

L'incertezza non è solo mia.

Camminando per Bologna si vedono infatti passanti ancora vestiti come Totò a Milano ed altri, soprattutto ragazzine giovani che non hanno evidentemente l'esperienza della "cervicale", che sembrano sul lungomare di Cervia e mi domando cos'altro si toglieranno ancora quando il mercurio salirà a 35 o più gradi.

Inutile quindi chiedere consiglio su come vestirsi, ognuno di noi "sente" il caldo e il freddo in modo differente dal prossimo, come ben ricordo negli anni in cui in ufficio la gestione del riscaldamento in inverno e del condizionatore in estate era oggetto di numerosi ... contrasti.

domenica 21 maggio 2023

La miniera dell'usato

Il riciclo dell'usato librario deve essere particolarmente veloce se, dopo neanche un mese dal ritrovamento di Luna,Luna di miele di cui ho già scritto, ad una nuova esplorazione del settore dedicato, ho trovato altri tre, per me preziosi, fascicoli di Urania, sempre del medesimo periodo, 1969-1975, in cui si sono formate le mie preferenze in campo fantascientifico.

Sono tre romanzi di Charles Eric Maine, autore di cui ho già scritto nel 2020 quando diedi conto di un romanzo del 1961, Il grande contagio, che sembrava la perfetta visione di quello che ci hanno obbligati a subire con il virus cinese, citando anche uno dei tre romanzi che ho riacquistato venerdì scorso, Il vampiro del mare, sconsigliabile a chi fosse molto impressionabile.

Sempre sul filone catastrofico, visione di un futuro non proprio rose e viole, gli altri due"Quelli di Kaluiki", del 1960 e "Rischio calcolato", del 1961.

Se il primo è il prototipo del giallo applicato alla fantascienza (forse qualcuno ricorderà il film con Sean Connery "Atmosfera Zero"  che è sulla stessa lunghezza d'onda), il secondo è un terribile squarcio su un futuro distopico.

Tutti da leggere.

Una ultima considerazione.

Per fortuna che esistono i collezionisti, i cui tesori vengono poi messi a disposizione di tutti, perchè l'attuale sistema di una editoria usa e getta, che per risparmiare sui costi di magazzino manda velocemente al macero le rese, ci priverà, nel futuro, di poter riassaporare il bello del passato.

domenica 14 maggio 2023

Perry Mason

E' inevitabile che i grandi classici della letteratura, in questo caso giallo-poliziesca, siano periodicamente saccheggiati da produttori e sceneggiatori in crisi di idee.

Lo abbiamo visto con Nero Wolfe nella interpretazione di Pannofino prodotto dalla Rai nel tentativo (fallito) di superare nella memoria degli spettatori il grande Nero Wolfe (e Archie Goodwin) interpretati da Tino Buazzelli e Paolo Ferrari e, adesso, lo vediamo con una produzione Sky (arrivata alla seconda stagione) che recupera un altro grande del piccolo schermo, Perry Mason.

Noi lo ricordiamo in bianco e nero, interpretato da Raymond Burr, con una appendice a colori, non all'altezzza, ma sempre godibile, dopo un ventennio (tra parentesi: chissà perchè i Perry Mason originali, in bianco e nero, non vengono trasmessi da nessuno ? Diritti ? Perdita delle "pizze" come è accaduto per il nostro "Giovanna la nonna del Corsaro Nero" ?).

Sky si è inventata la "nascita" di Perry Mason e nella prima serie, interpreta un investigatore privato che, dopo varie vicissitudini, supera l'esame da avvocato per rilevare, mortis causa, lo studio che lo aveva assunto come investigatore privato.

Idea che non è malvagia come non è male l'ambientazione anni trenta, anche con il colore della pellicola è scelto per proiettare tale immagine.

Decisamente negativa invece la trasformazione di Della Street da segretaria efficiente ma utile, come da romanzi di Gardner, per poter consentire a Perry Mason di spiegare, a fine puntata, il ragionamento e le mosse fatte per scoprire il colpevole, a protofemminista dall'ambigua identità sessuale e che sarebbe, in realtà, colei che, non potendolo fare direttamente, guida lo studio di Perry Mason: totalmente fuorviante rispetto ai romanzi.

Come totalmente fuorviante è il Paul Drake negro che è la forzatura imposta dalla cancellazione della cultura in corso e che obbliga sceneggiatori e produttori a fare continue marchette a quello che possiamo chiamare "politicamente corretto".

Peccato, perchè è facile, traendo spunto da romanzi di qualità come quelli di Erle Stanley Gardner, di Rex Stout o di Agatha Christie, realizzare un prodotto in cui la trama poliziesca, che poi è quello che mi interessa, funziona e anche bene.