domenica 26 giugno 2022

Previsioni del tempo

Da quando sono in pensione, potendo gestire il mio tempo al 100% in autonomia, leggo con attenzione le previsioni del tempo, per cercare di godermi al meglio la varie possibilità, posto che, da "cittadino" incallito, amo restare a Bologna, da cui, ormai, non mi allontano più di otto-dieci giorni di seguito.

Anche quando ero al lavoro, nei periodi di vacanza, dopo una settimana sentivo già il richiamo della città e a luglio, volutamente, prendevo tre settimane di ferie così, al termine, avevo una tal voglia di rientrare che mi sembrava una prosecuzione delle ferie (anche perchè, per il mio lavoro, agosto era un mese "morto" e non di rado mi son trovato tranquillamente da solo in ufficio, sparando il condizionatore a diciannove gradi senza dover sopportare le lamentele delle colleghe).

Purtroppo le previsioni non solo non forniscono dati certi, ma neppure sono univoche, tra i vari siti, neppure per le 48 ore successive.

Vedo delle differenze anche di quattro gradi di previsione che, in questo periodo, fanno una grande differenza.

Vero è che la la conformazione del nostro territorio favorisce repentini cambiamenti ma, al dunque, le uniche previsioni che vedo rispettate sono quelle di un canale Telegram che mi ha consigliato Massimo P. e che, almeno sul breve (tre/quattro ore) le azzecca con puntualità e, almeno, consente di evitare di prendersi acquazzoni mentre si è allo scoperto su un sentiero dei nostri appennini.

 

 

domenica 19 giugno 2022

Il villaggio dei dannati

Forse è da registrare un rinnovato interesse per la fantascienza.

Dopo La Brea, ecco che venerdì scorso su Sky Atlantic, in prima visione, sono stati trasmessi i primi due episodi della serie televisiva "Il villaggio dei dannati", ispirato al romanzo di John Wyndham "I figli dell'invasione" da cui era già stato tratto un bellissimo ed avvincente film nel 1960.

Wyndham è un autore inglese, tra i miei preferiti, noto al grande pubblico proprio per "I figli dell'invasione", ma il suo capolavoro fu "Il giorno dei Trifidi", per non dimenticare "Il risveglio dell'abisso" e "I trasfigurati", tutti narrazione di un mondo apocalittico del prossimo futuro.

"I figli dell'invasione" è forse il più cinematografico dei suoi romanzi perchè non richiede particolari virtuosismi scenici, ma è fondato su una solida trama che nel film fu trasposta perfettamente.

Non so se la serie saprà essere all'altezza.

Da un lato si può aver fiducia perchè i prodotti inglesi hanno una qualità di gran lunga superiore a quelli americani (basti solo pensare alla profonda differenza tra le prime due stagioni di Spazio 1999 quando tutta la produzione era inglese, con le successive quando entrarono i capitali e le sceneggiature - con anche nuovi personaggi - americane).

Dall'altro, l'averlo ambientato nell'epoca contemporanea sconta la presenza di tutti i lacci e lacciuoli che opprimo la narrativa odierna, soprattutto con gli obblighi di genuflettersi al politicamente corretto.

E questo non so come verrà incanalato nella serie, a differenza del film, dove una caratteristica essenziale per dare l'idea di questa entità aliena che si formava attraverso l'unione delle menti dei "figli dell'invasione" era proprio anche l'identità fisica (colore della pelle, dei capelli, degli occhi).

Come per La Brea, di cui ho registrato i nuovi episodi, è necessario attendere lo sviluppo.

Se hanno saputo mantenersi fedeli al romanzo (e anche al film del 1960) potrà essere un bel prodotto televisivo.

domenica 12 giugno 2022

La Brea

Per puro caso ho registrato e mi sono goduto un telefilm in onda su Italia Uno in seconda serata, non ricordo bene in quale giornata (credo una tra martedì, mercoledì e giovedì).

Scrivo "per un puro caso" perchè solitamente mi limito a guardare, per registrare, solo l'elenco dei programmi di prima serata ma, casualmente, quel giorno avevo impostato la registrazione di due episodi, l'ultimo dei quali finiva verso mezzanotte e poi ho continuato a scorrere la programmazione e, arrivato a Italia Uno, ho letto l'argomento del primo episodio della prima stagione di La Brea.

Intendiamoci: ho visto solo il primo episodio (il secondo ci sarà la prossima settimana e ho già impostato la registrazione) quindi c'è tutto il tempo per modificare l'impatto piacevole del primo episodio (un po' come fu con Lost, che si è concluso nel ridicolo).

Però l'argomento (sfruttatissimo, veggasi il telefilm Terranova di alcuni anni fa, la serie inglese Primeval o il classico di Hamilton "Agonia della Terra") è accattivante: l'improvvisa apertura di un varco spazio temporale nel quale finiscono i protagonisti che vengono così catapultati in un'altra epoca e, a volte, in un altro luogo.

Nella fattispecie, pare che i protagonisti, risucchiati da una enorme voragine che si è aperta nel centro di Los Angeles, arrivino nello stesso luogo in cui erano, ma migliaia o milioni di anni prima.

L'inizio è promettente ...

domenica 5 giugno 2022

Italia - Germania 4 a 3

Parlavo con l'edicolante, commentando il pareggio dell'Italia contro la Germania di ieri (tra due squadre che a me sono apparse decisamente scarse) e ricordavamo i precedenti.

Italia contro Germania è un classico, forse IL classico del calcio per la nostra Nazionale, un po' come Juventus-Inter in campionato (anche se la squadra italiana con maggiori trofei internazionali è il Milan e magari si tifa per il Bologna o la Lazio).

L'edicolante, di dieci anni più giovane, ricordava benissimo la finale del mondiale 1982, io, la "MIA" Italia Germania e citavo la semifinale in Messico del 1970.

Stranamente della finale del 1982 ricordo meno della semifinale del 1970 che, invece, mi è rimasta impressa nella memoria, come lo spareggio contro l'Inter del 7 giugno 1964 e di cui fra due anni festeggeremo il sessantesimo anniversario (il che, nel rovescio della medaglia, significa che sono 58 anni - e saranno 60 nel 2024, che il Bologna non vince il Campionato ...).

Altre volte contro la Germania so che ci sono state, che abbiamo anche perso, ma non ricordo proprio nè quando, nè in quale competizione o circostanza.

Nell'imnaginario collettivo restano quelle due partite, l'una o l'altra a seconda dell'età che avevamo, e le altre le possiamo vedere elencate, presumo, da qualche parte in internet.

Pensando ai trascorsi, è quindi triste pensare al mediocre spettacolo di ieri sera e, ancora di più, pensare agli elegiaci commenti di giornalisti ormai troppo abituati ad applaudire, sempre e comunque.