domenica 27 settembre 2020

Perchè non ripristinare il sottopasso di via Rizzoli ?

Mercoldì ero a pranzo con gli ormai ex colleghi e, al termine, mentre loro, al riparo dei portici, tornavano in ufficio, io mi sono incamminato sotto la pioggia verso piazza Cavour dove avevo lasciato la vespa.

Sotto i miei piedi sapevo che c'era il vecchio sottopasso che era stato realizzato negli anni cinquanta per consentire ai pedoni di attraversare la strada al sicuro dalle macchine che, allora, potevano liberamente passare da via Rizzoli (e anche da piazza Maggiore).

Un sottopasso che, nei miei ricordi, era anche un rifugio dalla pioggia e collegava il portico di via Ugo Bassi con quello di Via Rizzoli.

Era un sottopasso con servizi vari, negozi (ricordo "Rade" e "La fonte dell'oro"), base per i dipendenti dell'Atc, oggi Tper e allora Atm.

Fu chiuso e sbarrato perchè divenne rifugio di barboni e tossici.

Chissà perchè preferirono chiuderlo anzichè provvedere a mantenerne l'ordine.

Eppure sarebbe bastato spostare un presidio di vigili urbani e/o di Polizia/Carabinieri per impedirne il degrado.

Oggi insistono ad occupare piazza maggiore con ogni sorta di manifestazione, salvo poi spostarla altrove (come il CiokoShow).

Il sottopasso, restaurato e presidiato, potrebbe tornare ad essere un luogo di ritrovo al riparo da pioggia e sole.

In fondo in Canada, mi sembra a Vancouver e non solo, esiste una città sotterranea proprio per consentire di vivere la città anche quando fuori ci sono svariati gradi sottozero e la neve si tramuta subito in ghiaccio.

Perchè a Bologna non potremmo recuperare quel vecchio sottopasso ?

domenica 20 settembre 2020

Rinnovare la patente

 La legge dice che dopo i cinquanta anni la patente debba essere rinnovata ogni cinque anni.

Mi tocca.

La legge dice anche che si può procedere al rinnovo nei quattro mesi antecedenti la scadenza, che rimarrà sempre la stessa in quanto adesso è stata adeguata al giorno di nascita.

Poichè la mia patente scadrà il 31 dicembre, sono andato nei giorni scorsi, unicamente per informarmi sui documenti, presso l'ambulatorio usl della stazione, dove alle precedenti scadenze ho sempre rinnovato il documento.

Ricordavo che era estremamente pratico, con un tavolino dove c'erano i moduli e un ciclostilato con l'indicazione di quello che si doveva presentare, per poi ritornare con la documentazione necessaria e mettersi in coda per la visita medica.

Non c'è più il tavolino con i moduli.

Bisogna fare la fila prima di poter chiedere solamente delle informazioni, previa misurazione della temperatura.

A fatica mi hanno datto una striscia di ciclostilato con l'indicazione di quel che avrei dovuto portare:

una fotografia recente, patente, tessera sanitaria e le ricevute di due bollettini postali per 16 e 10,20 euro.

Avrei dovuto prendere appuntamento per la visita medica.

L'impiegata ha subito messo i puntini sulle "i":

- adesso non prendo appuntamento per lei perchè prima dobbiamo esaurire le scadenze precedenti e comunque sono impegnata fino al 15 ottobre.

E allora ?

Come può sapere se ci sono scadenze antecedenti ancora in attesa di rinnovo ?

E la legge che dice che io posso rinnovare nei quattro mesi antecedenti la scadenza, come può, una impiegata, arrogarsi il diritto di non prendermi appuntamento all'interno di tale termine ?

Ma andiamo avanti:

- pagamento di 45 euro, solo con bancomat, carta prepagata o carte di credito.

Come si permette un ufficio pubblico di rifiutare (come esplicitamente scritto) il contante ?

In ultimo alla richiesta dei bollettini postali: deve andarli a prendere in posta.

Non c'è che dire, il servizio, in poco meno di sei anni (il mio precedente rinnovo risale al febbraio 2015, sono stato "beneficiato" nella scadenza dal suo adeguarsi alla data di nascita), è nettamente peggiorato.

Risultato: andrò all'Aci.

Si paga di più ma fanno tutta la pratica loro, anche i bollettini postali.


 

domenica 13 settembre 2020

Immortale Nero Wolfe

Alcuni anni fa scrissi un post sulla nuova serie di Nero Wolfe interpretato da Pannofino e Sermonti nel ruolo di Archie Goodwin.

La nuova serie non ha avuto un seguito, mentre resta viva la memoria di quella con Tino Buazzelli e Paolo Ferrari.

Grazie al determinante contributo di Pietro sono riuscito a completare la raccolta dei romanzi di Rex Stout pubblicati, anche in anni lontani, in Italia.

E mi è venuta voglia di riguardarmi il Nero Wolfe in bianco e nero del 1970 71.

Ho ritrovato la stessa freschezza e lo stesso piacere come ogni volta che guardo i nostri sceneggiati storici, mai vecchi.

Soprattutto è apprezzabile la dizione, perfetta, tanto da poter abbassare il volume della televisione, mentre negli sceneggiati moderni (ultimissimo "Petra" con Paola Cortellesi) la pessima abitudine di conservare i rumori di fondo e di insistere con la colonna sonora, rende l'ascolto più complesso..

Se poi aggiungiamo che alcuni attori sono dei cani in dizione con il loro marcato accento regionale, allora certi programmi diventano inguardabili (poi c'è chi mi chiede perchè io guardi sono telefilm inglesi o americani: perchè sono doppiati e il doppiaggio cancella i rumori di fondo della presa diretta).


domenica 6 settembre 2020

Gatto, cane o ... niente ?

Per lungo tempo mi ero convinto che, una volta in pensione, avrei comprato un cane.
Ne ero così convinto che, man mano che si avvicinava la scadenza, avevo cominciato a leggere articoli sulle varie razze, su come curarli, quali adempimenti burocratici, quali vaccinazioni.
Poi ... ho cambiato idea.
Questa mattina mi sono rinfrescato il perchè.
Ho incontrato una "bambina" degli anni sessanta che, come me, non si è mai trasferita da qui e ci siamo fermati a chiacchierare.
Aveva un cane, da cinque giorni.
Ad un certo punto, pur essendo di piccola taglia, si è "liberato" (il cane, ovviamente !).
Ed ho avuto conferma del perchè, al dunque, non ho nessun cane (ed ho anche rinunciato al gatto che mi avrebbe casalinghizzato più del necessario). 😉