domenica 31 marzo 2024

Pasqua 2024

E anche quest'anno Pasqua cade di domenica.

Una battuta, ovviamente, ma forse anche uno dei motivi per cui, nonostante sia la ricorrenza centrale della liturgia cristiana, la Pasqua, nella percezione di tutti noi, assume un valore inferiore al Natale e forse anche al Ferragosto.

Che si dia maggior rilievo al Natale lo si desume da tante piccole cose, non ultime le vacanze scolastiche o, quando esisteva il servizio militare di leva, la presenza di una licenza ministeriale che per Pasqua non c'era.

Ma forse la ragione principale è che la Pasqua resta una ricorrenza estranea alle nostre Radici, di derivazione ebraica, a differenza del Natale (e del Ferragosto) che si sono sovrapposte dolcemente e senza forzature su preesistenti festività pagane.

E questo al di là di ogni considerazione teologica o civile.

Comunque sia: buona Pasqua !


domenica 24 marzo 2024

La fiera delle banalità

Nonostante infarciscano ogni trasmissione con canzonette, i conduttori radio televisivi non riescono a sfruttare i loro spazi per formulare domande che non abbiano risposte scontate.

Ieri, ad esempio, ho sentito per radio il principale cronista radiofonico delle partite di calcio, Francesco Repice (quello che parla a raffica e snocciola la formazione tutta in un fiato così non si capiscono i nomi) domandare, per ben due volte, prima al CT Spalletti e poi ad un calciatore di cui non ricordo il nome, una domanda epocale.

Parlando della visita del presidente della FIGC e del dirigente accompagnatore delle nazionali all'Onu, ripetendo la premessa sul luogo dove si discute di cose orribili, la domanda verteva sul calcio (e, in genere, sullo sport) come momento di relax e di pace, chiedendo agli intervistati se ci pensavano.

Entrambi, ovviamente, hanno risposto di sì: eccome se ci pensiamo, anzi, ogni volta che scendiamo in campo ci gratifica sapere che concediamo due ore di felicità agli spettatori.

E come avrebbero dovuto rispondere ?

No, non ci pensiamo perchè siamo professionisti, il nostro obiettivo è vincere e quindi siamo concentrati solo sulla partita ?

Ma sono domande da farsi ?

Giusto per spargere miele, al punto che ormai il melenso è diventato troppo indigesto.

domenica 17 marzo 2024

Una brutta trasposizione televisiva

Robert Galbraith è l'autore della serie sul detetective Cormoran Strike, di cui è uscito nei giorni scorsi l'ultima inchiesta "Sepolcro in agguato" di oltre 1100 pagine.

Dovrei scrivere l'autrice, perchè è noto che è uno degli pseudonimi usati da J.K. Rowling.

Per quanto i romanzi siano, uno dopo l'altro, sempre più lunghi, intrecciando una pluralità di inchieste non collegate tra loro, a me sono sempre piaciuti (mi riservo di leggere anche l'ultimo che ho già acquistato, ma suppongo che lo schema investigativo e narrativo non cambi).

Dai romanzi sono state tratte delle mini serie, credo si chiamino così oggi, giunte alla quinta, tratta dal romanzo intitolato "Sangue inquieto", il quinto di una serie che, con l'uscita dei giorni scorsi, ha raggiunto i sette volumi.

Il romanzo fu molto appassionante.

Lo sceneggiato, come quelli che l'hanno preceduto, decisamente noioso.

Diviso in quattro episodi, si dilunga troppo su quello che nel romanzo è contorno (come la morte della donna che fece da madre al detective) e poco, troppo poco, sull'indagine, una sola indagine esaminata dallo sceneggiato.

E' un peccato perchè, a me quei romanzi sembrano ideali per un movimentato e incalzante sceneggiato televisivo.

Forse, con altri attori e altri sceneggiatori ... eppure dai titoli di testa sembra che abbia partecipato alla sceneggiatura anche la Rowling ... 

domenica 10 marzo 2024

Una sconfitta indolore

Ieri sera il Bologna ha perso contro l'Inter.

E' una sconfitta indolore perchè l'Inter aveva già 15 punti di vantaggio sulla seconda in Campionato e, quindi, ha già, da tempo, le mani sullo scudetto.

Purtroppo.

Ma meglio che si goda adesso tre punti per lei superflui e vincere il prossimo anno, sottraendole, come già due anni fa, quei punti necessari per cullare il sogno scudetto. 



domenica 3 marzo 2024

Fu vera gloria ?

La partita di questo pomeriggio alle 18, a Bergamo contro l'Atalanta, dirà se quella del Bologna sia, almeno nell'anno in corso, "vera gloria" o, invece, una stagione felice ma probabilmente irrepetibile.

L'Atalanta non è più quella di due/tre anni fa, ma resta una delle squadre meglio gestite e strutturate del Campionato.

Il Bologna, se vuole aspirare ai posti che, per tradizione, meriterebbe, deve cominciare a vincere, non per caso, anche in trasferta e anche in casa delle cosiddette "grandi".

Come è stato contro la Lazio, peraltro di gran lunga sotto tono rispetto agli anni scorsi.

Calcisticamente siamo in un periodo di transizione, con la Juventus che non è più quella corazzata solida, anche sotto il profilo societario (la lite tra gli eredi di Gianni Agnelli potrebbe avere un ruolo decisivo nel riposizionare la società calcistica tra quelle "umane" e la vicenda della Super Lega ha reso la Juventus invisa agli Dei dell'Olimpo delle Federazioni calcistiche internazionali) e l'Inter che vince, ma è la società più indebitata con una proprietà cinese soggetta agli umori del partito comunista.

Il Bologna, che ha una proprietà solida, ha quindi l'opportunità di inserirsi in quel ristretto gruppo di squadre che possono anche spartirsi la fetta più grossa dei ricavi economici del calcio, partecipando alle coppe europee e posizionandosi tra le principali società del calcio italiano.

Ma deve dimostrare sul campo di non essere la annuale meteora del Campionato.

E deve cominciare dall'Atalanta a Bergamo, nel tardo pomeriggio, a las seis de la tarde.