domenica 29 maggio 2016

Anni Sessanta (e settanta)

Con una firma la signora Fornero ha stabilito per legge che a sessanta anni non si è vecchi e che, anzi, per esserlo bisogna arrivare ai 67 (e progressivamente oltre).
Eppure mi accorgo che sempre più colleghi mi guardano come noi potevamo guardare un nonno che raccontava della prima guerra mondiale, se cito i vecchi programmi televisivi.
Incidentalmente: è tragico che mi guardino con uno sguardo interrogativo  anche quando cito brani dei classici della nostra letteratura.
Per me, invece, il culto della memoria, del tramandare, del raccontare è tuttora vivo.
Anche quando devo ricordare un attore che non è mai stato nelle mie corde come Giorgio Albertazzi, di cui non ho mai gradito l'interpretazione di Jekyl e Hyde nè quella di Philo Vance.
Eppure anche Albertazzi ha rappresentato una parte di quegli anni sessanta e settanta che hanno fortemente influito sulla mia (nostra) formazione attraverso quell'oggetto rettangolare che ha conquistato di forza il posto d'onore nel salotto di casa.
Come del resto, discreta e spesso noiosa presenza, furono le "signorine buonasera" che la rai ha deciso di togliere definitivamente dal palinsesto.
Certo, non sono più le "nostre" signorine buonasera (oggi ormai oltre i settanta-ottanta anni) e se mi si chiedesse di individuarne una, non saprei che dire.
La rai la guardo poco (Ncis e Haway 5-O) e sempre registrata.
I programmi li guardo nel prospetto di Sky e non aspetto certo la signorina buonasera che mi illustri cosa c'è ed a che ora (quasi rispettata nel passato, oggi molto meglio).
Ma il fatto che non ci siano più, mi dispiace.
E' sicuramente un'altra concessione alla frenesia del modernismo che pone in primo piano la tecnologia (la motivazione principale è che ci sono tanti strumenti per conoscere le trasmissioni che le signorine buonasera non hanno più una funzione) ma anche esigenze di bilancio.
Purtroppo si perde di umanità, si perde un'altra parte di noi, del nostro passato, di quello che era una caratteristica della nostra televisione.
Mi è già capitato di sognarlo, in un incubo in cui il bosco che c'è (tuttora) davanti a casa mia era stato sostituito da un palazzone di cemento tutto bianco, però veramente mi piacerebbe materializzarmi 200 anni nel futuro per vedere come si saranno ridotti.
E sono sicuro che mi gusterei maggiormente quel che ho e quel che è stato il mio (e nostro) passato.

domenica 22 maggio 2016

Escursioni ... termiche

Venerdì sono andato in montagna.
Pioggerellina fine, 15 gradi pressochè costanti.
Necessità di accensione del caminetto e, alla sera, anche una riscaldata generale.
Oggi sono rientrato.
Dai 24 gradi ai 30 della pianura.
Guardo il meteo perchè il 30 e 31 dovrò essere a Milano e vedo una previsione di 33 e 34 gradi ?!?!?
Spero che il meteo abbia ragione, perchè pur essendo un convinto sostenitore di giacca e cravatta, il dress code mi dice "abbigliamento informale" e questa volta ne approfitterò.
Beati i posteri che vivranno in cupole climatizzate  (e avranno pure il teletrasporto) !

domenica 15 maggio 2016

Sotto elezioni

Se uno non sapesse che siamo vicini al nuovo (speriamo)  sindaco previa elezione, lo capirebbe dal tanto fumo che esce dalle frenetiche attività di chi è stato immobile quattro anni per realizzare in un anno qualcosa che lo renda famoso e magari gli faccia intitolare una strada (sperando che non agisca come il socialista Zanardi che distrusse le Torri della Mercanzia ...).
Così per un anno sono rimaste bloccate via Rizzoli, Ugo Bassi, Piazza Re Enzo e in questo mese prossimo al voto viene bloccata, nel solito modo arruffone e disordinato, via Castiglione.
L'8 e il 22 maggio (domenica) via Castiglione è chiusa dall'incrocio con via Putti fino al numero cinque di via Barbiano, inibendo il traffico.
Ieri, 14 maggio, via Castiglione è stata chiusa in entrambi i sensi di marcia dalla Porta a via Sabbioni, creando una coda che si estendeva da via Sabbioni fino all'incrocio di via Codivilla con via S. Mamolo, complice anche la rottura di una tubazione (penso, almeno che fosse così).
Dall'11 al 18 maggio via Castiglione è chiusa da Piazza di Porta Castiglione fino a via Sabbioni , transitabile solo in senso opposto, creando un intasamento su viale Panzacchi ove vengono deviate le automobili e gli autobus che vanno verso l'Ospedale e il Poliambulatorio Rizzoli e San Michele in Bosco.
Naturalmente senza posizionare alcun vigile urbano all'incrocio con Via San Mamolo, Viale Aldini e Via D'Azeglio dove i soliti furbi percorrono la corsia che dovrebbe loro impore di proseguire veso porta Saragozza e, invece, giunti al semaforo fanno marameo a chi è ligio alle regole e tagliano verso via San Mamolo, ostruendo il traffico e rischiando incidenti (e anche liti ... personalmente userei una ruspa su quelle automobili ....).
Ma il comune non ha pensato di inviare una pattuglia di vigili e regolare il traffico, impedendo ai furbi il loro imbroglio salvo pesantissima sanzione economica (l'unica che noi Italiani riusciamo a capire bene).
Come se non bastasse oggi, 15 maggio, oltre alla chiusura di via Castiglione dalla Porta a via Sabbioni, abbiamo la Strabologna al mattino e la Festa delle Matricole con la corsa dei carrioli da via Putti a via Castiglione nel pomeriggio dalle 13 in poi. 
Stiamo lavorando per voi, dicono al comune.
Sì, ma almeno cercate di organizzarli bene, non basatevi sull'improvvisazione !

domenica 8 maggio 2016

Una Bologna piccola piccola

La rinascita del Bologna prosegue, a piccoli, piccolissimi passi, ma sicuramente meglio di quanto non vada alla nostra città sempre più degradata.
A tre giornate dalla fine il Bologna riesce ad agguantare una salvezza tranquilla, costruita nei quattro mesi della cavalcata gloriosa di novembre-febbraio e può quindi ridere sopra la penosa prestazione dell'arbitro della partita di ieri sera con il Milan (persa, di rigore, come contro il Torino).
Nel frattempo la Virtus è retrocessa e la Fortitudo, anche se ai play off, non mi sembra abbia la struttura per arrivare alla promozione o sopportare la massima serie.
Continua a difendersi (anche se sembra in calo) la Fortitudo baseball, ma il baseball ormai è uno sport molto più che dilettantesco e poco attrattivo se alle Olimpiadi hanno preferito rimuoverlo per fare spazio (figuriamoci un po' !) al pugilato femminile.
Della Bologna pallavolistica ho perso traccia.
Sembra però che il problema maggiore di Bologna sia quello di impedire a Beppe Maniglia di suonare in piazza ove arrivare sgommando con la sua moto (infatti è stata sequestrata).
Siamo sotto elezioni e si aprono i cantieri.
Almeno questo è un fatto positivo, una volta ogni cinque anni, soprattutto quando c'è un sindaco in cerca di conferma.
Magari per risollevarci dovremmo dare tutti i poteri a Joey Saputo, per tutto lo sporto bolognese, ma anche nell'amministrazione della città.
Peggio di così com'è non potrebbe fare.

domenica 1 maggio 2016

Non esistono più le stagioni di una volta !

Che avessero ragione i nostri Anziani, tanto presi in giro nei cabaret televisivi per il loro "rimpianto" delle stagioni della giovinezza ?
Abbiamo avuto un inverno senza neve (in città) e adesso, da una decina di giorni, dobbiamo riaccendere il riscaldamento (chi può ...) per temperature esterne che non arrivano a venti gradi che scendono anche sotto i dieci di notte.
Allora è vero: non esistono più le stagioni di una volta.
Ma se una generazione dopo l'altra continua ad esprimere lo stesso concetto, non sarà che questi "cambiamenti climatici" siano la regola per la nostra Terra e, quindi, tutto il business che sta crescendo sulle tematiche ecoambientaliste non sia altro che una fola, idonea solo a depredarci di altri soldi con le scuse più disparate come il contributo in bolletta elettrica per le "energie rinnovabili" ?