sabato 24 dicembre 2022

Tra Natale e Capodanno

Domani è Natale e, come sempre, la ricorrenza scalda i cuori ed è una iniezione di ottimismo e di speranza per il futuro.

Dopo due anni di restrizioni seguite al virus cinese, abbiamo nuovamente il "nostro" Natale di Libertà, nonostante l'inflazione, le norme restrittive sul riscaldamento e, soprattutto, nonostante le devastanti prefiche della stampa con i suoi catastrofismi perenni, alla ricerca di un pugno di lettori boccaloni.

Ad oggi è terminata una delle due settimane più impegnative dell'anno, tra brindisi, pranzi (che ormai preferisco nettamente alle cene) e auguri.

Immancabile dimenticarsi di telefonare o di "messaggiare" (sostituto della desueta cartolina natalizia) qualcuno.

Buon Natale e Felice Anno Nuovo

domenica 18 dicembre 2022

Viale del tramonto

Probabilmente perchè rispondo sempre, credo di essere nelle liste di due istituti di sondaggio che mi mandano, praticamente ogni settimana, anche due volte a settimana, liste di domande cui rispondere online.

Qualche giorno fa ho ricevuto un sondaggio "speciale" sui programmi televisivi.

Perplesso ho visto che la prima domanda era su professione ed età, mentre di solito è tra le ultime.

Subito dopo aver risposto (pensionato, da 65 a 69) mi appare una scritta: spiacente ma il suo profilo non corrisponde al campione individuato per questo sondaggio.

Non è la prima volta, ma  comincia a ripetersi un po' troppo spesso ... 


domenica 11 dicembre 2022

Un cuore nero inchiostro

Ho iniziato a leggere le 1170 pagine dell'ultimo romanzo sulle investigazioni di Cormoran Strike, scritto da Robert Galbraith che è lo pseudonimo, per queste storie, di J. K. Rowling, la creatrice di Harry Potter.

Se non ho mai letto nè guardato i film di Harry Potter perchè il genere fantasy mi è ostico, della Rowling, prima di iniziare la serie di Cormoran Strike, avevo letto e mi ero appassionato a "Il seggio vacante".

E delle doti dell'autrice (ma anche dei suoi traduttori) non posso che avere conferma dalla serie del detective londinese, giunto alla sesta avventura.

E' stata anche realizzata una serie televisiva che, però, non mi ha ancora entusiasmato.

Un paio di considerazioni.

A me sembra che pur essendo apparentemente Strike il personaggio pricnipale delle storie, emerga, romanzo dopo romanzo, la figura della sua socia Robin Ellacott.

Interessante la tecnica di avere la storia principale, portante del romanzo, con il contorno delle altre indagini minori di Strike o, meglio, della sua agenzia investigativa privata.

Di "Un cuore nero inchiostro", giunto a pagina 240, mi limito ad un primo commento dell'idea di trascrivere, con caratteri di stampa e impaginazione differente dal testo, le chat ed i tweet dei protagonisti.

Idea interessante, ma molto faticosa per il lettore.

Almeno per me.

Vedremo al termine del romanzo se tale idea potrà essere considerata essenziale per la trama.

lunedì 5 dicembre 2022

Wilbur Smith

Wilbur Smith è un autore di romanzi di avventura, deceduto, se ricordo bene, un anno fa, nel novembre 2021.

Ho sempre amato i suoi romanzi e, ad un certo punto, mi sono ritrovato, con la mia mentalità da collezionista, ad essere spinto a comprarli tutti, anche quelli che mi interessano di meno, come i romanzi relativi al ciclo egizio.

Negli ultimi anni di vita Smith ha continuato a sfornare romanzi, di quattro-cinquecento pagine, come un autore alle prime armi, due, tre all'anno.

Tutti cofirmati da altri autori, spesso giornalisti, come David Churchill, Mark Chadbourn, Tom Harper.

Ad un anno dalla morte sono usciti almeno altri tre romanzi e dalle notizie letterarie che leggo, mi sembra che altri tre siano in attesa di traduzione in italiano.

Anche ammesso che Smith abbia lasciato una messe sterminata di appunti, sono così tanti da poter pubblicare, dopo la morte di un autore, altri sei, sette romanzi ?

Non credo, probabilmente è il marchio Smith che "tira" e che viene apposto come uno specchietto per le allodole su testi interamente scritti da altri.

Molto meglio sarebbe se decidessero di pubblicare la continuazione delle avventure dei vari rami dei Courtney e dei Ballantine con la unica firma di chi risulta invece coautore, un po' come è accaduto per il ciclo Millennium che, dopo la morte di Stieg Larson, è stato continuato con l'unica firma di David Lagercrantz.

O no ?

domenica 27 novembre 2022

Quando il passato è meglio del presente

Noi Italiani non siamo secondi a nessuno nel produrre programmi televisivi interessanti, anche se la globalizzazione ha colpito anche da noi, peggiorando drasticamente la qualità della nostra produzione televisiva, si quella informativa che quella di svago e divertimento.

Così da anni non guardo più gli sceneggiati italiani, per vari motivi ma, in particolare, perchè hanno perso la compostezza, la dizione, la chiarezza nella recitazione che avevano inizialmente, mutuando da quelli americani una propensione all'ansiogeno e da quelli francesi una scenografia scura.

C'è, però, una alternativa ed è data da quella miniera di piccoli gioielli che è Rai Play, con le sue Teche.

In questi giorni mi sono guardato nuovamente "Lungo il fiume e sull'acqua", uno sceneggiato giallo del 1975, tratto da una idea di Francis Durbridge, a quei tempi molto in auge.

Un prodotto tutto italiano, pur se ambientato in Inghilterra, con bravissimi attori italiani di teatro (Renato De Carmine, Giampiero Albertini, Sergio Fantoni, Laura Belli, Nicoletta Machiavelli) che avevano una dizione perfetta, senza inflessioni dialettali e con una pronuncia chiare di ogni singola parola.

E' uno sceneggiato che, anche oggi, è piacevole da guardare, con una trama ingegnosa, avvincente e il classico dipanarsi della vicenda, nei tempi resi necessari da un prodotto che prevedeva di occupare cinque serate.

Sarà nostalgia, la mia ?

Certo è che con gli sceneggiati del passato (ho adesso in lista "Un certo Harry Brent") non devo sforzarmi a capire i bisbiglii della recitazione odierna, anche coperta dal rumore ambientali, voluto per dare l'impressione di realtà, ma che è solo un disturbo creato ad arte forse per coprire il vuoto di tante frasi che il copione fa dire agli attori.


domenica 20 novembre 2022

Inizia il Mondiale

Per noi Italiani passa quasi in sordina nonostante il disperato tentativo della rai di pubblicizzare, per rientrare almeno delle spese sui diritti, l'esclusiva su tutte le partite, ma c'è poco da fare: un Mondiale senza l'Italia acquisterà interesse solo per le semifinali e finale.

E riusciremo anche a dividerci sulle squadre straniere che si affronteranno per il titolo.

La partita inaugurale, che una volta vedeva impegnati i campioni uscenti, sarà nel pomeriggio tra lo stato organizzatore, il Quatar e l'Ecuador.

Certamente non una partita di cartello, molto più interessante (anche per noi bolognesi) l'amichevole tra Italia ed Austria.

Il Mondiale così come concepito, per dare spazio a squadre di tutto il mondo con l'obiettivo di dare la massima copertura geografica, non è un mondiale qualificato, per il semplice fatto che non è rappresentativo delle migliori formazioni, avendo dovuto l'Europa rinunciare a partecipazioni come quella dell'Italia per quattro volte Campione del Mondo e solo per dare spazio non tanto al Qatar che organizza e ci mette i soldi, ma a squadre come l'Ecuador.

E' come se nel Campionato Italiano dicessero che, per dare maggiore rappresentantività geografica, Milano, Torino, Genova, Roma debbano rinunciare ad una delle loro squadre, per dare spazio al SudTirol in rappresentanza dell'Alto Adige o al Venafro per il Molise e veder rappresentate tutte le regioni.

Partecipare ai Mondiali dovrebbe essere legato al Merito, non alla geografia.


domenica 13 novembre 2022

Pausa

Con la partita di ieri, per due mesi il Campionato andrà in letargo (in realtà oggi ci sono altre partite, ma è ieri che ha giocato il Bologna e ...  il resto è noia).

In realtà la sosta è causata dal Campionato del Mondo in Qatar, ma, non essendo riuscita l'Italia ad essere qualificata, la cosa non mi interessa e, forse, mi limiterò a guardare solo finale e semifinali, sperando che non vincano nazioni come Brasile e Germania che sono al nostro livello (o anche più) di coppe vinte.

Il Bologna ha chiuso con una convincente vittoria.

Devo quindi fare un'ammenda, che spero non sia momentanea.

Non avevo alcuna fiducia in Thiago Motta.

Era noto che fosse la terza o quarta scelta dopo che altri avevano rifiutato la panchina e non aveva mai fatto due stagioni di seguito nella stessa squadra e mi domandavo il perchè.

Non so se sia tutto oro quello che luccica in casa di Thiago Motta, però, dando fiducia a panchinari come Ferguson (strepitoso goal, ieri) e Abischer (anche lui in goal) ha affiancato ad un gigante come Arnautovic una squadra che sembra funzionare.

A parte il risultato di Milano che, però, non ha fatto danni, mentre la nostra vittoria dell'anno scorso ha fatto perdere all'Inter lo scudetto e impedito che si cucisse, almeno per ora, la seconda stella sulla maglia.

Mi dispiace per le modalità di esonero di Mihailovic che ha una battaglia ben più importante da combattere e ieri, ascoltando i commenti per radio, mi ha colpito Sabino Nela che, senza riferirsi a Mihailovic ma a commento di una dichiarazione di Spalletti, ha ricordato come mentre un giocatore si allena due ore al giorno, un allenatore è in costante attività, perche prima e dopo l'allenamento ha i colloqui con i collaboratori, con i singoli calciatori, con lo staff medico, quello dei preparatori, deve conoscere le altre squadre ed i singoli giocatori.

Pensando a quelle parole, mi sembra abbastanza chiaro che chi è impegnato in una battaglia ben più importante del risultato domenicale, forse non poteva dedicare all'impegnativo ruolo di allenatore tutta la attenzione richiesta.

Ma non possiamo dimenticare che questa è la squadra di Mihailovic e che se abbiamo un campione come Arnautovic, che da anni non si vedeva da queste parti, il merito è tutto di Mihailovic che lo ha convinto a venire a Bologna.

domenica 6 novembre 2022

Pessimi amministratori

Siamo al sei di novembre, le temperature sono progressivamente più basse (la notte scorsa il termometro esterno di casa mia ha registrato una minima di 6.8) che si riflette sulla temperatura ambientale interna.

Siamo passati, sempre in casa mia, dagli oltre 20 gradi di una settimana fa, agli attuali 18.

Questo è dovuto al progressivo raffreddamento dei muri, che assorbono sempre più umidità e non riescono a riscaldarsi a sufficienza durante giorni sempre più corti nella esposizione al sole.

Ciononostante, con dieci giorni di anticipo, in modo ottuso la giunta di Bologna ha ordinato che fino al 7 novembre non si possono accendere i termosifoni (e nel momento in cui scrivo, con una giornata di sole, temo che al sindaco venga in mente di ordinare una ulteriore proroga, così, tanto per fare il primo della classe a spese nostre).

Ci vorrebbe una rivolta generalizzata, ma vedo la faccia delle persone con cui parlo spaventate "dalla guerra" e rimettersi alle decisioni altrui, felici che ci sia un capo branco che decide anche per loro.

Molti, però, hanno le pompe di calore che accendono e altri usano le stufe elettriche/a olio.

Come se non consumassero gas con il quale si produce anche l'elettricità.

Ma, soprattutto, quel che indispone è l'atteggiamento di chi pretende di imporre un comportamento "per risparmiare", come se noi volessimo allegramente spendere e consumare senza criterio.

E' la stessa mentalità che imporrà da giugno i trenta all'ora in città.

Dimenticando che l'inquinamento si alza proprio là dove il traffico rallenta e ristagna e che, con tutte le chiusure delle strade interne, il traffico è tutto spostato verso i viali, rallentandolo e nelle ore di punta circolare ai trenta all'ora è un sogno impossibile.

Tra l'altro, questa mattina ero in via Santo Stefano (strada già da tempo con la limitazione dei 30) e se mi fossi limitato a trenta, sarei stato superato anche dai ciclisti che, su una strada pienaggiante, quel limite superano allegramente (anche sotto i portici).

Meno ordinanze, meno divieti e più vita.

domenica 30 ottobre 2022

I tempi lunghi della burocrazia

Avevo uno scooter del 1999.

Decido di cambiarlo con uno nuovo.

L'ultimo acquisto di un mezzo (automobile, tuttora in ottimo funzionamento) risale al 2011, abbastanza semplice con scelta, acconto, saldo e ritiro con contestuale consegna del veicolo vecchio.

Mi aspettavo altrettanto e invece ...

Per ritirarlo, ho dovuto:
- pagare il saldo
- presentare la voltura dell'assicurazione.

Ma per la voltura dell'assicurazione mi hanno richiesto:
- il libretto nuovo
- il certificato di rottamazione del vecchio.
 
Per avere il libretto nuovo il concessionario deve immatricolare il mezzo, ma l'avrebbe fatto solo dopo aver ricevuto il pagamento a saldo.

Per avere il certificato di rottamazione, dovevo portare al demolitore il mezzo (il concessionario non era interessato al ritiro ...), unitamente al vecchio libretto e al certificato di proprietà che, per un mezzo del 1999 è ancora cartaceo.
 
Il certificato di proprietà non l'ho trovato (e non mi sono certo messo a sfogliare quello che ho portato in cantina dal 1999).
 
Sono andato dai Carabinieri per fare la denuncia di smarrimento e, quindi, ho portato il mezzo al demolitore che mi ha rilasciato il certificato, poi inviato all'assicurazione unitamente al libretto del nuovo scooter, nel frattempo arrivato dopo che il concessionario ha verificato il pagamento del saldo.
 
Dopo svariati tentativi con la firma digitale (non arrivava per sms il codice di conferma) sono andato "alla vecchia", di persona all'assicurazione per firmare cartaceo e pagare in contanti l'integrazione dell'assicurazione (nel frattempo mi erano arrivati in un colpo solo tutti e sei i codici che il giorno prima avevano provato a spedirmi).
 
Finalmente ho potuto ritirare il mezzo.

Sfiducia (immatricolazione SOLO DOPO aver ricevuto il saldo del pagamento) e burocrazia sono un ostacolo non solo alle attività economiche, ma anche alla tranquillità della vita di un cittadino.
 
E mi ricordo quel febbraio del 1971 quando il mio primo cinquantino fu acquistato da mio padre senza tanta burocrazia, immediatamente pagato in contanti e subito ritirato e guidato fino a casa.
 
Non credo che, a meno che non ne sia obbligato (ad esempio da un furto) andrò più a comprare un mezzo, anche perchè hanno ecceduto, per i miei gusti, con le funzioni elettroniche ... ma questo è un altro capitolo.

domenica 23 ottobre 2022

L'insostenibile arroganza del potere

Siamo al 23 ottobre e, di norma, il riscaldamento dovrebbe già essere acceso ma nel 2022, a seguito delle sanzioni contro la Russia, della incauta chiusura di mille pozzi su terraferma e del rifuto (finora) a trivellare in Adriatico, potremmo avere difficoltà di approvvigionamento della materia prima e, quindi, il governo appena sostituito, aveva disposto l'accensione del riscaldamento una settimana dopo il 15 ottobre.

Non pago, il sindaco di Bologna ha voluto metterci del suo, disponendo l'accensione solo dal 2 novembre in virtù della temperatura ancora gradevole esistente.

Credo che nessuno di noi, che abbia il riscaldamento autonomo, pompe di calore o centralizzato, avrebbe acceso il riscaldamento quando basta aprire le finestre dopo le dieci del mattino per avere in casa 22 gradi digitali, 24 al mercurio (ho notato che la temperatura del digitale è inferiore a quella dei vecchi termometri al mercurio, forse perchè i miei termometri al mercurio sono veramente vecchi, anni settanta se non sessanta).

Credo che nessuno consumi per il gusto di consumare, soprattutto quando tutti abbiamo subito l'importo crescente della bolletta di gase e luce.

Lo sappiamo, siamo, come si suol dire, tutti "maggiorenni e vaccinati", conosciamo lo stato delle nostre finanze e il valore del denaro, quindi sappiamo benissimo come comportarci per conseguire il miglior Benessere dal godimento delle nostre proprietà.

Purtroppo eleggiamo sempre piccoli ometti che, per affermare la loro inesistente personalità, gonfiano il petto come tacchini e ritengono di dover imporre con una ordinanza figlia di una mentalità ristretta e curocratica, quello che noi faremmo per semplice buon senso.

Ci offendono, perchè con la loro ordinanza dimostrano che si considerano pastori di un gregge che deve essere guidato con il bastone e perchè si atteggiano a guide, con boria e arroganza non suppportate dalle loro (inesistenti) qualità.


domenica 16 ottobre 2022

Fiducia nel Bologna

Nel pomeriggio il Bologna scalcagnato di Thiago Motta giocherà contro il Napoli al San Paolo.

Ho talmente fiducia nella mia squadra che ho comprato un cabaret con dieci pasticcini, cioccolata e crema, con cui ingozzarmi al termine della partita.

Sperando di non esaurirli prima ad ogni goal del Napoli.

domenica 9 ottobre 2022

Com'è tristo il Bologna !

Tre partite con il nuovo allenatore, un misero punticino ottenuto in casa, contro l'ultima in classifica, alle prese con una situazione societaria che toglierebbe la voglia a chiunque di giocare, figuriamoci a calciatori il cui obiettivo principale è uno stipendio a sei zeri mensile.

Allora non era colpa di Miahilovic, sacrificato sull'altare del cambio allenatore !

Thiago Motta ha schierato la terza formazione diversa in tre partite, cambiandola anche in corso d'opera, sia pur dopo l'infortunio a Lycogiannis, facendo andare in confusione un calciatore come Orsolini che non ha mai brillato per ordine tattico.

Così ieri, dopo che Orsolini ha giocato per anni ala destra per poter rientrare e calciare con il suo sinistro, lo ha schierato ala sinistra, avendolo istruito per una settimana e, dopo quindici minuti, lo ha nuovamente spostato ala destra rivoluzionando tutto lo schieramento quando era sufficiente cambiare il terzino infortunato lasciando il resto come era.

Forse cominciamo a capire perchè Thiago Motta nelle sue due precedenti stagioni con Genoa e Spèezia, a fine campionato non fu rinnovato.

E mentre il Bologna si avvia ad una ennesima stagione deludente (e speriamo che sia solo deludente e non peggio ...) vediamo che, a turno, le altre provinciali emergono con un campionato da primi della classe.

Quest'anno sembra tocchi di nuovo all'Udinese.

A questo punto, avendo cambiato negli anni allenatore, giocatori, dirigenti e presidenza, non ci resta che pensare che sia l'aria di Bologna che trasforma una squadra di calcio in una squadra di stoppa.

domenica 2 ottobre 2022

Perchè ? PERCHE' ???

Io sono pedone, motociclista, automobilista, ma non ciclista.

Forse perchè, per dove abito, la bicicletta non è per nulla un mezzo pratico.

Resta il fatto che non sono un ciclista.

E allora mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse perchè, nonostante tutto il lavoro ed i costi sostenuti per adattare la divisoria dei viali a pista ciclabile, ci sono sempre dei ciclisti che percorrono, anche occupando una intera carreggiata chiacchierando a coppie, le corsie dei viali che dovrebbero essere dedicate al traffico veloce, sdegnando la pista ciclabile realizzata appositamente per loro.

Perchè ?

domenica 25 settembre 2022

La desolazione dei tabelloni elettorali

Appena convocate le elezioni, il comune (tutti i comuni) ha installato i tabelloni metallici per la propaganda.

A me sembra un adempimento inutile.

I tabelloni ormai sono occupati in minima parte dai manifesti elettorali, meno della metà dello spazio è occupato il resto è desolatamente vuoto.

Del resto nell'epoca della comunicazione immediata tramite i vari strumenti disponibili, il manifesto è solo un costoso residuo del passato.

Meglio risparmiare i soldi della installazione e rimozione dei tabelloni e che ogni partito, se vuole fare una cartellonistica di propaganda, utilizzi gli spazi pubblici permanentemente a ciò preposti o, come ho visto, compri gli spazi pubblicitari sugli autobus.

Ne guadagnerebbero le casse comunali e anche i pedoni che sono gli unici penalizzati, perchè quei tabelloni sono sistematicamente installati ai bordi di marciapiedi già ristretti di loro.

domenica 18 settembre 2022

Attacco al potere 2

Domani si svolgeranno i solenni funerali della Regina Elisabetta II, alla presenza di una platea di invitati che vedrà la presenza di quasi tutti i più importanti presidenti e regnanti del mondo.

Giornali e radiotelegiornali ci informano che sono state predisposte le più imponenti misure di sicurezza possibili, nell'ambito di un protocollo da tempo previsto per questa evenienza.

Questa ultima notizia mi fa venire in mente un film, il secondo di una trilogia intitolata "Attacco al potere", in cui il protagonista è un agente dei servizi segreti americani addetto alla protezione del presidente.

In tutti e tre i film, il presidente viene preso di mira e alla fine salvato dall'agente protagonista, nella più classica delle raffigurazioni dell'eroe yankee.

A me i tre film piacquerò perchè non avevano alcuna pretesa di "lanciare messaggi", ma erano puro spettacolo di evasione.

E quello che mi piacque maggiormente fu proprio il secondo della serie, che iniziava con la morte del Primo Ministro Britannico e con i vari capi di stato e di governo che arrivavano a Londra, "protetta da ingenti misure di sicurezza", per partecipare ai suoi funerali.

Si scoprirà alla fine che il Primo Ministro era stato avvelenato proprio per provocare tali funerali e consentire ad un gruppo di terroristi di prendere di mira i capi di stato e di governo.

Il film è molto spettacolare con crolli di celebri monumenti e palazzi, esplosioni, sparatorie, fughe.

Finisce bene, come è giusto che finiscano bene i film che devono darci un paio d'ore di svago e non invece aggravare stati d'animo già resi cupi da crisi energetica, alluvioni, restrizioni.

Finisce bene, ma sin dall'inizio muoiono il Presidente del consiglio italiano, quello giapponese, quello canadese, il presidente francese.

E domani, a Londra, "protetta da ingenti misure di sicurezza", arrivano quasi tutti i presidenti e regnanti del mondo per rendere omaggio alla Regina Elisabetta II.

domenica 11 settembre 2022

La prima senza Mihailovic

Oggi alle 15 il Bologna affronterà un difficilissimo incontro con la Fiorentina, praticamente senza allenatore.

Senza offesa per l'allenatore della primavera messo a dirigere la squadra ad interim, lo sconquasso provocato da una dirigenza societaria che non si è dimostrata minimamente all'altezza della situazione, renderà traballante il Bologna, con il rischio concreto non solo di perdere da una delle formazioni maggiormente odiate dalla tifoseria rossoblu, ma anche di vedere da vicino l'Inferno.della retrocessione.

Forse Mihailovic doveva essere sostituito, forse non doveva essere riconfermato a giugno, certo che l'improvvisazione di Fenucci, Di Vaio e Sartori è resa evidente dal fatto che, esonerato Mihailovic il lunedì, la domenica dobbiamo giocare con in panchina l'allenatore della primavera.

E con la sensazione, bruttissima, che l'allenatore prescelto al posto di Mihailovic, Thiago Motta, sia la terza o quarta scelta, quella della disperazione, dopo che le prime scelte avevano declinato l'incarico.

Non vorrei essere nei panni di Thiago Motta, sul cui collo aliterà costantemente in fantasma del suo predecessore e tutti i tifosi con le loro legittim aspettative.

In ogni caso, siamo nati per soffrire e noi tifosi rossoblu ci riusciamo benissimo.

 

domenica 4 settembre 2022

Il giallo leggero

Alcuni parlano di "giallo rosa", perchè c'è sempre un tratto sentimentale, io preferisco considerarlo un giallo leggero, contrapposto al noir degli anni cinquanta, ma anche al giallo poliziesco scandinavo con tutte le sue sordide storie.

Sempre sono stati prodotti telefilm seriali con una simile matrice (mi ricordo negli anni settanta Cuore e Batticuore, ma anche Matt Helm e Attenti a quei due e altri ancora che vengono in mente riflettendoci un po' di più) e sono sempre verdi.

Lo stesso Ispettore Barnaby che ormai credo raggiunga i 25 anni di produzione, è su quella linea.

Nell'ultimo anno, mi sembra su Sky Investigation, ma potrebbe anche essere su Giallo, sono uscite tre serie piacevolmente simili anche se con interpreti differenti.

Tutte e tre sono tratte da romanzi gialli leggeri e consistono in episodi "chiusi", della durata di due telefilm.

Il primo fu I misteri di Auora Teagarden, che narra le avventure poliziesche di una bibliotecaria che si ritrova sempre in mezzo ai delitti.

Il secondo è I misteri di Emma Fielding, archeologa che ugualmente attira i delitti e li risolve.

Il terzo, appena trasmesso anche se risale al 2017, è intitolato Case e misteri e qui a risolvere i delitti è un architetto donna.

In comune hanno varie caratteristiche, la prima delle quali è l'ambientazione in una cittadina di provincia (americana o inglese) dove, per dirla ironicamente (non è mia, l'ho sentita o letta, non ricordo da chi o dove, ma mi sembra azzeccatissima), vivono otto anime e ogni anno avvengono dieci delitti.

Anche Barnaby è ambientato in una fantomatica contea di Midsommer, composta da villaggi in cui tutti si conoscono.

La seconda caratteristica è la protagonista donna (bibliotecaria, architetto, archeologa) che inizia in costanza di serie una relazione con un aitante, spesso ricco, uomo che, annoiato dalle metropoli, si rifugia in una cittadina di provincia ed è colui che, nel corso delle inchieste, si prende tutte le botte da parte dei delinquenti.

La terza caratteristica è la polizia composta sempre da un amico di infanzia della detective dilettante e da un capo che non sopporta le intromissioni nelle indagini, facendo sistematicamente la figura del babbeo.

La quarta e ultima dell'elenco di questo commento è che sono telefilm seriali, gradevoli, leggeri, che non pretendono di mandare messaggi, di farci riflettere, ma solo di farci trascorrere un'ora e mezza piacevolmente seduti in poltrona, sorseggiando un calice di vino e guardando una vicenda poliziesca che abbiamo la certezza non riserverà sgradevoli finali.

E ci riescono benissimo.

 


domenica 28 agosto 2022

Crollo di un vecchio mito

A me piacciono i gialli e i polizieschi.

Praticamente mi piacciono tutti, a prescindere dalla loro forma, sia in letteratura che nella trasposizione cinetelevisiva.

Preferisco i classici, da Rex Stout ad Agatha Christie fino al nostro Augusto De Angelis, ma non disdegno i moderni telefilm inglesi, più ancora di quelli americani o scandinavi.

Romanzi e telecineproduzioni ci raccontano anche spaccati di vita locale.

Ad esempio l'ultima stagione di Ncis New Orleans (meritatamente soppressa) era imbottita di politicamente corretto e di mascherine per il covid.

La società americana appare per quello che abbiamo imparato a conoscere, infantile, guascona, coraggiosa.

Quella inglese meditativa, organizzata, snob.

Quella scandinava mi appare triste, sordida, decadente o, meglio decaduta.

E decaduta da lungo tempo, se la letteratura e la filmografia ne rappresentano, con un po' di ritardo la realtà.

Da quel che si legge e si vede tanti aspetti sembrano assodati, dalla miseria di vivere in appartamenti piccoli e sempre alle prese con problemi finanziari, fino alla accettazione dei più sordidi vizi come se fossero un accompagnamento naturale della vita quotidiana.

I gialli scandinavi hanno una trama fondata su una idea valida, ma poi sviluppano pagine su pagine nella descrizione dei vizi della loro società, rappresentati dai protagonisti, sia queli che dovrebbero essere i "buoni", che i "cattivi", perdendo spesso la nettezza della linea di demarcazione tra gli uni e gli altri.

E non è solo Svezia o Norvegia.

In ultimo l'ho ritrovato in una autrice danese, Katrine Engberg e in un telefim finlandese, Maria Kallio detective.

Un approccio triste e disfattista ad una vita grama che non incute certo all'ottimismo, a reagire alle avversità, ma anche alla crimminalità.

Da adolescente avevo (penso: avevamo) il mito della Scandinavia.

Un mito decisamente sopravvalutato, forse mai stato corrispondente alla realtà, ormai, comunque, sgretolato, come i templi degli Antichi Dei.

domenica 21 agosto 2022

Stasera comincia il vero Campionato del Bologna

Alle 20,45 il Verona sarà ospite del Bologna in quello che, per entrambe, è il vero inizio del Campionato, non potendo essere considerata la prima giornata quando il Verona ha dovuto affrontare il Napoli e il Bologna la Lazio, squadre fuori target.

Bologna e Verona sono invece allo stesso livello, anche se si dice che Saputo sia uno degli uomini più ricchi del mondo, ma abbiamo visto, con l'Inter di Moratti e con il PSG degli arabi, che i soldi non bastano per vincere.

Il Verona arriva dalla batosta casalinga contro il Napoli, mentre il Bologna apparentemente, pur sconfitto, sembrerebbe essere uscito meglio dall'Olimpico, in una partita resa bruttissima da un arbitro inadeguato che, proprio perchè tale, ha fischiato a raglio a favore e contro ambedue le squadre, non influendo alla fine sul risultato, ma solo sullo spettacolo.

Il Verona arriva da tre anni superiori al Bologna, ma non sembra poter continuare nella sua striscia vincente, come non sono in grado di farlo le squadre provinciali e con le spalle poco robuste economicamente, costrette a vendere i migliori ed a reinventarsi ogni anno.

Il Bologna arriva da annate insoddisfacenti, con grandi premesse e finendo sistematicamente nel lato destro della classifica, senza infamia e senza lodi, il che per una società da sette scudetti e che rappresenta una delle principali città italiane, è bilancio decisamente fallimentare.

Del resto non ci si può aspettare molto da chi non riesce a regolare la difesa, vendendo due giovani capaci come Theate e Binks, per tenersi dei giocatori scarsi o a fine carriera come Medel, Soumaro e Bonifazi.

Tante speranze si erano riversate sull'arrivo di Sartori che aveva fatto grande l'Atalanta, così si diceva, ma forse i meriti non sono suoi.

Unica nota positiva che rende onore a Saputo ed alla società rosso blu, la conferma di Mihailovic, nonostante sia evidente che il nostro allenatore ha la testa occupata da ben altri problemi.

Ma lo spessore umano della scelta di Saputo, del Bologna e di Bologna tutta, è tale che meriterebbe anche quei risultati che l'organico, secondo logica, negherebbe.


domenica 14 agosto 2022

Il Bologna ricomincia dalla Lazio

Sempre prima.

Il 14 agosto inizia il Campionato del Bologna, quasi una beffa se si pensa che un "via" così anticipato è legato ai mondiali arabi che interromperanno il Campionato tra novembre e dicembre.

Mondiali ai quali, come noto, per la seconda volta consecutiva (terza in totale) l'Italia non sarà presente.

Ma oggi vedremo un primo assetto del Bologna 20222-2023.

Un Bologna che, in questo momento, mi sembra più debole di quello dell'anno scorso avendo venduto Hickey, Svanberg e Theate, cioè i tre migliori giovani che si erano messi in luce lo scorso campionato.

Non so che fine abbia fatto Djicks ma credo sia in partenza o già partito anche lui.

Al loro posto per ora ci sono due panchinari di squadre retrocesse (Lycojannis dal Cagliari e Cambiaso dal Genoa) una promessa scozzese (Ferguson) e tante figurine sul tacquino di un Sartori che, al momento, sembra decisamente sopravvalutato e spero non abbia dato tutto quello che aveva nei suoi anni all'Atalanta.

Ma quello che mi preoccupa di più è l'allenatore, Mihailovic, che ho visto decisamente male, spento e stanco, mentre dirigeva il Bologna nella partita di Coppa Italia.

Temo che la squadra non possa che subire la tristezza e l'angoscia della situazione in cui si trova l'allenatore e non so se riuscirà questa volta a reagire sentendosene motivata.

Comunque, alle 18,30, si inizia, a Roma, contro la Lazio e speriamo che mi sia sbagliato nel giudicare l'organico rosso blu.

domenica 7 agosto 2022

Invecchiare

A tavola non si invecchia e, poi, l'importante è sentirsi giovani e continuare a "fare cose".

Poi, mentre guidi, ti commuovi perchè, a tradimento, in mezzo alle tanto insulse canzonette di oggi, tra voci tutte uguali e testi infantili, il conduttore di Radio Italia inserisce la tua canzone preferita di Lucio Battisti.

 

domenica 31 luglio 2022

Più contenti con i contanti

Tornato in montagna, nel paesino appenninico dove ho un punto di appoggio, mi sono recato venerdì in un mini market per acquistare quelle due o tre cose che mi mancavano o erano in esaurimento.

Alla cassa ho aspettato quindici minuti perchè una signora davanti a me si era ostinata a pagare con la carta di credito o debito la stratosferica somma di 6,67 euro.

Al secondo tentativo, mentre teneva le mani giunte in preghiera in trepida attesa del salvifico "beep", ha cercato di giustificarsi dicendo che aveva quattro carte e confondeva i codici.

Ma per 6,67 euro, non sarebbe più pratico pagare in contanti ? 

Anche per rispetto di chi è dietro di te in una coda che cominciava ad allungarsi e in un locale sicuramente piccolo ...

domenica 24 luglio 2022

Letture estive

Se qualcuno stesse cercando qualche fresco romanzo poliziesco da portarsi dietro per le vacanze, eviti di lasciarsi incantare da Kate Atkinson con i suoi "Casi dimenticati di Jackson Brodie".

Io ci sono cascato e adesso sto faticando non poco ad arrivare alla fine.

Il romanzo ha 323 pagine e, se prendesse il lettore, l'avrei finito in tre giorni.

Sono a pagina 262, avendo iniziato martedì e sto ancora aspettando l'inizio delle indagini, finora solo una ridicola sequela di parole con il non riuscito tentativo di tratteggiare la psicologia dei personaggi.

Ormai quando mi metto a leggerlo, dopo qualche pagina "mi calano le palpebre" come diceva una vecchia pubblicità.

Ben diverso il romanzo che ho letto in precedenza "Quaranta modi per dire dolore" della serie Cardinal di Giles Blunt (autore canadese) da cui è stata tratta anche una serie televisiva.

In questo caso la lettura si fa spedita, perchè l'autore arriva subito al punto, alle indagini e quindi un crescendo di colpi di scena prima di arrivare alla conclusione.

Purtroppo, ormai, il mercato è saturo di romanzi di poche pretese, i cui autori (ed editori) si accontentano di vendere qualche centinaio di copie (e per molti sono già tante).

domenica 17 luglio 2022

Sembra ieri

Parlando con una giovane collega, ho citato una trattoria che si trovava in via Volturno (credo) comunque in una laterale di via Indipendenza: Le Birichine.

All'epoca era abbastanza famosa e l'ho citata dando per scontato che la conoscesse essendo una ragazza (forse dovrei scrivere "una signora" ... ) molto portata alla socialità conviviale.

Mi ha guardato come se parlassi degli alieni e mi sono reso conto che lei, nata nel 1983, non poteva mai averla frequentata, visto che credo abbia chiuso (ricordo vagamente in merito, una storia molto romanzata) a fine anni ottanta o, al più tardi, primi novanta.

Eppure a me sembrava di esserci stato "ieri", tanto il tempo passa velocemente.

E' buffo come venga distorta la sensazione del tempo, facendo sembrare tutto molto ravvicinato.

E quando si parla di "inizio secolo" o "anni venti", io mi riferisco al XX secolo, non a questo che, pure, ha superato un quinto del suo cammino.

E questa consapevolezza ha, per me, un sapore molto dolce e mi ritrovo a sorridere mentre penso al passato così remoto, ma ancora così vivo.


domenica 10 luglio 2022

Lo zainetto

Una delle ragioni aggiuntive che mi inducono ad indossare sempre la giacca, è la possibilità di usufruire di tasche in abbondanza dove sistemare tutte le cose che ormai bisogna portarsi dietro, perchè "non si sa mai".

Capisco peraltro che altri optino per scelte altrettanto legittime come borse, borselli e zainetti oggi tanto di moda.

Però bisogna anche avere l'educazione per non trasformare lo zainetto in un  prolungamento fuori controllo delle proprie dimensioni , che finisce con il creare ostacoli al prossimo.

Ad esempio tra le corsie di una libreria.

Se uno si ferma tenendo lo zainetto sulle spalle, impedisce ad un altro cliente di percorrere quella corsia e lo si costringe ad aggirare, a volte, una intera colonna di libri.

Oppure al mercato del centro, strade strette (ad esempio in via Pescherie Vecchie) e se uno con lo zainetto si ferma per ordinare, blocca il passaggio.

Ecco perchè parlo di educazione.

Da bambini, per portare i libri a scuola usavamo la classica cartella a mano e anche la cartella a spalle.

Personalmente la abbandonai quasi subito, preferendo la cartella a mano e poi le cinghie elastiche, ma ricordo perfettamente le tassative indicazioni di genitori e maestri che ci imponevano di toglierci la cartella dalle spalle e metterla tra le gambe quando ci si fermava da qualche parte o si doveva passare in strade strette con altri pedoni o si andava in autobus.

Educazione, la cartella tra le gambe per evitare di prendere inavvertitamente contro qualcun altro, ma anche per evitare di creare ostacoli al passaggio altrui.

Una educazione che oggi non riscontro, neppure negli adulti che usano lo zainetto anche in città.

domenica 3 luglio 2022

Il sogno di Roma

Dopo svariate ricerche e richieste, ho finalmente trovato "Il sogno di Roma", di Boris Johnson.

Anzi, è lui che ha trovato me perchè avevo ormai rinunciato quando me lo sono trovato in bella mostra sullo scaffale dedicato alla storia di Roma e, in effetti, è una edizione del maggio 2022.

Boris Johnson, oltre ad essere pro tempore il Primo Ministro di Sua Maestà, è anche un noto latinista e grecista e avevo trovato citazioni del suo saggio (che risale al 2006) ma non avevo mai avuto la fortuna di recuperarlo in libreria.

L'attesa non è andata delusa.

La lettura del saggio di Johnson è non solo facile e piacevole per le numerose ironie che vi sono inserite e il linguaggio discorsivo (di questo credo che si debba riconoscere il merito alla traduttrice, Elisabetta Zoni, che probabilmente è riuscita a mantenere inalterato il testo rispetto all'inglese) ma anche per le idee e gli spunti che possiamo avere, anche in chiave contemporanea come la spiegazione del perchè, quello che riuscì ai Romani di uniformare un territorio vastissimo non riesce all'unione europea.

Idee e spunti che toccano anche la religione e la laicità dello stato con un parallelismo interessante tra Ottaviano Augusto e Gesù Cristo, presentato nel modo dissacrante di un inglese, probabilmente più agnostico che praticante, che conosce e cita Virgilio, Properzio e Orazio alla pari di Sant'Isaia e Giovanni Evangelista.

Ed ho avuto anche occasione di leggere come non sia capitato solo a me di rimanere deluso nel visitare un luogo storico e non trovarvi nulla o quasi che richiamasse l'evento,fondamentale, ivi accaduto.

Johnson racconta infatti di essere capitato ad Azio, dove si combattè la battaglia finale tra le truppe di Ottaviano non ancora Augusto e di Marco Antonio e Cleopatra.

Un evento fondamentale per la Storia dell'Umanità di cui, scrive, non è rimasta alcuna testimonianza che lui sia riuscito a trovare.

A me capitò la prima volta che andai in Grecia, nel 1985, per visitare non un'isola (Rodi e Creta vennero dopo) ma Atene e i luoghi storici.

Non parliamo di Salamina sulla cui isola volli mettere piede giusto per attraversare quel braccio di mare, ma pensavo che a Maratona, Platea, alle Termopili ci potesse essere qualche rilevante ricordo delle tre, fondamentali battaglie combattute per la libertà delle città greche ma, nella nostra ottica, per preservare l'Identità di tutte le terre occidentali minacciate dai persiani.

In effetti qualcosa c'era, ma a mio avviso per nulla degno dell'importanza storica di quelle battaglie.

Solo grazie all'indicazione di un pope ortodosso arrivammo ad una stele abbandonata che ricordava gli opliti ateniesi caduti a Maratona.

A Platea trovai solo l'iscrizione che citava la battaglia, su una fontanella di paese.

Qualcosa in più alle Termopili, dove c'è una statua di Leonida che quasi non si riesce (o riusciva) a fotografere a causa dei fili elettrici che rovinavano l'inquadratura.

Forse, dopo quasi quarant'anni, anche i Greci avranno cercato di valorizzare quei luoghi storici.

O forse siamo rimasti in pochi  a sentire vibrare cuore e mente nel ricordo degli eventi che hanno consentito si sviluppasse la nostra Civiltà.


domenica 26 giugno 2022

Previsioni del tempo

Da quando sono in pensione, potendo gestire il mio tempo al 100% in autonomia, leggo con attenzione le previsioni del tempo, per cercare di godermi al meglio la varie possibilità, posto che, da "cittadino" incallito, amo restare a Bologna, da cui, ormai, non mi allontano più di otto-dieci giorni di seguito.

Anche quando ero al lavoro, nei periodi di vacanza, dopo una settimana sentivo già il richiamo della città e a luglio, volutamente, prendevo tre settimane di ferie così, al termine, avevo una tal voglia di rientrare che mi sembrava una prosecuzione delle ferie (anche perchè, per il mio lavoro, agosto era un mese "morto" e non di rado mi son trovato tranquillamente da solo in ufficio, sparando il condizionatore a diciannove gradi senza dover sopportare le lamentele delle colleghe).

Purtroppo le previsioni non solo non forniscono dati certi, ma neppure sono univoche, tra i vari siti, neppure per le 48 ore successive.

Vedo delle differenze anche di quattro gradi di previsione che, in questo periodo, fanno una grande differenza.

Vero è che la la conformazione del nostro territorio favorisce repentini cambiamenti ma, al dunque, le uniche previsioni che vedo rispettate sono quelle di un canale Telegram che mi ha consigliato Massimo P. e che, almeno sul breve (tre/quattro ore) le azzecca con puntualità e, almeno, consente di evitare di prendersi acquazzoni mentre si è allo scoperto su un sentiero dei nostri appennini.

 

 

domenica 19 giugno 2022

Il villaggio dei dannati

Forse è da registrare un rinnovato interesse per la fantascienza.

Dopo La Brea, ecco che venerdì scorso su Sky Atlantic, in prima visione, sono stati trasmessi i primi due episodi della serie televisiva "Il villaggio dei dannati", ispirato al romanzo di John Wyndham "I figli dell'invasione" da cui era già stato tratto un bellissimo ed avvincente film nel 1960.

Wyndham è un autore inglese, tra i miei preferiti, noto al grande pubblico proprio per "I figli dell'invasione", ma il suo capolavoro fu "Il giorno dei Trifidi", per non dimenticare "Il risveglio dell'abisso" e "I trasfigurati", tutti narrazione di un mondo apocalittico del prossimo futuro.

"I figli dell'invasione" è forse il più cinematografico dei suoi romanzi perchè non richiede particolari virtuosismi scenici, ma è fondato su una solida trama che nel film fu trasposta perfettamente.

Non so se la serie saprà essere all'altezza.

Da un lato si può aver fiducia perchè i prodotti inglesi hanno una qualità di gran lunga superiore a quelli americani (basti solo pensare alla profonda differenza tra le prime due stagioni di Spazio 1999 quando tutta la produzione era inglese, con le successive quando entrarono i capitali e le sceneggiature - con anche nuovi personaggi - americane).

Dall'altro, l'averlo ambientato nell'epoca contemporanea sconta la presenza di tutti i lacci e lacciuoli che opprimo la narrativa odierna, soprattutto con gli obblighi di genuflettersi al politicamente corretto.

E questo non so come verrà incanalato nella serie, a differenza del film, dove una caratteristica essenziale per dare l'idea di questa entità aliena che si formava attraverso l'unione delle menti dei "figli dell'invasione" era proprio anche l'identità fisica (colore della pelle, dei capelli, degli occhi).

Come per La Brea, di cui ho registrato i nuovi episodi, è necessario attendere lo sviluppo.

Se hanno saputo mantenersi fedeli al romanzo (e anche al film del 1960) potrà essere un bel prodotto televisivo.

domenica 12 giugno 2022

La Brea

Per puro caso ho registrato e mi sono goduto un telefilm in onda su Italia Uno in seconda serata, non ricordo bene in quale giornata (credo una tra martedì, mercoledì e giovedì).

Scrivo "per un puro caso" perchè solitamente mi limito a guardare, per registrare, solo l'elenco dei programmi di prima serata ma, casualmente, quel giorno avevo impostato la registrazione di due episodi, l'ultimo dei quali finiva verso mezzanotte e poi ho continuato a scorrere la programmazione e, arrivato a Italia Uno, ho letto l'argomento del primo episodio della prima stagione di La Brea.

Intendiamoci: ho visto solo il primo episodio (il secondo ci sarà la prossima settimana e ho già impostato la registrazione) quindi c'è tutto il tempo per modificare l'impatto piacevole del primo episodio (un po' come fu con Lost, che si è concluso nel ridicolo).

Però l'argomento (sfruttatissimo, veggasi il telefilm Terranova di alcuni anni fa, la serie inglese Primeval o il classico di Hamilton "Agonia della Terra") è accattivante: l'improvvisa apertura di un varco spazio temporale nel quale finiscono i protagonisti che vengono così catapultati in un'altra epoca e, a volte, in un altro luogo.

Nella fattispecie, pare che i protagonisti, risucchiati da una enorme voragine che si è aperta nel centro di Los Angeles, arrivino nello stesso luogo in cui erano, ma migliaia o milioni di anni prima.

L'inizio è promettente ...

domenica 5 giugno 2022

Italia - Germania 4 a 3

Parlavo con l'edicolante, commentando il pareggio dell'Italia contro la Germania di ieri (tra due squadre che a me sono apparse decisamente scarse) e ricordavamo i precedenti.

Italia contro Germania è un classico, forse IL classico del calcio per la nostra Nazionale, un po' come Juventus-Inter in campionato (anche se la squadra italiana con maggiori trofei internazionali è il Milan e magari si tifa per il Bologna o la Lazio).

L'edicolante, di dieci anni più giovane, ricordava benissimo la finale del mondiale 1982, io, la "MIA" Italia Germania e citavo la semifinale in Messico del 1970.

Stranamente della finale del 1982 ricordo meno della semifinale del 1970 che, invece, mi è rimasta impressa nella memoria, come lo spareggio contro l'Inter del 7 giugno 1964 e di cui fra due anni festeggeremo il sessantesimo anniversario (il che, nel rovescio della medaglia, significa che sono 58 anni - e saranno 60 nel 2024, che il Bologna non vince il Campionato ...).

Altre volte contro la Germania so che ci sono state, che abbiamo anche perso, ma non ricordo proprio nè quando, nè in quale competizione o circostanza.

Nell'imnaginario collettivo restano quelle due partite, l'una o l'altra a seconda dell'età che avevamo, e le altre le possiamo vedere elencate, presumo, da qualche parte in internet.

Pensando ai trascorsi, è quindi triste pensare al mediocre spettacolo di ieri sera e, ancora di più, pensare agli elegiaci commenti di giornalisti ormai troppo abituati ad applaudire, sempre e comunque.