Freddino.
Un bell'acquazzone intorno alle 10 , una temperatura intorno ai 13 gradi, la certezza di dover uscire con l'ombrello.
Se anche abbiamo avuto poca neve nello scorso inverno, almeno abbiamo una prorogatio di temperatura bassa che ci evita le solite questioni, in ufficio, tra chi vorrebbe l'aria condizionata "a palla" e chi invece vorrebbe crogiolarsi ai 35 gradi all'ombra (con l'umidità tipica di Bologna ...).
Naturalmente i quotidiani sono pieni di iperboli: il maggio più piovoso e freddo da 200 anni !
Come l'inverno è sempre "il più freddo e nevoso", mentre l'estate è "la più calda in assoluto".
Temo che ad agosto, nonostante le piogge di questi giorni, torneranno a farsi vivi anche i catastrofisti della siccità e, con un riflesso pavloviano, le giunte comunali "politicamente corrette" imporranno orari e limitazioni per l'uso dell'acqua (privata !) dei garages e dei giardini, così come oggi impediscono (ma solo a chi ha il riscaldamento centralizzato ...) una doverosa accensione.
Come se usare l'acqua d'estate o il riscaldamento quando è freddo (anche se è maggio) fosse un furto e non, invece, un bene che chi ne usufruisce paga (salato).
Eppure mi ricordo un 24 giugno con la neve al Passo del Lupo.
Mi ricordo di aver passato le vacanze di luglio in montagna, nella medesima località (Selva in Valgardena) a volte con la neve, a volte senza un giorno di pioggia ed a volte senza un giorno di sole.
Il bello è proprio questo: ogni anno il tempo cambia, nonostante gli algoritmi (o come si chiamano) che professoroni ed esperti illustrano spiegandoci il tempo ... che è stato e quasi mai indovinando quello che sarà (come gli esperti di economia ci spiegano sempre - rigorosamente dopo che è accaduto - il perchè di una crescita o di una recessione).
Mentre scrivo, dalla finestra dello studio che volge ad ovest, vedo altro scuro in lontananza: altra pioggia in arrivo.
Poco male.
La dispensa è rifornita, proprio sabato scorso ho fatto incetta di libri (nuovi, ma ... di vecchia data di pubblicazione) ad una fiera e, quindi, sono pronto ad affrontare il maltempo.
Anche se mi piacerebbe qualche grado in più (diciamo un 22-23) tutto sommato mi augurerei che questo stato di cose proseguisse.
Ad oggi, infatti, non ho ancora dovuto attivare le mie batterie "antiaeree" contro zanzare, vespe e calabroni (l'anno scorso, di questi tempi, avevo già abbattuto vespe e calabroni che avevano osato invadere il mio "perimetro di sicurezza") anche se sono già ben rifornito di munizioni.
Per non parlare della già citata querelle sull'aria condizionata che, come un tormentone, torna ogni estate.
E poi, diciamolo, questa Bologna sotto la pioggia non è bella ?
Con i suoi impetuosi torrenti che si formano ai lati (e non solo) dei marciapiedi di via Rizzoli (e non solo) e i laghetti improvvisi in concomitanza con ogni avallamento, mentre i "tombini" sembrano sempre più un elemento inutilmente estetico dell'arredo urbano.
E che dire delle belle buche nell'asfalto che si riempiono d'acqua e, così, come per incanto, la strada sembra un manto perfetto ... fino a quando non si finisce in una di esse o una macchina, passando, non ci sommerge con "l'effetto tsunami" ?
Volete mettere con una afosa giornata di maggio, con 35 gradi all'ombra, quando si suda solo a sfogliare una pagina di giornale e le zanzare ronzano intorno felici di succhiarci il sangue come se fossero alle dipendenze di Equitalia ?