sabato 25 maggio 2013

Non ci sono più le stagioni di una volta ...

Freddino.
Un bell'acquazzone intorno alle 10 , una temperatura intorno ai 13 gradi, la certezza di dover uscire con l'ombrello.
Se anche abbiamo avuto poca neve nello scorso inverno, almeno abbiamo una prorogatio di temperatura bassa che ci evita le solite questioni, in ufficio, tra chi vorrebbe l'aria condizionata "a palla" e chi invece vorrebbe crogiolarsi ai 35 gradi all'ombra (con l'umidità tipica di Bologna ...).
Naturalmente i quotidiani sono pieni di iperboli: il maggio più piovoso e freddo da 200 anni !
Come l'inverno è sempre "il più freddo e nevoso", mentre l'estate è "la più calda in assoluto".
Temo che ad agosto, nonostante le piogge di questi giorni, torneranno a farsi vivi anche i catastrofisti della siccità e, con un riflesso pavloviano, le giunte comunali "politicamente corrette" imporranno orari e limitazioni per l'uso dell'acqua (privata !) dei garages e dei giardini, così come oggi impediscono (ma solo a chi ha il riscaldamento centralizzato ...) una doverosa accensione.
Come se usare l'acqua d'estate o il riscaldamento quando è freddo (anche se è maggio) fosse un furto e non, invece, un bene che chi ne usufruisce paga (salato).
Eppure mi ricordo un 24 giugno con la neve al Passo del Lupo.
Mi ricordo di aver passato le vacanze di luglio in montagna, nella medesima località (Selva in Valgardena) a volte con la neve, a volte senza un giorno di pioggia ed a volte senza un giorno di sole.
Il bello è proprio questo: ogni anno il tempo cambia, nonostante gli algoritmi (o come si chiamano) che professoroni ed esperti illustrano spiegandoci il tempo ... che è stato e quasi mai indovinando quello che sarà (come gli esperti di economia ci spiegano sempre - rigorosamente dopo che è accaduto - il perchè di una crescita o di una recessione).
Mentre scrivo, dalla finestra dello studio che volge ad ovest, vedo altro scuro in lontananza: altra pioggia in arrivo.
Poco male.
La dispensa è rifornita, proprio sabato scorso ho fatto incetta di libri (nuovi, ma ... di vecchia data di pubblicazione) ad una fiera e, quindi, sono pronto ad affrontare il maltempo.
Anche se mi piacerebbe qualche grado in più (diciamo un 22-23) tutto sommato mi augurerei che questo stato di cose proseguisse.
Ad oggi, infatti, non ho ancora dovuto attivare le mie batterie "antiaeree" contro zanzare, vespe e calabroni (l'anno scorso, di questi tempi, avevo già abbattuto vespe e calabroni che avevano osato invadere il mio "perimetro di sicurezza") anche se sono già ben rifornito di munizioni.
Per non parlare della già citata querelle sull'aria condizionata che, come un tormentone, torna ogni estate.
E poi, diciamolo, questa Bologna sotto la pioggia non è bella ?
Con i suoi impetuosi torrenti che si formano ai lati (e non solo) dei marciapiedi di via Rizzoli (e non solo) e i laghetti improvvisi in concomitanza con ogni avallamento, mentre i "tombini" sembrano sempre più un elemento inutilmente estetico dell'arredo urbano.
E che dire delle belle buche nell'asfalto che si riempiono d'acqua e, così, come per incanto, la strada sembra un manto perfetto ... fino a quando non si finisce in una di esse o una macchina, passando, non ci sommerge con "l'effetto tsunami" ?
Volete mettere con una afosa giornata di maggio, con 35 gradi all'ombra, quando si suda solo a sfogliare una pagina di giornale e le zanzare ronzano intorno felici di succhiarci il sangue come se fossero alle dipendenze di Equitalia ?

domenica 19 maggio 2013

Campionato finito

Un altro anno (calcistico) da archiviare.
Il Bologna si è salvato ancora una volta, ha espresso ogni tanto del bel gioco, forse troppi giocatori individualisti, ma, tutto sommato, a parte un inizio da brivido, un campionato soddisfacente, per quanto possa essere tale un torneo nel quale il traguardo è la salvezza, quando ancora uno si ricorda lo scudetto del ...1964.
Parlando con i tifosi più giovani li ho visti soddisfatti.
Ma loro non hanno potuto vedere in campo Bulgarelli e Nielsen, Haller e Fogli, Pascutti e Perani, Negri e Janich, Tumburus e Pavinato, Capra e Furlanis.
Del resto se non arriva un Paperone che abbia la capacità di sopportare alcune stagioni in (grossa) perdita economica pur di costruire una squadra forte, l'obiettivo massimo cui il Bologna può aspirare è quello di imitare l'Udinese.
Programmare, acquistare calciatori in erba e talentuosi, lanciarli e venderli incassando cento volte il prezzo di acquisto, cercando di ripetere il miracolo anno dopo anno.
L'allenatore in grado di farlo c'è ed è un bene che resti Pioli.
Non so quanto il presidente Guaraldi abbia le forze economiche e la volontà per continuare a lungo, per assicurarsi, ad esempio, Gilardino e Konè, anche sacrificando (per un consistente pacco di milioni) Diamanti, mentre Gabbiadini di sicuro tornerà alla Juventus che potrebbe lasciarci Pasquato.
Perez, per me, può anche andare, non perchè sia scarso, ma perchè se restassero, come pare, Taider, Khrin e Guarente, il nostro centrocampo sarebbe comunque competitivo, anche considerando la fallosità dell'uruguaiano, spesso squalificato.
La difesa potrebbe ripartire da Cherubin e Antonson centrali se recuperano dai gravi infortuni, sennò è da creare ex novo visto che probabilmente Sorensen se ne andrà, mentre i brasiliani Naldo e Carvalho non sembrano all'altezza del nostro campionato e Natali è sul viale del tramonto, potenzialmente utile solo come riserva di esperienza.
Terrei sia Garics che Morleo, anche se avrebbero bisogno di due rimpiazzi validi perchè una stagione intera non la reggono.
Terrei anche il secondo greco, Christodoulopoulos, può tornare utile.
Manca un tassello: il portiere.
Agliardi ha avuto la sua grande occasione e non è riuscito a sfruttarla (la sua papera contro il Milan è stata riproposta decine di volte nella pubblicità di Premium e non gli ha fatto certo bene moralmente).
Potrebbe essere un ottimo secondo, se lo accettasse, ma di chi ?
Curci è della Roma e comunque ad ogni rinvio c'è da temere che si rompa.
Stojanovic probabilmente "si farà", ma mi sembra un azzardo caricarlo della responsabilità da numero uno già dalla prima di campionato.
Anche i presidenti di calcio hanno i loro grattacapi ...
Fra tre mesi si ricomincia.
Forza Bologna.

venerdì 10 maggio 2013

Tornado alley

Ero a Castelfranco, in stazione, a poche centinaia di metri dall’evento e non l’ho visto !!!
Anche in stazione si è scatenato un vento violentissimo e c’erano in cielo le tipiche nubi da temporale cattivo” e ho pensato: vuoi vedere che si scatena una tromba d’aria ?
Poi in un lampo tutto si è calmato.
Dopo pochi minuti, arrivato nella palestra dove faccio un po’ di fisioterapia per la mia schiena malandata, erano tutti eccitati: hai visto il tornado, mi hanno detto ? E mi hanno fatto vedere i filmati ripresi col cellulare.
Che disdetta ero paradossalmente troppo vicino, troppo “sotto”, chiuso nella visuale dai palazzi e dall’edificio della stazione; chi ha fatto i filmati era ai piani alti delle case oppure su terreno libero.
Per un appassionato di meteo aver mancato l’occasione di vedere un tornado (in assoluto l’evento meteorologico più estremo di tutti) è una vera batosta, soprattutto perché qui da noi è un fenomeno non frequente, che diventa rarissimo si se manifesta con l’incredibile intensità del 3 maggio.
Si tratta infatti di una situazione tipica delle grandi pianure americane, ma rarissima in qualsiasi altra parte del mondo: una serie di tornado (ce ne sono stati almeno 3 o 4) con un’intensità incredibile per noi, come si verificano solo nelle pianure degli States e soprattutto in stati come Oklahoma e Nebraska (la famosissima “tornado Alley” – il viale dei tornado - : avete visto il film “Twister”?).
L’intensità è stata impressionante, di grado f2 e f3 della scala Fujita, ma in certi momenti, soprattutto nella bassa bolognese, gli esperti sono sicuri cha abbia raggiunto il grado f4 (di una scala che arriva solo fino all’f5 !!!) Soprattutto nella bassa bolognese ci sono stati degli edifici in cemento armato letteralmente sbriciolati !! Ed ha ragione quell’esperto che ha affermato trattarsi d’un miracolo il fatto che non ci siano state vittime o feriti gravi.
Molti i filmati impressionanti che girano in internet; ne hanno parlato anche il Washington Post ed altri giornali americani, il che è tutto dire.
Certo che nell’ ultimo anno la ns.regione è stata incredibilmente al centro di eventi naturali estremi ed anche rarissimi: il grande freddo e la grande neve (fino a 3 metri !!) del febbraio 2012 (tempi di ritorno sui 30 anni), il terremoto del maggio 2012 (tempi di ritorno sui 400 anni), la spaventosa siccità dell’estate 2012 (3 mesi filati senza una goccia d’acqua con agricoltura in ginocchio), le grandi piogge dell’inverno-primavera coll’appennino, soprattutto in provincia di Parma, che sta tutto franando ed ora i tornado “American style”, che hanno fatto parlare di sé tutto il mondo.

lunedì 6 maggio 2013

Giulio Andreotti RIP

Ricomincia Carosello e muore Andreotti che fu parte della nostra adolescenza (e oltre ...) perchè non c'era telegiornale che non lo citasse almeno una volta a sera.
Un giorno, quando eravamo in buoni rapporti (credo l'anno in cui andammo a Milano Marittima ...  Roberto, Claudio ? ;-) Casini disse di considerarmi l'unico vero andreottiano.
Per me un complimento, per qualcun altro sarebbe stata una offesa mortale.
Del resto Andreotti rappresentò, nella mia memoria, la prima volta senza i socialisti al governo ed è notorio che per me la parola "socialista" rappresenta l'equivalente del drappo rosso agitato sotto il muso di un toro.
Uomo arguto, di cultura (il primo e probabilmente l'unico politico in grado di scrivere romanzi e saggi di proprio pugno senza l'ausilio di un "negro" ) Andreotti fu anche uomo di potere, di governo e del fare (un esempio per tutti l'organizzazione delle olimpiadi del 1960).
94 anni sono una "bella età" come si suol dire e rappresentano un traguardo al quale vorremmo tutti arrivare con quella lucidità che ha sempre mostrato Andreotti tranne, forse, negli ultimi tempi.
Il sintomo che qualcosa non andava lo avevamo avuto con la sua assenza all'elezione del presidente della repubblica nell'aprile scorso, un ruolo che se non fosse stato oggetto della immancabile aggressione mediatico giudiziaria, avrebbe ricoperto penso ben più degnamente di Scalfaro.
Mi ricordo sempre l'autoironia quando si presentò davanti al suo "sosia", Alighiero Noschese che non fu l'unico ad imitarlo con intelligente bravura (ricordo anche Oreste Lionello ed Enrico Montesano). 
Sic transit gloria mundi.

Carosello. Ritorno di un mito

Ne scrissi già a febbraio del ritorno di Carosello.
Un mito per noi che, ormai, siamo più vicini ai sessanta che ai cinquanta.
E se, dopo 36 anni di silenzio, ne abbiamo ancora ben presente la sigla e le storie il termine "mito" gli spetta di diritto.
Immagino sarà una delusione, come fu, un anno fa, il Nero Wolfe di Pannofino, ma ciò non toglie che questa sera mi guarderò la riedizione di Carosello, libero di criticarne la messa in onda e di rifarmi gli occhi con il Carosello della nostra infanzia e adolescenza.
Non sia mai, però, che mi possa sorprendere.
Magari Carosello può aiutare a recuperare quell'ottimismo nel futuro indispensabile per superare i momenti di crisi di una società, esattamente come accadde negli anni cinquanta e sessanta.
E mi piace pensare che da stasera una nuova generazione di bambini possa crescere andando a letto dopo Carosello, senza perdersi e rincitrullirsi in tanti giochi elettronici davanti ad un computer, ma con una bella storia che stimoli la fantasia, da ricordare nei propri sogni e nella quale specchiarsi come diretti protagonisti.

domenica 5 maggio 2013

Meno male che la Juve c'è

No, non mi sono improvvisamente svegliato Gobbo, ma quando il Bologna perde sei a zero (sei a zero !!!) contro la Lazio (per fortuna, almeno contro una squadra che mi è molto simpatica !) e, ciononostante, è ad un solo punto dalla matematica salvezza a tre giornate dalla fine, grazie alla vittoria della Juve contro il Palermo, cos'altro posso dire ?
Il prossimo anno sarò ancora uno spettatore di serie A. :-)

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