E' finita (con la delusione rossoblu in una partita stregata: siamo ampiamente in credito con la Fortuna) una settimana dedicata al risparmio ... futuro.
Un modo singolare per risparmiare, visto che ho speso (ora) per una ristrutturazione in casa che rientra nel risparmio energetico e mi consentirà di recuperare il 65% di quanto speso.
Un 65% che essendo spalmato nei prossimi dieci anni rappresenterà una piccola rendita che andrà ad integrare la pensione.
Sì, perchè, Massimo, Roberto e scusino gli altri ma parlo del settore che conosco, ho sempre più l'impressione che se non il 2014 ma il 2015 potrebbe essere l'ultimo anno da lavoratori attivi.
In parlamento giace una proposta, che chiamano "bipartisan", per modificare la legge Fornero, consentendo la pensione anticipata senza penalizzazioni con 41 anni di contributi, in pratica abolendo la progressione dei famosi tre mesi legati all'aspettativa di vita.
E se quello riguarda tutti e potrebbe avverarsi se Letta arrivasse a mangiare il panettone, per noi nel Credito la disdetta del contratto ha un unico, solito, obiettivo: far uscire dal lavoro i dipendenti più costosi che, in sostanza, sono tutti quelli entrati prima del contratto del dicembre 1994.
Dobbiamo anche ricordare che abbiamo un Fondo che consentirebbe di "accompagnare" le uscite per cinque anni con una possibile estensione di altri due anni con una forma speciale di cassa integrazione.
Purtroppo non si parla più di quello che io chiamo il "part time dei nonni" cioè quella forma di part time che vedrebbe per gli ultracinquantacinquenni il pagamento per intero dei contributi.
Non so come andrà a finire, troppe sono le incognite e le variabili, ma sui giornali la campagna che consegna gli ultracinquantacinquenni alla panchina (dei giardinetti) è in pieno svolgimento.
Estote parati !