Con il voto referendario del 4 dicembre ho esaurito gli spazi della tessera elettorale consegnatami la prima volta dopo le comunali del 1999.
Ho pensato che, se l'avessi riposta nel cassetto, mi sarei poi trovato a dover andare in tutta fretta (e magari facendo la coda) all'ufficio elettorale il giorno delle prossime elezioni.
Così venerdì, nella convinzione di trovare la strada sgombra, mi sono recato in via don Minzoni per chiedere la nuova tessera.
Con sopresa ho visto che davanti avevo tre persone ... diciamo anzianotti, più di quanto noi possiamo apparire ai colleghi trenta e quarantenni.
Così ho aspettato, il rito del pensionato.
Uno ha consegnato la vecchia tessera all'impiegata comunale e, nel tempo in cui questa ha stampato la nuova, si è totlto cappello, sciarpa e cappotto per sedersi.
Quando si è accorto che era già tutto finito, con la massima calma, ha scambiato quattro educate parole con l'impiegata, si è rivestito ed è uscito salutando.
Gli altri due, più o meno, la stessa scena.
Poi è toccato a me ... ero quasi tentato a sedermi e, a mia volta, far perdere qualche minuto in più all'impiegata.
Poi mi è venuto in mente che avevo altri giri da fare ...
Però non sarebbe male recuperare i tempi lenti anche nelle attività di tutti i giorni.