domenica 25 febbraio 2018

Poveri ragazzi !

Provo sentimenti contrastanti nei confronti degli agit prop, tutti ragazzi intorno ai venti anni, che per strada, insaccati nelle pettorine dell'Unicef, di Amnesty, dell'Unhcr, Save the children etc., mi bloccano sistematicamente con una allegria e un buonumore finto per chiedere firme e contributi, dopo aver detto che volevano "solo" parlare.
Da un lato mi disturba, poichè credo nel rispetto e apprezzo moltissimo i Testimoni di Geova che, pure, hanno il loro banchettino con le loro riviste, ma non ti fermano, non ti chiedono nulla, sono lì, disponibili a parlarti se solo tu formuli una domanda.
Situazione ben diversa dove gli addetti delle organizzazioni cosiddetta "umanitarie" adottano una tattica asfissiante, soprattutto se passi per una via del centro due o tre volte in una giornata e diventi una "faccia nota".
La prima reazione è quella di mandarli a quel paese, poi subentra il rispetto che noi abbiamo, anche se a loro sembra mancare e si pensa al fatto che quei ragazzi difficilmente credono in quello che dicono, ma si prestano a fare quello che, in tanti film americani, era "l'uomo sandwich" che girava per le strade (ma senza fermare nessuno !) con due cartelli attaccati davanti e dietro per pubblicizzare qualche prodotto o negozio, in cambio di pochi centesimi.
Probabilmente anche quei ragazzi ottengono un contributo, per ogni firma che riescono ad ottenere (non l'ho mai chiesto perchè mi sembrerebbe irridente nei loro confronti).
In genere, quindi, rispondo o con una battuta (a Save the children dico sempre che sono iscritto al club di Erode ...) e, più seriamente, che non sono disponibile a fornire generalità e firma per strada.
Cercando sempre di essere cortese ... ma che fatica !

domenica 11 febbraio 2018

Miracoleremo anche l'Inter ?

Ormai è chiaro che il Bologna di Donadoni applica alla lettera i principi cristiani: dar da mangiare agli affamati.
Nel nostro caso significa dare punti a chi, da tempo, è in crisi.
Abbiamo risollevato le sorti di un Crotone, squadra più da B che da A, quindi abbiamo concesso al Napoli di riprendersi da una piccola crisi e domenica scorsa abbiamo miracolato una bruttissima Fiorentina.
Oggi andremo a Milano, alla Scala del calcio, contro un'Inter che da due mesi non vince e che dal primo posto è retrocessa al quarto a quasi venti punti di distacco da Napoli e Juventus.
Vuoi vedere che daremo una mano anche a loro rilanciandoli verso la champions ?

domenica 4 febbraio 2018

E venne il giorno della neve

Sembra il titolo di un romanzo o di un film di impronta catastrofica: non è così.
Anche se ci sono stati film che hanno immaginato nevicate imponenti da coprire tutto il globo e le gelate successive (ad esempio ricordo e consiglio, per un paio d'ore di brividi spensierati e senza pretese "The day after tomorrow").
Niente di tutto ciò.
Però, dopo le abbondanti nevicate in montagna che hanno fatto di quella 2017-2018 una ottima stagione per il turismo invernale e una raccolta imponente di acqua (oggi sul Carlino una fotografia della diga di Ridracoli che tracimava, tanta acqua si era accumulata), anche Bologna ha avuto la sua spolveratina.
Niente da paragonare anche a nevicate del recente passato (penso al 2009 o al 2012) ma abbastanza da dare al paesaggio quel sapore a mezzo tra la nostalgia e la tranquillità di cui abbiamo tanto bisogno nell'epoca in cui, per colpa degli strumenti diabolici di internet, siamo tempestati di richieste, consigli, inviti e che trasformano anche il lavoro in una specie di catena di montaggio con ritmi che non consentono una seria riflessione.
La neve cancella tutta la frenesia del mondo.
Forse anche perchè si è costretti ad uscire a piedi ed a camminare lentamente se non si vuole finire a gambe all'aria e, allora, tutto si rallenta, tutto diventa migliore.