Un'acquisto casuale e, come spesso accade, una scoperta piacevole.
Ero in astinenza da polizieschi, non uscendo o non essendo più all'altezza dei precedenti i "classici" del poliziesco moderno (Reichs, Rankin, George, Lackberg) e nel mio settimanale giro in libreria ho rischiato tre nuovi autori.
Uno è veramente una pena (Camilla Grebe, La sconosciuta) faticoso da leggere e da seguire.
Un secondo è il primo volume di un autore islandese (Ragnar Jonason) che spero continui ad essere pubblicato con le inchieste che seguono questa prima uscita e di cui comunque scriverò in un prossimo commento.
Il terzo è una piacevolissima sorpresa, danese, Anna Grue.
Riproduco la copertina del terzo volume che è il primo che ho letto e che non richiede, per la sua comprensione, l'obbligatoria, preventiva lettura dei precedenti della serie.
Ovviamente ho acquistato anche gli altri due e il primo ha confermato la ottima impressione, il secondo è in lettura per questo fine settimana "lungo".
Personaggi ben delineati (con la solita, triste, concessione al politicamente corretto che impone la presenza di negri, omosessuali, famiglie iper allargate et similia) che ruotano attorno ad un dilettante, di professione pubblicitario, che si scopre detective e viene chiamato il detective calvo per la sua fluente chioma ... ormai azzerata.
Finalmente un giallo scandinavo che non abusa delle scene di perversione e sesso che formano oggetto di decine di pagine a cominciare da Liza Marklund e Stieg Larsson.
Finalmente un gruppo di personaggi che, pur con i loro problemi, non appaiono come sfigati, depressi, tormentati da mille paturnie come il Wallander di Mankell.
Una trama consistente, con spunti interessanti e ambientazione azzeccatissima.
Chissà perchè non ha (ancora ?) quella fama che altri, meno dotati hanno subito conseguito.
Abbastanza pagine per occupare il tempo libero di due o tre giorni di vacanza.
I romanzi si fanno leggere e si leggono con piacere e il finale (cioè la scoperta del colpevole) non è affatto scontato.