sabato 29 agosto 2009

Omaggio a Virgilio Savona e al Quartetto Cetra



Se anche ne avevamo già scritto proponendo lo stesso filmato, non posso esimermi da un omaggio a Virgilio Savona, "mente" del Quartetto Cetra, deceduto la notte scorsa.
Quando ho letto la notizia della sua morte, mi sono ritornati in mente tanti “siparietti” della televisione degli anni sessanta e settanta.
Una televisione con due soli “canali” in cui si alternavano, con un rassicurante ritmo sempre uguale, il film del lunedì, il telefilm del martedì, il teatro al mercoledì, Mike Buongiorno al giovedì, una scelta random di tutto ciò al venerdì, lo show del sabato sera e lo sceneggiato della domenica.
Il Quartetto Cetra era, di diritto, al sabato sera.
Studio Uno, ma anche le varie edizioni speciali di spettacoli che solo nominalmente erano “one man show”, vedevano questo brillanto gruppo vocale tenere con sicurezza la scena.
Epiche le loro rivisitazioni in chiave ironica di sceneggiati, film e opere.
Brillanti e profonde le loro canzoni, interpretate sena una sbavatura, con classe e ironia, senza mai scendere nel turpiloquio e nella volgarità.
Così come nelle loro interpretazioni.
Altra classe, altri tempi, se si pensa al guittaggio “ideologicamente corretto” di tanti che per un passaggio televisivo si prestano a qualsiasi volgarità (come il ben noto comico di sinistra che ogni volta cerca di tastare i genitali del malcapitato presentatore di turno).
Tata Giacobetti, marito della splendida Valeria Fabrizi, e riconosciuto “bello” del gruppo, fu il primo ad andarsene nel 1988.
Si concluse allora la carriera del Quartetto Cetra che, mancando uno dei componenti, decise di non poter proseguire.
Nel 1990 venne a mancare Felice Chiusano, il “pelato”, che era da tutti ricordato come un buontempone, pronto allo scherzo.
Ieri è deceduto Virgilio Savona, la “mente” del gruppo, marito di Lucia Mannucci quarto e unico componente del gruppo ancora in vita.
Mi piace ricordarlo (e ricordarli) con il brano tratto da you tube e relativo ad una commedia musicale, una parodia dei tanti western dell’epoca, che allora non ebbe successo e di cui abbiamo già parlato.
A me “Non cantare, spara”, piacque e, probabilmente, potrebbe ancora oggi essere trasmesso.
Se non altro per i nostalgici dell’Italia pulita che fu, anche in televisione, quella degli anni sessanta e settanta.

giovedì 13 agosto 2009

Ferragosto

E così siamo arrivati a Ferragosto, una delle tre grandi festività reglioso-mondane che caratterizzano l’anno. Già, perché ormai sono diversi anni che ho l’abitudine di suddividere l’anno solare in tre grandi quadrimestri delimitati dalle tre grandi festività cardine.
Fateci caso: Pasqua, Natale e Ferragosto hanno tanti punti in comune e sono nettamente più importanti di tutte le altre festività religiose e civili.
La loro superiorità deriva da un imbattibile mix di aspetti religiosi e mondani
Vediamoli uno per uno (tenendo presente che per Natale intendo le intere festività natalizie, compresi Capodanno ed Epifania):
1) l’importanza religiosa di Natale e Pasqua è indiscutibile, ma altrettanto evidente mi pare la superiorità di Ferragosto (la festa della Vergine Maria, dell’Assunta) su tutte le altre: vi sfido a trovarne un’altra più importante
2) aspetto mondano: Natale, con la sua corsa agli acquisti concomitante al grande aspetto religioso della festività (le domeniche dell’Avvento) e poi gli esodi massicci verso le località di villeggiatura (montane, ma anche estere); Pasqua, festa in cui l’attesa è soprattutto di natura religiosa (la Quaresima) ma c’è anche un aspetto mondano relativo ai regali (anche se per Pasqua hanno un valore più che altro simbolico: le uova, la colomba,ecc.). E poi, come per Natale, gli esodi verso la località di villeggiatura, ancora più massicci che per Natale, anche se per un periodo più breve. Infine Ferragosto in cui l’aspetto mondano dell’attesa è enorme: il grande rito delle ferie, coi suoi grandi esodi, che iniziano in luglio e terminano solo dopo la celebrazione della festa.
3) Queste tre feste solo le uniche per le quali ci si saluta con un Buon… (Buona Natale e Buon Anno, Buona Pasqua, Buon Ferragosto)
4) Sono le uniche tre feste in cui è tutto chiuso, nessuno lavora e in TV trasmettono regolarmente le interviste alle poche persone costrette, per il loro tipo d’attività, a lavorare
5) Sono le uniche occasioni in cui i giornali non escono (unica eccezione il primo maggio)
6) Per i bancari sono le uniche feste la cui vigilia è mezza festività (anche in questo caso con l’unica eccezione della festa patronale). Si potrà obiettare che la vigilia di Pasqua viene sempre di sabato, ma il contratto prevede che le filiali aperte in quella giornata (ad es. a Pavullo) facciano mezza giornata
7) Ed ora passiamo all’aspetto gastronomico, con l’importanza del momento conviviale di queste tre feste, che non si ritrova in nessun’altra ricorrenza: cenone della vigilia di Natale, pranzo di Natale, cenone di S.Silvestro, pranzo di Pasqua, pranzo di Ferragosto (sì, anche il pranzo di Ferragosto è importantissimo: nella mia famiglia lo è alla pari di Natale e Pasqua; per Ferragosto mio padre ci tiene ad avere tutti i suoi figli a pranzo, come per Natale e Pasqua ed i ristoranti hanno il pienone più totale).

Insomma, è arrivato anche Ferragosto: godiamoci questa festa e ricordiamoci che subito dopo bisognerà pensare al Natale.

Buon Ferragosto

domenica 9 agosto 2009

Ancora a proposito dell'Apollo 11


Ho trovato sul web quest'immagine dei 3 astronauti dell'apollo 11 ricevuti da Obama.
Sono, iniziando da sinistra, Collins, Aldrin e Armstrong.
La prima cosa che mi viene da dire è:
santo cielo, come sono (come siamo !) invecchiati !!!
E' veramente passato tanto tempo, una vita intera.
Un secondo pensiero, meno angoscioso (ma non di molto) è che per fortuna sono ancora tutti vivi ed in buona salute (in fondo trattasi signori ormai molto vicini agli 80 anni).
Bisogna infatti considerare che purtroppo molti degli astronauti protagonisti di quegli anni fantastici sono morti (per l'età, ovviamente, per malattie, per incidenti).

Per tornare all'immagine qui sopra, essa è stata tratta dal sito "forumastronautico.it", fatto molto bene e che consulto quasi quotidianamente.

E allora, faccio mie le parole del redattore del sito: "Thanks, guys" (grazie, ragazzi !, grazie per quelle indimenticabili giornate di tanti anni fa !)

lunedì 3 agosto 2009

5 agosto. la Madonna della neve

Il 5 agosto ricorre la festività della Madonna delle Neve, festività a me piuttosto cara per i legami che ha con la meteorologia e la storia del clima.
La leggenda è probabilmente già nota a molti:
Siamo a Roma, nel IV secolo d.c., durante il pontificato di papa Liberio (352-366): un patrizio di nome Giovanni e sua moglie, non avendo figli, decisero di edificare una chiesa alla Vergine Maria. Nella notte fra il 4 e il 5 agosto comparve loro in sogno la Madonna che disse di edificare la chiesa nel luogo che sarebbe stato indicato da un evento miracoloso.
Lo stesso sogno lo fece papa Liberio.
I tre, svegliatisi la mattina dopo, videro che il colle Esquilino era coperto di neve per una incredibile nevicata fuori stagione: era quello l’attesa miracolo. Su quel colle il papa in persona tracciò nella neve il perimetro della nuova chiesa, che sarebbe diventata l’attuale Basilica di Santa Maria Maggiore.
Questa è ovviamente una leggenda, ma se consideriamo che ogni leggenda di solito ha sempre un sottofondo di verità, non è azzardato pensare che in quegli anni, in cui tra l’altro si registrò un forte raffreddamento climatico, sia successo un evento straordinario quale può esserlo una nevicata (a Roma !!) in pieno agosto.
Ha formulato questa ipotesi l’insigne storico Emmanuel LeRoy Ladurie, nel classico lavoro “Tempo di festa, tempo di carestia. Storia del clima dall’anno mille”
In questi anni surriscaldati, in queste estati roventi quando è un miracolo anche soltanto una massima sotto i 30, fa piacere pensare che in un agosto lontano da noi ormai quasi 1.700 anni, la neve abbia potuto imbiancare le ns.regioni.