domenica 12 maggio 2024

L'onda rossa

Negli anni settanta la giunta comunale di Bologna propagandava la grande novità della sincronizzazione dei semafori, parlando di "onda verde": se si percorrevano le vie cittadine, soprattutto i viali, nei limiti dei cinquanta chilometri all'ora, si circolava speditamente perchè si "prendevano" tutti i semafori verdi.

Non era così, ma era effettivamente possibile riuscire ad infilare tre, quattro, persino cinque semafori verdi e quindi circolare con maggiore speditezza.

Oggi il concetto non è facilitare la circolazione, ma renderla più lenta, pesante, creare ingorghi e quindi provocare maggior inquinamento (anche se si dice di volere il contrario).

E no, non sto parlando dei trenta all'ora,l'ultima follia della giunta odierna, ma dell'onda rossa che non consente di superare il terzo semaforo di fila.

Ad esempio in via Pelagi. 

Non si riesce a percorrere il tratto tra un semaforo e  quello successivo che è già diventato rosso.

Forse solo partendo a razzo e passando da uno a cento in una manciata di secondi, ma, come concludeva una barzelletta del passato ... "non si può più".

P.S.: Anche quella barzelletta "non si può più" raccontare ... 

domenica 5 maggio 2024

Starbucks a Bologna

Non ricordo se, dopo averlo annunciato almeno due anni prima e qualche rinvio, Starbucks abbia aperto alla fine di febbraio o inizio marzo, là dove per anni abbiamo goduto della libreria Mondadori.

Ho però notato, passando quotidianamente da via D'Azeglio, che all'inizio c'era una coda lunghissima, che si dipanava all'esterno, pur di "conquistare" un caffè e un cornetto da Starbucks.

Adesso sono rimaste le transenne per la fila che non c'è e, all'interno, pochi avventori, al bancone, come in qualsiasi bar di Bologna.

E, in effetti, oltre al nome, alla pubblicità, cosa avrebbe Starbucks di più e di meglio di qualsiasi italianissimo bar ?

Nulla.

Solo la fama derivante dalla visione di mandrie di americani che si prestano a fare la coda per acquistare un caffè e un cornetto.

Noi siamo andati molto avanti, con la diffusione dei nostri bar che, come Starbucks, offrono caffè, cappuccini, paste e anche veloci spuntini.

Senza necessità di code (ordinate dalle transenne, quasi ad incanalare una mandria).

E non abbiamo neppure bisogno di quel che Tom Hanks, in "C'è post@ per te", elogiava in Starbucks, cioè la opportunità di fare una scelta per chi è abituato a demandare ogni scelta, come pare facciano gli americani.

Noi abbiamo ancora il piacere di scegliere, di avere preferenze e di manifestarle (forse troppo) con spirito individualista (forse eccessivo).

Per questo, al di là che non ho nulla contro Starbucks, dove prima o poi farò colazione ora che non devo più fare la coda, perchè credo che abbia gli stessi prodotti che si trovano nei nostri, ruspanti bar e la differenza sta tutto nel gusto personale di chi li consuma, ho comunque piacere che, passata la novità, sia trattato come un bar come tutti gli altri.

 

domenica 28 aprile 2024

Una miniera cui attingere

Avevo scritto della brillante idea dell'Editore Vallardi che pubblica una serie di gialli scelti tra quelli della British Library e adesso scopro, con molto ritardo, che ben prima un altro editore, Polillo, aveva inaugurato una serie di gialli scritti tra il 1920 e il 1950.

E' una miniera cui attingere e sono già stati pubblicati oltre 200 titoli, molti esauriti o non reperibili.

L'ultimo che ho letto è quello in immagine, del 1934.

Con tutte le caratteristiche del miglior giallo d'epoca.

Una trama solida, personaggi ben delineati, nessuna volgarità, nessuna descrizione gratuita di violenza o di sesso anomalo e, soprattutto, un finale a sorpresa che mi ha spiazzato: non avevo minimamente preso in considerazione l'ipotesi del colpevole poi emerso nelle pagine finali.

Quindi un giallo di piacevole lettura e non banale nè scontato.

A conferma che l'epoca d'oro del giallo è proprio quella del1920-1960.

Unica osservazione critica.

Per quanto sia preferibile la lettura cartacea, quando in casa, in ogni stanza, si è ormai murati da librerie, colonne e scaffali, farebbe più comodo che i libri fossero in formato elettronico e, purtroppo, sia Vallardi che Polillo li hanno, per ora, solo cartacei.

domenica 21 aprile 2024

Natale di Roma


Valerio Massimo Manfredi è uno dei principali testimoni della nostra Storia ed ha saputo rivitalizzarla unendo, in romanzi accurati, la verità storica con una brillante narrazione.

Ritorna oggi, dopo lunga assenza, con Germanico, l'ideale continuazione di Teutoburgo.

Simpatie non nascoste per il ramo perdente della Famiglia Giulio-Claudia, ma sempre rigorosamente attento a non manipolare la Storia.

Mi piace quindi ricordare il suo ultimo romanzo nel giorno del Natale di Roma che la Tradizione fissa nel 21 aprile del 753 avanti Cristo.

Oggi, 2777 anni fa.


domenica 14 aprile 2024

Il giorno del viaggiatore spaziale


Il 12 aprile è la Giornata Mondiale del volo umano nello spazio, nell'anniversario di quel primo viaggio compiuto da Yuri Gagarin nel 1963.

Tra tante giornate mondiali dedicate a delle bischerate, spesso più di una nello stesso giorno, quella del 12 aprile ha un senso positivo.

In estate spesso mi sedevo in terrazza con mio padre a guardare le stelle ed a parlare, soprattutto negli ultimi anni di vita di mio padre cui potevo dedicare, causa lavoro, solo poche ore serali.

Ma il guardare le stelle trascende il ricordo, che pur mi è caro, di quelle serate, perchè le fantasticherie sullo spazio mi hanno accompagnato per tutta la vita.

E vorrei tanto tornare a vivere lo sbarco dell'Uomo sulla Luna.

Per restarci, magari con quella base lunare Alpha che troviamo in tanti film e telefilm di fantascienza.

domenica 7 aprile 2024

La rivalutazione della Storia Patria

Negli ultimi anni ho constatato che molti autori italiani hanno cominciato ad ambientare i loro romanzi storici nei due periodi che hanno maggioramente illustrato la nostra Italia: Roma e Venezia.

Una storia millenaria quella di Roma, solo di qualche centinaio di anni quella di Venezia, ma in entrambi i casi sono stati momenti di grande rilevanza per la Penisola.

I romanzi ambientati a Venezia sono in genere collocati nel 1700, quando la forza propulsiva della Serenissima andava spegnendosi come conseguenza della "scoperta" dell'America che tolse importanza per lucrosi commerci al Mediterraneo.

Affascinante l'ambientazione e molteplici i romanzi, prevalentemente gialli, ambientati tra calli e maschere.

Più vasta la possibilità di ambientazione a Roma, dalla fine della Repubblica, con la "partecipazione" di personaggi storici come Cicerone (prediletto da tanti autori), Crasso, Cesare, Pompeo, ai periodi migliori dell'Impero (Augusto, Claudio, Vespasiano).

Non tutti i romanzi sono all'altezza.

Alcuni eccellono e vanno oltre il bel livello della Comastri Montanari, capostipite con le indagini del suo Publio Aurelio Stazio, altri zoppicano, ma vanno comunque premiati per lo sforzo.

E dopo i romanzi, aspettiamo i film storici ambientati in Italia: abbiamo materiale superiore, per quantità e qualità, a qualunque altra nazione al mondo.


domenica 31 marzo 2024

Pasqua 2024

E anche quest'anno Pasqua cade di domenica.

Una battuta, ovviamente, ma forse anche uno dei motivi per cui, nonostante sia la ricorrenza centrale della liturgia cristiana, la Pasqua, nella percezione di tutti noi, assume un valore inferiore al Natale e forse anche al Ferragosto.

Che si dia maggior rilievo al Natale lo si desume da tante piccole cose, non ultime le vacanze scolastiche o, quando esisteva il servizio militare di leva, la presenza di una licenza ministeriale che per Pasqua non c'era.

Ma forse la ragione principale è che la Pasqua resta una ricorrenza estranea alle nostre Radici, di derivazione ebraica, a differenza del Natale (e del Ferragosto) che si sono sovrapposte dolcemente e senza forzature su preesistenti festività pagane.

E questo al di là di ogni considerazione teologica o civile.

Comunque sia: buona Pasqua !


domenica 24 marzo 2024

La fiera delle banalità

Nonostante infarciscano ogni trasmissione con canzonette, i conduttori radio televisivi non riescono a sfruttare i loro spazi per formulare domande che non abbiano risposte scontate.

Ieri, ad esempio, ho sentito per radio il principale cronista radiofonico delle partite di calcio, Francesco Repice (quello che parla a raffica e snocciola la formazione tutta in un fiato così non si capiscono i nomi) domandare, per ben due volte, prima al CT Spalletti e poi ad un calciatore di cui non ricordo il nome, una domanda epocale.

Parlando della visita del presidente della FIGC e del dirigente accompagnatore delle nazionali all'Onu, ripetendo la premessa sul luogo dove si discute di cose orribili, la domanda verteva sul calcio (e, in genere, sullo sport) come momento di relax e di pace, chiedendo agli intervistati se ci pensavano.

Entrambi, ovviamente, hanno risposto di sì: eccome se ci pensiamo, anzi, ogni volta che scendiamo in campo ci gratifica sapere che concediamo due ore di felicità agli spettatori.

E come avrebbero dovuto rispondere ?

No, non ci pensiamo perchè siamo professionisti, il nostro obiettivo è vincere e quindi siamo concentrati solo sulla partita ?

Ma sono domande da farsi ?

Giusto per spargere miele, al punto che ormai il melenso è diventato troppo indigesto.

domenica 17 marzo 2024

Una brutta trasposizione televisiva

Robert Galbraith è l'autore della serie sul detetective Cormoran Strike, di cui è uscito nei giorni scorsi l'ultima inchiesta "Sepolcro in agguato" di oltre 1100 pagine.

Dovrei scrivere l'autrice, perchè è noto che è uno degli pseudonimi usati da J.K. Rowling.

Per quanto i romanzi siano, uno dopo l'altro, sempre più lunghi, intrecciando una pluralità di inchieste non collegate tra loro, a me sono sempre piaciuti (mi riservo di leggere anche l'ultimo che ho già acquistato, ma suppongo che lo schema investigativo e narrativo non cambi).

Dai romanzi sono state tratte delle mini serie, credo si chiamino così oggi, giunte alla quinta, tratta dal romanzo intitolato "Sangue inquieto", il quinto di una serie che, con l'uscita dei giorni scorsi, ha raggiunto i sette volumi.

Il romanzo fu molto appassionante.

Lo sceneggiato, come quelli che l'hanno preceduto, decisamente noioso.

Diviso in quattro episodi, si dilunga troppo su quello che nel romanzo è contorno (come la morte della donna che fece da madre al detective) e poco, troppo poco, sull'indagine, una sola indagine esaminata dallo sceneggiato.

E' un peccato perchè, a me quei romanzi sembrano ideali per un movimentato e incalzante sceneggiato televisivo.

Forse, con altri attori e altri sceneggiatori ... eppure dai titoli di testa sembra che abbia partecipato alla sceneggiatura anche la Rowling ... 

domenica 10 marzo 2024

Una sconfitta indolore

Ieri sera il Bologna ha perso contro l'Inter.

E' una sconfitta indolore perchè l'Inter aveva già 15 punti di vantaggio sulla seconda in Campionato e, quindi, ha già, da tempo, le mani sullo scudetto.

Purtroppo.

Ma meglio che si goda adesso tre punti per lei superflui e vincere il prossimo anno, sottraendole, come già due anni fa, quei punti necessari per cullare il sogno scudetto. 



domenica 3 marzo 2024

Fu vera gloria ?

La partita di questo pomeriggio alle 18, a Bergamo contro l'Atalanta, dirà se quella del Bologna sia, almeno nell'anno in corso, "vera gloria" o, invece, una stagione felice ma probabilmente irrepetibile.

L'Atalanta non è più quella di due/tre anni fa, ma resta una delle squadre meglio gestite e strutturate del Campionato.

Il Bologna, se vuole aspirare ai posti che, per tradizione, meriterebbe, deve cominciare a vincere, non per caso, anche in trasferta e anche in casa delle cosiddette "grandi".

Come è stato contro la Lazio, peraltro di gran lunga sotto tono rispetto agli anni scorsi.

Calcisticamente siamo in un periodo di transizione, con la Juventus che non è più quella corazzata solida, anche sotto il profilo societario (la lite tra gli eredi di Gianni Agnelli potrebbe avere un ruolo decisivo nel riposizionare la società calcistica tra quelle "umane" e la vicenda della Super Lega ha reso la Juventus invisa agli Dei dell'Olimpo delle Federazioni calcistiche internazionali) e l'Inter che vince, ma è la società più indebitata con una proprietà cinese soggetta agli umori del partito comunista.

Il Bologna, che ha una proprietà solida, ha quindi l'opportunità di inserirsi in quel ristretto gruppo di squadre che possono anche spartirsi la fetta più grossa dei ricavi economici del calcio, partecipando alle coppe europee e posizionandosi tra le principali società del calcio italiano.

Ma deve dimostrare sul campo di non essere la annuale meteora del Campionato.

E deve cominciare dall'Atalanta a Bergamo, nel tardo pomeriggio, a las seis de la tarde.

domenica 25 febbraio 2024

Giudizio sospeso

Mancano ancora ben dodici partite alla fine del Campionato, ma ad oggi il Bologna è riuscito, dopo decenni, a dare soddisfazione ai suoi tifosi, collocandosi nelle prime posizioni della classifica.

Per una volta non si soffre e non si subiscono gli sfottò degli amici tifosi delle "grandi" squadre, anche quando sono nati a Bologna o in città che pure avrebbero una dignitosa squadra di calcio.

Ovviamente spero che il Bologna nelle restanti partite sia in grado di mantenere il livello fino ad oggi tenuto e sarei ugualmente contento se una qualificazione a un torneo europeo, desse alla società quei fondi e quelle motivazioni per rinforzare la squadra.

A me, però, dei tornei europei non interessa nulla, perchè considero solo il Camionato Nazionale.

E sono molto curioso di vedere all'opera il Bologna del prossimo Campionato.

Perchè se ripeteremo le buone prestazioni di questa stagione, allora potremmo pensare che sia iniziato un ciclo virtuoso.

Se, invece, torneremo a galleggiare nella mediocrità, allora vorrà dire che siamo stati la solita sorpresa che c'è in ogni Campionato, ogni anno e che vede una squadra mediocre, a turno, azzeccare tutte le scelte ed essere baciata unicamente dalla buona sorte.

Per cui vale la pena godersi una posizione di vertice finchè dura: carpe diem.

domenica 18 febbraio 2024

Il parcheggio

Quasi ogni giorno, rientro a casa a fine mattinata percorrendo via Rubbiani e immettendomi in viale Panzacchi, davanti all'ingresso del parcheggio della ex Staveco.

Tutte le volte, nei giorni lavorativi, vedo una lunga colonna di automobili, sul lato esterno del viale, in attesa di entrare nel parcheggio.

Talvolta ci sono automobili che cercano di entrare nel parcheggio provenendo da via Rubbiani o dall'anello interno di viale Panzacchi (da porta Castiglione), provocando una intensa suoneria di clacson da parte di chi è pazientemente in coda e che si vede così superato nella precedenza.

Il problema è dovuto al fatto che non esiste nessuna indicazione che inibisca tale manovra o che indichi che l'ingresso al parcheggio è consentito solo per le autovetture incolonnate su viale Panzacchi e provenienti da porta San Mamolo.

Ma la cosa più divertente (per me che non devo entrare nel parcheggio) è vedere i ciclisti che se la prendono con quelle automobili che sono costrette, nella svolta consentita dall'anello interno di viale Panzacchi, a fermarsi nel budello che divide le due carreggiate del viale e che è stato adibito a pista ciclabile.

Ma dove dovrebbero fermarsi quelle automobili per non intralciare il traffico e poter completare la manovra tempestivamente quando le condizioni del traffico lo consentissero ?

 

domenica 11 febbraio 2024

Il sospetto

Ieri, nel comporre, il mio personale palinsesto televisivo, ho fatto una riflessione e venuto un sospetto.

Per seguire alcune serie, come per guardare tutte le partite del Campionato di calcio e, credo, anche delle coppe europee (cui non sono interessato), sarebbe necessario possedere due o tre abbonamenti aggiuntivi rispetto a quello rai.

Ci sono infatti televisioni che trasmettono, magari, le prime due tre, quattro stagioni e poi, per proseguire, uno dovrebbe accedere ad un'altra emittente, ovviamente a pagamento.

Nel calcio tre partite su dieci sono trasmesse su Sky e le altre sette su Dazn, ormai da tre anni e sarà così anche per i prossimi cinque, se ho capito bene i termini dell'accordo con la Lega calcio per la trasmissione degli incontri.

L'unica eccezione che rilevo è su Star Trek, che trovo, tutte le serie e le stagioni e tutti i film, su Paramount offerto da Sky a tutti gli abbonati cinema.

Credo che altrettanto si potrebbe dire di Star Wars che credo si trovi tutto su Dinsey che ne ha comprato i diritti (non ne sono sicuro perchè non ho l'abbonamento a Disney e non intendo sottoscriverlo).

Tra tante questioni, questa è una delle meno rilevanti, però il sospetto che ci sia un accordo tacito o meno per indurre a sottoscrivere una pluralità di abbonamenti, anche se alcuni sono impostati su cifre irrisorie, mi è venuto.

E la risposta non può che essere quella di non piegarsi, tanto ci sono già ampie scelte anche con un solo abbonamento.

Piuttosto sarebbe da ripensare alla obbligatorietà del canone rai, perchè rappresenta una alterazione della legge del Mercato che dovrebbe premiare i programmi scelti da pubblico inteso come spettatore e non dal pubblico inteso come denaro.

domenica 4 febbraio 2024

Foto nostalgia

Nel sottopassaggio di via Rizzoli è in corso, credo ancora, una mostra fotografica sull'evoluzione di Bologna.

Ci sono fotegrafia provenienti da archivi pubblici e collezioni private e ci si perde sicuramente un paio d'ore, immergendosi in una città che non c'è più.

Ma il piacere della mostra concerne il gusto personale.

Preferisco invece commentare il buon riassunto della creazione del sottopasso o, meglio, dei, perchè sono più di uno.

Dal progetto dei primi anni cinquanta, alla realizzazione e gli anni d'oro con la presenza di numerosi negozi e attività (mi viene in mente "Rade", ma anche la ricevitoria tradizionalmente luogo destinato ai sogni di vincite risolutive).

La tristezza della fine per il "degrado", come viene scritto nei manifesti, ma un degrado causato dall'incuria, visto che non si è provveduto a difendere quel luogo dalla presenza di tossici e malviventi.

Adesso il tentativo di risorgere prima con le "gocce" di Guazzaloca e quindi con il cinema Modernissimo, con le iniziative di mostre.

Ma, mi domando, perchè non riaprirli per il loro compito iniziale, cioè l'attraversamento sicuro della strada che, così, potrebbe essere riaperta al traffico e, considerando l'ampiezza della carreggiata, anche in modo scorrevole e veloce.

domenica 28 gennaio 2024

Difficile l'arte di arbitrare

Ieri il Bologna ha pareggiato a San Siro contro il Milan.

Tre rigori, due concessi al Milan e sbagliati e uno, realizzato, a favore del Bologna.

Tanti cartellini gialli, uno dei quali contro un difensore bolognese dopo meno di due minuti dall'inizio della partita.

Il voto all'arbitro è stato insufficiente in tutti i quotidiani che ho letto.

L'arte di arbitrare è difficile, molto, ma oggi ci sono gli strumenti per poter rivedere quel che è accaduto e giudicare con maggiore precisione.

E' quello che è accaduto per il rigore del Bologna, quando l'arbitro è andato a rivedersi l'episodio ed ha potuto constatare come Terracciano si fosse aggrappato alla maglia di Kristiansen che, infatti, si allungava visibilmente.

Ma perchè non ha fatto altrettanto sui due rigori del Milan, quando Kier si è quasi inchinato davanti al difensore bolognese, andando incontro al suo ginocchio ?

E, ancora di più, quando Leao è crollato a terra, da bravissimo stuntman, come se avesse subito un cazzotto al mento da ko, quando invece la mano del difensore bolognese era solo appoggiata sulla parte enteriore della sua spalla ?

Sarà perchè "San Giovanni non porta inganni" che mentre il rigore del Bologna è entrato in rete, mentre i due del Milan sono stati sbagliati ?

domenica 21 gennaio 2024

Via Putti ai trenta all'ora

Da oltre 60 anni via Putti aveva il limite dei 20 all'ora che non ho mai visto rispettare da nessuno, tranne un conoscente mio coetaneo che seguiva pedissequamente ogni regola.

E non ricordo alcun incidente, perchè la strada consentiva di superare quel limite.

Con la scelta della giunta di imporre i 30 all'ora, la strada, dopo oltre 60 anni e forse più, è passata dal limite dei 20 a quello dei 30.

Evidentemente il precedente limite era mantenuto inutilmente e non corrispondeva alle reali necessità di sicurezza stradale e, altrettanto evidentemente, non serviva neppure per limitare l'inquinamento.

A conferma che la pretesa di imporre limiti troppo bassi (o la uguale e contraria pretesa di non avere limiti) sono solo espressione di un autoreferenziale solipsismo, totalmente contrario al buon senso.


domenica 14 gennaio 2024

Fuori dalla Coppa Italia

E così, dopo 120 minuti più recupero terminato zero a zero, il Bologna è stato eliminato ai rigori dalla Coppa Italia.

Quel torneo non ha mai avuto successo, spesso era talmente trascurato che ricordo una finale tra Bologna e Palermo.

Soprattutto in coppa viene attuata una turnazione per far rifiatare i titolari e anche questo dimostra quanto sia dipoco interesse.

Tranne sul piano economico, l'unico stimolo.

Come ormai accade in tutti i tornei, le federazioni distribuiscono alle società importi in proporzione al piazzamento e ai turni superati.

E speriamo che l'aver fatto praticamente giocare per oltre 120 minuti i titolari, perdendo, il Bologna non lo paghi oggi contro il Cagliari.

domenica 7 gennaio 2024

Il tifo

Ieri ho ascoltato la radio cronaca della partita Inter-Verona.

Qualche ora dopo ho aperto Twitter/X ed ho visto in tendenza #InterVerona e numerosi derivati su singoli giocatori o dirigenti.

Per curiosità sono andato a sbirciare ed ho visto una totale e inconciliabile differenza di vedute sulla partita, sugli episodi, soprattutto sull'arbitraggio.

E' abbastanza divertente constatare che il tifo faccia vedere due differenti partite anche se con le stesse, identiche immagini.

Nello sport (come in politica e nei processi giudiziali) non esiste un punto di incontro, perchè le visioni saranno sempre diametralmente opposte in base alla propria "fede" e ad episodi, possono essere sempre contrapposti altri episodi.

Il bello è che tutto ciò non avrà mai fine, perchè ci sarà sempre una partita o una elezione successiva, un tema nuovo o il ripescaggio di uno che sembrava archiviato per riproporre all'infinito lo scontro delle parti.

Perchè finchè ci saranno due Uomini, ci saranno almeno due partiti, due squadre, due tifoserie.