domenica 24 settembre 2017

Esiliato il Ciokkoshow

Alla fine ci sono riusciti.
Da due anni il Ciocco show era in dubbio, con aumenti del costo degli spazi e minaccia di trasferimento in altra località.
Con il 2017 il sindaco campano è riuscito ad espellere da Piazza Maggiore la tradizionale manifestazione, relegandola in Piazza XX Settembre, fuori dal classico "passeggio" nel centro di Bologna, in una zona che, di sera, non è sicura e di giorno vede il frettoloso passaggio di chi corre a prendere un treno o rientra da un viaggio.
A Bologna non mancano certo le botteghe dove comprare ottimo cioccolato, soprattutto in centro ci sono almeno tre punti che sono una tappa obbligata per chi vuole rifornirsi di cioccolatini o barre di cioccolato.
Ma il Cioccoshow rappresentava un bagno non nel latte di asina, ma nel cioccolato nelle più varie forme che, in una unica soluzione, potevamo ammirare (e comprare) usciti dall'ufficio mentre ci si rilassava passeggiando per il centro di una delle più belle città d'Italia.
Risibile la motivazione: Piazza Maggiore non verrebbe più concessa per manifestazioni commerciali.
Io credo che anche i francescani, che hanno manifestato in questo fine settimana, lo abbiamo fatto ANCHE per raccogliere denaro per le loro iniziative.
Non c'è nulla di male ad unire l'utile al dilettevole e guadagnare non è un peccato perchè il denaro non è lo "sterco del diavolo".
E Piazza Maggiore è sempre stata il centro del commercio di una città di commercianti, di "bottegai".
Ma probabilmente ad un sindaco campano, tutto questo sfugge.

domenica 17 settembre 2017

E adesso è il turno di chi vuole farti arricchire

Non ci sono solo le telefonate moleste dei call center che, peraltro, trovo quando torno a casa dall'ufficio (evidentemente non hanno ancora capito gli orari e questo dimostra quanto bovinamente operino, lanciando la rete a strascico e chi prendono, prendono).
Ci sono anche le e mails spam.
Sono e mails inviate ancora una volta con combinazioni casuali, oppure frutto di quei saccheggi di cui ogni tanto si legge (un "buco" nel server del provider ed ecco che vengono "catturati" milioni di indirizzi e quindi rivenduti).
Fino ad un mese fa, una o due e mail - di cui bloccavo subito il dominio - riguardavo inviti per focose notti con prorompenti "ragazze dell'est".
Peccato che uscissero traduzioni più comiche delle scenette televisive e così la "ragazza" comunicava di cercare un uomo "sessuale" anzichè, presumo, "sensuale" .
Adesso, da qualche giorno, è iniziata la coda di e mails con improbabili geni della finanza che vogliono condividere le loro teorie e ci tengono a dividerla con me, perchè anch'io possa arricchirmi con la borsa.
Mi domando quanti possono essere quelli che cascano in tale trappola e credo che chiunque abbia una sua casella di posta elettronica dovrebbe avere quel minimo di cervello per non aprire tali e mails, mettendole come minimo tra lo spam e quindi cancellandole.
E, allora, perchè continuano ?

domenica 10 settembre 2017

Viva il Buondì Motta

Il Buondì Motta è forse la più antica merendina che io ricordi.
Quando ancora si parlava di pane, burro, marmellata, ecco apparire il Buondì, forse poco prima o poco dopo la Nutella (altro mito della mia - nostra ? - infanzia).
Negli anni si trasformò, così come si trasformò la casa produttrice Motta che con la sua concorrente Alemagna (ullallà è una cuccagna !) fu prima statalizzata, perdendo quote di mercato ed ora, da alcuni anni, è tornata sul Mercato (e i suoi panettoni sono di nuovo i migliori tra quelli industriali).
Mi sembra che la nuova dirigenza della Motta voglia anche rilanciare il vecchio Buondì, in forma tradizionale, non quell'opera blasfema che era il Buondì al cioccolato e così ha dato vita ad una campagna pubblicitaria di cui, guardando io la televisione sono per registrazioni e saltando le parti pubblicitarie, sono venuto a conoscenza solo dalla cagnara che hanno sollevato gli indignati.
A dimostrazione che i maggiori propagandisti di qualcosa sono coloro che si scagliano contro quel qualcosa.
Perchè la pubblicità ha fatto "scandalo" ?
Per l'ironia che probabilmente gli indignati non sanno neppure trovare sul vocabolario.
Tre spot di 30 secondi simpaticissimi, graffianti, che smontano la melensa famiglia felice ma senza scadere nell'esaltazione della pervesione.
Premierei i pubblicitari e i dirigenti della Motta che hanno scelto gli spot e nel mio piccolo lo farò comprando il panettone Motta a Natale.

domenica 3 settembre 2017

Bologna, Italia

Se avessi sentito come un "vuoto" per la sospensione del campionato di calcio causa la partita della Nazionale, ieri sera mi sarebbe passato subito.
Guardavo l'Italia e mi sembrava di veder giocare il Bologna ...