Un terremoto di 6.5 Richter è di una potenza notevole.
Se non ricordo male quello del 2012 che abbiamo sentito bene fu del 5.8.
Un terremoto non si può prevedere, si possono prevenire i danni alle persone e molti danni al patrimonio.
E' necessario che si adottino quegli accorgimenti, costosi, per rendere più solidi gli edifici esistenti e costruire con criteri antisismici i palazzi in costruzione.
Chi ha a che fare con un condominio, sa quanto sia difficile ottenere il consenso per qualunque tipo di lavoro che implichi un costo.
Figuriamoci un lavoro che per un piccolo condominio di una decina di unità viene ipotizzato intorno ai cinquecentomila euro, cinquantamila ad unità.
Diverso il discorso per i beni pubblici e artistici.
Mentre rientravo a Bologna ascoltavo per radio la trasmissione sul terremoto e, tra l'altro, ho ascoltato un "esperto" che spiegava come per il patrimonio immobiliare artistico (chiese ed altro) era difficile ipotizzare lavori che avrebbero modificato sensibilmente l'aspetto esteriore e concludeva dicendo che, nel passato, ogni genere di intervento aveva privilegiato la conservazione dell'architettura originale rispetto ai criteri di solidità.
Personalmente preferisco conservare il patrimonio, anche se ne altero l'aspetto.