domenica 30 gennaio 2022

Marciapiede, questo sconosciuto

Oggi la mia invettiva è contro i miei "colleghi" pedoni che camminano (o, peggio, corrono) sulla carreggiata quando avrebbero a disposizione un bel marciapiede (e di recente il comune ha allargato tanti marciapiedi, dove potrebbe marciare un reggimento !).

Non infierisco sui ciclisti, mio bersaglio preferito, che evitano accuratamente le pur abbondanti piste ciclabili ben presenti sui viali, ma stamattina mi ero fermato a comprare i giornali all'edicola di Porta Castiglione e, pur con un bel marciapiede che arriva fino al Tribunale per tutto viale XII giugno, ho visto cinque (separati, non appartenenti allo stesso gruppo) pedoni camminare o correre sulla carreggiata stradale, obbligando le macchine a deviare per evitare di asfaltarli.

Non riesco a capire il perchè, quale sia la molla che li spinge ad evitare un marciapiede largo e vuoto.

Capirei (e lo metto in pratica anch'io) dopo una nevicata, visto che il comune si preoccupa solo di liberare le strade e gli spazzaneve accumulano ai lati (in genere sui marciapiedi) la neve che poi ghiaccia.

Una volta assumevano spalatori, oggi i pedoni possono solo scegliere se fare pattinaggio sul ghiaccio o camminare per strada.

Ma da quanto tempo non nevica in città ?

E, poi, in una situazione emergenziale come durante e dopo una forte nevicata è obbligata una maggior tolleranza, ma in una giornata di sole come quella odierna perchè non camminano sul marciapiede ?

domenica 23 gennaio 2022

110%

Dopo due anni, sento ancora dubbi e perplesità, trasmissioni radiofonico di "approfondimento" che non risolvono nulla, perchè c'è sempre da attendere una circolare, un provvedimento, un chiarimento.

L'idea di incentivare l'ammodernamento degli edifici può essere una buona idea, se non avesse due limiti enormi.

Il primo è l'esagerazione della detrazione: 110%.

Significherebbe (teoricamente) che se io pago cento, lo stato (cioè io più tutti gli altri Italiani) ne restituisce 110.

Meglio di un investimento obbligazionario pre inflazione.

Peggio ancora l'aspetto concreto.

Se mi viene restituito tutto, con interessi, non ho alcun motivo per seguire i lavori, perchè siano effettuati a regola d'arte, perchè la ditta sia di sicura esperienza e utilizzi materiale di qualità.

E visto che non pago nulla, chiudo un occhio, anzi entrambi, se la ditta lucra, gonfiando il costo.

Meglio una detrazione decennale di una percentuale del costo, che coinvolgerebbe la responsabilità e l'oculatezza della operazione.

Meglio ancora evitare questi incentivi di stato e piuttosto ridurre sensibilmente le tasse, così che, con quello che si recupera, ognuno paghi quello che ritiene opportuno (servizi o beni) per il proprio benessere.

Ma la seconda (e ben più grave) falla del sistema è data dal coacervo di norme, regolamenti e interpretazioni che rischiano di farci trovare fra qualche anno una ingiunzione dell'Agenzia delle Entrate a pagare quello che doveva essere una detrazione, perchè alcuni paramentri non sono stati rispettati.

Naturalmente i regolamenti attuativi sono così complessi che è facilissimo mancare un parametro e vanificare tutto.

Sarà per questo che non vedo ancora tutte le impalcature che mi aspettavo ?

 

martedì 18 gennaio 2022

Disastro Bologna

Ieri sera, seconda partita del 2022 e seconda, brutta sconfitta.

Non inganni il risultato (appena 2-0 per il Napoli) è la squadra che non c'è.

Ambedue le partite trasmesse solo su Dazn e quindi ascoltate per radio.

Contro il derelitto Cagliari i due cronisti hanno continuato per cinque minuti a sghignazzare sulla "clamorosa papera" di Skorupski che ha regalato la vittoria agli isolani.

Contro il Napoli il cronista, dalla parlata probabilmente bolognese, non ha infierito sui giocatori, ma ha ripetutamente denunciato una difesa inesistente, a farfalle, una squadra molle e priva di nerbo in attacco.

Quello che non capisco è come sia possibile che, cambiati negli anni tutti i fattori (presidenza, dirigenza, allenatori, giocatori) il risultato resti sempre lo stesso: la più assoluta mediocrità.

Forse è ora di cambiare i tifosi ?

domenica 16 gennaio 2022

Un romanzo riscopre una pagina di Storia Nazionale

Per caso ho scoperto l'esistenza di Giorgio Ballario, un giornalista de La Stampa, che ha pubblicato svariati racconti e romanzi (prevalentemente giallo-polizieschi) cinque dei quali ambientati nell'Africa Orientale Italiana degli anni trenta.

Devo dire che sono sempre molto restio a leggere romanzi ambientati in quell'epoca perchè gli autori non mancano quasi mai di fare la loro marchetta, piccola o grande, al politicamente corretto.

In questo caso il primo romanzo mi è stato regalato ed ho poturo constatare che il contorno è proposto senza paraocchi, nè pregiudizi ideologici.

Ho quindi ancor di più apprezzato la trama poliziesca che, pur essendo molto classica e costruita secondo tutti i canoni del romanzo giallo, è godibile e piacevole.

Ho faticato un po' a trovare tutti i volumi della serie di indagine perchè i romanzi sono editi da una piccola casa editrice, marginale nel mercato editoriale, oggi più che mai soggetto a forti difficoltà stante anche i recenti aumenti della carta, ma alla fine sono riuscito a completare la serie e, adesso, a terminare anche la quinta indagine del Maggiore Morosini.

Sperando che l'Autore decida di continuare nella serie, magari facendone un appuntamento annuale come già fanno tanti altri autori di gialli e polizieschi.

domenica 2 gennaio 2022

Ci vuole un fisico bestiale

In questi giorni di inversione termica, dalla montagna si vedono le vallate coperte da un cuscino di morbide nuvole (dove "morbide" è licenza letteraria, non avendo intenzione di provarne la esatta consistenza).

Temperature gradevoli, con dodici - quindici gradi, sole di giorno e minime intorno allo zero di notte, quando, con il cielo stellato, si disperde il calore.

Guardo abitualmente le notizie meteo da un sito internet e ricevo gli aggiornamenti da un canale Telegram consigliatomi dall'esperto (Massimo P.).

E vedo che a Bologna la massima arriva a fatica a cinque gradi.

Qualcuno, anni fa, cantò che "ci vuole un fisico bestiale" e, non a caso, era un bolognese, perchè per vivere a Bologna ci vuole proprio un fisico bestiale, in inverno come in estate.