domenica 25 giugno 2017

Lavori eternamente in corso

Due settimane fa, in occasione della inutile, dispendiosa e irritante (per i cittadini) chiacchierata ecoambientalista delle terze e quarte file di politici, almeno un elemento positivo ero riuscito a trovarlo: dopo due anni avevano rimosso il cantiere in Piazza Re Enzo, davanto al "Modernissimo" (che per noi era l'Arcobaleno se non sbaglio).
Finalmente erano tornati i taxi e il passaggio pedonale era sgombro.
Non sono passate due settimane ed ecco, come da fotografia che ho scattato personalmente, riapparire il cantiere.
Un po' ridotto (è vero) ma allora, visto che a pensare male ormai non si fa più neanche peccato e sempre più spesso ci si azzecca, i lavori non erano finiti ed è stata tutta un mossa all'italiana (nel senso peggiore dell'espressione) più levantina che italiana, peraltro, per dare l'impressione che tutto fosse a posto.
Un po' come le inaugurazioni di opere pubbliche non terminate o l'avviso sui treni che "stiamo entrando nella stazione di Bologna in perfetto orario" ma prima che il treno si fermi ed apra le porte passano almeno altri quindici minuti, ma con l'annuncio, probabilmente programmato per quando si arriva al primo cartello che indica la stazione, si blocca l'orologio per i rimborsi della carta del viaggiatore.
O forse ancora, sempre più pensando male con quel che segue, i lavori vengono fatti male, così si rende necessario un intervento di manutenzione e relativo appalto ... con soldi nostri ?

domenica 18 giugno 2017

La Bandiera

C'è un ragazzo di diciotto anni che è stato fortunato, molto fortunato rispetto ai suoi coetanei.
Si chiama Donnarumma e da due anni difende la porta del Milan.
La natura lo ha dotato di una particolare abilità e velocità e di un fisico con il quale riesce a coprire molto di una porta che ai più sembra larghissima (tranne quando si calcia un rigore).
E' un predestinato e di lui sento dire le stesse cose che si dicevano del giovane Buffon, ancora al Parma, prima di diventare il portiere della Juventus e della Nazionale.
Ma c'è una differenza fondamentale.
Buffon è un Monumento, ma anche una Bandiera.
Quando la Juventus fu retrocessa con un tratto di penna, Buffon rimase, anche in serie B.
Vero che è passato dal Parma alla Juventus, ma era logico questo passaggio, come quello di Zoff dal Mantova al Napoli e quindi alla Juventus.
Ma Donnarumma no.
Donnarumma ha iniziato a giocare in serie A in una squadra blasonata, l'italiana maggiormente vincente in europa, che, secondo le sue parole, era anche la sua squadra del cuore.
Gli sono stati offerti cinque milioni di euro netti all'anno se avesse firmato per il Milan.
Cinque milioni di euro, 10 miliardi di lire !, ad un ragazzo di diciotto anni !!!
Ha preferito dire di no.
Ha altre mire.
O forse le ha il suo procuratore che percepirà una percentuale sulla cifra alla quale Donnarumma sarà venduto.
Dicono che non ci siano più le Bandiere e che sia giusto così.
Per me è sbagliatissimo, come sono sbagliate le regole che consentono alle squadre di giocarsi le partite del campionato italiano senza un solo italiano in campo.
Una regola che sarebbe da imporre, piaccia o meno alla corte di giustizia europea con le sue sentenze Bosman, è che le squadre possono tesserare tutti gli stranieri che vogliono, ma in campo devono esserci sempre almeno 8 Italiani.
Italiani, veri, però, non "naturalizzati", con improbabili bisnonni recuperati all'anagrafe.
La Bandiera è un Valore e se l'opinione comune dice che è giusto che non ce ne siano più, allora si capisce perchè l'Italia sta andando così alla deriva.

domenica 11 giugno 2017

L'ordinanza fantasma

Per colpa del ministro bolognese Galletti, oggi e domani a Bologna si ritrovano una serie di ministri di terzo o quarto livello.
Non parlo di ambiente, anche perchè non credo al catastrofismo interessato dei media e mi ritrovo pienamente rappresentato dal Presidente Trump.
Parlo del polverone sulla sicurezza che, chi non abita o lavora in centro, ha solo letto sui giornali.
Voci diffuse per giorni, parlavano di un pranzo a Palazzo Re Enzo e di limitazioni per domenica e lunedì, nonostante Galletti avesse assicurato che Bologna sarebbe stata una "città aperta".
Giovedì sono venuti in ufficio i vigili urbani notificando un avviso (e pretendendo anche i numeri di telefono privati dei colleghi presenti) che, tra l'altro informava come nessuno sarebbe potuto passare neanche a piedi tra le 12 e le 24 di ... domenica.
Analogo provvedimento è arrivato a commercianti e lavoratori della zona e immagino anche a residenti, mi auguro unito da un permesso di transito.
Gli albergatori si sono subito chiesti come avrebbero fatto con i turisti (ce ne sono a mandrie intere che sciamano per il centro ogni giorno !): dovevano forse rinchiuderli in albergo per tutta la giornata ?
E quelli che arrivavano domenica ?
Forse tutti accampati sotto i portici fino alle 24 ?
Non sono passate 24 ore ed ecco che tutto viene risolto: abbiamo scherzato.
Niente più pranzo a Palazzo Re Enzo, tutti in periferia, nessun blocco, nessuna ordinanza.
Mi sa che la colpa se la prenderà (se la sia già presa) un qualche oscuro impiegato del comune "troppo zelante" come scrive il Carlino.
Beh, almeno godiamoci un paio di giornate di sicurezza, perchè con tutto lo schieramento di Polizia, Carabinieri, GdF, agli scippatori, rapinatori, disturbatori conviene sicuramente trasferirsi sulla costa (quando si vuole, si può evidentemente garantire la sicurezza dei cittadini da simili odiosi reati ... oppure lo schieramento è solo per la sicurezza dei politici di terzo e quarto livello ?).

domenica 4 giugno 2017

Quando la Juve diventa simpatica (o quasi)

La Juventus ha un solo modo per attirare simpatie: perdere.
Ieri la partita con il Real Madrid non mi ha entusiasmato (a parte i goals che sono sempre piacevoli da vedere).
Non ho neppure simpatie per il Real (e neppure per la Juve, naturalmente) per cui speravo di vedere una partita tirata.
Il primo tempo è stato noioso.
Il secondo un po' meglio, ma solo grazie ai tre goals del Real (direi la stessa cosa se i tre goals fossero stati della Juve).
Alla fine un briciolo di simpatia per gli sconfitti.
Che comunque restano la miglior squadra italiana.
Anche se a livello internazionale le milanesi hanno sempre fatto meglio.
Ma solo il Bologna tremare il Mondo fa(ceva) ... forse ora lo fa tremare ancora ma per le risate.