mercoledì 26 febbraio 2014

Risparmio tradito

Sono in vacanza.
Quella settimana bianca che avrei dovuto fare a metà febbraio, l'ho spostata a questa settimana per una serie di scadenze lavorative.
Meglio così, almeno tre giorni di sole pieno li ho avuti, solo oggi tempo grigio, pioggerellina in paese, forse neve sulle piste che comunque sono coperte da nubi basse.
Ho così avuto modo di ascoltare la radio e ascoltare le chiacchiere del giorno dopo (la fiducia al "nuovo" governo che però mi sembra la continuazione dei precedenti due).
In particolare mi colpisce la pervicace volontà di mettere le mani sui nostri risparmi, con l'ipotesi di un aumento delle tasse sui nostri risparmi fino al 25-28%.
Mi è così venuto in mente che quando ero (eravamo) alle elementari venimmo educati al rispetto del denaro, del risparmio che non era avarizia, ma uso ragionato di quel che si guadagna con fatica.
Mi ricordo il librettino marroncino della Cassa di Risparmio già "dotato" di un accredito (erano 500 lire o mi ricordo una cifra per quei tempi esagerata ?).
Mi ricordo il salvadanaio dove mettevamo i soldini "in più" .
Mi ricordo il piacere di avere soldi "miei" con i quali poter comprare ogni piacevolezza (un soldatino, un fumetto, un gelato).
Quando torno mi voglio togliere una curiosità: i libretti speciali intestati ai minori, sono tassati come i nostri conti correnti ?
Sì, perchè non mi stupirebbe se questi qua sottraessero il gelato anche ai bambini (naturalmente al grido "lo vuole l'europa !") che, così, cresceranno sempre meno portati al risparmio.
Mi piace quindi pensare che anche la Rivoluzione Americana ebbe inizio da un aumento della tassazione ...

domenica 16 febbraio 2014

Dove hanno nascosto l'inverno ?

La televisione ci rilancia immagini dagli Stati Uniti e dal Giappone, con nevicate epocali.
Sulle Alpi la neve ha copiosamente ricoperto piste e sentieri.
Sugli Appennini la neve c’è, ma solo in alto e, purtroppo, poco compatta.
Ma nei paesi, in città, sembra che sia arrivata la primavera senza passare dall’inverno.
Non so se quest’anno a Bologna siamo scesi sotto lo zero, in questi giorni arriviamo a sei, sette gradi di minima per poi salire a quattordici, quindici di giorno.
Sicuramente un risparmio sul riscaldamento, il che, visti i tempi, non guasta (a meno che, per raccattare altri soldi al prossimo governo non venga in mente di tassarci le mancate spese per il riscaldamento, visto che già vuole aumentare la tassazione sul risparmio …) ma una bella nevicata è rilassante, oltre a pulire l’aria che, così, invece, mantiene tutte le particelle velenose.
Ogni tanto per televisione appaiono gli “esperti” che preannunciano l’arrivo di una “forte perturbazione” che, poi, si risolve in una scarica di acqua che provoca solo danni.
E in effetti questo inverno ha una doppia lettura.
Quella della mancanza di inverno in zone come quella di Bologna che non è solcata da corsi d’acqua pericolosi, ma anche da un lungo periodo di devastazione geologica causata da alluvioni e da smottamenti e frane.
Personalmente sono dell’idea che, sui tempi lunghi, vi è sempre compensazione e il saldo resta zero.
Così se questo inverno è stato mite, magari possiamo sperare in una estate poco calda, magari piovosa il giusto, così da raddoppiare: in inverno risparmiamo sul riscaldamento e in estate sulla climatizzazione forzata.
Per intanto mi domando dove abbiano nascosto l'inverno e mi viene un sospetto.
Che sia stato rapito e sequestrato dagli indiani come hanno fatto con i nostri Fucilieri di Marina cui esprimo totale solidarietà, auspicando che gli indiani paghino caro questo affronto ?

lunedì 10 febbraio 2014

Fiume, Pola, Istria, Dalmazia = Italia

Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla copertura che quest’anno è stata data (persino sulla radio di stato !) al Giorno del Ricordo dei Martiri Italiani assassinati dai comunisti slavi nella vicenda comunemente definita “Foibe” dal nome delle cavità carsiche in cui i nostri connazionali furono gettato, molti ancora vivi.
Certo non vi è (ancora) quella condivisione del Ricordo e vi sono ancora consistenti ostilità, come quelle manifestatesi a Firenze il 31 gennaio allo spettacolo di Cristicchi, a riconoscere la bestialità compiuta dai comunisti slavi.
Ma è importante che, a dieci anni dalla introduzione per legge di questa celebrazione, l’interesse per una dolorosa storia patria sia aumentato ed abbia raggiunto le coscienze di molti Italiani, prima ignari e ignavi.
Probabilmente era il compito assegnato alla nostra generazione, alla generazione di chi non aveva vissuto la guerra, di chi ha beneficiato del sacrificio dei nostri padri, di chi è stato tenuto all’oscuro di tale vicenda, tramandata, però, nei racconti dei genitori e dei parenti.
Questa coscienza che si sta diffondendo è importante perché mantiene il legame con terre, come Fiume, Pola, Istria e Dalmazia, storicamente Italiane e che, per me, restano Italia e torneranno, prima o poi, in un modo o nell’altro, all’Italia.

domenica 2 febbraio 2014

Amanda e Raffaele

Sono appassionato di libri e film gialli e polizieschi, ma non amo la cronaca nera (insomma preferisco la finzione alla realtà).
Leggendo i giornali, ascoltando i giornali radio e guardando i telegiornali, però, non posso non registrare le notizie che vengono comunicate.
La settimana scorsa abbiamo avuto la terza sentenza (quattro se consideriamo il rinvio della cassazione) per l'omicido della studentessa inglese a Perugia di sette, otto anni fa.
Primo grado: colpevoli.
Secondo grado: innocenti.
Cassazione: rinvio ad altra corte di assise di appello.
Secondo processo di appello: colpevoli.
E non è finita perchè la palla torna alla cassazione.
Al di là dello schieramento (innocentista o colpevolista) che in questo caso non mi vede schierato, c'è da rimanere agghiacciati dal sentire il pubblico ministero dichiarare (ed essere ripreso dalle cronache in radio e televisione) che chiede la condanna per gli indizi raccolti contro Amanda e Raffaele.
Indizi, non prove o confessioni ?
Ma come è possibile condannare due persone a 25 anni di galera (anche se non li farebbero certo tutti e anche se sarebbero pochi per un delitto così atroce) sulla base di indizi ?
Ammesso e non concesso che, come ha affermato il pm, siano tanti e concomitanti, restano pur sempre indizi, non prove.
E quando si leggono le anticipazioni delle motivazioni dichiarate dal presidente di quella corte che ammette che è stato difficile raggiungere una decisione così pesante, mi piace sempre di più il sistema americano che pretende, per una sentenza di condanna, la convinzione della colpevolezza "oltre ogni ragionevole dubbio".
Qui  i dubbi ci sono, come in tanti altri casi in cui si è rischiato e si rischia di aggiungere alla vittima del delitto, altre vittime nelle persone dei presunti colpevoli.
E mi vengono in mente le vicende di "unabomber" con le prove "adattate" e quella di Avetrana dove sono in galera due donne che si proclamano innocenti ed è libero un uomo che si accusa del delitto.