domenica 28 agosto 2022

Crollo di un vecchio mito

A me piacciono i gialli e i polizieschi.

Praticamente mi piacciono tutti, a prescindere dalla loro forma, sia in letteratura che nella trasposizione cinetelevisiva.

Preferisco i classici, da Rex Stout ad Agatha Christie fino al nostro Augusto De Angelis, ma non disdegno i moderni telefilm inglesi, più ancora di quelli americani o scandinavi.

Romanzi e telecineproduzioni ci raccontano anche spaccati di vita locale.

Ad esempio l'ultima stagione di Ncis New Orleans (meritatamente soppressa) era imbottita di politicamente corretto e di mascherine per il covid.

La società americana appare per quello che abbiamo imparato a conoscere, infantile, guascona, coraggiosa.

Quella inglese meditativa, organizzata, snob.

Quella scandinava mi appare triste, sordida, decadente o, meglio decaduta.

E decaduta da lungo tempo, se la letteratura e la filmografia ne rappresentano, con un po' di ritardo la realtà.

Da quel che si legge e si vede tanti aspetti sembrano assodati, dalla miseria di vivere in appartamenti piccoli e sempre alle prese con problemi finanziari, fino alla accettazione dei più sordidi vizi come se fossero un accompagnamento naturale della vita quotidiana.

I gialli scandinavi hanno una trama fondata su una idea valida, ma poi sviluppano pagine su pagine nella descrizione dei vizi della loro società, rappresentati dai protagonisti, sia queli che dovrebbero essere i "buoni", che i "cattivi", perdendo spesso la nettezza della linea di demarcazione tra gli uni e gli altri.

E non è solo Svezia o Norvegia.

In ultimo l'ho ritrovato in una autrice danese, Katrine Engberg e in un telefim finlandese, Maria Kallio detective.

Un approccio triste e disfattista ad una vita grama che non incute certo all'ottimismo, a reagire alle avversità, ma anche alla crimminalità.

Da adolescente avevo (penso: avevamo) il mito della Scandinavia.

Un mito decisamente sopravvalutato, forse mai stato corrispondente alla realtà, ormai, comunque, sgretolato, come i templi degli Antichi Dei.

domenica 21 agosto 2022

Stasera comincia il vero Campionato del Bologna

Alle 20,45 il Verona sarà ospite del Bologna in quello che, per entrambe, è il vero inizio del Campionato, non potendo essere considerata la prima giornata quando il Verona ha dovuto affrontare il Napoli e il Bologna la Lazio, squadre fuori target.

Bologna e Verona sono invece allo stesso livello, anche se si dice che Saputo sia uno degli uomini più ricchi del mondo, ma abbiamo visto, con l'Inter di Moratti e con il PSG degli arabi, che i soldi non bastano per vincere.

Il Verona arriva dalla batosta casalinga contro il Napoli, mentre il Bologna apparentemente, pur sconfitto, sembrerebbe essere uscito meglio dall'Olimpico, in una partita resa bruttissima da un arbitro inadeguato che, proprio perchè tale, ha fischiato a raglio a favore e contro ambedue le squadre, non influendo alla fine sul risultato, ma solo sullo spettacolo.

Il Verona arriva da tre anni superiori al Bologna, ma non sembra poter continuare nella sua striscia vincente, come non sono in grado di farlo le squadre provinciali e con le spalle poco robuste economicamente, costrette a vendere i migliori ed a reinventarsi ogni anno.

Il Bologna arriva da annate insoddisfacenti, con grandi premesse e finendo sistematicamente nel lato destro della classifica, senza infamia e senza lodi, il che per una società da sette scudetti e che rappresenta una delle principali città italiane, è bilancio decisamente fallimentare.

Del resto non ci si può aspettare molto da chi non riesce a regolare la difesa, vendendo due giovani capaci come Theate e Binks, per tenersi dei giocatori scarsi o a fine carriera come Medel, Soumaro e Bonifazi.

Tante speranze si erano riversate sull'arrivo di Sartori che aveva fatto grande l'Atalanta, così si diceva, ma forse i meriti non sono suoi.

Unica nota positiva che rende onore a Saputo ed alla società rosso blu, la conferma di Mihailovic, nonostante sia evidente che il nostro allenatore ha la testa occupata da ben altri problemi.

Ma lo spessore umano della scelta di Saputo, del Bologna e di Bologna tutta, è tale che meriterebbe anche quei risultati che l'organico, secondo logica, negherebbe.


domenica 14 agosto 2022

Il Bologna ricomincia dalla Lazio

Sempre prima.

Il 14 agosto inizia il Campionato del Bologna, quasi una beffa se si pensa che un "via" così anticipato è legato ai mondiali arabi che interromperanno il Campionato tra novembre e dicembre.

Mondiali ai quali, come noto, per la seconda volta consecutiva (terza in totale) l'Italia non sarà presente.

Ma oggi vedremo un primo assetto del Bologna 20222-2023.

Un Bologna che, in questo momento, mi sembra più debole di quello dell'anno scorso avendo venduto Hickey, Svanberg e Theate, cioè i tre migliori giovani che si erano messi in luce lo scorso campionato.

Non so che fine abbia fatto Djicks ma credo sia in partenza o già partito anche lui.

Al loro posto per ora ci sono due panchinari di squadre retrocesse (Lycojannis dal Cagliari e Cambiaso dal Genoa) una promessa scozzese (Ferguson) e tante figurine sul tacquino di un Sartori che, al momento, sembra decisamente sopravvalutato e spero non abbia dato tutto quello che aveva nei suoi anni all'Atalanta.

Ma quello che mi preoccupa di più è l'allenatore, Mihailovic, che ho visto decisamente male, spento e stanco, mentre dirigeva il Bologna nella partita di Coppa Italia.

Temo che la squadra non possa che subire la tristezza e l'angoscia della situazione in cui si trova l'allenatore e non so se riuscirà questa volta a reagire sentendosene motivata.

Comunque, alle 18,30, si inizia, a Roma, contro la Lazio e speriamo che mi sia sbagliato nel giudicare l'organico rosso blu.

domenica 7 agosto 2022

Invecchiare

A tavola non si invecchia e, poi, l'importante è sentirsi giovani e continuare a "fare cose".

Poi, mentre guidi, ti commuovi perchè, a tradimento, in mezzo alle tanto insulse canzonette di oggi, tra voci tutte uguali e testi infantili, il conduttore di Radio Italia inserisce la tua canzone preferita di Lucio Battisti.