domenica 31 dicembre 2017

Un Felice 2018

Passa un giorno passa l'altro ... ci ritroviamo alla conclusione di un anno ed all'inizio di uno nuovo che potrebbe riservare vari cambiamenti.
In politica, certo (e io ci conto, come potete ben immaginare) ma anche a livello personale.
E' ancora prematuro parlarne, ma l'indirizzo (e non solo per me) è ben delineato.
Poi, il 2018, è anche l'anno in cui si celebrerà la Vittoria nella Grande Guerra, una Vittoria di Popolo, della nostra Gente "una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor" e mi auguro che possa restaurare il valore della Identità Nazionale.
Tutto sommato, 2018 suona meglio di 2017.
Buon anno a tutti.

domenica 24 dicembre 2017

Buon Natale

Colleghi, amici e parenti sanno ormai che io non ho facebook, twitter, what's app e tutte quelle interferenti diavolerie cosiddette "social" ma che di sociale mi sembra abbiano ben poco, visto che contribuiscono all'isolamento e ad estraniarsi dal mondo reale per elevare a realtà il virtuale.
Così i miei auguri sono telefonate e sms quando non sono sicuro se il momento scelto possa essere quello giusto anche per il destinatario e gli sms sono lo strumento meno invasivo della modernità.
Mi riprometto di rispolverare in futuro gli antichi biglietti cartacei, rigorosamente scritti a mano (non quelli prestampati) e affrancati (se esisteranno ancora i francobolli liberamente in vendita nelle tabaccherie).
Unica eccezione il blog, strumento che uso dal 2003 e che mi sembra il migliore tra tutti quelli inventati.
Poco invasivo (è chi vuole leggere che lo cerca e non siamo noi a volerci far leggere a forza) e si può sviluppare un ragionamento senza interruzioni e con tutti i caratteri che uno vuole.
Quindi uso ancora una volta il blog per augurare Buon Natale a tutti.

domenica 17 dicembre 2017

Consiglio alla lettura

Forse qualcuno ha ancora un paio di regali da comprare.
Magari un regalo per se stesso.
Suggerisco un bel romanzo, 900 pagine che si leggono velocemente perchè appassionano (io ho impiegato cinque giorni).
La Colonna di Fuoco, di Ken Follet, rappresenta il terzo volume di quella saga della immaginaria contea di Kingsbridge che abbiamo già conosciuto ne I Pilastri della Terra (ambientato nel XII secolo) e in Mondo senza fine (ambientato nel XIV secolo) la cui lettura, però, non è affatto necessaria (ma credo che dopo aver letto La Colonna di Fuoco uno non potrebbe evitare di acquistare anche gli altri due ...).
Qui siamo nel XVI secolo, praticamente lungo tutto il regno di Elisabetta I.
Un affresco con personaggi inventati (i protagonisti della storia) e realmente esistenti.
Squarci di Storia, con vicende romanzate ma assolutamente plausibili per quei tempi e quei luoghi.
Un romanzo che sicuramente piacerà a chi, come me, ha una particolare simpatia verso l'Inghilterra che con Elisabetta I si avviava a diventare una potenza imperiale e che forse un po' dispiacerà (ma solo sotto il profilo ideologico, perchè il romanzo non si discute) a chi è un cattolico praticante perchè Follett, pur nella oggettiva difesa della tolleranza religiose che pervade l'intero romanzo, appare evidentement pendere per le ragioni degli anglicani.
Buona lettura.

domenica 10 dicembre 2017

Il brutto del calcio

Come spesso accade, quando si crea una grande attesa per una partita, la delusione è dietro l'angolo.
Dopo sei anni in cui la Juventus ha dominato il campionato italiano, ecco un anno dove ancora cinque squadre possono dire la loro sullo scudetto quando siamo arrivati quasi a metà campionato.
Ieri Juventus Inter, il cosiddeto derby d'Italia perché sono le due squadre con il maggior numero di tifosi sparsi in Italia e nel mondo.
Per me due squadre fortemente antipatiche (eufemismo) l'Inter per vie dei trascorsi dell'anno dello scudetto, la Juventus in quanto squadra degli Agnelli.
Parlavano di quella partita da giorni, soprattutto dopo la vittoria della Juve a Napoli.
Che delusione !
Una partita veramente noiosa e brutta.
Un solo italiano in campo con la Juve, quattro con l'Inter.
Poi magari ci domandiamo ancora perché non saremo al mondiale di Russia.
Speriamo stasera di divertirci o, almeno, di avere un risultato che ci sia di soddisfazione (stasera, per la cronaca, il Bologna giocherà a Milano contro il Milan: in palio il settimo posto in solitaria, visto che la Fiorentina perderà di sicuro a Napoli)

domenica 3 dicembre 2017

Agghiacciante profezia

Dopo un'attesa lunga oltre due mesi, mi è arrivato un libro che avevo prenotato in libreria a fine agosto.
Si tratta de Il Campo dei Santi, di Jean Raspail, Edizioni Ar, €. 20,00 per poco più di quattrocento pagine di una storia agghiacciante.
Cento navi, colme di immigrati, partono dalle rive del Gange e arrivano in Europa.
Nessuno li ferma e distruggono tutta la nostra Civiltà.
Un libro di oggi, scritto in base all'emotività del momento per l'invasione che stiamo subendo ?
No, un romanzo del 1973, messo subito all'indice dalla intellighenzia di allora che è poi la stessa autoreferenziale di oggi, tanto che è difficile trovarlo e per lo più bisogna ordinarlo in libreria (io l'ho ordinato da Nanni) e attendere un lungo tempo.
Descrive situazioni e posizioni che nel 1973 neanche ci passavano per l'anticamera del cervello, ma che oggi rappresentano la nostra disgraziata quotidianeità.
Ne suggerisco la lettura, comunque la si pensi, impone almeno una riflessione.

domenica 26 novembre 2017

Il bello del calcio

Tre settimane fa il Crotone ci aveva infilzato in casa.
Due settimane fa la tragedia dell'eliminazione dell'Italia dai mondiali.
Una settimana fa la stentata vittoria contro il derelitto Hellas Verona.
Oggi suonano le trombe del trionfo dopo aver sconfitto (nettamente e senza ombre) la Sampdoria che una settimana fa aveva steso la Juventus e che solo nel prepartita veniva indicata come una pretendente allo scudetto.
Naturalmente i giornalisti di Bologna (che immagino abbiano ben poca carne da mettere sotto i denti) hanno dato libero sfogo alla retorica più bolsa, parlando addirittura di "europa" per il Bologna.
Però la partita di ieri è di quelle che riconciliano con il calcio, che fanno sentire noi tifosi del Bologna meno "santi da un pezzo", anche se Torosidis ci ha messo del suo per rendere più ... avvincente la partita, almeno nel secondo tempo.
Per una notte siamo settimi e non hanno ancora proposto una legge che vieti di sognare (e se lo facessero non avrebbero comunque gli strumenti per metterla in pratica).

martedì 21 novembre 2017

Black Friday

Dopo Halloween abbiamo importato dall'America il black friday
Ormai da giorni tutti gli spot publicitari ci rompono le p**** col Black Friday.
Non ne posso più.
Adesso manca solo di importare il giorno del ringraziamento coll'immancabile tacchino e siamo a posto.
Per il giorno del ringraziamento però la vedo dura, ma possiamo provarci.

domenica 19 novembre 2017

Il calcio specchio di uno stato in sfacelo

Il calcio è lo sport più diffuso, praticato e soprattutto seguito d'Italia.
E' una piccola guerra, fatta rincorrendo un pallone per metterlo nella rete avversaria.
E' anche lo specchio dell'Italia.
A differenza del ciclismo, che sapeve unire nelle imprese dei campioni e riuscì anche ad evitare la guerra civile dopo l'attentato a Togliatti con la vittoria di Bartali al tour de France, il calcio divide.
Perchè lo conosciamo tutti e tutti abbiamo una nostra idea, ovviamente la migliore.
Così la sconfitta con la Svezia e la esclusione dalla fase finale in Russia, diventa il primo argomento nei radio e telegiornali e anche trasmissioni serie, come Rdio anch'io, sentono il bisogno di parlarvi sopra.
Eppure cosa possiamo sperare da un movimento calcistico che, come ha riportato recentemente un articolo del Carlino, su 575 calciatori tesserati in serie A, ne registra ben 296 stranieri ?
E sicuramente tra i 279 non stranieri suppongo che abbiano inserito gli Eder, i Jorginho, gli El Sharawi che proprio italiani non definirei.
Le due squadre milanesi sono proprietà cinesi.
Il Bologna canadese, la Roma statunitense.
E' come la politica che deve rispondere non agli elettori, ma alla consorteria di Bruxelles che impone direttive, rigidità di bilancio, "riforme".
Allora non meravigliamoci se anche il calcio, il nostro calcio, rispecchia lo sfacelo di uno stato che non ha perso il vizio di dipendere dagli stranieri.
Franza o Spagna purchè se magna.

domenica 12 novembre 2017

Domani si parrà la loro nobilitate

Venerdì sera l'Italia si è fatta mettere sotto da una Svezia che, come ha giustamente dichiarato l'allenatore della Ternana Pochesci, è al livello della nostra serie C.
Il colpevole, a furor di commentatori della stampa, è Ventura, il commissario tecnico, che ha sì le sue colpe ma, come ha detto in un dopo partita Sergio Brio, grande difensore della Juventus, mette in campo quel che gli offre il campionato.
E il campionato offre quei giocatori lì.
Offre solo quello perchè una dissennata politica di "integrazione" europea ci ha sottratto il diritto di limitare la presenza di stranieri nelle nostre squadre.
Ogni domenica vediamo squadre che giocano con appena uno o due italiani, a volte nessuno.
Persino un ruolo italianissimo come quello del portiere viene in tante squadre affidato ad uno straniero.
Così gli stranieri crescono e i nostri giovani non riescono ad emergere.
E arriviamo all'assurdo che invocare, come salvatore della Patria calcistica tal Jorghino o tal Eder o tal El Sharawi il cui stesso nome ci dice che italiani non sono.
Spes ultima Dea.
Allora speriamo che domani sera, uno sprazzo dell'antica nobiltà calcistica dell'Italia possa illuminare gli undici che scenderanno in campo (e che siano tutti veri italiani) e portarci a Mosca.

domenica 5 novembre 2017

Soldi buttati

Leggo oggi sul Carlino che la giunta comunale ha deciso di incaricare una società di sondaggi perchè sondi i bolognesi sulla loro percezione di sicurezza, per i prossimi tre anni.
Soldi sprecati, perchè chiunque viva e giri per Bologna percepisce quella insicurezza che si traduce nella pluriennale permanenza di Bologna tra le città con più crimini, dietro solo a Roma e Milano.
Ma, forse, Merola e i suoi non vivono a Bologna, non girano per le strade o, se vivono e girano per questa città, lo fanno ben protetti da una scorta, pagata da tutti noi.
Basta girare, neanche di notte, ma nelle ore diurne di piena attività, per il centro per verificare che i cittadini sono importunati da una infinità di questuanti.
Una volta c'era il "vù cumprà" o il "vù lavà" che, almeno, offrivano un servizio (una confezione di fazzolettini di carta o la pulizia del parabrezza) sempre irritanti, ma qualcosa in cambio davano.
Adesso chiedono solo e quando riusciamo a fare lo slalom per scansarli, ecco che si presenta uno con la penna in mano che chiede una firma contro o a favore di qualcosa di assolutamente imprescindibile per una società migliore, buona, accogliente.
E quanti sistemi di sicurezza siamo costretti a montare nelle nostre case e, nonostante ciò, la cronaca è piena di notizie su furti e rapine ?
Non c'è bisogno di spendere per un sondaggio per capire che la Sicurezza è molto lontana dall'essere ad un livello da garantirci quel Benessere che, con tutte le tasse e imposte che paghiamo, dovrebbe essere la principale preoccupazione di chi ci amministra.

domenica 29 ottobre 2017

Rinascita troppo lenta

Nonostante il Bologna abbia il presidente più ricco della serie A, trecentesimo circa al mondo per patrimonio, non riesce a passare di fascia.
Le tre partite della settimana che, per noi, si è chiusa ieri sera a Roma, contro Atalanta, Lazio e Roma ci dicono che quelle squadre sono su un altro livello.
A parte il miracolo del pareggio contro l'Inter, contoinuiamo a perdere contro le "grandi" e le "medio grandi" e abbiamo perso persino contro la Fiorentina che i Della Valle (che pensavano di essere i nuovi Berlusconi e rischiano di essere i nuovi Cecchi Gori) vogliono vendere e, non riuscendoci in blocco, hanno smantellato la squadra dello scorso anno.
La "punta di diamante", profumatamente pagata, doveva essere Destro che, però, rischia di essere una copia di Acquafresca (e non sappiamo se a Terni vogliano un altro nostro "regalino").
Gli altri sono onesti pedalatori (Palacio è fuori quota in tutti i sensi) che corrono, ma non fanno la differenza.
Insomma, per avere la soddisfazione di una vittoria, dobbiamo aspettare le partite con il Benevento, la Spal, il Sassuolo e speriamo che il Crotone non mi smentisca.
Il tifoso bolognese ?
Santo subito.

domenica 22 ottobre 2017

E adesso giocano quasi tutti in Paradiso

A distanza di pochi giorni l'uno dall'altro, sono morti altri due giocatori del Bologna Campione d'Italia del 1963-1964.
Uno, Bruno Franzini, onesta riserva di Fogli e Bulgarelli, rimane solo nella memoria di chi, quell'anno, si appassionò talmente al Bologna da ricordarsi anche le riserve (stesso destino riservato ai due portieri Rado e Cimpiel tuttora in vita).
L'altro, Marino Perani, fu una stella di quel Bologna che, in seguito, allenò con alterne fortune.
Perani un folletto sulla destra, col suo numero sette, che lanciava preziosissimi palloni per Nielsen e Pascutti.
Perani cui, automaticamente, facciamo seguire Bulgarelli, Nielsen, Haller, Pascutti (Capra per chi vuole ricorda la formazione dello spareggio) e precedere da Negri, Furlanis, Pavinato, Tumburus, Janich, Fogli, con un automatismo che sa di invocazione ai santi del pallone in un periodo in cui il Bologna sembra sollevarsi, pallido ed emaciato, dagli stracci in cui era finito.
La morte di un personaggio pubblico colpisce tanto più quanto quella persona ha rappresentato un'epoca della nostra vita.
Indubbiamente per chi era bambino, quei nomi rappresentano il ricordo di un'età dell'oro, delle scoperte, delle speranze, dei sogni.
Ormai, di quei Campioni, sono rimasti in pochi.
William Negri, il portierone, che è ricoverato per problemi fisici e di memoria, il Capitano Mirko Pavinato (che a me sembrava vecchio già allora !) , il "libero" Franco Janich ("armadio" era soprannominato) e Romano Fogli, secondo solo a Bulgarelli nelle geometrie e nella visione di gioco.
Poi qualche riserva come Capra (il colpo a sorpresa di Bernardini nello spareggio quando dovette sostituire Pascutti troppo acciaccato per giocare e al sostituto naturale Renna, preferì un terziono) Rado e Cimpiel (il secondo e terzo portiere).
Ma se chiudo gli occhi e ripenso a quegli anni, li rivedo con gli occhi da bambino, correre in quel grande rettangolo verde che è lo stadio (Littoriale, Comunale, Dall'Ara) di Bologna.

domenica 15 ottobre 2017

Sempre a caccia dei nostri soldi

Il comune di Bologna (e non è il solo) è a caccia di soldi.
L'ultima trovata che hanno ipotizzato è far pagare il parcheggio per le seconde auto dei residenti.
Non bastava il bollo, il bollini blu, i divieti, le Rita e i Sirio (o Star ?) e tutti gli altri ambaradan ragionieristici e adesso vorrebbero penalizzare chi è così "ricco" da possedere una seconda auto.
E' una mentalità distorta che, invece di lasciare alla libertà individuale, limitando i divieti e concedendo gli spazi per parcheggiare, pensa di "educare" i cittadini, trasformandoci però in obbedienti sudditi.
Qualche giorno fa, in via d'Azeglio, ho visto due vigilesse che, inflessibili, multavano senza appello un trasportatore che, dovendo consegnare delle casse ad un esercizio commerciale e si era permesso di portare il furgoncino fino davanti il locale (adiacente il Gran Bar).
La particolarità che fa indignare è che erano le 7,20 del mattino !!!
Chi danneggia un furgoncino che sosta qualche minuto per scaricare alle 7,20 del mattino ?
E nessuno dice niente per i tavolini che praticamente ostruiscono via Pescherie.


domenica 8 ottobre 2017

La neolingua

L'immagine che propongo è uscita nei giorni scorsi sui quotidiani online.
L'ignoranza non ha limiti, ma io voglio pensare male, considerando il personale che vedo utilizzato per simili lavori stradali.
Non si tratterà dell'evoluzione della nostra Lingua per opera dei nuovi "italiani", quelle "risorse" tanto vezzeggiate da certi personaggi ?

domenica 1 ottobre 2017

Fusse che fusse ?

Domenica di assoluto riposo, godendosi le altre partite del Campionato.
Il Bologna è andato a vincere a Genova, così come ha vinto a Reggio Emilia contro il Sassuolo.
Due vittorie esterne consecutive, parte sinistra della classifica consolidata, da leccarsi i baffi.
Ormai non ricordo da quanto tempo non avevamo simili "soddisfazioni".
Non che si sia giocato bene, anzi, ma partite come quella di Reggio e quella di ieri l'anno scorso e negli anni precedenti le avremmo perse, mentre questa volta la parte che era del Bologna è stata interpretata dal Sassuolo e dal Genoa.
La dirigenza che ha scelto Saputo (che dicono sia intorno al trecentesimo posto tra gli uomini più ricchi del mondo: praticamente il Presidente del Bologna è il più ricco della serie A) ha sempre detto che il percorso sarà lungo, con miglioramenti anno dopo anno.
Se così fosse dovremmo aspettarci un campionato con qualche soddisfazione in più dello scorso anno e non con una salvezza sicura solo perchè c'erano (e probabilmente ci sono) almeno quattro squadre che non dovrebbero giocare in serie A.
Il gioco verrà ... forse.
Ma intanto godiamoci l'attimo.
Carpe diem.

domenica 24 settembre 2017

Esiliato il Ciokkoshow

Alla fine ci sono riusciti.
Da due anni il Ciocco show era in dubbio, con aumenti del costo degli spazi e minaccia di trasferimento in altra località.
Con il 2017 il sindaco campano è riuscito ad espellere da Piazza Maggiore la tradizionale manifestazione, relegandola in Piazza XX Settembre, fuori dal classico "passeggio" nel centro di Bologna, in una zona che, di sera, non è sicura e di giorno vede il frettoloso passaggio di chi corre a prendere un treno o rientra da un viaggio.
A Bologna non mancano certo le botteghe dove comprare ottimo cioccolato, soprattutto in centro ci sono almeno tre punti che sono una tappa obbligata per chi vuole rifornirsi di cioccolatini o barre di cioccolato.
Ma il Cioccoshow rappresentava un bagno non nel latte di asina, ma nel cioccolato nelle più varie forme che, in una unica soluzione, potevamo ammirare (e comprare) usciti dall'ufficio mentre ci si rilassava passeggiando per il centro di una delle più belle città d'Italia.
Risibile la motivazione: Piazza Maggiore non verrebbe più concessa per manifestazioni commerciali.
Io credo che anche i francescani, che hanno manifestato in questo fine settimana, lo abbiamo fatto ANCHE per raccogliere denaro per le loro iniziative.
Non c'è nulla di male ad unire l'utile al dilettevole e guadagnare non è un peccato perchè il denaro non è lo "sterco del diavolo".
E Piazza Maggiore è sempre stata il centro del commercio di una città di commercianti, di "bottegai".
Ma probabilmente ad un sindaco campano, tutto questo sfugge.

domenica 17 settembre 2017

E adesso è il turno di chi vuole farti arricchire

Non ci sono solo le telefonate moleste dei call center che, peraltro, trovo quando torno a casa dall'ufficio (evidentemente non hanno ancora capito gli orari e questo dimostra quanto bovinamente operino, lanciando la rete a strascico e chi prendono, prendono).
Ci sono anche le e mails spam.
Sono e mails inviate ancora una volta con combinazioni casuali, oppure frutto di quei saccheggi di cui ogni tanto si legge (un "buco" nel server del provider ed ecco che vengono "catturati" milioni di indirizzi e quindi rivenduti).
Fino ad un mese fa, una o due e mail - di cui bloccavo subito il dominio - riguardavo inviti per focose notti con prorompenti "ragazze dell'est".
Peccato che uscissero traduzioni più comiche delle scenette televisive e così la "ragazza" comunicava di cercare un uomo "sessuale" anzichè, presumo, "sensuale" .
Adesso, da qualche giorno, è iniziata la coda di e mails con improbabili geni della finanza che vogliono condividere le loro teorie e ci tengono a dividerla con me, perchè anch'io possa arricchirmi con la borsa.
Mi domando quanti possono essere quelli che cascano in tale trappola e credo che chiunque abbia una sua casella di posta elettronica dovrebbe avere quel minimo di cervello per non aprire tali e mails, mettendole come minimo tra lo spam e quindi cancellandole.
E, allora, perchè continuano ?

domenica 10 settembre 2017

Viva il Buondì Motta

Il Buondì Motta è forse la più antica merendina che io ricordi.
Quando ancora si parlava di pane, burro, marmellata, ecco apparire il Buondì, forse poco prima o poco dopo la Nutella (altro mito della mia - nostra ? - infanzia).
Negli anni si trasformò, così come si trasformò la casa produttrice Motta che con la sua concorrente Alemagna (ullallà è una cuccagna !) fu prima statalizzata, perdendo quote di mercato ed ora, da alcuni anni, è tornata sul Mercato (e i suoi panettoni sono di nuovo i migliori tra quelli industriali).
Mi sembra che la nuova dirigenza della Motta voglia anche rilanciare il vecchio Buondì, in forma tradizionale, non quell'opera blasfema che era il Buondì al cioccolato e così ha dato vita ad una campagna pubblicitaria di cui, guardando io la televisione sono per registrazioni e saltando le parti pubblicitarie, sono venuto a conoscenza solo dalla cagnara che hanno sollevato gli indignati.
A dimostrazione che i maggiori propagandisti di qualcosa sono coloro che si scagliano contro quel qualcosa.
Perchè la pubblicità ha fatto "scandalo" ?
Per l'ironia che probabilmente gli indignati non sanno neppure trovare sul vocabolario.
Tre spot di 30 secondi simpaticissimi, graffianti, che smontano la melensa famiglia felice ma senza scadere nell'esaltazione della pervesione.
Premierei i pubblicitari e i dirigenti della Motta che hanno scelto gli spot e nel mio piccolo lo farò comprando il panettone Motta a Natale.

domenica 3 settembre 2017

Bologna, Italia

Se avessi sentito come un "vuoto" per la sospensione del campionato di calcio causa la partita della Nazionale, ieri sera mi sarebbe passato subito.
Guardavo l'Italia e mi sembrava di veder giocare il Bologna ...

domenica 27 agosto 2017

Santa VAR

E così due partite e quattro punti: negli ultimi anni mai andati meglio.
Non sono state grandi partite, ma i punti sono fondamentali soprattutto perchè le prossime tre partite, dopo la sosta nazionale, saranno contro Napoli, Fiorentina e Inter e scusate se è poco.
Ma quello che ha caratterizzato queste due prime partite è stata la VAR, cioè il sistema di moviola sperimentale per ridurre gli errori arbitrali.
Se con il Torino la VAR avrebbe dato ragione al Torino, ma non si poteva tornare indietro perchè il gioco era già stato fermato per un inesistente fuorigioco e quindi la VAR è stata ininfluente, con il Benevento, senza VAR, non avremmo vinto.
Gli scorsi anni numerosi errori abitrali ci hanno penalizzati (su tutti l'inesistente rigore a favore della Lazio all'Olimpico che ci ha tolto due punti) quest'anno la VAR dovrebbe migliorare la situazione, anche se talvolta sarà contro di noi.
E che la VAR qualcosa modifichi ce lo dice la scomposta reazione di Buffon, con la Juve che, abituata ad essere premiata nei casi dubbi, ha già subito due rigori da VAR.
Un campionato più equo ?

domenica 20 agosto 2017

Si ricomincia

Questa sera (purtroppo: io sono sempre per un campionato giocato di domenica, alle 14,30 e con tutte le partite in contemporanea, come era una volta) comincia la nuova stagione del Bologna.
Una stagione che nasce sotto pessimi auspici dopo la sconfitta casalinga per zero a tre con eliminazione immediata dalla Coppa Italia, contro una squadra di serie B e pure di provincia (il Cittadella, provincia di Padova) e una campagna acquisti che ha visto arrivare un calciatore retrocesso (Gonzales) e uno che è stato in panchina tutta la stagione (De Maio) al posto di due giovani come Ferrari ed Oikonomou e un trentecinquenne ormai spremuto dalla sua generosa militanza nel Genoa e nell'Inter come Palacio, acquistato per disperazione visto che la Ternana, probabilmente per vendicarsi del Bologna che a gennaio le rifilò Acquafresca, ci ha spedito Avenatti (mai allenatosi per un virus non ben identificato che lo terrà lontano pare altri sei mesi) e Falletti (già rotto).
Leggendo i commenti dei giornalisti di Bologna che hanno fatto presto a passare dall'iniziale entusiasmo all'attuale pessimismo che preconizza pure la retrocessione, mi sembra di vedere una totale rassegnazione.
Tale atteggiamento non aiuta certo una squadra che, evidentemente, non trova in Donadoni un adeguato motivatore e, forse, la società dovrebbe pensarci.
Ma "la palla è rotonda" ed è bello quando tutti i pronostici vengono sbaragliati dai risultati del campo.
E se non sarà così ... chissenefrega, il Bologna è una Fede.
Forza Bologna !

domenica 13 agosto 2017

Mors tua, vita mea

E' di oggi la notizia che è stata soppressa un'orsa (dal nome che sembra un codice fiscale) che aveva aggredito già due persone.
Una soluzione inevitabile, per la sicurezza dei cittadini.
Ma i soliti animal-ambientalisti si sono ribellati, tanto per confermarsi.
L'Uomo ha il diritto di vivere in sicurezza e, anche se non piace a nessuno dover sopprimere una vita anche di un animale, non è possibile che vi siano nei boschi animali selvatici che, dopo aver già assaporato il sangue umano, possano girarvi indisturbati.
Siamo probabilmente tutti affascinati da Yoghi e Bubu, gli orsi dei cartoni del parco di Yellowstone, ma la realtà è ben diversa.
Esattamente come per i cinghiali che, sempre più spesso, si avvicinano ai centri abitati.
Piuttosto, prima di pensare a "ripopolare" boschi e montagne con animali selvatici importati e profumatamente pagati (non solo orsi, ma anche lupi), si rifletta sulle conseguenze e si provveda a consentirci di passeggiare per i boschi senza sgradite sorprese.

domenica 6 agosto 2017

Ancora sui ciclisti

Ma perchè dobbiamo spendere soldi (perche la giunta usa i soldi delle nostre tasse, non certo i soldi personali dell'assessore e del sindaco) per riempire la città di piste cicliabili se i ciclisti continuano a circolare sulla strada, affiancati, nella corsia di sinistra e se glielo si fa osservare, quasi ci scappa la rissa perchè si rifiutano di riconoscere di essere nel torto ?

domenica 30 luglio 2017

Rivelazioni

Leggendo i quotidiani ed ascoltando i notiziari radiotelevisivi ho scoperto che d'estate fa caldo e non piove.
Una autentica, inaspettata rivelazione.

domenica 23 luglio 2017

Il mistero della pizza

In vacanza il tempo si dilata e sembra essercene di più anche per quelle attività necessarie, come il mangiare.
Un pranzo in compagnia si apprezza sempre e in vacanza ci sono più occasioni anche per una pizza che mi sembra di avere da sempre nel dna.
Nonostante le oltre duecento pizze mangiate nel solo anno di servizio militare.
Oggi, dopo averne provate tante, varie e con aggiunte di ogni tipo, dai wurstel alla salsiccia piccante (e anche salame piccante, ma quello è più salato che piccante) mi trovo sempre più spesso a chiedere una margherita, spesso senza neppure leggere il menu.
E che dire delle pizzette che, peggio delle patatine della pubblicità di un tempo, "una tira l'altra" ?
Naturalmente il tutto innaffiato da una fresca birra scura (piccola se poi si deve guidare).
È un bel mistero, quello del successo internazionale della pizza, trattandosi, poi, solo di un impasto sul quale vengono spalmati pomodoro e mozzarella.

domenica 16 luglio 2017

Tempo di vacanze

Come ogni anno, metà luglio segna l'inizio delle mie vacanze.
Sin dai primi anni di lavoro, grazie alle abitudini del tempo che volevano agosto come mese preposto alle ferie, sono riuscito a conservare luglio come mese di vacanza, per poi godermi l'agosto bolognese, in una città belissima (seconda forse solo a Venezia e Roma) più tranquilla e senza traffico.
Da alcuni anni le cose e le abitudini sono cambiate.
Bologna non è più vuota come un tempo, ma torna ad essere godibilissima.
A parte il caldo umido, ma per quello hanno inventato i condizionatori da far andare a manetta e, del resto, ho sempre sentito dire che per vivere a Bologna ci vuole un "fisico bestiale".
Vacanze con un sapore ancora più intenso se, con tutte le iniziative assunte, dovessero essere le ultime tra un periodo di lavoro ed un altro.
Chissà.
Ai posteri (fra pochi mesi) l'ardua sentenza.

domenica 9 luglio 2017

Come fanno ad essere contenti ?

Leggendo i quotidiani, sembra che i giornalisti di Bologna siano pronti ad applaudire il Bologna per la sua campagna acquisti che, ora, sembra terminata e inizi la liquidazione dei giocatori che non avrebbero trovato un'intesa con Donadoni.
Ma quali sono gli acuisti così pregiati ?
Due sud americani provenienti da una squadra (la Ternana) che ha lottato in serie B sino all'ultimo per non retrocedere in quella che , una volta, era la serie C e oggi la lega "pro".
Forse alla Ternana dovevamo una compensazione per averle rifilato Acquafresca ...
Un giocatore del Palermo, Gonzales, squadra retrocessa dopo un campionato colabrodo.
Un giocatore, De Maio, che nello scorso campionato ha fatto panca eterna nella Fiorentina (che non ha peraltro fatto un bel campionato con i "titolari" schierati ... figuriamoci un panchinaro).
Infine Poli, una antica promessa da "grande avvenire dietro le spalle".
Giocatore di qualità, sicuramente, ma sarà in grado di ritrovare lo smalto di quando era solo una promessa ?

domenica 25 giugno 2017

Lavori eternamente in corso

Due settimane fa, in occasione della inutile, dispendiosa e irritante (per i cittadini) chiacchierata ecoambientalista delle terze e quarte file di politici, almeno un elemento positivo ero riuscito a trovarlo: dopo due anni avevano rimosso il cantiere in Piazza Re Enzo, davanto al "Modernissimo" (che per noi era l'Arcobaleno se non sbaglio).
Finalmente erano tornati i taxi e il passaggio pedonale era sgombro.
Non sono passate due settimane ed ecco, come da fotografia che ho scattato personalmente, riapparire il cantiere.
Un po' ridotto (è vero) ma allora, visto che a pensare male ormai non si fa più neanche peccato e sempre più spesso ci si azzecca, i lavori non erano finiti ed è stata tutta un mossa all'italiana (nel senso peggiore dell'espressione) più levantina che italiana, peraltro, per dare l'impressione che tutto fosse a posto.
Un po' come le inaugurazioni di opere pubbliche non terminate o l'avviso sui treni che "stiamo entrando nella stazione di Bologna in perfetto orario" ma prima che il treno si fermi ed apra le porte passano almeno altri quindici minuti, ma con l'annuncio, probabilmente programmato per quando si arriva al primo cartello che indica la stazione, si blocca l'orologio per i rimborsi della carta del viaggiatore.
O forse ancora, sempre più pensando male con quel che segue, i lavori vengono fatti male, così si rende necessario un intervento di manutenzione e relativo appalto ... con soldi nostri ?

domenica 18 giugno 2017

La Bandiera

C'è un ragazzo di diciotto anni che è stato fortunato, molto fortunato rispetto ai suoi coetanei.
Si chiama Donnarumma e da due anni difende la porta del Milan.
La natura lo ha dotato di una particolare abilità e velocità e di un fisico con il quale riesce a coprire molto di una porta che ai più sembra larghissima (tranne quando si calcia un rigore).
E' un predestinato e di lui sento dire le stesse cose che si dicevano del giovane Buffon, ancora al Parma, prima di diventare il portiere della Juventus e della Nazionale.
Ma c'è una differenza fondamentale.
Buffon è un Monumento, ma anche una Bandiera.
Quando la Juventus fu retrocessa con un tratto di penna, Buffon rimase, anche in serie B.
Vero che è passato dal Parma alla Juventus, ma era logico questo passaggio, come quello di Zoff dal Mantova al Napoli e quindi alla Juventus.
Ma Donnarumma no.
Donnarumma ha iniziato a giocare in serie A in una squadra blasonata, l'italiana maggiormente vincente in europa, che, secondo le sue parole, era anche la sua squadra del cuore.
Gli sono stati offerti cinque milioni di euro netti all'anno se avesse firmato per il Milan.
Cinque milioni di euro, 10 miliardi di lire !, ad un ragazzo di diciotto anni !!!
Ha preferito dire di no.
Ha altre mire.
O forse le ha il suo procuratore che percepirà una percentuale sulla cifra alla quale Donnarumma sarà venduto.
Dicono che non ci siano più le Bandiere e che sia giusto così.
Per me è sbagliatissimo, come sono sbagliate le regole che consentono alle squadre di giocarsi le partite del campionato italiano senza un solo italiano in campo.
Una regola che sarebbe da imporre, piaccia o meno alla corte di giustizia europea con le sue sentenze Bosman, è che le squadre possono tesserare tutti gli stranieri che vogliono, ma in campo devono esserci sempre almeno 8 Italiani.
Italiani, veri, però, non "naturalizzati", con improbabili bisnonni recuperati all'anagrafe.
La Bandiera è un Valore e se l'opinione comune dice che è giusto che non ce ne siano più, allora si capisce perchè l'Italia sta andando così alla deriva.

domenica 11 giugno 2017

L'ordinanza fantasma

Per colpa del ministro bolognese Galletti, oggi e domani a Bologna si ritrovano una serie di ministri di terzo o quarto livello.
Non parlo di ambiente, anche perchè non credo al catastrofismo interessato dei media e mi ritrovo pienamente rappresentato dal Presidente Trump.
Parlo del polverone sulla sicurezza che, chi non abita o lavora in centro, ha solo letto sui giornali.
Voci diffuse per giorni, parlavano di un pranzo a Palazzo Re Enzo e di limitazioni per domenica e lunedì, nonostante Galletti avesse assicurato che Bologna sarebbe stata una "città aperta".
Giovedì sono venuti in ufficio i vigili urbani notificando un avviso (e pretendendo anche i numeri di telefono privati dei colleghi presenti) che, tra l'altro informava come nessuno sarebbe potuto passare neanche a piedi tra le 12 e le 24 di ... domenica.
Analogo provvedimento è arrivato a commercianti e lavoratori della zona e immagino anche a residenti, mi auguro unito da un permesso di transito.
Gli albergatori si sono subito chiesti come avrebbero fatto con i turisti (ce ne sono a mandrie intere che sciamano per il centro ogni giorno !): dovevano forse rinchiuderli in albergo per tutta la giornata ?
E quelli che arrivavano domenica ?
Forse tutti accampati sotto i portici fino alle 24 ?
Non sono passate 24 ore ed ecco che tutto viene risolto: abbiamo scherzato.
Niente più pranzo a Palazzo Re Enzo, tutti in periferia, nessun blocco, nessuna ordinanza.
Mi sa che la colpa se la prenderà (se la sia già presa) un qualche oscuro impiegato del comune "troppo zelante" come scrive il Carlino.
Beh, almeno godiamoci un paio di giornate di sicurezza, perchè con tutto lo schieramento di Polizia, Carabinieri, GdF, agli scippatori, rapinatori, disturbatori conviene sicuramente trasferirsi sulla costa (quando si vuole, si può evidentemente garantire la sicurezza dei cittadini da simili odiosi reati ... oppure lo schieramento è solo per la sicurezza dei politici di terzo e quarto livello ?).

domenica 4 giugno 2017

Quando la Juve diventa simpatica (o quasi)

La Juventus ha un solo modo per attirare simpatie: perdere.
Ieri la partita con il Real Madrid non mi ha entusiasmato (a parte i goals che sono sempre piacevoli da vedere).
Non ho neppure simpatie per il Real (e neppure per la Juve, naturalmente) per cui speravo di vedere una partita tirata.
Il primo tempo è stato noioso.
Il secondo un po' meglio, ma solo grazie ai tre goals del Real (direi la stessa cosa se i tre goals fossero stati della Juve).
Alla fine un briciolo di simpatia per gli sconfitti.
Che comunque restano la miglior squadra italiana.
Anche se a livello internazionale le milanesi hanno sempre fatto meglio.
Ma solo il Bologna tremare il Mondo fa(ceva) ... forse ora lo fa tremare ancora ma per le risate.

domenica 28 maggio 2017

Campionato punto e a capo

Ieri è finito il campionato di calcio.
Oggi ci sono altre partite, ma il Bologna ha terminato ieri, con una sconfitta contro la Juventus, specchio fedele dei tanti punti persi negli ultimi minuti, se non nei minuti di recupero.
Non ho visto un gran Bologna.
Qualche individualità apprezzabile come il Verdi prima dell'infortunio e qualche giocatore che potrebbe, una volta assimilato il gioco in Italia, diventare un ottimo elemento (Nagy, Krejci).
Tanti che cercano di sopperire con un eccessivo agonismo, la scarsa dotazione tecnica (Donsah, Mbaye, Taider) e onesti giocatori di pallone (Mirante, Gastaldello, Maietta).
Non parlo di Dzemajli ormai perso per sempre nella Grande Terra d'Occidente (il Canada).
Troppo poco per fare una squadra da lato sinistro della classifica.
Se poi il "grande" acquisto prossimo venturo si chiama Cerci (che da tre o quattro stagioni, dovunque vada, finisce in panchina) allora non possiamo attenderci molto dal Bologna, ancorchè presieduto dal più ricco proprietario della serie A che, però, evidentemente, è ricco ma non scemo.
Sarebbe già molto se il Bologna riuscisse a tenersi Verdi, facendone una bandiera, Krejci e Nagy attorno ai quali costruire la squadra del futuro.
Non sono tra gli estimatori di Di Francesco che mi sembra sin troppo leggerino.
Non credo neppure che Destro (anche se nelle ultime partite mi è piaciuto) possa essere quell'uomo squadra che il suo costo vorrebbe che fosse.
Temo che ci sarà da soffrire anche il prossimo anno, rimandando le soddisfazioni ad un futuro ancora non ben definito.
Due parole sulla vincitrice del sesto scudetto consecutivo: la Juventus.
Ho in forte antipatia la Juventus, dico sempre, dalla maggiore età perchè dalla nascita odio l'Inter (la "nemica" del 1964 ... ).
La Juventus è al suo 34° o 35° scudetto (anche se per la federazione sono 33) un numero che mi fa pensare che, avendo io sessanta anni, anche se il Bologna vincesse ogni anno, difficilmente lo vedrei superare in scudetti la squadra torinese.
Allora ben venga il sesto, il settimo, l'ottavo consecutivo della Juventus se le alternative si chiamano Napoli e Roma e Inter.


martedì 23 maggio 2017

Addio a Lord Brett Sinclair

La notizia è di questo pomeriggio: Roger Moore è morto all'età di 89 anni.
Viene ricordato come James Bond, i cui panni ha vestito per sette (od otto ?) film, come Sean Connery.
E' ricordato anche come Ivanhoe o Simon Templar, ma l'interpretazione che io ricordo con maggior piacere è quella di Lord Brett Sinclair, ne "The Persuaders", tradotto in italiano come "Attenti a quei due", con Tony Curtis nei panni del popolano Danny Wilde, inseparabile compagno di scazzottarte e avventure galanti durante ogni indagine.
Un interprete perfetto del distinto inglese, composto e in ordine in ogni circostanza.
Non mi viene in mente, in questo momento un suo erede.
E a me piace ricordarlo così.


domenica 21 maggio 2017

Che pena i moderni sceneggiati

La settimana scorsa è iniziato su Sky Atlantic uno sceneggiato (che oggi chiamano "fiction") che vorrebbe riproporci il clima del 1993, intitolato, appunto "1993".
Lo avevo registrato per guardarmelo con calma e il giovedì sera ho provato a farlo.
Scrivo "provato", perchè dopo quindici minuti ho cancellato la registrazione e guardato altro.
Ancora una volta uno sceneggiato girato "in presa diretta", con i rumori di sottofondo che coprivano un dialogo già di suo incomprensibile imbottito com'era di accenti dialettali (essenzialmente del sud).
Io mi ricordo quegli sceneggiati che fecero epoca (dalla Freccia Nera a Nero Wolf, dai Promessi Sposi ad A come Andromeda e tanti altri) in cui non bisognava sforzarsi per capire il dialogo, ma gli attori, che doppiavano in studio se stessi, pronunciavano le parole in modo nitido, senza mangiarsele ed in un italiano corretto.
Oggi, forse, i rumori di fondo e le inflessioni dialettali servono a nascondere il vuoto che c'è dietro quei dialoghi e dietro quelle recitazioni.

domenica 14 maggio 2017

Sprechi

Alcuni giorni fa, tornando a casa dal lavoro, ho trovato nell'atrio condominiale un messaggio che informava come tra l'11 e il 12 maggio, tra le 9 e le 18, sarebbe passato un incaricato per la lettura del contatore del gas.
Ad ogni porta era poi stato lasciato un biglietto nel quale segnare la lettura se uno fosse stato in casa.
Io comunico sistematicamente l'autolettura nei giorni indicati nella bolletta e tale incombenza era (è) prevista per i giorni 18-22 maggio 2017.
Ci può stare che Hera non si fidi delle autoletture e mandi un incaricato, ma allora perchè chiedere, se uno non è in casa, di segnare ... l'autolettura ?
Già così mi sembrava uno spreco.
Ho comunque compilato il biglietto e lasciato appeso al cancello dell'appartamento, sia l'11 che il 12.
Il 12 sera ho invece trovato un nuovo avviso, questa volta affisso alla porta di ingresso del condominio con tanti cartoncini quanti sono i condomini.
L'incaricato era passato, non ha trovato nessuno e si invita a comunicare l'autolettura e contattare la società fornitrice del gas.
Leggendo meglio sembra che sia una disposizione dell'ennesima autorità costituita a spese di tutti noi (questa sarebbe l'autorità per l'energia elettrica ed il gas) che paga incaricati per girare gli appartamenti e se non trovano nessuno (cosa molto probabile visto che passano in orari di lavoro !) chiedono l'autolettura.
Che è poi quella che si fa ogni due mesi, senza bisogno di pagare incaricati.
Del resto se uno comunica un dato falso con la comunicazione telefonica bimestrale, se gli si chiede di comunicarlo nuovamente perchè non è stato trovato in casa, cosa credono che dica la verità ?
Leggendo il cartoncino scopro che il diktat della "autorità" è gestito non dall'Hera ma da una "società soggetta alla direzione e al coordinamento di Hera spa".
Così hanno costituito una società (immagino con uffici, presidenti, amministratori, funzionari e dirigenti) per fare quello che facciamo ogni due mesi ?
Il tutto, naturalmente, rientrando nei costi di gestioni, porta ad un aumento della bolletta.
Io lo chiamo spreco.
A proposito di bollette.
Che dire delle bollette dell'Enel che, in contemporanea con l'addebito del canone rai, sono aumentate vertiginosamente, al netto del canone, ovviamente, sperando che noi utenti non lo capissimo ?

sabato 13 maggio 2017

Non ho gufato

La Spal perde e vola in serie A.
E il prossimo anno il derby anni sessanta ...

domenica 7 maggio 2017

La Spal in serie A

Non vorrei "gufare", ma con almeno tre punti di vantaggio sulla terza e quindici sulla quarta, credo che la Spal (credo sia acronimo ante litteram per Società Polisportiva Ars et Labor) tornerà in serie A.
Leggo che sarebbe dopo quarantonove anni.
Non posso ricordarmene con certezza e non c'è più nessuno cui chiederlo, ma credo che la Spal sia stata la prima squadra che io abbia visto giocare direttamente allo stadio contro il Bologna.
Nel 1962 o 1963.
Allora in serie A, a far da damigelle al Bologna, c'erano Spal e Modena, mentre le varie Sassuolo, Carpi, Parma, Cesena e compagnia dovevano ancor auscire dal limbo dei campionati dilettanteschi o quasi.
Il ritorno della Spal in serie A mi fa piacere, mi sembra quasi un ritorno alla "normalità" (almeno quella calcistica ...) di un campionato che, ora, dal mio punto di vista, attende solo il Modena.
E il ritorno di un Bologna che "tremare il mondo faccia".
Il che mi sembra molto più difficile del ritorno in serie A tanto della Spal quanto del derelitto Modena.
Non dispero di tornare a vedere uno scudetto del Bologna, l'ottavo, anzi, il nono ... 😎

domenica 30 aprile 2017

Il detective calvo

Un'acquisto casuale e, come spesso accade, una scoperta piacevole.
Ero in astinenza da polizieschi, non uscendo o non essendo più all'altezza dei precedenti i "classici" del poliziesco moderno (Reichs, Rankin, George, Lackberg) e nel mio settimanale giro in libreria ho rischiato tre nuovi autori.
Uno è veramente una pena (Camilla Grebe, La sconosciuta) faticoso da leggere e da seguire.
Un secondo è il primo volume di un autore islandese (Ragnar Jonason) che spero continui ad essere pubblicato con le inchieste che seguono questa prima uscita e di cui comunque scriverò in un prossimo commento.
Il terzo è una piacevolissima sorpresa, danese, Anna Grue.
Riproduco la copertina del terzo volume che è il primo che ho letto e che non richiede, per la sua comprensione, l'obbligatoria, preventiva lettura dei precedenti della serie.
Ovviamente ho acquistato anche gli altri due e il primo ha confermato la ottima impressione, il secondo è in lettura per questo fine settimana "lungo".
Personaggi ben delineati (con la solita, triste, concessione al politicamente corretto che impone la presenza di negri, omosessuali, famiglie iper allargate et similia) che ruotano attorno ad un dilettante, di professione pubblicitario, che si scopre detective e viene chiamato il detective calvo per la sua fluente chioma ... ormai azzerata.
Finalmente un giallo scandinavo che non abusa delle scene di perversione e sesso che formano oggetto di decine di pagine a cominciare da Liza Marklund e Stieg Larsson.
Finalmente un gruppo di personaggi che, pur con i loro problemi, non appaiono come sfigati, depressi, tormentati da mille paturnie come il Wallander di Mankell.
Una trama consistente, con spunti interessanti e ambientazione azzeccatissima.
Chissà perchè non ha (ancora ?) quella fama che altri, meno dotati  hanno subito conseguito.
Abbastanza pagine per occupare il tempo libero di due o tre giorni di vacanza.
I romanzi si fanno leggere e si leggono con piacere e il finale (cioè la scoperta del colpevole) non è affatto scontato.

domenica 23 aprile 2017

E basta !

Come se non bastassero gli immigrati (regolari o clandestini ?) che ad ogni angolo del centro (specie nella zona tra via Drapperie, Marchesana e Orefici) chiedono soldi, con l'arrivo della primavera sono tornati a battere le stesse strade del centro gli attivisti "volontari" delle varie organizzazioni Oxfam, Unicef, Save the children, UNCHR, Amnesty e, come sempre tra via IV Novembre e via D'Azeglio, quelli che chiedono una firma contro la droga (sono almeno 30 anni che la chiedono e non mi sembra abbiano ottenuto un grande risultato ...).
I ragazzi che cercano di fermarci fanno il loro lavoro, faticoso e che rispetto, ma io contesto le modalità.
Non mi disturba affatto chi distribuisce un volantino nel quale vengono illustrate le iniziative e chiesto un contributo con l'indicazione di un iban o di un conto postale.
Mi disturba l'insistenza con la quale vogliono fermarci per poi chiedere le nostre generalità e numeri di telefono.
Quegli stessi numeri che, volontariamente consegnati, poi magari vengono venduti per l'odiosa pubblicità telefonica che ci costringe ad inserire tra i numeri bloccati tutti quelli che non si riconoscono.
Poichè sono anni che le strade di Bologna sono piene di ragazzi che ci offrono la possibilità di concorrere alla santità (ma per quello basta essere tifoso del Bologna ...) evidentemente ottengono soddisfazione.
Non da me, perchè non darei mai le mie generalità e numeri di telefono ad un banchetto per strada (quando mi chiedono il nome ne dico uno a caso, tranne il mio) e se proprio sono in buona, quando mi parlano dei bambini dico, sorridendo, che sono iscritto al club "forza Erode", lasciandoli interdetti e proseguendo per la mia strada.

domenica 16 aprile 2017

Buona Pasqua

Colombe e uova.
Cioccolata e tortellini.
Soprattutto una parentesi di riposo, aiutato da un clima (non in senso meteoreologico) che stimola l'abbiocco.
Come la partita di ieri del Bologna ... 😡