Io non cambio l'ora a marzo e, quindi, non ho avuto bisogno di regolare i miei orologi manuali "portando indietro le lancette di un'ora" ieri sera.
L'ora legale poteva andare bene per come era strutturata in passato, tre-quattro mesi (da giugno a settembre) per poi ritornare all'ora naturale, quella scandita dal sole e dalle abitudini tradizionali.
Il fatto stesso che si chiami ora "legale" implica una imposizione, un sopruso e ancor di più è sopruso se pensiamo che l'abnorme estensione (sette mesi da marzo a ottobre !) imposta, ca va sans dire, dalla commissione europea è unicamente nell'interesse e per le esigenze degli stati del nord Europa, esattamente come un sopruso, una imposizione nel loro esclusivo interesse è l'obbligo di tenere accesi i fari delle autovetture anche di giorno (facoltativo in città, almeno quello !).
Adesso, dopo un referendum di cui non abbiamo avuto alcuna notizia (e infatti i cinque milioni di votanti su 500 milioni di cittadini delle Nazioni che compongono la comunità europea, sono quasi esclusivamente del nord Europa e in particolare della Germania) la commissione europea ha deciso di abolire il cambio di orario per mantenerne uno solo per sempre.
Quale ?
Ogni stato decida per conto suo.
Ogni stato decida per conto suo.
Sciocchezze.
Ogni stato deve avere il diritto di decidere tempi e modi e se venisse ripristinato il vecchio, sano sistema di ora legale dal 15 giugno al 15 settembre, sarebbe la soluzione migliore.
Con buona pace della ottusa burocrazia di Bruxelles.