Oggi siamo tornati all'ora naturale, con mia grande soddisfazione.
Da anni non cambio più l'ora negli orologi a funzionamento manuale (solo quelli collegati al satellite indicano l'ora di stato, mentre pendoli e cucù battono sempre l'ora solare).
Come ad ogni cambio dell'orario ce la menano con i "risparmi" che, in un'epoca in cui si snocciolano miliardi (anche l'ultima manovra è di trenta miliardi) appaiono irrisori essendo calcolati in poche decine o al massimo centinaia di milioni.
Sono un nostalgico della vecchia ora legale, quella esclusivamente dei mesi estivi e che rappresentava l'ora delle vacanze, da giugno a settembre.
Il soviet europeo, andando, come al solito, incontro alle esigenze dei paesi del nord europa, ha però votato un provvedimento per cui quello appena passato potrebbe essere l'ultimo cambio di orario.
Viene infatti stabilito che entro il prossimo marzo, ogni stato dovrà stabilire un orario e quello mantenere tutto l'anno.
Non mi illudo.
Scommetto che in Italia sceglieranno di non seguire l'orario naturale ma di imporci quello di stato.
Però, come sempre, spes ultima Dea.