sabato 29 novembre 2008

pensieri notturni



















Sono le 2 e 38 di notte. Sto andando a dormire, non ho risolto il quesito di Cesco e ho lavorato al computer per un verbale che "avrebbe" dovuto fare un mio collega ma che, poi, "ho" dovuto fare io...Ho la schiena rotta e un enorme senso di colpa perchè ho ininterrottamente mangiato per tre ore.... Se ci dovremo vedere, ditemelo con un notevole anticipo, devo mettermi a dieta.
Domattina mi aspetta una mattinata culturale di tutto rispetto, che vi racconterò poi...
Siamo ancora in pochi in questo blog, ma devo dire che il detto "pochi ma buoni" ci si addice notevolmente.... Mi sono già ri-affezionata ai due Massimi e, allo stato attuale, li trovo davvero speciali... uno dedito alla fantascienza, l' altro alla meteorologia...mah, com'è varia la natura umana.....Sul quesito greco di Roberto getto la spugna fin da ora, fu già un incubo all' epoca e per fortuna intervenne l' amica Ansa...
Dedico a tutti un altro dipinto che amo e sono certa che piacerà anche al mio amico freddofilo!
Notte, Ragazzi.........Buon w.e.!

venerdì 28 novembre 2008

Cari amici torno al nostro amato blog con piacere dopo un periodo di giustificata latenza.
Confesso, e mi dispiace per valeria e M.P, che, in onta alla loro per me inspiegabile freddofilia, io sono al contrario paralizzato da questo clima polare a e a nulla valgono i richiami "alti" e poetici ai pittori fiamminghi e quant'altro: per me fa semplicemente, e mi scuso con gli animalisti, un freddo cane!!
Detto questo vorrei ringraziare di vero cuore la mia "amicona" per lo stupendo post dedicato alla nostra ormai trentennale amicizia. Non ci sono parole cara vale per esprimerti la mia gratitudine. Vorrei solo sottolineare che mi sono divertito molto a vedere con quanta grazia ma anche con quanto acume hai elencato un a paio di miei "difettucci" portandoli in superficie, che nemmeno io mi ero mai veramente reso conto di avere!! a questo, anche, servono i veri amici.Grazie Vale!

Davvero esilarante cambiando argomento il post di MF amarcord 1975; e questo mi da l'ispirazione per raccontare brevemente un episodio di un paio di anni fa .
Come ho già accennato mi dedico spesso a letture amene, all'epoca mi capito' tra le mani un bel volume-saggio sull'infinito dello scrittore Foster Wallace , autore del best seller Infinite jest e appassionato di studi matematici, autore recentemente suicidatosi.
Il libro iniziava con una "semplice" frase di greco di sapore presocratico
: prima pagina per mia madre e mio padre
"ouk o en te kefale , all'en oo e kefale estin !!"
omessi gli accenti la seconda , la quarta la quinta e la settima sono "eta"
La doppia vale omega.
Beh via assicuro che sono per settimane impazzito su questa traduzione interpellando tutti i miei amici e alla fine avrei anche quasi voluto telefonare al prof p. dalla disperazione ma mi vergognavo.
La vale si ricordera' che una sera eravamo insieme a Roma da mio fratello che allora viveva laggiu' e ricevemmo la telefonata della M. A .,una delle nostre compagne di classe piu brillanti,che avendo interpellato un think tank di eruditi milanesi mi mise sulle tracce della soluzione che arrivo' qualche giorno dopo.

Questo comunque per dire quanto sono solidale con l'gnoto protagonista del post di MF.

buon week end a tutti (per i freddofili del blog lo sara' sicuramente!)

giovedì 27 novembre 2008

Amarcord : maggio 1975

Maggio 1975.
Un mese, poco più, alla maturità.
Si sapeva già che Latino era il secondo scritto e Greco all'orale.
Uno di noi (non di noi attualmente partecipanti al blog, ma di noi 30 studenti della III F) è interrogato in greco e deve tradurre una frase alla lavagna.
Inizia spedito poi, in un botto, si ferma perplesso.
E' incerto.
Guarda il soffitto in cerca di ispirazione.
Inutilmente.
Si volta verso la classe e con un timido sorriso chiede:
cosa vuol dire "kai" ?!?!?!?!?!?
P.S.: Vi ricordate il nome del "protagonista" ? ;-)
P.P.S.: la tragicità del momento è comprensibile solo a chi ha studiato greco ... (questo è un p.p.s. per il navigatore che capita casualmente su questo blog, ovviamente ...)

lunedì 24 novembre 2008

neve o non neve?






In attesa della neve vera, data come probabile al 50% dal "nostro" esperto meteo (le cui previsioni sono alquanto attendibili, dato che oggi più volte qualcosa di molto similare alla neve ha tentato di scendere dal cielo...), guardiamocela in questo bel dipinto, che personalmente trovo molto suggestivo...Lo avrete riconosciuto, è "Jager im Schnee" di Pieter Bruegel (1525/1569), che si trova a Vienna al Kunsthistorisches Museum...
CIAO! :-)

domenica 23 novembre 2008

Dedicato ad un Amico



Non ricordo quando è nato il nostro rapporto di amicizia, però so che Roberto e io siamo amici da tantissimo tempo.

Insomma, se mi volto indietro, Roberto “c’era”.

C’era sui banchi di liceo, ma non so se nacque lì la nostra amicizia, credo dopo. Ricordo però che la prof. d’ italiano del ginnasio, durante un’ interrogazione, mi accomunò a lui dicendo che se fossimo stati su una nave e questa nave fosse naufragata, noi due saremmo stati gli ultimi ad affondare … Chissà, magari quella frase ci è entrata dentro, cosicchè Robi “c’era” e c’è ancora.

C’era nelle uscite con le varie compagnie, c’era con le sue donne e con i miei corteggiatori, nelle lunghe telefonate notturne quando avevamo voglia di parlare con qualcuno che ci “ascoltasse” davvero (…ndr: Robi è molto sensibile), c’era nelle miriadi di citazioni erudite che solo lui sa fare e che io non ho mai “appreso” (…ndr: Robi è molto colto), c’era nelle lunghe disquisizioni (….ndr: Robi è molto polemico), c’era nei momenti più o meno belli delle nostre vite….

C’era in un’ estate al mare nella casa vicino alla mia ( e alla ferrovia) e in un’ altra estate in montagna con la moglie maliarda che non abbandonava mai i tacchi a spillo (nemmeno nelle scalate, e noi ci guardavamo sconsolati), c’era nelle sue sagaci battute (... ndr. Robi ha un forte “sense of humor”), c’ era nelle uscite musicali, da Paolo Conte al piano bar, e quando ci vedevamo dopo tanto tempo ma era come se ci fossimo visti il giorno prima, c’ era nelle città di volta in volta abitate dall’ amato fratello e dalla simpatica cognata (miei cari amici) che andavamo a trovare…

C’è ancora, quando in quattro andiamo a mangiare la pizza vicino a casa mia, quando mi parla del suo preziosissimo gioiello, quando discutiamo di politica e dice di ritrovarsi in un’ ideologia e poi legge e vota la parte avversa, facendomi letteralmente imbestialire….( ndr: Robi è molto incoerente).

Insomma, Roberto c’era e c’ è e, non solo per la complicità di questo blog, presumo proprio che ci sarà!

D’ altra parte, penso che uno dei motivi più evidenti per cui la vita valga la pena di essere vissuta sono i legami affettivi che si creano e credo che Roberto concordi con me: infatti,una delle migliori frasi che, a suo dire, io abbia mai pronunciato, è quella per la quale in genere vengo citata alle donne su cui, nonostante l’ avanzare dell’ età e della sua proverbiale pigrizia, vuole ancora far colpo …
La frase? Semplicissima: “ Le cose migliori della vita non sono cose”

E campeggia attaccata al mio frigo.

Perché Robi non lo ricorda, ma gliela lessi a Roma da una calamita per turisti, che poi acquistai, e anche in quell’ occasione Roberto…”C’ERA”!

P.s.
Adesso che ci penso, Robi, la Tarons disse che ci saremmo attaccati a una tavoletta, ma che IO sarei stata l’ ultima a sopravvivere….


la "rimpatriata" del 13 dicembre 1984

Mentre spulciavo le mie vecchie agende dove trascrivo i dati meteo giorno per giorno, mi sono imbattuto in un mio appunto scritto in occasione della "rimpatriata" del 13 dicembre 1984 (in quei tempi aggiungevo ogni tanto alle fredde osservazioni meteorologiche qualche considerazione sulle cose più degne di nota che mi capitavano).
Avevo diligentemente annotato i nomi dei partecipanti, usando parole di disappunto per alcune assenze, da me giudicate "ingiustificate". I presenti erano i seguenti (ovviamente, solo il nome, con l'iniziale del cognome in caso d'omonimina):
Massimo F. - Marcella - Valeria M. - Marco O. - Andrea - Claudio - Stefano R. - Marco F. - Giovanna - Lucia - Pietro e i compianti Claudia e Gianni.
In aggiunta, tre professori (non ricordo i nomi di battesimo, quindi scrivo la meteria d'insegnamento): Italiano - Greco/Latino - Matematica
Quelli che io giudicavo assenti ingiustificati (chissà perchè solo questi e non tutti gli altri) erano: Rossella - Gabriele - Maria Grazia - Roberto P. - Claudio S. - Katia - Anna.
Mi ricordo veramente poco (ahimè !!) di quella cena: mi fa piacere avere casualmente ritrovato quel mio vecchio appunto che ho letto anche con sorpresa per le parole che avevo usato.

Buona domenica a tutti, in attesa della neve (probabilità per ora sul 50%) di domani lunedì 24

giovedì 20 novembre 2008

Il freddofilo

Come promesso a Valeria, ecco un post sui freddofili:


Il freddofilo appartiene ad una specie rara, pregiata: vive nascosto in mezzo alla gente, cercando il più possibile di sembrare “normale” e stando bene attento a non farsi scoprire.
Fa finta di amare il bel tempo, il sole, il caldo, come tutti, ma in realtà adora il freddo, la pioggia, la neve, la nebbia, i grandi temporali estivi: una giornata di sole lo deprime, una giornata uggiosa di pioggia o di nebbia lo mette di buonumore.

E non parliamo poi della neve: per avere una nevicata sarebbe capace di tutto; quando nevica non dorme mai: sta sempre attaccato alla finestra, anche di notte, per vedere la bianca dama, sempre con l’apprensione che un aumento della temperatura possa far virare la precipitazione in pioggia (l’amore per la pioggia si trasforma in odio quando quest’ultima sostituisce la neve).

Il freddofilo, quindi, ama l’inverno, ama l’autunno ed odia le stagioni calde. Il peggior periodo dell’anno è quello della primavera, quando l’inverno è ormai finito, le temperature aumentano inesorabilmente e la nuova stagione fredda è ancora molto lontana.

La figura del freddofilo s’identifica perfettamente con quella del “meteofilo” (=appassionato di meterorologia, ovvero “meteorologo dilettante”). Ogni meteofilo che si rispetti è pervicacemente freddofilo.

Prima dell’avvento di internet ogni freddofilo viveva isolato, non sapeva dell’esistenza di altre persone come lui, credeva di essere una rarità, uno scherzo della natura, una persona non normale. Ma da quando esiste internet, i freddofili (e di conseguenza anche i meteofili) hanno scoperto di non essere più soli, si sono ritrovati tutti insieme nei siti meteo amatoriali: siti in cui ognuno ha profuso le sue conoscenze, le sue passioni, le sue esperienze. Questi siti sono cresciuti negli anni ed ora fanno concorrenza, per qualità, completezza d’informazione e per competenza degli iscritti, ai servizi meteo “istituzionali”

Il sottoscritto, nel suo piccolo, ha collaborato con qualche articoletto, alla crescita di Meteogiornale (www.meteogiornale.it), ormai diventato uno dei più importanti (se non il più importante) siti meteo amatoriali italiani, pubblica i suoi dati meteorologici su www.meteonetwork.it e su www.meteorite.it. ed infine cura una rubrichetta, in cui ha pubblicato alcuni suoi articoli, nel sito www.emiliaromagnameteo.com (in home page, vds. nella colonna di sinistra “l’angolo della neve”).

Nell'attesa del ritorno della neve, porgo tanti cari saluti a tutti.

lunedì 17 novembre 2008

Questione di feeling (...e di primati)


Devo dedicare questo piccolo spazio alla mia amica "Scap", perchè solo in questo momento ho letto il suo commento di qualche giorno fa! Anche se con un solo colpo di spugna cancellerai il mio duplice primato di unica donna del blog e pure di unica Valeria...non vedo l' ora di leggere tue notizie. BENVENUTA, Scap!

domenica 16 novembre 2008

halloween: una tradizione europea

Finalmente riesco a scrivere un post !
Voglio ricollegarmi ad un accenno, fatto da Massimo F. in un precedente post, che ovviamente non riesco più a trovare, in cui si stigmatizzava la mania, tipicamente nostrana, di scimmiottare le abitudini degli Americani, introducendo una festa (Halloween, appunto) deisamente estranea alle nostre tradizioni. Ovviamente la pensavo coì anch'io (e lo penso ancora), ma, da buon appassionato di tutto quello che è Medioevo (storia, cultura, tradizioni, letteratura, ecc.), vorrei far notare che, in fondo, halloween è una tradizione tipicamente europea ed anche italiana, portata in America dagli emigranti europei nei secoli passati e lì rielaborata nelle forme attuali (soprattutto dagli anni '20 e '30 del Novecento), per poi ritornare fra di noi del tutto cambiata, irriconoscibile, aliena.
Il nome Halloween deriva dall'inglese "All Hallowe Eve", che significa "vigilia, o sera, di Ognissanti". Ognissanti è una delle tante feste precistiane, legate al ciclo delle stagioni e dei raccolti, (ad. as. era la celtica Samhain e la romana Pomona) che la Chiesa ha cristianizzato.
In molte culture precristiane, l'anno finiva il 31 ottobre, data in cui terminavano i raccolti (terminava, quindi, l'annata agricola) ed iniziava il lungo riposo invernale. Come ogni Capodanno, la notte fra il 31 ottobre e il 1° novembre è un tempo di rinnovamento, un momento di passaggio, in cui i morti (l'inverno è la loro stagione) , tornano sulla terra, perchè le porte degli inferi sono momentaneamente spalancate. Da qui le molteplici usanze, in ogni parte d'Italia da Nord a Sud, di lasciare, la notte del 31, la tavola apparecchiata, con del cibo per i defunti che sarebbero ritornati, oppure l'usanza di lasciare acceso il fuoco del camino perchè i morti potessero riscaldarsi, almeno una volta all'anno (la stessa usanza del ceppo di Natale pare essere iniziata da qui): trattasi di usanze già testimoniate da S.Agostino e da Rabano Mauro (784-856), abate e vescovo, grande nome della letteratura e del pensiero medievali (del resto nella mentalità' medievale, soprattutto dell'Alto Medioevo, le barriere fra l'aldiqua e l'aldilà erano molto più labili, più sottili che nelle età successive e si pensava che i defunti interagissero molto di frequente con i viventi).
Per non farla troppo lunga, concludo ricordando che la festa di Ognissanti fu istituita da Bonifacio IV nel 610, ma era celebrata in maggio; solo con Gregorio III (731-741) fu spostata al primo di novembre (come ricorda anche Jacopo da Varagine nella sua Legenda Aurea).
La festa fu poi completata con l'istituzione della commemorazione dei defunti il 2 novembre da parte di Odilone, abate di Cluny, nel 998.

Accade a Bologna

Mentre aspetto di prender posto in poltrona per guardarmi (spero "godermi") la partita del Bologna un paio di segnalazioni.
Alla storica Libreria Nanni (Galleria de' Musei) ho visto che hanno allestito un paio di vetrine interessanti e, spero, siano solo un assaggio di quel che si può trovare all'interno.
In una vi sono vecchi romanzi per ragazzi, molti dei quali avevo ed ho conservato, editi dalla Vallardi, Sonzogno e altre Case Editrici note e meno note, piccole e grandi, attive o già chiuse, tra i quali spiccano le avventure sognate e scritte da Emilio Salgari.
In un'altra, per i cultori, vecchi romanzi di fantascienza della Nord e della Libra.
Seconda segnalazione.
Sabato 22 novembre, ore 10,00, presso il Museo Civico del Risorgimento (Piazza Carducci 5) un convegno di carattere storico su Bologna e l'Unità d'Italia.
Una illustrazine di fatti, eventi, personaggi che hanno contribuito all'Unità d'Italia, da una prospettiva "bolognese".
Insomma: storia patria e storia locale.
Buona domenica ... speriamo ! :-)

mercoledì 12 novembre 2008

Noi che il Galvani ...

Oggi a pranzo Roberto mi ha esposto una sua idea: cambiare il nome del blog.
In effetti "1956" aveva un significato nel 2006, l'anno del cinquantenario, così: detto, fatto.
L'indirizzo del blog rimane sempre lo stesso: http://mille956.blogspot.com/ , il nome cambia.
Vi piace ?
Cambiarlo non costa nulla ...

martedì 11 novembre 2008

QUELLI CHE IL GALVANI

oh attenzione!!!
qui bisogna riprendere il controllo della situazione: sta nascendo nonostante i miei vigorosi interventi di moral suasion un feeling pericoloso tra due dei miei colleghi blogger . questo oltre che rendermi geloso, va ben oltre : insidia la mia bramata leadership culturale sul blog. i fatti:
dopo che giorni fa rispondendo a un commento della vale ho rispolverato, a caso, un calvino e le sue lezioni americane ( un risicato punticino) si e' scatenata la battaglia furibonda . vale parte con pianto antico e pareggia abbondantemente, ma cesco caccia un carico da tre punti e si porta nettamente in testa con una garbata citazione sull'esegesi carducciana e i 12 figli del poeta.
allora sempre la vale indomabile e alla vigliacca, come direbbe villaggio paolo, domenica sera organizza a sorpresa una difficoltosa ma proficua serata teatrale : checov (platonov) nientepopodimeno.... e con tanto di commento pertinente.
classifica alla terza giornata
vale punti 5
cesco punti 3
roberto punti 1
massimo punti 0 (ma deve recuperare un turno).
E il campionato prosegue..............

ciao un saluto a tutti e perdonatemi e' stata una giornata faticosa!!

domenica 9 novembre 2008

PLATONOV


Sono reduce da un' opera teatrale di Cechov, Platonov, interpretata da un ottimo Alessandro Haber ( ha una voce pastosa e interessante, molto adatta al ruolo di dongiovanni da lui interpretato..) Vi tralascio la storia nel dettaglio e anche la morale: vi dico solo che Platonov è un uomo che non ha avuto il coraggio di fuggire dalla provincia e che nonostante promettesse grandi cose non è riuscito ad essere altro che un maestro di scuola....Sì, terribile, ragazzi, avete capito bene!! La scenografia del secondo tempo era rappresentata da un' AULA scolastica, con CATTEDRA e BANCHI!
Sono uscita mogia mogia, sia perchè i falliti, non solo nell' attuale società ma anche in letteratura, sono spesso associati alla scuola...(e mi rifiuto di vedervi qualsivoglia nota autobiografica, sia beninteso!!!...) sia perchè oggi era domenica e io proprio non volevo dimenticare che lo fosse!!!
Ciao, buona serata e buona settimana!:-)
valery

sabato 8 novembre 2008

pianto antico


Sapete che quest' estate ho sognato e recitato nel sonno a menadito "Pianto Antico" di Giosuè Carducci? Il fatto mi sembra talmente mirabolante da doverlo condividere con Voi, adesso che Vi ho ritrovato. A Robi l' ho sicuramente già detto...
Avete ancora il Pazzaglia?
Volume 3, parte prima, pag.725

venerdì 7 novembre 2008

saluto

E'' per me un piacere enorme salutare l'ingresso "trionfale" di valeria , grande amica e musa ispiratrice nel nostro spazio virtuale , come blogger.
la vale è un fiume in piena e con la sua allegra intelligenza vedete bene che ci ha contagiati tutti, gli interventi e le iniziative sul blog si sono moltiplicati.
quello che trovo in lei di assolutamente unico, e lo voglio dire, e' la sua capacita' di autoironia e di trovare anche nelle cose piu' piccole del quotidiano un aspetto ludico e giocoso che la rende gradevole e mai noiosa; inoltre in tanti anni di frequentazione non ho mai incontrato qualcuno che l'abbia definita antipatica !!piace a tutti.
Percio'mi considero veramente fortunato ad avere un'amica cosi'.
il primo obiettivo e' stato raggiunto il sito si e' risvegliato ed e' pronto ad accogliere altri inteventi e a mettere nel piatto altre tematiche.
Bella la foto del carlino riconosco i nostri amati , lo dico senza ironia, professori , sono sicuro che amerebbero sapere della nostra iniziativa e mi sono gia' attivato com m.f.per informarli e sollecitare il loro intervento.
un caro saluto a tutti voi e a presto

giovedì 6 novembre 2008

Archivio: 23 novembre 2000


Quanti errori nei nomi e nell'elenco dei "presenti" !

Cliccare sull'immagine per vederla ingrandita.

(da pag. 9 della Cronaca di Bologna de Il Resto del Carlino del 26/11/2000)




martedì 4 novembre 2008

Amarcord: estate 1974

Giugno/luglio 1974: ultima estate prima degli esami (di maturità).
Campionati del mondo di calcio in Germania.
Quattro anni prima eravamo tutti impegnati negli esami di terza media e palpitammo per l'Italia seconda in Messico.
Avremmo poi dovuto aspettare il 1982 per vedere la Nazionale vincere.
Nel 1974 erano grandi le aspettative per la nostra squadra.
Fummo eliminati al termine del girone.
Vinse la Germania, ma la grande rivelazione fu l'Olanda "totale" di Crujff e Neeskens.
Cosa c'entra con noi ?
C'entra, almeno per quattro o cinque che si ritrovavano a guardare le partite a casa dell'uno o dell'altro.
Non credo dimenticherò mai due immagini.
Roberto che sale le scale per venire a casa mia con la sigaretta già tra le dita (a casa mia era "concesso" perchè mio padre stesso era un fumatore), come la Statua della Libertà stringe la sua famosa fiaccola.
E, quando andavamo a casa di Orlando, i quadratoni di cioccolata che ci venivano abbondantemente offerti ...

domenica 2 novembre 2008

Claudia e Gianni

Questo blog è nato con l’intento, mezzo goliardico e mezzo serioso, di ritrovarsi, sorridendo.
Però, in una giornata in cui la bella Tradizione della nostra Gente onora i Defunti, tutti i Defunti, mi scuso per introdurre una parentesi di tristezza, ricordando due nostri compagni di classe che ci hanno già lasciato: Claudia e Gianni.
E mi piace ripensare un attimo a loro, come erano e come saranno sempre nei nostri ricordi.

sabato 1 novembre 2008

Nuova blogger


Sono alquanto emozionata, cari Amici, e l' emozione di "pubblicare" i miei scritti nel blog come co-protagonista la devo a Voi! Grazie davvero! Non lo avrei mai immaginato, ma infine eccoci qui... e speriamo che pure altri Amici scendano in campo!
Anche se nei giorni scorsi mi sembrava di avere tante cose da comunicare, adesso, un po' come dal dottore, non me ne viene nessuna.
Pertanto mi limiterò a scrivervi che quando Robi mi ha parlato di questa iniziativa, per noi del 56 e del mitico nostro Liceo, sono stata interessata solo blandamente; ma poi, vedendo il blog, leggendoVi, guardando la foto (eravate proprio carini!) e i contenuti... e sentendo, oltre a Robi, prima Cesco e poi Parmeggia ... ecco, solo allora la cosa mi è piaciuta immensamente e adesso mi sento di nuovo parte di un gruppo, il "nostro" gruppo.... Con una differenza fondamentale: sui banchi di scuola non Vi avevo scelto, mi siete capitati. Oggi invece Vi scelgo; anzi, ci scegliamo. E secondo me, questa, non è cosa da poco!
Talvolta ricordo com'eravamo e nei miei studenti e nelle tante dinamiche che nelle classi puntualmente si ripetono rivedo noi, con le nostre aspirazioni, le molteplici caratteristiche, le paure, i fraintendimenti; e mi capita di pensare che rivivere quei momenti con la consapevolezza della maturità non sarebbe male, perchè solo oggi potremmo assaporarne veramente ogni dettaglio. Poi concludo che va bene così, vivere la giovinezza esattamente come si fa da giovani e nobilitare, poi, quegli anni con il ricordo, come si fa da vecchi...
Ma per fortuna, per noi bloggers, questa (del ricordo che nobilita!) è storia che ha da venire e adesso possiamo ancora "scrivere" (= vivere) qualche... futuro ricordo!
Ciao e a presto!
Valeria