Leggo che il 21 dicembre 2012, alle ore 11,11 ci sarà la fine del mondo.
Sarà vero ?
Ormai manca poco a quella scadenza, per cui la curiosità verrà soddisfatta a breve.
Certo è che il "millenarismo", la paura o l'attesa o anche, perchè no, la speranza della "fine del mondo" è qualcosa che ha caratterizzato tutta la Storia dell'Umanità.
Che altro è il racconto di Noè se non la fine del mondo ?
Non solo nella tradizione cristiana, ma anche in quella pagana: Deucalione e Pirra.
Probabilmente qualcosa di terribilmente sconvolgente accadde in un remoto passato, tanto che ne è stata tramandata (e romanzata) la storia.
Ma il mondo è andato avanti, sennò noi oggi non saremmo qui, come dice Roberto, con il nostro "erudito cazzeggio".
In tempi recenti è stata la letteratura fantastica a farci sognare scenari terribilmente catastrofici, da fine del mondo.
Romanzi come "Il giorno dei Trifidi" o "I Trasfigurati" di John Wyndham, o film con una finale agghiacciante come "1975 Occhi bianchi sul pianeta Terra" o il celeberrimo "Il pianeta delle scimmie" con quella scena finale in cui Charlton Heston trova sulla spiaggia la statua della Libertà e capisce che quel pianeta è la Terra.
Fino a serie televisive di grande qualità, come "I Sopravvissuti" o "Spazio 1999".
Qual'è il filo conduttore di tutto ciò ?
La fine del mondo arriva, ma il mondo è senza fine e dalla fine di UN mondo, ne inizia uno nuovo.
Un pugno di Umani comunque sopravvive e dà vita ad un nuovo ciclo che si spera sempre migliore del precedente.
A volte non solo "un pugno", a volta anche tutti, come in quel racconto in cui, predisposto un collegamento tra tutti i computer del mondo, al cervellone infallibile che ne esce viene chiesta la data in cui ci sarà la fine del mondo.
Il supercomputer risponde con una data vicinissima: fra un mese.
Gli astronomi confermano: dopo un mese la Terra avrebbe incrociato una nube cosmica velenossima che avrebbe ucciso ogni forma di vita.
Naturalmente ognuno reagisce in base al proprio carattere.
Alcuni si uccidono, altri scoprono una fede che mai avevano mostrato, altri continuano la vita di sempre, altri cercano ogni occasione di piacere.
Arriva il giorno fatale.
La Terra si immerge nella nube cosmica ... poi ne riemerge ... tutti sono ancora in vita.
Com'è stato possibile ?
Semplice.
La Terra si era progressivamente avvelenata con l'inquinamento, che ogni forma di vita era diventata immune al veleno della nube.
Un po' come Mitridate, re del Ponto, che per sventare gli attentati alla sua vita, sin da piccolo, beveva dosi di veleno, rendendo immune il suo organismo.
Non tutti i mali vengono per nuocere (nonostante le gufate degli ecoambientalisti ...).
E allora ben vengano le ore 11,11 del 21 dicembre 2012: perchè non dovremmo essere tra i sopravvissuti ?