domenica 28 gennaio 2018

Filosofia napoletana

Nel dopopartita tra Napoli e Bologna, mi limito a constatare che i napoletani hanno fischiato Verdi anche quando è uscito per infortunio dopo soli quattro minuti, perchè ha fatto la stessa scelta che avrebbero voluto facesse Higuain.
Higuain ha cambiato squadra e loro lo fischiano.
Verdi ha rifiutato di farlo e loro lo fischiano.
Ogni ulteriore commento (su rigori non dati per puntigliosa valutazione di involontarietà, al Bologna, ma concessi con manica larga, al Napoli) è superfluo.

domenica 21 gennaio 2018

Futuro RossoBlu

Futuro RossoBlu è l'associazione che fu costituita alcuni anni fa, dopo il disastro derivato dalla presidenza Porcedda, per promuovere l'azionariato popolare.
Da buon bolognese, diedi il mio contributo e sono rimasto iscritto, quindi sono possessore, assieme ad altri cinquemila tifosi circa, di una quota del Bologna 1909 pari a ben lo 0,1%.
Non ero mai andato alle assemblee, ieri, per la prima volta, vi ho partecipato.
Si è svolta nel suggestivo ambiente della sala stampa dello Stadio Dall'Ara e ... beh, niente di che.
Interessanti i dati, i resoconti sul colloquio con Saputo.
Insomma una riunione simpatica ma che lascia il tempo che trova.
Fondamentalmente il calcio moderno si basa sui soldi (e questa è la scoperta dell'acqua calda).
I diritti televisivi fanno la parte del leone, i biglietti venduti (abbonamenti inclusi) rappresentano una percentuale marginale.
I costi per i calciatori e allenatori sono enormi.
Difficile chiudere in pareggio o in attivo un bilancio se non intervengono sponsor e commercializzazione di maglie e gadget vari (il cosiddetto merchandising).
Del resto non si può chiedere ai calciatori di ridursi, drasticamente, gli stipendi, visto che la loro carriera dura pochi anni e dopo, in teoria, non avrebbero altre opportunità per riciclarsi (e non tutti diventano allenatori di grido).
Forse una soluzione potrebbe essere tornare a prima delle legge Veltroni Melandri o, addirittura, a prima della trasformazione in spa delle società.
Insomma, meno controlli, meno burocrazia, anche nel calcio potrebbe dare un aiuto a rendere meno onerosa la gestione di una squadra e tornare "ai bei tempi" in cui anche un Cagliari, un Verona o una Sampdoria potevano vincere lo scudetto.

domenica 14 gennaio 2018

Nero Wolf, l'antefatto

Uno dei commenti più visti di questo blog è il commento sulla proposizione di un nuovo Nero Wolf televisivo con Pannofino e Sermenghi nei panni che furono magistralmente interpretati da Tino Buazzelli e Paolo Ferrari.
Non furono commenti positivi.
Propongo all'attenzione uno scrittore, Hans Tuzzi (pseudonimo) che ha scritto bei romanzi gialli ambientati negli anni settanta/ottanta (il ciclo del commissario Melis) e tre romanzi (ultimo: Al vento dell'oceano) nei quali racconta le indagini e le avventure di un signore balcanico, Neron Vukcic, pinguescente, amante della buona tavola, geniale nella soluzione di misteri e che ambisce a trasferirsi negli Stati Uniti, a New York, in una grande casa dove dedicarsi, senza uscire mai, alla soluzione dei problemi, alle ricette di un rinomato cuoco svizzero e alla coltivazioni delle orchidee.
Buona idea e ottima realizzazione.
In libreria, reparto romanzo gialli, ci sono questi agili romanzi (poco più di 200 pagine) che si leggono bene, scritti benissimo e con una trama che, tagliate quelle introspezioni e quelle paginate di sesso perverso che troviamo in tanti autori scandinavi, riappacificano con il giallo d'autore, quello che rese famoso Nero Wolf, Poirot e Perry Mason.

domenica 7 gennaio 2018

Come sarebbe se ...

... domattina, svegliandoci, ci guardassimo allo specchio e ritrovassimo i noi stessi di cinquanta anni fa e, accendendo la radio, sentissimo l'annunciatore che ci augura "buon 1968" !
E' un tema affrontato da molti romanzi di fantascienza, il trasferimento spazio tempo e mi ha sempre affascinato.
Ci ritroveremmo, con le conoscenze e le esperienze che abbiamo oggi, nel gennaio 1968, in seconda media, con LBJ (London Barney Johnson) presidente degli Stati Uniti (solo a novembre sarebbe stato eletto Richard Nixon) e con un governo Moro (fino alle elezioni di maggio, poi subentrerebbe Rumor) in Italia.
Saragat, l'uomo dei mille telegrammi di condoglianze tutti letti nei telegiornali dell'epoca, era presidente della repubblica e l'Uomo non era ancora sceso sulla Luna.
Nel calcio dominava l'Inter, anche se il nostro Bologna aveva ancora negli occhi lo scudetto di soli quattro anni prima.
Già, quanto sarebbe meglio quel Bologna, con Bulgarelli ormai icona e bandiera della squadra, rispetto al Bologna di oggi che si lascia mettere sotto da un Torino affaticato, fisicamente e psicologicamente, dalla sconfitta in Coppa Italia con la Juventus di soli tre giorni prima e privo dei due suoi migliori giocatori ?
Come siamo potuti cadere così in basso ?