Abbiamo già scritto sui gialli scandinavi dopo la segnalazione di Claudio sul defunto Stieg Larsson (o Larsonn ...) autore del ciclo del Millennium.
Anche in televisione vengono trasmessi numerosi telefilm di produzione scandinava, in corso, ad esempio, "Dicte" che ha come protagonista una giornalista danese.
E danese è anche Iussi Adler Olsen di cui Marsilio (la casa editrice che si è specializzata in tale filone) ha già pubblicato sei romanzi, tutti centrati sulla figura dell'ispettore Carl Mock, della sezione Q.
Per una strana scelta editoriale a ottobre sono usciti i due romanzi con la quinta e la sesta indagine.
Sono gialli, come sempre, ben costruiti, con una trama solida che rappresentano una evoluzione del canone scandinavo che ci propone trame interessanti, ma troppo spesso sommerse dalle vicende personali, da autentici sfigati, dei poliziotti locali.
Anche Mock ha una vita privata da sfigato, ma resta (per ora) sullo sfondo, restando la vicenda poliziesca in primo piano (anche se gli aiutanti di Mock sono, come minimo, strambi).
Più normali gialli di Camilla Lackberg, dai quali sono tratti anche i telefilm della serie "Omicidi tra i fiordi" (da non confondersi con gli altri omicidi svedesi ambientati a Sandham).
La Lackberg ci racconta di una improbabile polizia di provincia svedese che risolve gli omicidi solo grazie all'intervento di (tanto per cambiare) una giornalista scrittrice moglie di un ispettore (che non fa una bella figura ...).
Per quanto, personalmente, preferisca le trame pulite pulite di Rex Stout o i gialli ambientati in Inghilterra della Elisabeth George con il suo Ispettore Lynley, i gialli scandinavi rappresentano per ora una valida alternativa agli ormai usurati romanzi americani.