domenica 31 luglio 2022

Più contenti con i contanti

Tornato in montagna, nel paesino appenninico dove ho un punto di appoggio, mi sono recato venerdì in un mini market per acquistare quelle due o tre cose che mi mancavano o erano in esaurimento.

Alla cassa ho aspettato quindici minuti perchè una signora davanti a me si era ostinata a pagare con la carta di credito o debito la stratosferica somma di 6,67 euro.

Al secondo tentativo, mentre teneva le mani giunte in preghiera in trepida attesa del salvifico "beep", ha cercato di giustificarsi dicendo che aveva quattro carte e confondeva i codici.

Ma per 6,67 euro, non sarebbe più pratico pagare in contanti ? 

Anche per rispetto di chi è dietro di te in una coda che cominciava ad allungarsi e in un locale sicuramente piccolo ...

domenica 24 luglio 2022

Letture estive

Se qualcuno stesse cercando qualche fresco romanzo poliziesco da portarsi dietro per le vacanze, eviti di lasciarsi incantare da Kate Atkinson con i suoi "Casi dimenticati di Jackson Brodie".

Io ci sono cascato e adesso sto faticando non poco ad arrivare alla fine.

Il romanzo ha 323 pagine e, se prendesse il lettore, l'avrei finito in tre giorni.

Sono a pagina 262, avendo iniziato martedì e sto ancora aspettando l'inizio delle indagini, finora solo una ridicola sequela di parole con il non riuscito tentativo di tratteggiare la psicologia dei personaggi.

Ormai quando mi metto a leggerlo, dopo qualche pagina "mi calano le palpebre" come diceva una vecchia pubblicità.

Ben diverso il romanzo che ho letto in precedenza "Quaranta modi per dire dolore" della serie Cardinal di Giles Blunt (autore canadese) da cui è stata tratta anche una serie televisiva.

In questo caso la lettura si fa spedita, perchè l'autore arriva subito al punto, alle indagini e quindi un crescendo di colpi di scena prima di arrivare alla conclusione.

Purtroppo, ormai, il mercato è saturo di romanzi di poche pretese, i cui autori (ed editori) si accontentano di vendere qualche centinaio di copie (e per molti sono già tante).

domenica 17 luglio 2022

Sembra ieri

Parlando con una giovane collega, ho citato una trattoria che si trovava in via Volturno (credo) comunque in una laterale di via Indipendenza: Le Birichine.

All'epoca era abbastanza famosa e l'ho citata dando per scontato che la conoscesse essendo una ragazza (forse dovrei scrivere "una signora" ... ) molto portata alla socialità conviviale.

Mi ha guardato come se parlassi degli alieni e mi sono reso conto che lei, nata nel 1983, non poteva mai averla frequentata, visto che credo abbia chiuso (ricordo vagamente in merito, una storia molto romanzata) a fine anni ottanta o, al più tardi, primi novanta.

Eppure a me sembrava di esserci stato "ieri", tanto il tempo passa velocemente.

E' buffo come venga distorta la sensazione del tempo, facendo sembrare tutto molto ravvicinato.

E quando si parla di "inizio secolo" o "anni venti", io mi riferisco al XX secolo, non a questo che, pure, ha superato un quinto del suo cammino.

E questa consapevolezza ha, per me, un sapore molto dolce e mi ritrovo a sorridere mentre penso al passato così remoto, ma ancora così vivo.


domenica 10 luglio 2022

Lo zainetto

Una delle ragioni aggiuntive che mi inducono ad indossare sempre la giacca, è la possibilità di usufruire di tasche in abbondanza dove sistemare tutte le cose che ormai bisogna portarsi dietro, perchè "non si sa mai".

Capisco peraltro che altri optino per scelte altrettanto legittime come borse, borselli e zainetti oggi tanto di moda.

Però bisogna anche avere l'educazione per non trasformare lo zainetto in un  prolungamento fuori controllo delle proprie dimensioni , che finisce con il creare ostacoli al prossimo.

Ad esempio tra le corsie di una libreria.

Se uno si ferma tenendo lo zainetto sulle spalle, impedisce ad un altro cliente di percorrere quella corsia e lo si costringe ad aggirare, a volte, una intera colonna di libri.

Oppure al mercato del centro, strade strette (ad esempio in via Pescherie Vecchie) e se uno con lo zainetto si ferma per ordinare, blocca il passaggio.

Ecco perchè parlo di educazione.

Da bambini, per portare i libri a scuola usavamo la classica cartella a mano e anche la cartella a spalle.

Personalmente la abbandonai quasi subito, preferendo la cartella a mano e poi le cinghie elastiche, ma ricordo perfettamente le tassative indicazioni di genitori e maestri che ci imponevano di toglierci la cartella dalle spalle e metterla tra le gambe quando ci si fermava da qualche parte o si doveva passare in strade strette con altri pedoni o si andava in autobus.

Educazione, la cartella tra le gambe per evitare di prendere inavvertitamente contro qualcun altro, ma anche per evitare di creare ostacoli al passaggio altrui.

Una educazione che oggi non riscontro, neppure negli adulti che usano lo zainetto anche in città.

domenica 3 luglio 2022

Il sogno di Roma

Dopo svariate ricerche e richieste, ho finalmente trovato "Il sogno di Roma", di Boris Johnson.

Anzi, è lui che ha trovato me perchè avevo ormai rinunciato quando me lo sono trovato in bella mostra sullo scaffale dedicato alla storia di Roma e, in effetti, è una edizione del maggio 2022.

Boris Johnson, oltre ad essere pro tempore il Primo Ministro di Sua Maestà, è anche un noto latinista e grecista e avevo trovato citazioni del suo saggio (che risale al 2006) ma non avevo mai avuto la fortuna di recuperarlo in libreria.

L'attesa non è andata delusa.

La lettura del saggio di Johnson è non solo facile e piacevole per le numerose ironie che vi sono inserite e il linguaggio discorsivo (di questo credo che si debba riconoscere il merito alla traduttrice, Elisabetta Zoni, che probabilmente è riuscita a mantenere inalterato il testo rispetto all'inglese) ma anche per le idee e gli spunti che possiamo avere, anche in chiave contemporanea come la spiegazione del perchè, quello che riuscì ai Romani di uniformare un territorio vastissimo non riesce all'unione europea.

Idee e spunti che toccano anche la religione e la laicità dello stato con un parallelismo interessante tra Ottaviano Augusto e Gesù Cristo, presentato nel modo dissacrante di un inglese, probabilmente più agnostico che praticante, che conosce e cita Virgilio, Properzio e Orazio alla pari di Sant'Isaia e Giovanni Evangelista.

Ed ho avuto anche occasione di leggere come non sia capitato solo a me di rimanere deluso nel visitare un luogo storico e non trovarvi nulla o quasi che richiamasse l'evento,fondamentale, ivi accaduto.

Johnson racconta infatti di essere capitato ad Azio, dove si combattè la battaglia finale tra le truppe di Ottaviano non ancora Augusto e di Marco Antonio e Cleopatra.

Un evento fondamentale per la Storia dell'Umanità di cui, scrive, non è rimasta alcuna testimonianza che lui sia riuscito a trovare.

A me capitò la prima volta che andai in Grecia, nel 1985, per visitare non un'isola (Rodi e Creta vennero dopo) ma Atene e i luoghi storici.

Non parliamo di Salamina sulla cui isola volli mettere piede giusto per attraversare quel braccio di mare, ma pensavo che a Maratona, Platea, alle Termopili ci potesse essere qualche rilevante ricordo delle tre, fondamentali battaglie combattute per la libertà delle città greche ma, nella nostra ottica, per preservare l'Identità di tutte le terre occidentali minacciate dai persiani.

In effetti qualcosa c'era, ma a mio avviso per nulla degno dell'importanza storica di quelle battaglie.

Solo grazie all'indicazione di un pope ortodosso arrivammo ad una stele abbandonata che ricordava gli opliti ateniesi caduti a Maratona.

A Platea trovai solo l'iscrizione che citava la battaglia, su una fontanella di paese.

Qualcosa in più alle Termopili, dove c'è una statua di Leonida che quasi non si riesce (o riusciva) a fotografere a causa dei fili elettrici che rovinavano l'inquadratura.

Forse, dopo quasi quarant'anni, anche i Greci avranno cercato di valorizzare quei luoghi storici.

O forse siamo rimasti in pochi  a sentire vibrare cuore e mente nel ricordo degli eventi che hanno consentito si sviluppasse la nostra Civiltà.