domenica 31 marzo 2019

Riderà

Dopo Grillo in Italia, anche in Ucraina il candidato più quotato dai sondaggi per l'elezione a presidente è un comico.
Forse qualche risata in più non guasta in un mondo che si prende sin troppo sul serio.

domenica 24 marzo 2019

Spaghetti alla bolognese

Leggo di una campagna contro la denominazione "spaghetti alla bolognese".
Sappiamo che gli spaghetti alla bolognese non esistono.
Al massimo ci sono gli spaghetti (pasta che bolognese non è) conditi con il ragù alla bolognese (quello si doc).
Però non mi formalizzerei troppo sulla dizione "spaghetti alla bolognese" se significa condire una pasta che non appartiene alla tradizione della nostra piccola Patria locale con il nostro ragù.
Invece di agitare una campagna nal negativo su una etichetta che è diffusa in tutto il mondo e pone l'accento sulla "bolognesità", si accetti la dizione "spaghetti alla bolognese" depositando una ricetta che acquisisca tale denominazione con l'ingrediente determinante del nostro ragù.
Sarebbe una ricetta in più nel nostro già vasto repertorio che avvantaggerebbe solo la pubblicità per la nostra città, già meta di negli ultimi tempi di un turismo numeroso e che però ha necessità di consolidare la sua recente fama di città turistica per quando la bolla del turismo attuale sarà finita.
E gli spaghetti alla bolognese possono contribuire a questo scopo.

domenica 17 marzo 2019

Tabelloni inutili, anzi dannosi

Stanno proliferando quei pali in cima ai quali c'è un tabellone digitale che indica la velocità del mezzo.
Nel breve spazio di venti metri ne hanno sistemati due in via Castiglione.
Uno dopo l'incrocio con via Putti ed un altro (preesistente) prima dell'incrocio con via Sabbioni.
Per chi non lo sapesse, via Castiglione è una strada di grande traffico nei giorni feriali, ore di punta, che obbliga ad un'andatura praticamente pari a quella di un pedone, mentre fuori dall'orario di punta e nei giorni festivi è una lunga strada praticamente dritta, abbastanza larga per una agevole doppia percorrenza.
Eppure hanno messo il limite dei trenta orari.
Inutile nei giorni di punta, penalizzante nei giorni di festa.
I tabelloni, però non registrano la stessa velocità del tachimetro delle automobili (e dei motocicli).
Non sembrano quindi neppure affidabili.
Che ci stanno a fare ?
Chi li ha pagati ?
E non ditemi che li pagati "Enel Sole", perchè alla fine quei costi finiscono in bolletta, la nostra !
Per non dire che il proliferare di pali e tabelloni è anche un evidente inquinamento paesaggistico.
Ed è strano che una giunta che scende a complimentarsi con gli studenti che venerdì sono sciamati per "salvare" la Terra, non si preoccupi di un inquinamento ben più certo rappresentato da quegli orrendi pali con tabellone in cima.

domenica 10 marzo 2019

Il ritorno del tram

Io lo ricordo, il tram.
Un vago ricordo di quella carrozza sulla quale salivo con mia nonna e dove cercavo un "volante", probabilmente residuale di una funzione non più attiva, che giravo da una parte e dall'altra immaginando di guidare il mezzo.
Ricordo ancora le rotaie, quando il tram era ormai sepolto nel passato, sulle quali si scivolava nei giorni di pioggia, prima con la bicicletta e poi con il motorino.
Adesso sembra che vogliano ripristinare il tram.
Visti i fallimenti di tutte le idee (dalla metropolitana al civis) crederò al tram solo quando lo vedrò sferragliare di nuovo (fra trenta o quaranta anni, presumo ...).
Ho delle perplessità.
Hanno accantonato la metropolitana per la quale c'erano già i fondi e dopo quasi venti anni, si buttano sul (o sotto ?) il tram, minacciando di sopprimere un paio di migliaia di posti auto e di pedonalizzare via Indipendenza: una assurdità.
Ho il timore che, visto che di solito riescono solo ad imporre divieti e disagi, di tutte le parole di oggi, resterà solo una ulteriore restrizione al traffico con la pedonalizzazione di altre aree centrali.

domenica 3 marzo 2019

Pubblicità

Questo non è certamente un blog di "influencer", al massimo di influenzati (nel senso di raffreddati), per cui posso tranquillamente fare pubblicità alla cioccolata in tazza.
Ad un tipo di cioccolata, di polvere di cacao, che ho recentemente scoperto.
Al posto del negozio Stefani, in via Clavature, hanno aperto un golosissimo punto vendita della Lindt.
I "soliti" cioccolatini, ottimi, ma i miei preferiti restano i nostrani cremini classici Fiat della Majani, più altre goloserie.
Per riuscire a finire il latte ed evitare che scada, ho cominciato a farmi, in inverno, delle cioccolate in tazza.
Finita la scorta che avevo, mi sono recato a curiosare nel negozio Lindt ed ho trovato uno scaffale con polvere di cacao di vario tipo.
Quella fondente non è granchè (meglio l'Eraclea), buona quella "classica" (consigliabile comprarla nelle scatole da cinque bustine che emanano anche una fragranza eccellente che si diffonde nella dispensa), ma l'apoteosi è la polvere con peperoncino.
Una folgorazione.
Ne avevo comprata una sola bustina (al peperoncino sono vendute solo sfuse) perchè, come sempre, ero diffidente.
Un sapore forte (non è un peperoncino per abatini), deciso, che lascia in bocca un sapore che dura qualche minuto e che appaga e soddisfa non solo il palato più esigente, ma anche lo spirito più debole.