Avevano scritto ponderosi articoli nei quali si spiegava che a seguito di un referendum non ci sarebbe stato più il cambio tra ora solare e ora legale.
I paesi del nord premevano per mantenere l'ora solare tutto l'anno, quelli del sud, al contrario, parteggiavano per l'ora legale.
Il risultato è che continuiamo a cambiare ora a marzo e ottobre.
Da anni non provvedo a tale rito e l'ora viene modificata solo negli orologi che vengono regolati dall'impulso satellitare.
Gli orologi che funzioneranno anche quando una catastrofe mondiale avrà cancellato internet dalle nostre vite, restano sempre regolati con l'ora solare.
Ma nella vita quotidiana siamo costretti ad adeguarci agli orari ufficiali e non possiamo scegliere liberamente quale orario applicare, così il passaggio all'ora solare ha significato, per me, ricominciare ad alzarmi al mattino con la luce naturale, senza dover accendere quella artificiale.
Un privilegio che durerà poco, visto che, pur avendo recuperato rispetto al periodo lavorativo ben due ore, mi alzo sempre presto e a breve anche alle sette del mattino il mondo, pur essendo sempre in ordine, sconterà un periodo di buoi prolungato.
Analogamente saremo respinti nel buio a marzo, quando verrà ripresa l'ora legale.
Divertenti i titoli di giornali e radiotelegiornali.
A marzo: guadagneremo un'ora di luce.
A ottobre: guadagneremo un'ora di sonno.
Alla fine, ora solare ed ora legale è un'alternativa win-win ... o no ?