Ieri è finito il Campionato di calcio, almeno per quello che interessa a me, cioè il Bologna, lo scudetto, con il Bologna escluso dalla competizione, è solo un dettaglio.
Un altro Campionato mediocre, terminato nella parte destra della classifica, cioè tra le dieci squadre peggiori, ma con qualche acuto che ha nobilitato la squadra rispetto all'anno scorso (vittoria contro l'Inter, pareggio con Juventus e Milan) oscurato da cadute rovinose come l'aver lasciato ben sei punti su sei al Venezia che retrocede mestamente da ultimo in classifica.
Rispetto alle stagioni precedenti alla presidenza Saputo, per carità, non abbiamo avuto i patemi della lotta per non retrocedere e di questo dobbiamo ringraziare Saputo che ha dato stabilità societaria e finanziaria.
Prima o poi, però, anche Saputo si stancherà di partecipare e vorrà anche vincere e se non sarà il Bologna, allora tornerebbero i tempi bui visto che gli imprenditori bolognesi o non si fanno avanti o non si dimostrano all'altezza (anche finanziaria) per reggere.
Per il prossimo anno, tutti i tifosi sperano in qualcosa di meglio.
Noi bolognesi ci accontentiamo di poco, almeno a sentire in giro, avendo ormai riposto ogni speranza di vincere qualcosa, basterebbe quindi qualcosina in più. chiudere il prossimo Campionato nella parte sinistra, tra i primi dieci e, magari, al settimo posto che ci consentirebbe di conquistare la Conference League come ha fatto la Fiorentina di Comisso che, tutto sommato, non vale più di noi.
Adesso inizia il periodo dei sogni, che parte dal presunto nuovo direttore sportivo, quel Sartori che portò il Chievo in Europa ed ha creato l'Atalanta di questi anni, sperando che la sua dotazione di miracoli non si sia già esaurita.
Poi Mihailovic ... che meriterà una riflessione a parte.