domenica 2 luglio 2023

Star Trek Voyager

Dopo alcuni mesi, inserendo una puntata quasi ogni giorno nel mio palinsesto personale che costruisco con quello che registro e con le offerte on demand, ho terminato la visione, per la prima volta completa e in ordine cronologico, delle sette stagioni di Star Trek Voyager, la quarta serie di Star Trek.

Forse è la migliore, almeno per imiei gusti, alla pari, almeno, con la serie originale.

L'ultimo episodio è stato la degna conclusione del "viaggio di sette anni alla scoperta di nuovi mondi e civiltà" provocato da un classico della fantascienza: un balzo spaziale che ha proiettato l'astronave in un quadrante inesplorato.

Personaggi ben caratterizzati, storie sempre dignitose anche quando appaiono un po' forzate (ma 182 episodi sono tanti per poter mantenere uno standard elevato in ognuno di essi).

Mi è dispiaciuto che sia finita.

Avrei voluto che durasse per anni, come certe serie che non capisco come possano avere una vita trentennale.

Per curiosità ho riguardato, subito dopo l'ultimo episodio, parti del primo e del secondo.

Beh, sette anni di differenza si vedono anche sui volti di attori che, per la loro professione, sono i primi a cercare di mantenersi in forma.

Non come guardare William Shatner in Star Trek e subito dopo in Boston legal, ma la strada sarebe quella.

Voyager, a suo tempo, risollevò le sorti della saga di Star Trek dopo il mezzo flo di Deep Space Nine e forse era nelle intenzioni degli autori il capitolo conclusivo, ma poi arivò Enterprise, il prequel e quindi Discovery (pessimo), Picard (bruttino, ma a me non piacque neppure Nex generation) per arrivare all'attuale Strange New Worlds che recupera lo spirito dell'Originale e di Voyager.

E per fortuna che ci sono le serie complete a disposizioni on demand, perchè il panorama televisivo contemporaneo è decisamente scadente.

Nessun commento: