domenica 30 settembre 2018

Ridicolmente corretto

Il condizionamento del politicamente corretto raggiunge limiti che trascendono nel grottesco quando viene applicato al linguaggio quotidiano.
Hans Tuzzi, pseudonimo di Adriano Bon, è un eclettico autore.
Di sinistra.
Ciò non toglie che i suoi gialli aventi come protagonista il commissario Melis siano una piacevolissima lettura al netto della marchetta antifascista che l'autore evidentemente ritiene obbligo fare.
Tuzzi ha avuto una buona idea immaginando Nero Wolfe prima che fosse Nero Wolfe, cioè prima che si trasferisse a New York e ne ha fatto una trologia gialla.
Molto bene.
La marchetta antifascista c'è, in tutti e tre i romanzi, ma è molto meno invasiva che nelle indagini del commissario Melis.
Ancora meglio.
Peccato che nel primo romanzo della trilogia ("Il trio dell'Arciduca") Tuzzi si sia sentito in obbligo di giustificarsi con la nota che ho scansionato e riprodotto.
Lo scrive lui stesso che in italiano "negro" non ha alcuna valenza spregiativa e, allora, perchè giustificarsi ?
Paura della Inquisizione del politicamente corretto e dell'esclusione dai "salotti" presunti "buoni" ?

domenica 23 settembre 2018

Finalmente l'autunno

Da poco prima dell'alba di oggi, siamo entrati nell'autunno.
Un equinozio che non è ancora, qui a Bologna, "equo" tra notte e dì (abbiamo ancora una decina di minuti di sole in più e la vera parità arriverà solo tra mercoldì e giovedì).
Le previsioni indicano una bella rinfrescata in arrivo e ne abbiamo bisogno, anche se sembra che poi tornerà una temperatura mite.
Però, per colpa dell'assurdità dell'imposizione europea di un'ora di stato fino a fine ottobre per esclusivo interesse dei paesi del nord, al mattino è ancora buio fino alle sette e per tutto il prossimo mese la mia "passeggiata" di circa tre chilometri da casa all'ufficio sarà sempre più al buio.
Soprattutto i primi due-trecento metri, dove manca anche il marciapiede.
Non sono un esperto e neppure uno che segua le proeizioni future (mi limito alle previsioni per il giorno dopo, soprattutto per decidere come vestirmi) per cui, nella più totale ignoranza di quello che si prevede possa accadere, mi piace pensare ad un autunno piovoso e nebbioso, un vero autunno, quindi, che prepari la città e le persone ad inverno gelido e nevoso.
Soprattutto il 25 dicembre ...

domenica 16 settembre 2018

Lost

Con oltre dieci anni di ritardo, ho visto tutte le stagioni e gli episodi di una serie televisiva che "fece epoca": Lost.
Non ricordo per quale motivo non la guardai quando uscì, ma ho approfittato della sua presenza nello Sky Box Set per scaricare tutte le sei stagioni e gli oltre cento episodi, quindi guardarli durante l'estate.
La serie tratta della lotta per sopravvivere in un'isola nell'oceano di un gruppo di superstiti di un aereo precipitato.
Il tema è stimolante per uno a cui piacciono i film del genere "catastrofico" e sicuramente le prime due stagioni sono state appasiosnanti, ben condotte e con una trama sostenibile.
La terza stagione cominciava a mostrare la corda.
Le ultime tre stagioni sono andate in calando, con versioni sempre più inverosimili e proiettando l'impressione che si volesse allungare il brodo perchè, serie di successo, non la si doveva terminare.
E non è un buon servizio per una serie televisiva che vive il suo successo nel futuro sul ricordo di chi l'ha vista.
Il finale è penoso, non lo riassumo perchè non sia mai che qualcuno volesse guardare la serie (ancora su Sky Box Set) e quindi, come è capitato a me, continuasse a guardare anche le ultime stagioni, proprio per "vedere come va a finire".
Posso dire che è un finale che non so se costruito in corso d'opera o previsto sin dall'inizio, che contrariamente allo scopo di un telefilm di intrattenimento, vorrebbe sconfinare nella filosofia.
Ed è l'errore che fanno spesso certi sceneggiatori e registi, rovinando un prodotto ben fatto.
Mi vengono in mente altre due produzioni che mi hanno lasciato con un brutto finale, tale da rovinare il ricordo dell'intera serie.
Ambedue di fantascienza, ambedue poco (o per nulla) ritrasmesse, ambedue composte di cinque stagioni, con le prime appassionanti e le ultime, soprattutto l'ultima, alla ricerca di motivazioni di "alta filosofia", per "lanciare messaggi" di cui facciamo volentieri a meno in una serie di intrattenimento, di pura evasione.
Si tratta di Babylon 5 e di Andromeda (da non confondersi con la nostra, in bianco e nero, A come Andromeda, di tutt'altro genere).
Anche in quel caso due belle idee, brillantemente svolte all'inizio, so sono concluse con pretenziosi messaggi del regista, che forse capisce solo lui.
Quasi quasi preferisco le serie che non hanno conclusione, ma che si interrompono, così come sono, lasciando negli spettatori la possibilità di fantasticare su come potevano proseguire e su loro eventuali, future riproposioni.
Serie come, ad esempio, UFO o Attenti a quei due ...

domenica 9 settembre 2018

Lucio Battisti vent'anni dopo

Con grande sorpresa, accendendo la radio sin dal giornale radio delle sei, ho ascoltato la commemorazione dei venti anni dalla morte di Lucio Battisti.
Non me l'aspettavo, credevo che anche questa volta, questo anniversario restasse per pochi intimi e anche adesso, mentre scrivo, sempre per radio, la trasmissione musicale che collega le varie parti della programmazione domenicale gli è dedicata.
Una frase che sento ripetuta è che le canzoni di Battisti siano state la colonna sonora dell'adolescenza di chi, oggi, come noi, ha sessanta anni.
Non sono e non sono mai stato un esperto musicale e ascolto la musica (e non sempre), a basso volume, solo quando sono seduto in poltrona a leggere, sicuramente però ricordo che Battisti fu la colonna sonora, grazie alle musicassette della Marcella, della nostra prima e unica gita di classe a Perugia nel 1974.
E il naufragar m'è dolce in questo mare.

domenica 2 settembre 2018

Una squadra da serie B

Tre partite, di cui due in casa, un punto, zero reti segnate, quattro subite.
E delle tre partite due sono state contro Spal e Frosinone, non Juventus e Roma che, comunque, dovremo affrontare nelle prossime giornate dopo la trasferta a Genova.
Pessimi auspici.
La domanda è: ci sono squadre con un organico peggiore del nostro ?
La difesa balla in continuazione, il centrocampo è inesistente e l'attacco non segna.
Siamo solo alla terza di campionato (su 38 partite) ma viene facile il pronostico di una retrocessione facile, facile, senza neanche il pathos di una lotta all'ultima giornata.
Poiché mi risulta difficile pensare a mala sorte che ci porti a comprare giocatori bravi che incappano in una annata storta, non si può che pensare ad incapacità nello scegliere chi comprare e chi far giocare.
Queste prime tre partite di campionate stanno riabilitando Donadoni che, praticamente con lo stesso materiale umano (non è certo un Verdi -panchinaro nel Napoli- in più che avrebbe fatto la differenza) almeno iniziava con maggiore spinta i campionati (salvo poi spegnersi a salvezza raggiunta).
Non vedo quale prospettiva abbia il Bologna se non un oneroso esborso a gennaio nel disperato tentativo di recuperare quei punti che sicuramente perderemo da qui a Natale.
Con l'aggravante che, essendo la serie B aggiudicata a Dazn, il prossimo anno non riuscirò a vedere le partite di mio interesse.