domenica 28 maggio 2017

Campionato punto e a capo

Ieri è finito il campionato di calcio.
Oggi ci sono altre partite, ma il Bologna ha terminato ieri, con una sconfitta contro la Juventus, specchio fedele dei tanti punti persi negli ultimi minuti, se non nei minuti di recupero.
Non ho visto un gran Bologna.
Qualche individualità apprezzabile come il Verdi prima dell'infortunio e qualche giocatore che potrebbe, una volta assimilato il gioco in Italia, diventare un ottimo elemento (Nagy, Krejci).
Tanti che cercano di sopperire con un eccessivo agonismo, la scarsa dotazione tecnica (Donsah, Mbaye, Taider) e onesti giocatori di pallone (Mirante, Gastaldello, Maietta).
Non parlo di Dzemajli ormai perso per sempre nella Grande Terra d'Occidente (il Canada).
Troppo poco per fare una squadra da lato sinistro della classifica.
Se poi il "grande" acquisto prossimo venturo si chiama Cerci (che da tre o quattro stagioni, dovunque vada, finisce in panchina) allora non possiamo attenderci molto dal Bologna, ancorchè presieduto dal più ricco proprietario della serie A che, però, evidentemente, è ricco ma non scemo.
Sarebbe già molto se il Bologna riuscisse a tenersi Verdi, facendone una bandiera, Krejci e Nagy attorno ai quali costruire la squadra del futuro.
Non sono tra gli estimatori di Di Francesco che mi sembra sin troppo leggerino.
Non credo neppure che Destro (anche se nelle ultime partite mi è piaciuto) possa essere quell'uomo squadra che il suo costo vorrebbe che fosse.
Temo che ci sarà da soffrire anche il prossimo anno, rimandando le soddisfazioni ad un futuro ancora non ben definito.
Due parole sulla vincitrice del sesto scudetto consecutivo: la Juventus.
Ho in forte antipatia la Juventus, dico sempre, dalla maggiore età perchè dalla nascita odio l'Inter (la "nemica" del 1964 ... ).
La Juventus è al suo 34° o 35° scudetto (anche se per la federazione sono 33) un numero che mi fa pensare che, avendo io sessanta anni, anche se il Bologna vincesse ogni anno, difficilmente lo vedrei superare in scudetti la squadra torinese.
Allora ben venga il sesto, il settimo, l'ottavo consecutivo della Juventus se le alternative si chiamano Napoli e Roma e Inter.


martedì 23 maggio 2017

Addio a Lord Brett Sinclair

La notizia è di questo pomeriggio: Roger Moore è morto all'età di 89 anni.
Viene ricordato come James Bond, i cui panni ha vestito per sette (od otto ?) film, come Sean Connery.
E' ricordato anche come Ivanhoe o Simon Templar, ma l'interpretazione che io ricordo con maggior piacere è quella di Lord Brett Sinclair, ne "The Persuaders", tradotto in italiano come "Attenti a quei due", con Tony Curtis nei panni del popolano Danny Wilde, inseparabile compagno di scazzottarte e avventure galanti durante ogni indagine.
Un interprete perfetto del distinto inglese, composto e in ordine in ogni circostanza.
Non mi viene in mente, in questo momento un suo erede.
E a me piace ricordarlo così.


domenica 21 maggio 2017

Che pena i moderni sceneggiati

La settimana scorsa è iniziato su Sky Atlantic uno sceneggiato (che oggi chiamano "fiction") che vorrebbe riproporci il clima del 1993, intitolato, appunto "1993".
Lo avevo registrato per guardarmelo con calma e il giovedì sera ho provato a farlo.
Scrivo "provato", perchè dopo quindici minuti ho cancellato la registrazione e guardato altro.
Ancora una volta uno sceneggiato girato "in presa diretta", con i rumori di sottofondo che coprivano un dialogo già di suo incomprensibile imbottito com'era di accenti dialettali (essenzialmente del sud).
Io mi ricordo quegli sceneggiati che fecero epoca (dalla Freccia Nera a Nero Wolf, dai Promessi Sposi ad A come Andromeda e tanti altri) in cui non bisognava sforzarsi per capire il dialogo, ma gli attori, che doppiavano in studio se stessi, pronunciavano le parole in modo nitido, senza mangiarsele ed in un italiano corretto.
Oggi, forse, i rumori di fondo e le inflessioni dialettali servono a nascondere il vuoto che c'è dietro quei dialoghi e dietro quelle recitazioni.

domenica 14 maggio 2017

Sprechi

Alcuni giorni fa, tornando a casa dal lavoro, ho trovato nell'atrio condominiale un messaggio che informava come tra l'11 e il 12 maggio, tra le 9 e le 18, sarebbe passato un incaricato per la lettura del contatore del gas.
Ad ogni porta era poi stato lasciato un biglietto nel quale segnare la lettura se uno fosse stato in casa.
Io comunico sistematicamente l'autolettura nei giorni indicati nella bolletta e tale incombenza era (è) prevista per i giorni 18-22 maggio 2017.
Ci può stare che Hera non si fidi delle autoletture e mandi un incaricato, ma allora perchè chiedere, se uno non è in casa, di segnare ... l'autolettura ?
Già così mi sembrava uno spreco.
Ho comunque compilato il biglietto e lasciato appeso al cancello dell'appartamento, sia l'11 che il 12.
Il 12 sera ho invece trovato un nuovo avviso, questa volta affisso alla porta di ingresso del condominio con tanti cartoncini quanti sono i condomini.
L'incaricato era passato, non ha trovato nessuno e si invita a comunicare l'autolettura e contattare la società fornitrice del gas.
Leggendo meglio sembra che sia una disposizione dell'ennesima autorità costituita a spese di tutti noi (questa sarebbe l'autorità per l'energia elettrica ed il gas) che paga incaricati per girare gli appartamenti e se non trovano nessuno (cosa molto probabile visto che passano in orari di lavoro !) chiedono l'autolettura.
Che è poi quella che si fa ogni due mesi, senza bisogno di pagare incaricati.
Del resto se uno comunica un dato falso con la comunicazione telefonica bimestrale, se gli si chiede di comunicarlo nuovamente perchè non è stato trovato in casa, cosa credono che dica la verità ?
Leggendo il cartoncino scopro che il diktat della "autorità" è gestito non dall'Hera ma da una "società soggetta alla direzione e al coordinamento di Hera spa".
Così hanno costituito una società (immagino con uffici, presidenti, amministratori, funzionari e dirigenti) per fare quello che facciamo ogni due mesi ?
Il tutto, naturalmente, rientrando nei costi di gestioni, porta ad un aumento della bolletta.
Io lo chiamo spreco.
A proposito di bollette.
Che dire delle bollette dell'Enel che, in contemporanea con l'addebito del canone rai, sono aumentate vertiginosamente, al netto del canone, ovviamente, sperando che noi utenti non lo capissimo ?

sabato 13 maggio 2017

Non ho gufato

La Spal perde e vola in serie A.
E il prossimo anno il derby anni sessanta ...

domenica 7 maggio 2017

La Spal in serie A

Non vorrei "gufare", ma con almeno tre punti di vantaggio sulla terza e quindici sulla quarta, credo che la Spal (credo sia acronimo ante litteram per Società Polisportiva Ars et Labor) tornerà in serie A.
Leggo che sarebbe dopo quarantonove anni.
Non posso ricordarmene con certezza e non c'è più nessuno cui chiederlo, ma credo che la Spal sia stata la prima squadra che io abbia visto giocare direttamente allo stadio contro il Bologna.
Nel 1962 o 1963.
Allora in serie A, a far da damigelle al Bologna, c'erano Spal e Modena, mentre le varie Sassuolo, Carpi, Parma, Cesena e compagnia dovevano ancor auscire dal limbo dei campionati dilettanteschi o quasi.
Il ritorno della Spal in serie A mi fa piacere, mi sembra quasi un ritorno alla "normalità" (almeno quella calcistica ...) di un campionato che, ora, dal mio punto di vista, attende solo il Modena.
E il ritorno di un Bologna che "tremare il mondo faccia".
Il che mi sembra molto più difficile del ritorno in serie A tanto della Spal quanto del derelitto Modena.
Non dispero di tornare a vedere uno scudetto del Bologna, l'ottavo, anzi, il nono ... 😎