Ho titolato con una frase di un precedente commento di Valeria.
Populismo, cos'è ?
La connotazione negativa che si cerca di proiettare, usando tale vocabolo come un'accusa, non mi convince.
Mi sembra sullo stesso piano dell'abuso di termini quali "razzista", "xenofobo", "fascista", buoni solo a creare un polverone che occulti la sostanza.
Sono (o sarebbero) populisti, guarda caso, tutti coloro che sostengono idee in contrapposizione con le consorterie mondialiste, internazionaliste, finanziarie.
Populista è chi vorrebbe ridurre le tasse per dare più soldi ai singoli cittadini e ridurre le spese di uno stato Moloch e ipertrofico.
Populista è chi vorrebbe recuperare Sovranità e Dignità Nazionale, riducendo l'invasiva presenza di enti sovranazionali come l'unione europea.
Populista è chi vorrebbe tornare alla Lira, perchè battere moneta è la massima espressione di Sovranità.
Populista è chi vorrebbe conservare il potere di decidere sulle questioni che riguardano la nostra terra a chi è il "proprietario" di questa terra, tramandandone il "titolo" per ius sanguinis (di origine Romana, mentre lo ius soli era di diritto barbaro ...).
Populista è chi vorrebbe liberalizzare l'uso del contante (dei PROPRI soldi !) contro ogni limitazione e tracciabilità.
Insomma "populista" sarebbe chiunque si oppone ad un quadro politico ed economico che riduce la libertà individuale e aumenta a dismisura il potere dei governi e, soprattutto, delle consorterie non elette.
Consorterie che hanno come filo conduttore, la predicazione della povertà, del sacrificio, della rinuncia, della sofferenza.
Ma chi l'ha detto che sia "intellettualmente" elevato soffrire invece di "godere" ?
Scusate la presunzione, ma non conosco nessuno, all'infuori di me stesso, che possa spendere meglio i miei soldi.
Sicuramente non uno stato sprecone e, ancor meno, una entità sovranazionale guidata da stranieri.
Ma chi continua a proiettare del "populismo" una immagine negativa ha, forse neanche tanto inconsciamente, una concezione elitaria, snob del governo.
Una concezione che nega al Popolo il diritto ad ottenere ciò che vuole, perchè lo considera "sbagliato" e vorrebbe "educare" il Popolo che, secondo tale concezione, non saprebbe scegliere "bene", dove per "bene" è ciò che una elite di burocrati concepisce come unica prospettiva che li veda, ovviamente, perpetuare il loro predominio.
Un po' come il Marchese del Grillo mirabilmente interpretato da Alberto Sordi: io so' io e voi nun siete un c...
E Monti, cara Valeria, è stato proprio percepito così.