domenica 30 dicembre 2018

Influencer

Da tempo intendevo commentare questo nuovo mestiere di cui sono venuto a conoscenza.
Si presentano belle ragazze, in vesti di forte richiamo (praticamente in linea non sostanziale ma filosofica con il disegno della pubblicità della carta museale che ha sollevato gli scudi di quegli stessi ambienti che, in altri tempi, difendevano i fumetti di Valentina e i film di Barbarella) e ammiccano ad uno specifico prodotto, di qualsiasi genere anche se i più gettonati sono abbigliamento e cosmesi.
Ho letto che percepiscono remunerazioni altissime, in proporzione al loro seguito in internet, se citano e esaltano le qualità di questo o quel prodotto.
Prima di Natale una bella schiera di costoro si è prestata per consigliare adolescenti e donne mature negli acquisti.
Consigliare è da leggere, suppongo, spingere all'acquisto.
Massimo rispetto per chi ha saputo ritagliarsi un'attività remunerativa basandosi solo sull'immagine.
Ovviamente non vorrei che quando il settore non tirerà più o queste saranno rimpiazzate da ragazze più giovani, poi si chieda un sussidio allo stato, cioè a noi.
Ma al momento sembra che abbiano il vento in poppa e quindi ben venga questo nuovo mestiere che, se anche non costruisce nulla, almeno induce a far girare un po' di denaro.

Si conclude il tredicesimo anno di questo blog.
Il prossimo potrebbe essere un anno di svolta per alcuni di noi (alcuni infatti hanno già "svoltato") che ci introdurrà in un altro, nuovo capitolo della nostra vita.

BUON 2019

domenica 23 dicembre 2018

Esaurimento vaccino

Ho già scritto delle mie perplessità sulla moda delle plurivaccinazioni, con dieci, undici, dodici vaccini inoculati contemporaneamente.
Più modestamente da anni, si propaganda il vaccino antinfluenzale.
Ho letto che vi sono vaccini contro tre o quattro ceppi di virus.
L'anno scorso, per la prima volta, mi sono vaccinato a novembre e ... ho preso l'influenza a gennaio.
Quest'anno ci riprovo (almeno tre tentativi li farò) e mi sono nuovamente vaccinato a novembre.
Leggo adesso che le scorte sono finite.
Finite ?
Ma se hanno fatto un gran polverone perchè la gente si vaccinasse, evidentemente hanno ritenuto loro stessi di non essere credibili, così ne hanno prodotti meno del necessario.
O forse,come diceva un Grande, Giulio Andreotti, a pensare male si fa peccato ma ci si azzecca e le compagnie farmaceutiche hanno volutamente prodotto pochi vaccini, visto che pare che anche in altre nazioni europee vi sia esaurimento scorte, per poi essere chiamati a produrne altri velocemente e quindi applicando un sovrapprezzo per l'urgenza ?
Sì, perchè io continuo ad essere molto, ma molto scettico su tutta questa improvvisa estensione delle campagne di vaccinazione per ogni sorta di "pericolo".

Buon Natale !

domenica 16 dicembre 2018

Scene da ristorante

Ieri, sabato 15 dicembre, in una trattoria del centro di Bologna.
Pochi posti, tutti occupati, cucina casalinga, freddo pungente all'esterno.
Ore 13,20, una ventata di aria fredda per la porta aperta con quattro persone che entrano.
Parlata toscana.
"Siamo un po' in anticipo, ci prendete lo stesso ?".
Sottolineo: era tutto occupato.
La proprietaria chiede: ma avevate prenotato ?
Certo, risponde, il portavoce del gruppo, ho conservato la chiamata delle ore 10,19 di giovedì.
La proprietaria guarda e dice: ha telefonato ad un altro ristorante con questo stesso nome in un'altra città, perchè il prefisso di Bologna è 051 ..
Non vorrei essere nei panni di chi si era assunto l'onere di prenotare il pranzo di una gita a Bologna.

domenica 9 dicembre 2018

Sapore di antico

L'unico aspetto positivo della folle scelta della Lega Calcio di impedire ad un unico operatore di trasmettere tutte le partite di serie A, è che si riscoprono antichi sapori.
Sabato scorso, come accadrà questo pomeriggio alle 15, con il Bologna trasmesso su Dazn, non ci resta che ascoltare la partita per radio, come negli anni sessanta e settanta.
Tutto il calcio minuto per minuto ci porta a riscoprire la lentezza dello scorrere del tempo in attesa del collegamento della nostra squadra e l'emozione del momento in cui il cronista sul campo interrompe il collega.
Sarà una notizia bella o brutta ?
Un goal per noi o per loro ?
Un calice di vino, magari un tortino (di questi tempi una fetta di panettone) e un libro da leggere tra una radiocronaca all'altra.
Magari, inconsapevolmente, la Lega ha acceso la miccia per abbattere il mostro dei diritti televisivi, delle partite spezzatino, imboccando la strada per un ritorno al futuro di un calcio più bello, più umano e ascoltato, con più lentezza e meno ansiogeno.

domenica 2 dicembre 2018

Anziani solo dopo i 75 anni

In un congresso di geriatria, come riporta il Carlino dell'1 dicembre 2018, i medici specialisti della materia hanno sancito che, per tutta una serie di fattori, l'asticella che delimita l'essere "anziani" è salita fino ai 75 anni.
Insomma, dopo la Fornero che, con un tratto di penna, ci ha dichiarati tutti giovani e abili al lavoro fino ad oltre i 67 anni, ecco la tanto riverita "scienza" che sposta ancora più in alto il limite.
Il Carlino ha colto la palla al balzo per chiosare che, così, i neogiovani potranno continuare a rendersi utili alla società (sottinteso: invece di fare i parassiti che vivono sui contributi in parte altrui) magari (benevola concessione del giornalista cui forse qualche dubbio è venuto) senza essere adibiti a lavori usuranti.
Ecco posta la prima pietra per trasformare il lavoro nell'ergastolo (fine pena: mai) a prescindere dalla volontà dei singoli Individui, gli unici a poter decidere se continuare o cessare l'attività lavorativa, incassando, in tal caso, il frutto di quanto accantonato negli anni di attività.
Prepariamoci quindi alla nuova frontiera nel caso in cui tornassero al governo i Monti viventi, con una, non inedita, alleanza tra "scienza" e ragioneria.

domenica 25 novembre 2018

Troppa bontà fa male

Ho sempre sostenuto che troppa bontà faccia male e oggi il Carlino ne fornisce la prova 😈


domenica 18 novembre 2018

Ma quanto venderanno ?

Ogni settimana frequento due librerire del centro di Bologna e mi faccio anche un rapido giro in una terza.
Mi piace vedere quali novità vengono proposte e, anche, non perdere l'eventuale nuovo romanzo di qualche autore di mio gradimento.
Però ogni settimana vedo nuovi volumi impilati e davanti ad un'offerta che non consente minimamente di tenervi dietro, mi domando quanto potranno vendere.
C'è una inflazione di nuovi prodotti che, poi, se si leggono i riassunti della controcopertina, sembrano cloni gli unni degli altri.
C'è un filone che ottiene una vendita di rilievo, ed ecco decine di imitatori, improvvisamente pubblicati.
A volte si azzeccano titoli validi, spesso, però, il gusto personale non corrisponde a vendite tali che consentano all'editore di continuare a pubblicare quell'autore.
Con i sistemi di stampa moderni, credo che i costi siano molto ridotti e che sia possibile, all'occorrenza, ristampare copie.
Immagino quindi che ben poche siano le copie di un libro stampate e diffuse nelle librerie (probabilmente non tutte, forse in base anche all'agenzia di distribuzione).
In ogni caso, finchè dura, è bello entrare in libreria e, sfogliare i libri freschi di stampa.

domenica 11 novembre 2018

Tempi di risposta comunali

Con il commento di domenica 14 ottobre 2018, avevo dato conto dei lavori di asfaltatura svoltisi il sabato precedente in via Castiglione  e dei relativi disagi acuiti dalla disinformazione fornita.
Ovviamente avevo scritto al comune per segnalare il tutto.
Ad un mese di distanza (quando ormai l'asfaltatura comincia già a sbriciolarsi in alcuni punti) dal comune mi perviene una e mail di risposta, con una tardiva informazione dalla quale si ricava solo che tutta la responsabilità, chiusure e informativa, era in capo alla ditta che aveva avuto in appalto i lavori.
Esattamente quello che avevo constestato, visto che avevano piazzato degli addetti che non conoscevano le strade o addirittura non capivano l'italiano e si limitavano a dire "bloccata".
Non una parola di scuse, non un ringraziamento per la segnalazione, non un ravvedimento operoso con impegno per il futuro.
Staremmo meglio con l'autogestione della cosa pubblica

domenica 4 novembre 2018

Primo Centenario della Vittoria

4 novembre 1918 - 4 novembre 2018: VIVA L'ITALIA.

"Una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor".


domenica 28 ottobre 2018

Ritorno all'ora solare

Io non cambio l'ora a marzo e, quindi, non ho avuto bisogno di regolare i miei orologi manuali "portando indietro le lancette di un'ora" ieri sera.
L'ora legale poteva andare bene per come era strutturata in passato, tre-quattro mesi (da giugno a settembre) per poi ritornare all'ora naturale, quella scandita dal sole e dalle abitudini tradizionali.
Il fatto stesso che si chiami ora "legale" implica una imposizione, un sopruso e ancor di più è sopruso se pensiamo che l'abnorme estensione (sette mesi da marzo a ottobre !) imposta, ca va sans dire, dalla commissione europea è unicamente nell'interesse e per le esigenze degli stati del nord Europa, esattamente come un sopruso, una imposizione nel loro esclusivo interesse è l'obbligo di tenere accesi i fari delle autovetture anche di giorno (facoltativo in città, almeno quello !).
Adesso, dopo un referendum di cui non abbiamo avuto alcuna notizia (e infatti i cinque milioni di votanti su 500 milioni di cittadini delle Nazioni che compongono la comunità europea, sono quasi esclusivamente del nord Europa e in particolare della Germania) la commissione europea ha deciso di abolire il cambio di orario per mantenerne uno solo per sempre.
Quale ?
Ogni stato decida per conto suo.
Sciocchezze.
Ogni stato deve avere il diritto di decidere tempi e modi e se venisse ripristinato il vecchio, sano sistema di ora legale dal 15 giugno al 15 settembre, sarebbe la soluzione migliore.
Con buona pace della ottusa burocrazia di Bruxelles.

domenica 21 ottobre 2018

Stato confusionale

Scrivo ancora una volta di traffico.
Con il più classico "contr'ordine compagni" (che non capiscono ma, finora, si sono sempre adeguati) le giunte di Bologna e dell'Emilia Romagna hanno rimescolato le carte del blocco del traffico.
Non ci saranno domeniche di blocco totale, ma "solo" 8 domenica pseudo ecologiche, dove però i diesel euro 4, che in un primo momento erano bloccati anche dal lunedì al venerdì, potranno circolare.
Il provvedimento probabilmente non servirà a nulla, visto che il maggior inquinamento è portato da camion, autobus, mezzi pesanti, automezzi datati e riscaldamento.
Poichè se verrà freddo (per ora non ho acceso il riscaldamento in casa) non potranno certo impedirci di riscaldarci (altro che "decrescita felice" in quel caso sarebbe un ritorno al medio evo senza passare dal Rinascimento !) anche se intanto impediscono in pianura l'uso del piacevolissimo caminetto a legna, il blocco del traffico diventa solo un'operazione di facciata, senza effetti concreti.

domenica 14 ottobre 2018

Un tuffo nel passato

Ieri, come informa anche il Carlino Bologna, lavori di asfaltatura hanno "isolato" la zona in cui abito.
Unica strada per "scendere" in centro, quella dei Colli.
O per Monte Donato - Siepelunga o per San Vittore.
"Strade del passato" quando, adolescenti, dopo pranzo, inforcavamo i nostri "48" e andavamo in giro per i colli bolognesi.
In particolare San Vittore era una strada più volte percorsa per la piacevolezza dei tornanti (mi viene in mente che la si chiamava anche la "33 curve": non ricordo se siano 33, ma sono tante).
Ieri, per necessità, l'ho percorsa cinque volte (una sola volta l'altra strada che, alla fine, credevo fosse più corta, invece occorre più tempo).
Me la ricordavo più lunga e più "facile".
In effetti le curve sono autentici tornanti e alcuni hanno anche l'asfalto crepato o parzialmente sbriciolato a causa del movimento del terreno.
Quel tuffo nel passato è stato l'unico aspetto piacevole di una situazione di disagio dovuta anche all'imperizia di chi avrebbe dovuto fornire precise indicazioni e invece si è limitato a posizionare degli stradini (neanche dei vigili urbani) che sapevano solo dire "è chiuso".

domenica 7 ottobre 2018

Il blocco totale del traffico

Come ogni anni, d'inverno, gli amministratori locali si affannano per creare disagi alla popolazione con iniziative sempre differenti e sempre più invasive sul traffico.
Quest'anno ne abbiamo due stupefacenti.
Il blocco della circolazione esteso ai diesel euro 4 (sul quale stanno facendo marcia indietro essendosi accorti di averne pestata una molto grossa) e il blocco "totale" della circolazione per una domenica ogni mese da ottobre a marzo.
Il primo blocco sarà domenica 28 ottobre 2018, l'ultimo domenica 3 marzo 2019.
Un provvedimento solo di facciata, inutile contro l'inquinamento e fastidioso per tutti.
Un giorno al mese, la domenica poi, non risolve il problema dell'inquinamento (o presunto tale) che non è certo causato dalla circolazione stradale ma, come ampiamente provato, prevalmente dal riscaldamento.
In secondo luogo il cosiddetto inquinamento con i relativi indici è solo il frutto di una più evoluta analisi e sistemi di rilevazione, ma nessuno può dire che l'aria sia più inquinata degli anni cinquanta: dov'è lo smog di quei tempi ?
Infine il provvedimento è inficiato dalle numerose deroghe.
Handicappati, auto con tre o più passeggeri e persino libertà di circolazione per chi ha un isee inferiore a 14mila euro.
Ora, devono spiegarmi cosa c'entri l'isee con l'inquinamento.
Perchè uno che ha un isee sotto i 14mila euro può circolare e chi lo supera no ?
Eppure, logicamente, chi ha un isee basso, probabilmente ha anche un'autovettura vecchia e più inquinante !
Ancora una volta, gli amministratori locali battono un colpo, per dimostrare che esistono, creando solo disagi, con i loro divieti, a chi invece dovrebbero facilitare la vita.

domenica 30 settembre 2018

Ridicolmente corretto

Il condizionamento del politicamente corretto raggiunge limiti che trascendono nel grottesco quando viene applicato al linguaggio quotidiano.
Hans Tuzzi, pseudonimo di Adriano Bon, è un eclettico autore.
Di sinistra.
Ciò non toglie che i suoi gialli aventi come protagonista il commissario Melis siano una piacevolissima lettura al netto della marchetta antifascista che l'autore evidentemente ritiene obbligo fare.
Tuzzi ha avuto una buona idea immaginando Nero Wolfe prima che fosse Nero Wolfe, cioè prima che si trasferisse a New York e ne ha fatto una trologia gialla.
Molto bene.
La marchetta antifascista c'è, in tutti e tre i romanzi, ma è molto meno invasiva che nelle indagini del commissario Melis.
Ancora meglio.
Peccato che nel primo romanzo della trilogia ("Il trio dell'Arciduca") Tuzzi si sia sentito in obbligo di giustificarsi con la nota che ho scansionato e riprodotto.
Lo scrive lui stesso che in italiano "negro" non ha alcuna valenza spregiativa e, allora, perchè giustificarsi ?
Paura della Inquisizione del politicamente corretto e dell'esclusione dai "salotti" presunti "buoni" ?

domenica 23 settembre 2018

Finalmente l'autunno

Da poco prima dell'alba di oggi, siamo entrati nell'autunno.
Un equinozio che non è ancora, qui a Bologna, "equo" tra notte e dì (abbiamo ancora una decina di minuti di sole in più e la vera parità arriverà solo tra mercoldì e giovedì).
Le previsioni indicano una bella rinfrescata in arrivo e ne abbiamo bisogno, anche se sembra che poi tornerà una temperatura mite.
Però, per colpa dell'assurdità dell'imposizione europea di un'ora di stato fino a fine ottobre per esclusivo interesse dei paesi del nord, al mattino è ancora buio fino alle sette e per tutto il prossimo mese la mia "passeggiata" di circa tre chilometri da casa all'ufficio sarà sempre più al buio.
Soprattutto i primi due-trecento metri, dove manca anche il marciapiede.
Non sono un esperto e neppure uno che segua le proeizioni future (mi limito alle previsioni per il giorno dopo, soprattutto per decidere come vestirmi) per cui, nella più totale ignoranza di quello che si prevede possa accadere, mi piace pensare ad un autunno piovoso e nebbioso, un vero autunno, quindi, che prepari la città e le persone ad inverno gelido e nevoso.
Soprattutto il 25 dicembre ...

domenica 16 settembre 2018

Lost

Con oltre dieci anni di ritardo, ho visto tutte le stagioni e gli episodi di una serie televisiva che "fece epoca": Lost.
Non ricordo per quale motivo non la guardai quando uscì, ma ho approfittato della sua presenza nello Sky Box Set per scaricare tutte le sei stagioni e gli oltre cento episodi, quindi guardarli durante l'estate.
La serie tratta della lotta per sopravvivere in un'isola nell'oceano di un gruppo di superstiti di un aereo precipitato.
Il tema è stimolante per uno a cui piacciono i film del genere "catastrofico" e sicuramente le prime due stagioni sono state appasiosnanti, ben condotte e con una trama sostenibile.
La terza stagione cominciava a mostrare la corda.
Le ultime tre stagioni sono andate in calando, con versioni sempre più inverosimili e proiettando l'impressione che si volesse allungare il brodo perchè, serie di successo, non la si doveva terminare.
E non è un buon servizio per una serie televisiva che vive il suo successo nel futuro sul ricordo di chi l'ha vista.
Il finale è penoso, non lo riassumo perchè non sia mai che qualcuno volesse guardare la serie (ancora su Sky Box Set) e quindi, come è capitato a me, continuasse a guardare anche le ultime stagioni, proprio per "vedere come va a finire".
Posso dire che è un finale che non so se costruito in corso d'opera o previsto sin dall'inizio, che contrariamente allo scopo di un telefilm di intrattenimento, vorrebbe sconfinare nella filosofia.
Ed è l'errore che fanno spesso certi sceneggiatori e registi, rovinando un prodotto ben fatto.
Mi vengono in mente altre due produzioni che mi hanno lasciato con un brutto finale, tale da rovinare il ricordo dell'intera serie.
Ambedue di fantascienza, ambedue poco (o per nulla) ritrasmesse, ambedue composte di cinque stagioni, con le prime appassionanti e le ultime, soprattutto l'ultima, alla ricerca di motivazioni di "alta filosofia", per "lanciare messaggi" di cui facciamo volentieri a meno in una serie di intrattenimento, di pura evasione.
Si tratta di Babylon 5 e di Andromeda (da non confondersi con la nostra, in bianco e nero, A come Andromeda, di tutt'altro genere).
Anche in quel caso due belle idee, brillantemente svolte all'inizio, so sono concluse con pretenziosi messaggi del regista, che forse capisce solo lui.
Quasi quasi preferisco le serie che non hanno conclusione, ma che si interrompono, così come sono, lasciando negli spettatori la possibilità di fantasticare su come potevano proseguire e su loro eventuali, future riproposioni.
Serie come, ad esempio, UFO o Attenti a quei due ...

domenica 9 settembre 2018

Lucio Battisti vent'anni dopo

Con grande sorpresa, accendendo la radio sin dal giornale radio delle sei, ho ascoltato la commemorazione dei venti anni dalla morte di Lucio Battisti.
Non me l'aspettavo, credevo che anche questa volta, questo anniversario restasse per pochi intimi e anche adesso, mentre scrivo, sempre per radio, la trasmissione musicale che collega le varie parti della programmazione domenicale gli è dedicata.
Una frase che sento ripetuta è che le canzoni di Battisti siano state la colonna sonora dell'adolescenza di chi, oggi, come noi, ha sessanta anni.
Non sono e non sono mai stato un esperto musicale e ascolto la musica (e non sempre), a basso volume, solo quando sono seduto in poltrona a leggere, sicuramente però ricordo che Battisti fu la colonna sonora, grazie alle musicassette della Marcella, della nostra prima e unica gita di classe a Perugia nel 1974.
E il naufragar m'è dolce in questo mare.

domenica 2 settembre 2018

Una squadra da serie B

Tre partite, di cui due in casa, un punto, zero reti segnate, quattro subite.
E delle tre partite due sono state contro Spal e Frosinone, non Juventus e Roma che, comunque, dovremo affrontare nelle prossime giornate dopo la trasferta a Genova.
Pessimi auspici.
La domanda è: ci sono squadre con un organico peggiore del nostro ?
La difesa balla in continuazione, il centrocampo è inesistente e l'attacco non segna.
Siamo solo alla terza di campionato (su 38 partite) ma viene facile il pronostico di una retrocessione facile, facile, senza neanche il pathos di una lotta all'ultima giornata.
Poiché mi risulta difficile pensare a mala sorte che ci porti a comprare giocatori bravi che incappano in una annata storta, non si può che pensare ad incapacità nello scegliere chi comprare e chi far giocare.
Queste prime tre partite di campionate stanno riabilitando Donadoni che, praticamente con lo stesso materiale umano (non è certo un Verdi -panchinaro nel Napoli- in più che avrebbe fatto la differenza) almeno iniziava con maggiore spinta i campionati (salvo poi spegnersi a salvezza raggiunta).
Non vedo quale prospettiva abbia il Bologna se non un oneroso esborso a gennaio nel disperato tentativo di recuperare quei punti che sicuramente perderemo da qui a Natale.
Con l'aggravante che, essendo la serie B aggiudicata a Dazn, il prossimo anno non riuscirò a vedere le partite di mio interesse. 

domenica 26 agosto 2018

Ho disdettato Sky Sport

Facendo seguito al commento di due domeniche fa, ho deciso di dare disdetta a Sky Sport scrivendo a parte le motivazioni che riguardano l'indecente offerta della partite di campionato.
In pratica Sky, senza alcuna riduzione nel prezzo (lasciando perdere quell'altra furbata delle fatturazioni ogni 28 giorni, riportate poi a 12 fatturazioni all'anno ma suddividendo per 12 il costo della fatturazione a 28 giorni cioè per 13 bollette all'anno), ci consente la visione di solo il 70% delle partite che vedevamo l'anno scorso.
Sarebbe come se la Barilla vendesse allo stesso prezzo le confezioni di pasta ma, invece di 500 grammi, ne mettesse 350 grammi.
Per non dire poi della difficoltà di visione, denunciata persino dai quotidiani che su questo argomento stanno rigorosamente zitti (evidentemente qualche guadagno arriva anche a loro, ovviamente a spese nostre) che conferma la necessità di occuparsi anche del collegamento internet.
Mi piace guardare il calcio in televisione, ma non accetto di essere preso in giro e se devo tornare alla radio, come nei miei primi 45 anni, me ne farò una ragione.
Con il sistema adottato guadagnano tutti: Sky, Dazn, le compegnie internet, i rivenditori di televisori e di decoder, gli installatori, i tecnici internet, la Lega calcio, le squadre di calcio, i calciatori, lo stato con l'iva che cresce aumentando il costo.
Tutti costoro guadagnano e noi paghiamo.
Nel silenzio assordante degli abituali indignati speciali: i "no a tutto", le associazioni dei consumatori ...

domenica 19 agosto 2018

Ricomincia il Campionato

Tra le certezze della vita che è bello constatare che non cambiano mai, c'è l'inizio del Campionato.
E' vero, una volta il 19 di agosto era ancora periodo di calcio estivo e mi ricordo le "amichevoli" che da bambini andavamo a vedere accompagnati da uno dei nostri genitori (padri). 
Adesso, esigenze televisive e la moltiplicazione delle partite portano a giocarsi i tre punti (una volta erano due ... e lo preferivo) praticamente a Ferragosto e in quel pessimo orario che sono le 20,30 (di peggio, alla domenica, c'è solo l'orario delle 12,30).
E' vero che, ormai, il dio denaro ha imposto lo spezzatino delle partite tra sabato e lunedì e non c'è più neppure il brivido del "primo goal della stagione" con il radiocronista che immancabilmente lo celebrava, interrompendo il collega.
Adesso il primo goal della stagione potrebbe anche avvenire al lunedì, quando tutte le partite sono state già giocate, basta che uno segni al minutaggio da cronometro antecedente al primo goal realizzato con lo stesso sistema.
Ma resta l'attesa per una stagione nella quale, per la prima volta dopo anni, so che non guarderò tutte le partite del Bologna, rifiutandomi di andare oltre il canale di Sky e di cedere alla richiesta di ulteriori abbonamenti e impianti tecnologici, anzi riflettendo sulla eventualità di disdire, per protesta, il pacchetto di Sky Sport.
E' vero che il Campionato è già iniziato ieri, ma il Bologna gioca questa sera e, quindi, per me l'inizio è ancora da venire.
Troppe aspettative per il Bologna targato Inzaghi.
Grasso che cola se ci salveremo bene, senza patemi e già questa sera con lo storico derby di altri tempi con la Spal scopriremo se il Bologna ci regalerà  qualche soddisfazione o invece qualche sofferenza in più rispetto agli altri anni. 

F O R Z A   B O L O G N A !

domenica 12 agosto 2018

Il mio personale boicottaggio contro Dazn

Tornato dalla vacanze, mi sono messo a leggere le novità riguardanti la trasmissione delle partite del Campionato che andrà ad iniziare il prossimo fine settimana.
La Lega Calcio, per conseguire il maggior numero di quattrini, dovendo pagare i vari Ronaldo ma anche autentici bidoni, sopravvalutati, braccia rubate alle minieri (neanche all'agricoltura !) ha emesso un bando che inibisce ad una sola emittente di poter acquistare e trasmettere tutte le partite.
Così gli abbonati di Sky potranno vedere il 70% delle partite (in base ad un mero calcolo proporzionale, quindi, io potrò vedere 26 partite del Bologna e non 38, ma temo che saranno di meno perchè immagino che Sky farà in modo di poter trasmettere il maggior numero di partite delle cosiddette "grandi" e così ci rimetteranno i tifosi delle società senza santi in Paradiso) mentre il restante 30% sarà trasmesso da quella piattaforma internet che è Dazn.
In base ad un accordo tra le parti, mentre l'abbonamento a Dazn costerebbe 9,99 euro al mese, gli abbonati di Sky dovrebbero aggiungere 7,99 euro per vederlo nell'ambito del loro abbonamento.
Se così fosse, se, come per i canali Premium ora ospitati su Sky, fosse messo a disposizione un canale ulteriore (anche se a pagamento) io avrei sottoscritto l'integrazione, forse solo rinunciando a Sky Sport che non guardo quasi mai, tranne a volte alcune partite della Premier League.
Ma non è sufficiente pagare !
Bisogna anche "sbattersi" per capire se il proprio televisore, ancorchè "smart", sia sufficientemente aggiornato per poter scaricare (e dobbiamo preoccuparcene noi) una "app" di Dazn e quindi realizzare un collegamento tra il nostro wi-fi e il televisore, con una apposita macchinetta.
Non solo, insomma, ci fanno pagare di più per qualcosa che lo scorso anno era compreso nel prezzo, ma ci vorrebbero obbligare ad acquistare nuovi dispositivi, televisore, router, macchinetta per il collegamento del televisore al wi-fi.
In pratica, in questo modo, ci tocca pagare i vari Ronaldo della situazione.
No, quando è troppo è troppo.
Non mi abbono nè chiedo l'integrazione a Dazn e probabilmente darò la disdetta, per mera ritorsione, a Sport Sky.
Mi auguro che nessuno si abboni a Dazn, nè in un modo, nè in un altro.
Solo così possiamo far capire quanto sbagliata sia stata la scelta di non vendere i diritti di tutte le partite della serie A ad un unico operatore o, almeno, a non vendere tutte le partite di una squadra, ad un unico operatore, al quale potersi abbonare.

domenica 5 agosto 2018

Vaccinazioni

Torna sulla stampa la polemica sulle vaccinazioni.
Se ricordo bene noi subimmo solo due vaccinazioni obbligatorie (vaiolo e poliomielite), ci prendemmo regolarmente morbillo, varicella, forse anche altre di quelle malattie, eppure siamo ancora qui.
Non capisco perchè si vogliano imporre dieci, undici vaccinazioni, addirittura con sanzioni per chi sceglie di non vaccinare i propri figli ai quali vorrebbero pure negare il diritto all'istruzione.
Leggo anche di medici, particolarmente citati e intervistati, che chiedono a gran voce l'obbligatorietà delle vaccinazioni, probabilmente con la stessa sicumera con la quale i loro "antenati" usavano con grande facilità il salasso come medicamento universale.
Non mi piace.
Non sono contrario aprioristicamente alla vaccinazione (dall'anno scorso ho deciso di vaccinarmi contro l'influenza) ma dieci, undici o più mi sembrano francamente troppe e, soprattutto, l'obbligatorietà comporta l'ennesima limitazione alla Libertà degli Individui, davanti al Moloch stato.

domenica 29 luglio 2018

Luna rossa


Anch'io venerdi notte ha guardato la Luna rossa.
Forse lo "spettacolo" è stato gonfiato ad arte.
Non mi è apparsa poi tanto "eccezionale" come gli articoli di stampa e i servizi televisivi hanno voluto farci credere.
L'eccezionalità infatti non era nella visione, ma nelle circostanze e nella durata.
A fianco (relativamente parlando) si individuava anche Marte e, forse, Venere e Giove.
Ma se Marte era (e lo sarà ancora per qualche giorno) un puntino particolarmente luminoso e visibile, gli altri due pianeti sono facilmente confondibili con le altre stelle.
Certo la "scoperta" dell'acqua su Marte è venuta a fagiolo per il "mito", anche se i progressi reali sono talmente lenti che comincio a dubitare di poter vedere l'Uomo su Marte come già lo vidi sulla Luna.
Meglio così, perché la realtà dello spazio è molto più prosaica della fantasia che ci consente di cavalcare tra le stelle in ogni momento.

domenica 22 luglio 2018

30 centesimi di troppo

Il Resto del Carlino, da tre settimane, ha aumentato il prezzo del quotidiano in vendita al sabato di trenta centesimi.
Una inezia in termini assoluti ( anche se rappresenterebbe un aumento del 20% rispetto al prezzo abituale) causato dall'obbligo di comprare anche un inutile inserto estivo.
Tale ulteriore fascicolo ha preso il posto dell'inserto pseudo culturale del sabato che mi ricordo di aver letto fosse stato voluto da Bruno Vespa quando fu nominato direttore editoriale di tutti i quotidiani del gruppo.
Inizialmente separato, acquisto volontario, fu poi allegato senza aggravio di costo al quotidiano in uscita sabato, presumibilmente perché nessuno lo comprava.
Questa volta, invece, è inserito obbligatoriamente nel pacchetto.
Ed è l'obbligatorietà che non mi piace.
Gli omaggi non si discutono, anche se non interessano, ma se si deve pagare sarebbe giusto lasciare ai sempre meno lettori di quotidiani la scelta se acquistarlo o no.
Se sabato prossimo si ripeterà l'obbligo di acquisto, non comprerò il Carlino e, per un giorno, farò senza la cronaca di Bologna.
Ho anche scritto, senza ottenere risposta forse perché ho aggiunto una critica ai melensi editoriali di Bruno Vespa che probabilmente si fa pagare la fama, non certo gli inesistenti contenuti.
Non credo che le iniziative di obbligare i lettori a pagare di più per qualcosa che non si desidera, possano aiutare la stampa cartacea a riprendere quota.

domenica 15 luglio 2018

Libro e pizzette, vacanze perfette

Ho iniziato quella che, se i tempi e l'ordine di uscita saranno rispettati, potrebbe essere l'ultima vacanza lunga tra due periodi lavorativi.
Il periodo è il solito e anche la lunghezza, quella abituale.
La montagna è sempre uguale, con il suo tempo incerto.
Stando alle previsioni (ma chi può dirmi cosa accadrà in queste tre settimane ?) non dovrebbe esserci il caldo dell'anno scorso dal quale si aveva refrigerio solo stazionando nei boschi in quota.
Da ieri, già due temporali e le previsioni a breve (lunedì e martedì) indicano alta probabilità di pioggia.
Allora ecco il "piano b" ben collaudato negli anni.
Una sana lettura di qualche giallo alternato a classici di fantascienza, il tutto accompagnato da assaggi di pizzette che, anche se non sono al livello di quelle di Laganà o di Atti, restano sempre l'accompagnamento ideale per una bella trama.
Libro e pizzette, vacanze perfette.

domenica 8 luglio 2018

Una app non si nega a nessuno

Nei romanzi di fantascienza una denuncia è costante: l'alienazione che deriva dall'abuso delle funzioni che macchine e computer mettono a disposizione per migliorare la nostra vita.
Ultimamente ho letto le modalità di uso delle mobike di Bologna ed ho deciso di non fruirne.
Intanto dovrei "scaricare una app" e già questa sarebbe una intrusione nella mia sfera privata perché comporta l'autorizzazione all'accesso a dati personali.
Dovrei quindi sottoscrivere un abbonamento o scegliere il pagamento a consumo (con cauzione immediata) comunicando, ovviamente i dati della mia carta di credito che, così, entrerebbero in una banca dati disponibile per ogni nerd malintenzionato.
Infine sarei alla mercè della "lettura ottica" tramite il telefono per sbloccare e bloccare la bicicletta, lasciarla solo negli "appositi spazi", il tutto senza mai poter interagire con un essere umano.
No, grazie, preferisco andare a piedi o usare i mezzi pubblici, la mia vespa (che il prossimo anno compirà venti anni di onorato servizio) o la mia automobile.
Le  "app" mi sembrano la nuova frontiera della disumanizzazione dei rapporti interpersonali. 

domenica 1 luglio 2018

I mondiali dimostrano che non esiste unione europea

Alzi la mano chi non ha goduto per l'eliminazione della Germania dai mondiali.
Alzi la mano chi non spera che altrettanto capiti anche alla Francia.
Alzi la mano chi tifa perchè sia la Francia a vincere i mondiali.
Scommetto che nessuno ha alzato la mano.
Certo, magari qualcuno, ripensandoci direbbe di averla alzata, qualcuno che dice di essere "cittadino del mondo" e così, facendo forza sui suoi stessi sentimenti di pancia, vuole mantenere un' aplomb europeista.
Magari fuori dal tempo.
Ma sono convinto, anche per quello che ho sentito dai colleghi, al bar, all'edicola, in ogni ambienti dove ci si rilassa per qualche minuto parlando di amenità dove tutti hanno goduto per l'eliminazione dei tedeschi, che noi Italiani non amiamo francesi e tedeschi.
Magari, in base alle nostre idee esperienze e passioni e letture, possiamo amere di meno gli uni o gli altri, ma non li amiamo.
Così se si domandava per quale squadra facessero il tifo visto che l'Italia non era presente, la maggioranza relativa rilevata da un sondaggio diceva Brasile (sbagliando, perchè vincendo il Brasile andrebbe a più due coppe sull'Italia), magari Argentina, provocatoriamente Islanda, ma la Francia e Germania erano in fondo alla lista.
E non è questa la dimostrazione migliore che parlare di unione europea è una forzatura, perchè ogni Popolo, ogni Nazione persegue (giustamente) i propri interessi ?

giovedì 28 giugno 2018

Mondiali

Beh, alla fine la Germania è stata eliminata.....
I mondiali non li seguo, ma la notizia della sua eliminazione mi rallegra.

domenica 24 giugno 2018

Ci avevo sperato per 95 minuti

Al novantacinquesimo, su punizione, la Germani ha battuto la Svezia.
Che delusione !
Ci avevo sperato fino a quel momento.
Con un solo punticino la Germania era praticamente eliminata e la cosa mi avrebbe fatto un piacere immenso.
Perchè visto che l'Italia il mondiale non lo vincerà (non partecipandovi ... ) almeno che i "nemici" di sempre non prendano vantaggio su di noi.
Quindi prima saranno eliminati Brasile (concendo andrebbe a +2 coppe vinte sull'Italia), Germania (che per la prima volta ci rupererebbe andando a + 1 e raggiungendo il Brasile), Argentina ( vincendo andrebbe solo a -1 dall'Italia, ma è la nazionale di Maradona che non ho mai sopportato) e, aggiungo,Francia e Spagna con la loro arrogante supponenza, tanto meno dolorosa sarà la nostra assenza.
Perchè si tratterebbe sostanzialmente di un rinvio dell'appuntamento fra quattro anni quando, ne sono certo, anche noi diremo la nostra.

domenica 17 giugno 2018

Il Nettuno di nuovo in gabbia

Ci risiamo.
Quasi come un antipasto per la minacciata transennatura permanente, il Nettuno è di nuovo in gabbia e, di nuovo, a distanza di pochi mesi, per asseriti lavori di restauro, questa volta alla vasca.
Mi sembra strano che ogni due per tre debbano essere effettuati lavori di restauro in una scultura che da cinquecento anni resiste al tempo (cronologico ed atmosferico) e agli uomini.
Come diceva il grande Andreotti, a pensare male si fa peccato, ma spesso si azzecca.
Dietro un restauro si muovono infatti tanti soldi, esattamente come si muovono dietro una modifica architettonica come potrebbe essere la barriera con la quale dicono di voler  "proteggere" il Nettuno.
Si muovono e si mobilitano architetti, ingegneri, geometri, appalti.
Che sia questa la spiegazione di tutto questo tsunami di "restauri" ?

domenica 10 giugno 2018

Mondiali senza l'Italia

Mercoledì inizieranno i mondiali, i primi della mia vita senza l'Italia.
Per la verità anche nel 1958 eravamo fuori ma, avendo meno di due anni di età, non me ne accorsi ...😏
Ho letto il programma delle partite ed ho visto che hanno lasciato fuori l'Italia e l'Olanda per far giocare l'Arabia Saudita, il Marocco, l'Egitto e altre nazioni che nulla hanno dato o possono dare al calcio.
Mi sembra una scelta dettata unicamente da quel malinteso senso "politicamente corretto" che ha portato nel passato gli Stati Uniti al deleterio sistema delle quote per i negri e che ha portato recentemente anche noi Italiani alle "quote rosa" nei consigli di amministrazione e nelle liste dei candidati.
Io, invece, sono per il merito, a prescindere dalla razza, dal sesso, dall'opinione politica o dalla fese religiosa.
Non credo sia difficile, come per il tennis, organizzare una classifica di merito, con le teste di serie e, quindi, giocare tornei con le squadre che siano veramente le migliori.
E se fossero tutte di un unico continente, razza o area, pazienza, tocca agli altri darsi una mossa, non ai migliori farsi da parte.

domenica 3 giugno 2018

La solita estate kitsch del comune di Bologna

Come ogni anno, arriva l'estate e il comune di Bologna spende soldi per far montare uno schermo gigante sul crescentone di piazza Maggiore, per poi spenderne altri per smontarlo e altri ancora per riparare i danni alla pavimentazione.
Tutto lavoro per le coop, immagino.
E come tutti gli anni colgo l'occasione per protestare contro tale sfregio ad una delle piazze più belle d'Italia.
E' vero che il crescentone vuoto è meta di bivacchi, ma per quelli basterebbe una polizia municipale più ... vigile che non c'è non per responsabilità degli agenti, ma di chi dovrebbe disporre l'intervento e che, invece, preferisce utilizzarli per fare multe e installare spie elettroniche sui viali e tartassare chi, magari alle otto del mattino della domenica, con la strada completamente vuota, osa andare ai sessanta orari anzichè ai cinquanta.
Immagino che prima o poi finirà questa volonta autodistruttrice della bellezza e, quindi, torneremo ad un'epoca normale.
Ovviamente, visti gli anni che passano, mi piacerebbe che fosse più prima che poi ...

domenica 27 maggio 2018

Privacy

E' terminata una settimana in cui la mia casella di posta è stata perseguitata dai messaggi sulla "policy" di varie aziende in materia di "privacy".
Per alcune, sapevo benissimo di aver concesso l'autorizzazione ad essere seccato con i messaggi (prima fra tutte, ovviamente quella che fornisce il servizio di posta elettronica), ma di altre non sapevo assolutamente nulla, anzi so di non aver mai esplicitamente fornito alcuna autorizzazione.
Immagino che il consenso sia stato dato nelle pieghe di reali autorizzazioni.
Non ho risposto a nulla, non ho "cliccato" su nulla e non intendo perdere tempo per tale, ennesima, costosa pagliacciata provocata da una europa piccola piccola che arriva sempre quando i buoi sono scappati, ma sempre per spillare soldi dalle nostre tasche.
Quindi l'avviso ai naviganti è questo: se non troverete più, in futuro, questo blog è perchè non intendo fornire dati, nè accettare "policy" che non sia quella del buon senso.

domenica 20 maggio 2018

Nettuno libero !

Da qualche tempo leggo nel Carlino di progetti per ingabbiare il Nettuno.
La scusa è sempre quella: il vandalismo.
La realtà è sempre la stessa: togliere alle persona il legittimo, pieno godimento di un bene pubblico.
Certo che gli agenti atmosferici e la vicinanza delle persone che si siedono ai bordi della fontana, sui gradini e magari, ogni tanto, quando il Bologna vince lo scudetto (...) o l'Italia i mondiali (?!?!?) qualcuno, per la gioia, si arrampica sul nostro Gigante e si tuffa nella vasca.
E allora ?
Quei comportamenti, ancorchè poco consoni, rappresentano la felicità di un popolo che, nel condividerla con un monumento che appartiene alla città ( e non alla sovrintendenza o al sindaco !) trova la sua piena espressione.
Del resto ogni momumento storico ha qualla patina di decadenza, di uso, di consumo che lo rende ancora più affascinante a caro ai cittadini.
Immaginate come possa apparire distante e quindi estraneo il Nettuno se fosse circondato da un muretto (?!?!?) o da un cancello o da una vetrata in plexiglas, potendolo guardare solo da lontano.
Con singolare coincidenza (a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca diceva un Grande come Giulio Andreotti) la nuova campagna per il muretto è stata preceduta da un articolo grondante indignazione per una piccola scritta con il pennarello, fatta (forse ...) da un ragazzo tra i tanti che in questi giorni affollano Bologna in gita scolastica.
Non sarebbe sufficiente una telecamera per individuare eventuali vandali e far loro pagare i danni ?
Invece di usare quegli strumenti di spionaggio per imporre divieti di circolazione e sanzioni ai trasgressori (che non danneggiano nulla e nessuno) si utilizzino gli strumenti che ci offre la tecnica per colpire i vandali, gli imbrattatori (che vorrebbero farsi chiamare "writers" pretendendo di possedere qualità artistiche !) e la sicurezza personale dei cittadini.
Nettuno libero, città interamente percorribile e godibile da tutti !

domenica 13 maggio 2018

Bel tempo, brutta gente

Sembra che l'arrivo del bel tempo, del caldo, influisca sull'educazione e il buon gusto delle persone.
Con i primi caldi possiamo già vedere in giro abbigliamenti (se così possono essere chiamati) che neppure un turista tedesco, ormai, osa più indossare.
Sembra proprio che ci sia in alcuni una gara a mostrare un totale svilimento verso la propria dignità e verso il senso estetico del prossimo, manifestando quindi un evidente disprezzo verso se stesso, prima ancora che verso il prossimo.
A ciò si accoppia una trascuratezza dei più elementari concetti di educazione quali carte e sigarette per terra e una trasandatezza che tracima ogni criterio di libertà individuale.
Il crescentone di Piazza Maggiore trasformato in un bivacco e i portici resi impraticabili da mandrie di "studenti" (che non si sa bene cosa abbiano appreso) che si spingono l'uno con l'alro, berciando ad alta voce e impedendo spesso il passaggio nonostante ci sia ancora chi chiede "permesso".
Un pessimo esempio per i giovani immigrati che, pur di essere accettati nel gruppo, manifestano più di ogni altro simili sforntatezze, come quando salgono in massa negli autobus, non pagano il biglietto e occupano più posti appoggiando i piedi sulle sedie.
Fino a dove arriverà questa decadenza che si manifesta sempre di più, ogni anno che passa ?

domenica 6 maggio 2018

Salutiamo anche l'unico, vero Archie Goodwin

Avevo in mente una filippica contro l'idea (per me balzana) di recintare definitivamente il Nettuno per evitare che la gente possa sfiorarlo o scrivere della partita di ieri sera persa dal Bologna a Torino contro la Juventus (sconfitta indolore, vista la mia ostilità allo scudetto per il Napoli, oggi unica alternativa alla Juventus), ma appena ho acceso il computer ho visto la notizia della morte (a 89 anni) di Paolo Ferrari, l'Archie Goodwin del miglior Nero Wolfe televisivo.
Una recitazione pulita, senza le penose inflessioni dialettali degli "attori" di oggi più esperti di cinguettii e polemiche che di dizione, uno stile classico anche nel portamento e nell'abbigliamento che lo distingueva e lo faceva apprezzare verso un insano giovanilismo che vuole tutto in uniforme, meglio se mezza stracciata, purchè costosa e firmata.
Lo ricordo anche in una pubblicità durata anni di un detersivo e che dicono gli abbia consentito di fare, senza preoccupazioni economiche, quelle rappresentazioni teatrali che non raccolgono incassi di rilievo, ma costano, distinguono i veri attori dalle scamorze e, purtroppo, attirano un pubblico sempre più limitato.
Addio Archie Goodwin della televisione anni settanta che raggiunge il suo Nero Wolfe sugli schermi del Paradiso.

domenica 29 aprile 2018

Turismo sì, degrado no

Mentre a Venezia cominciano ad assumere provvedimenti, ancora morbidi, per evitare che un turismo non "di massa", che sarebbe benefico, ma solo volgare e maleducato, degradi la città sottraendola ai suoi abitanti, a Bologna, alle prese solo da pochi anni, con un flusso turistico considerevole, assistiamo sempre più ad un degrado al quale non si pone alcun freno.
Ogno giorno, uscendo dall'ufficio sia per la pausa pranzo che al termine della giornata di lavoro, assisto a come le nostre piazze centrale siano devastate da un turismo che tale in realtà non è.
In particolare nei giorni scorsi, la prima settimana di autentico bel tempo e temperature elevate, il crescentone di piazza Maggiore era quasi impraticabile per la gente che vi si era sdraiata e con varie comunitive che ne aveva occupata una larga fetta per consumare un pranzo al sacco (quando ci sono tanti locali nelle strade laterali dietro il Palazzo dei Banchi).
Tutto questo davanti al palazzo comunale e sicuramente i vigili urbani di servizio avranno notato tale degrado, ma probabilmente hanno l'ordine di non intervenire.
Così, mentre Venezia cerca di porre riparo al lassismo degli anni scorsi e ho avuto il piacere di ascoltare il sindaco che parlava di "una notte in carcere" per chi maggiormente offendeva il decoro della città e dei suoi abitanti, Bologna non sembra aver imparato nulla dalle città che prima di noi hanno avuto la ricchezza ma anche i problemi del turismo e si avvia verso un sempre maggior degrado.

mercoledì 25 aprile 2018

Come volevasi dimostrare

E' la continuazione ideale del commento di domenica.
Oggi sul Carlino cartaceo e da ieri su quello online, in cronaca di Bologna, è apparso questo articolo.
Anche questa mattina un lavavetri mi si è avvicinato mentre ero fermo ad un semaforo (in zona viale Aldini) nonostante avessi l'automobile (ed il parabrezza) puliti.
Al mio cenno negativo si è rivolto altrove.
Però mi è venuto da pensare: e se con altri due compari mi avesse aggredito ?
Con quali strumenti mi sarei potuto difendere ?
E se mi fossi difeso con troppo vigore, quante grane avrei avuto nel futuro ?
E gli altri automobilisti sarebbero accorsi in aiuto ?
Mi sono risposto e credo che siano le risposte che ha avuto il malcapitato automobilista aggredito.
Con le leggi attuali non abbiamo strumenti di difesa, perchè se reagissimo (ad esempio usando la macchina come arma per asfaltare gli aggressori) verremmo perseguitati in giudizio e con la ciliegina di un risarcimente che noi, vittime, dovremmo corrispondere ai parenti degli aggressori da noi neutralizzati.
Gli altri automobilisti non avrebbero alzato un dito, perchè se lo avessero si sarebbero trovati esattamente nella stessa identica posizione di cui sopra.
Prima o poi a tutto questo dovrà essere posto fine, in un modo o nell'altro.

domenica 22 aprile 2018

Ainpospiò

Possibile che ogni giorno non sia possibile passeggiare per il centro di Bologna senza che qualche immigrato (sempre gli stessi) schierati nel quadrilatero Pescherie Vecchie, Drapperie, Orefici, Piazza Re Enzo, non vengano a chiedere, sempre più insistentemente, soldi ?
E che lo facciano anche ai turisti che immagino non avranno una grande opinione della sicurezza a Bologna ?
E che non si accontentino di un "no", ma insistano, si fermino accanto quando stiamo parlando con qualcun altro e anche si avvicinino, silenziosamente, alle spalle quando tiriamo fuori il portafoglio per pagare un acquisto ?
E non mi si venga a dire che sono "profughi".
Sono tutti molto giovani, in forze e potrebbero benissimo restare a casa loro per coltivare le loro terre o, anche, per combattere per la loro patria.
E neanche un vigile urbano che pattugli le strade del centro, a piedi, dove l'unico presidio (fisso) e quello dei militari davanti a San Petronio con ordini precisi di non abbandonare la loro consegna.
Come si dice a Bologna ?
Ainpospiò !

sabato 14 aprile 2018

Cesarino Cervellati

Non posso, in questo spazio, dimenticare un saluto a Cesarino Cervellati, morto a 87 anni venerdì 13 aprile.
La nostra generazione non può averne un ricordo da giocatore avendo lui smesso (presto per i canoni odierni) nel 1961/62, quando noi avevamo i primi approcci con il mondo del calcio e del tifo rossoblu, ma ce lo ricordiamo come "Salvatore della Patria" in due o tre circostanze, quando fu chiamato a salvare il Bologna dalla retrocessione, magari in coppia con il "Mago di Turi", Oronzo Pugliese.
Credo che una volta sia partito da allenatore in prima, ma probabilmente non era destino e venne sostituito, così come non gli riuscì il miracolo di salvare il Bologna dalla prima, umiliante, retrocessione del 1982.
Cervellati fu una bandiera, di quelle che, oggi, non ci sono (quasi) più, in nessuna squadra dove i mercenari stranieri, autentici lanzichenecchi del calcio italiano, debordano per la miopia dei dirigenti che, ancora, nonostante l'eliminazione dai mondiali di Mosca, non assumono l'unica decisione saggia: limitarne la presenza in campo.
Era un calcio più lento, un calcio meno ricco, un calcio da passione famigliare.
E Cervellati, prima giocatore e poi fedele allenatore del Bologna, ne ha rappresentato benissimo l'essenza.

domenica 8 aprile 2018

Horror e fantasy: come possono avere successo ?

Sono venuto a sapere che i libercoli da edicola, magari di case editrici che appaiono per dieci numeri e poi chiudono, che trattano di horror e fantasy hanno un seguito significativo tra i giovani, fino ad essere più venduti della fantascienza.
Recentemente Sky ha trasmesso un film molto celebrato e pubblicizzato, tratto da un romanzo di Stephen King, La Torre Nera.
Non sono riuscito ad andare oltre i cinquanta minuti di visione e solo perchè, dopo aver letto tutte le recensioni entusiaste, mi dicevo: adesso finisce il prologo e inizia finalmente il vero film ...
Un casa editrice bolognese, erede e continuatrice delle storiche Libra e Perseo, la Elara, pubblica con successo romanzi e deve pure procedere a ristampe, di autori che si chiamano Thomas Ligotti, Paul De Filippo, Jeff Vandermeer, che dell'horror e dello steampunk hanno fatto la loro cifra distintiva.
Poichè una collezione non è completa se non si hanno tutti i volumi di una rivista o di una collana, li compro e cerco di leggerli.
Un paio di pagine alla volta perchè le palpebre calano inesorabilmente su scritti che, dal mio punto di vista, avrebbero visto solo il cestino.
E mi domando se questa (insana) passione per l'horror o il fantasy estremo non sia uno specchio dei tempi, di una generazione (temo anche più di una) che avendo avuto tutto cerca sensazioni forte nelle scene violente, ripugnati e negli incubi malsani di morte e di magia.
Ai posteri l'ardua sentenza e per rifarmi gli occhi, io ricorro ad un sano romanzo di vera fantascienza di John Wyndham o Edmond Hamilton oppure ad un giallo, anche di autori contemporanei con una bella trama classica.