domenica 24 febbraio 2019

Bicilcette contromano

Ho letto che nel nuovo codice della strada attualmente in discussione, si vorrebbe consentire alle biciclette di circolare contro mano.
Spero che i nostri legislatori rinsaviscano.
Già i ciclisti sono indisciplinati e credono che tutto sia loro concesso, se aggiungiamo anche la forza di una legge perchè possano circolare contromano avremmo delle autentiche micce di incidenti sulle strade.
Mi domando con quale criterio si possa introdurre una simile normativa.
Pensano che, contromano, il ciclista, vedendo arrivare la macchina si accosti o si faccia più prudente ?
Ne dubito, il ciclista penserà che, essendo stato visto dall'autista, sarà quest'ultimo a doversi ingegnare per non asfaltarlo, perchè tanto tutte le conseguenze sarebbero sempre a carico dell'automobilista.
E come la mettiamo con le curve cieche ?
Come si fa ad evitare un frontale se io curvo con la macchina mentre un ciclista mi viene incontro e lo vedo solo quando è già sotto le mie ruote ?
Hanno le piste ciclabili, circolano liberamente nelle aree pedonali, sotto i portici, ma legittimare anche il contromano mi sembra una autentica sciocchezza.

domenica 17 febbraio 2019

Dedicato ai sessantenni

Marcello Veneziani è un filosofo, giornalista, scrittore, nostro coetaneo.
Autore sia di saggi di politica che filosofici, ha diretto settimanali, ha scritto sul Giornale, sul Tempo e ora su La Verità e Panorama.
Le sue idee sono quasi sempre in linea con le mie e il "quasi" sta nella differenza di sentimento sulla questione meridionale (o, se vogliamo, settentrionale).
Nel suo sito vengono pubblicati gli articoli che leggo su La Verità o su Panorama.
Oggi ne è uscito uno "impolitico", sulle ali di una certa nostalgia positiva che, idealmente, ritengo dedicata a tutti noi, che avevamo venti anni negli anni settanta.

domenica 10 febbraio 2019

Il Giorno del Ricordo

Come ogni anno dal 2004, il 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo, dedicato ai nostri Connazionali vittime della ferocia assassina dei comunisti slavi.
Una violenza che non finì con le Foibe, ma che è continuata con gli espropri, le persecuzioni, la costrizione all'esilio degli Italiani di Fiume, Istria e Dalmazia, Terre Italiane solo provvisoriamente sotto amministrazione slovena e croata.
In questo 2019 c'è qualcosa di nuovo nell'aria.
Incredibilmente (o forse non tanto visto il radicale cambiamento del governo nazionale) la Rai si è ricordata della ricorrenza.
Venerdì 9 è andato in onda il film Red Land (Rosso Istria) che narra la vicenda di Norma Cossetto, violentata e uccisa dai comunisti slavi.
Un simbolo delle tante violenze che gli Italiani hanno subito a Fiume, Istria e Dalmazia e che è complessivamente rappresentato dalle Foibe, cavità carsiche dove vennero barbaramente gettati,a volte ancora vivi, gli Italiani catturati dalle truppe di Tito.
E' strano vedere sulla Rai un film che non appartiene al novero di quelli certificati dalla intellighenzia globalista, anche se, a pensare male, si può rilevare come sia stato trasmesso su rai3, cioè sulla rete marginale della Rai e in concomitanza con il Festival di Sanremo che notoriamente schiaccia tutti gli altri ascolti.
In compenso oggi ci sarà una edizione speciale di Radio Anch'io su radio uno per commemorare la data del 10 febbraio.
Sono passati settanta e più anni, ma si comincia finalmente a parlare di quel che accadde a cavallo della fine della seconda guerra mondiale a Fiumi, in Istria e in Dalmazia.
Il Giorno del Ricordo diventa così una data sempre più significativa nel panorama delle celebrazioni e ricorrenze che si susseguono ogni anno.

domenica 3 febbraio 2019

Occorrono 17 miracoli per salvarsi

Dopo un ostinata resistenza, la società calcio Bologna ha deciso di rimuovere Inzaghi da allenatore, sostituiendolo con un cavallo di ritorno, Sinisa Mihailovic.
Posso immaginare che per convincerlo a prendersi una simile pesca, Mihailovic sia stato ricoperto d'oro per pochi mesi di lavoro.
Ma è giusto che sia così, perchè per salvare il Bologna non basta un miracolo solo, ma ne occorrono diciassette, cioà tante quante sono le partite che mancano alla fine del campionato.
Il primo è attesa per questa sera alle 18, sul campo di San Siro contro l'Inter.
Beato chei ci crede !