Sono molti anni che quando penso alla data che devo indicare nelle lettere o nei documenti per dire "oggi", scrivendo duemila ... mi viene da pensare di vivere nel futuro.
Ovviamente è un condizionamento di una parte delle mie letture di fantascienza (un'altra parte mi fa quotidianamente pensare - sperare ? - di arrivare in ufficio e trovare un cadavere immerso nel sangue e magari con un coltello piantato nel cuore in modo che non vi sia dubbio che di omicidio si tratti e si possa iniziare ad indagare ... :-).
Ma l'ambientazione del 2015 (e il 2010, il 2000, il 2005, il 2014 e probabilmente anche il 2016 e il 2020 ...) è come ce lo aspettavamo ?
Quante date ci siamo lasciati indietro nel corso di questi anni, senza che quel che veniva descritto si è poi avverato ?
Andando a memoria il primo passaggio "a vuoto" è il 1975: occhi bianchi sul pianeta Terra, con Charlton Heston.
Un film figlio dell'epoca in cui si paventava una guerra totale, con atomica distruzione dell'Umanità (cosa alla quale non ho mai creduto, da inguaribile ottimista che non sopporta i catastrofisti in s.p.e.) e pochi sopravvissuti, reietti e perennemento in fuga e in lotta con i mutanti creati dalle radiazioni nucleari.
Andato.
Lo stesso Jonas che aveva 20 anni nel 2000, oggi è un adulto di trentacinque anni, forse, chissà, con una sua famiglia, una sua professione e, magari, dopo tutto quello che gli si preconizzava, fa il cassiere in banca.
E che dire di quel romanzo (utopico ?) di Orwell, 1984, tradotto in cinema più volte ?
Beh, forse, tutto sommato, qualcosa ha azzeccato.
Il controllo ossessivo dei movimenti delle persone, dei loro pensieri, dei loro denari e la sottile influenza della propaganda sono realtà.
La ditttatura del pensiero unico, anche, pur se chi continua a ragionare con il proprio cervello non viene (ancora) "riprogrammato" a forza.
I grandi imperi totalizzanti, si stanno delineando.
Il blocco angloamericano, quello dell'euro, quello russo, quello cinese, quello islamico e quello sudamericano.
Per fortuna esiste ancora un soffio di Nazionalismo che ci salva (per quanto ancora ?) dall'omologazione.
Sempre ambientato (senza successo) nel secolo scorso, abbiamo un classico veteroambientalista: Spazio 1999.
La Luna è divenuta la discarica delle scorie nucleare che attivano una violenta esplosione che porta il nostro satellite ad essere scaraventato fuori dalla orbita terrestre e viaggiare nel cosmo, con tutta la sua base spaziale.
Siamo entrati nel 2015 e la Luna è ancora lì, che ispira "messe di sogni" che "ondeggia" al suo "mite chiarore".
Il più noto film, però, che ha indicato una data per una qualche scadenza, è 2001 Odissea nello spazio, tratto da un romanzo di Arthur C. Clarke.
Un film che, a me, non è mai piaciuto.
Lo vidi nel 1970 alla sua uscita.
Ho provato a guardarlo di nuovo da adulto, per due volte, ma non riesco proprio ad entrare nel meccanismo e il film mi annoia tremendamente, tanto che è forse l'unico dei classici di fantascienza che non posseggo.
Comunque anche l'avventura di 2001 è superata e non realizzata.
Certo, abbiamo una stazione internazionale dopo una lunga corsa a due nello spazio che ha portato gli Americani sulla Luna e abbiamo anche nostri astronauti come l'attuale ora in orbita che viene tanto esaltata, ma che a me sembra molto gelida e molto più simile all'androide Data di Star Trek The Next Generation che ad una eroina piena di umanità.
Possiamo quindi auspicabilmente sperare che, non essendosi mai verificati le visioni dei film e romanzi, non si realizzi neppure l'orripilante ipotesi di 2022 i sopravvissuti, dove si ipotizza un cibo prodotto con carne umana, all'interno di una città cupola, sempre per difendersi da radiazioni etc., in cui la catena alimentare comincia a manifestare segni di carestia.
Un 2015 che supera di slancio tante scadenze, ma che ne porta una sicura: i 40 anni dalla nostra maturità.
Nel senso di esame, ovviamente.
Da quel luglio 1975 sono passati tanti anni, eventi e, purtroppo, alcuni di noi non ci sono più ed altri vivono momenti di tristezza e sofferenza.
Le nostre aspirazioni, speranze, sogni, hanno trovato, in tutto o in parte soddisfazione ?
Probabilmente, come spesso accade, il bilancio sarà complessivamente in pareggio, il che è, considerando i deficit che imperversano, assai positivo.
Buon anno.