domenica 29 luglio 2018

Luna rossa


Anch'io venerdi notte ha guardato la Luna rossa.
Forse lo "spettacolo" è stato gonfiato ad arte.
Non mi è apparsa poi tanto "eccezionale" come gli articoli di stampa e i servizi televisivi hanno voluto farci credere.
L'eccezionalità infatti non era nella visione, ma nelle circostanze e nella durata.
A fianco (relativamente parlando) si individuava anche Marte e, forse, Venere e Giove.
Ma se Marte era (e lo sarà ancora per qualche giorno) un puntino particolarmente luminoso e visibile, gli altri due pianeti sono facilmente confondibili con le altre stelle.
Certo la "scoperta" dell'acqua su Marte è venuta a fagiolo per il "mito", anche se i progressi reali sono talmente lenti che comincio a dubitare di poter vedere l'Uomo su Marte come già lo vidi sulla Luna.
Meglio così, perché la realtà dello spazio è molto più prosaica della fantasia che ci consente di cavalcare tra le stelle in ogni momento.

domenica 22 luglio 2018

30 centesimi di troppo

Il Resto del Carlino, da tre settimane, ha aumentato il prezzo del quotidiano in vendita al sabato di trenta centesimi.
Una inezia in termini assoluti ( anche se rappresenterebbe un aumento del 20% rispetto al prezzo abituale) causato dall'obbligo di comprare anche un inutile inserto estivo.
Tale ulteriore fascicolo ha preso il posto dell'inserto pseudo culturale del sabato che mi ricordo di aver letto fosse stato voluto da Bruno Vespa quando fu nominato direttore editoriale di tutti i quotidiani del gruppo.
Inizialmente separato, acquisto volontario, fu poi allegato senza aggravio di costo al quotidiano in uscita sabato, presumibilmente perché nessuno lo comprava.
Questa volta, invece, è inserito obbligatoriamente nel pacchetto.
Ed è l'obbligatorietà che non mi piace.
Gli omaggi non si discutono, anche se non interessano, ma se si deve pagare sarebbe giusto lasciare ai sempre meno lettori di quotidiani la scelta se acquistarlo o no.
Se sabato prossimo si ripeterà l'obbligo di acquisto, non comprerò il Carlino e, per un giorno, farò senza la cronaca di Bologna.
Ho anche scritto, senza ottenere risposta forse perché ho aggiunto una critica ai melensi editoriali di Bruno Vespa che probabilmente si fa pagare la fama, non certo gli inesistenti contenuti.
Non credo che le iniziative di obbligare i lettori a pagare di più per qualcosa che non si desidera, possano aiutare la stampa cartacea a riprendere quota.

domenica 15 luglio 2018

Libro e pizzette, vacanze perfette

Ho iniziato quella che, se i tempi e l'ordine di uscita saranno rispettati, potrebbe essere l'ultima vacanza lunga tra due periodi lavorativi.
Il periodo è il solito e anche la lunghezza, quella abituale.
La montagna è sempre uguale, con il suo tempo incerto.
Stando alle previsioni (ma chi può dirmi cosa accadrà in queste tre settimane ?) non dovrebbe esserci il caldo dell'anno scorso dal quale si aveva refrigerio solo stazionando nei boschi in quota.
Da ieri, già due temporali e le previsioni a breve (lunedì e martedì) indicano alta probabilità di pioggia.
Allora ecco il "piano b" ben collaudato negli anni.
Una sana lettura di qualche giallo alternato a classici di fantascienza, il tutto accompagnato da assaggi di pizzette che, anche se non sono al livello di quelle di Laganà o di Atti, restano sempre l'accompagnamento ideale per una bella trama.
Libro e pizzette, vacanze perfette.

domenica 8 luglio 2018

Una app non si nega a nessuno

Nei romanzi di fantascienza una denuncia è costante: l'alienazione che deriva dall'abuso delle funzioni che macchine e computer mettono a disposizione per migliorare la nostra vita.
Ultimamente ho letto le modalità di uso delle mobike di Bologna ed ho deciso di non fruirne.
Intanto dovrei "scaricare una app" e già questa sarebbe una intrusione nella mia sfera privata perché comporta l'autorizzazione all'accesso a dati personali.
Dovrei quindi sottoscrivere un abbonamento o scegliere il pagamento a consumo (con cauzione immediata) comunicando, ovviamente i dati della mia carta di credito che, così, entrerebbero in una banca dati disponibile per ogni nerd malintenzionato.
Infine sarei alla mercè della "lettura ottica" tramite il telefono per sbloccare e bloccare la bicicletta, lasciarla solo negli "appositi spazi", il tutto senza mai poter interagire con un essere umano.
No, grazie, preferisco andare a piedi o usare i mezzi pubblici, la mia vespa (che il prossimo anno compirà venti anni di onorato servizio) o la mia automobile.
Le  "app" mi sembrano la nuova frontiera della disumanizzazione dei rapporti interpersonali. 

domenica 1 luglio 2018

I mondiali dimostrano che non esiste unione europea

Alzi la mano chi non ha goduto per l'eliminazione della Germania dai mondiali.
Alzi la mano chi non spera che altrettanto capiti anche alla Francia.
Alzi la mano chi tifa perchè sia la Francia a vincere i mondiali.
Scommetto che nessuno ha alzato la mano.
Certo, magari qualcuno, ripensandoci direbbe di averla alzata, qualcuno che dice di essere "cittadino del mondo" e così, facendo forza sui suoi stessi sentimenti di pancia, vuole mantenere un' aplomb europeista.
Magari fuori dal tempo.
Ma sono convinto, anche per quello che ho sentito dai colleghi, al bar, all'edicola, in ogni ambienti dove ci si rilassa per qualche minuto parlando di amenità dove tutti hanno goduto per l'eliminazione dei tedeschi, che noi Italiani non amiamo francesi e tedeschi.
Magari, in base alle nostre idee esperienze e passioni e letture, possiamo amere di meno gli uni o gli altri, ma non li amiamo.
Così se si domandava per quale squadra facessero il tifo visto che l'Italia non era presente, la maggioranza relativa rilevata da un sondaggio diceva Brasile (sbagliando, perchè vincendo il Brasile andrebbe a più due coppe sull'Italia), magari Argentina, provocatoriamente Islanda, ma la Francia e Germania erano in fondo alla lista.
E non è questa la dimostrazione migliore che parlare di unione europea è una forzatura, perchè ogni Popolo, ogni Nazione persegue (giustamente) i propri interessi ?