Sul Carlino Bologna leggo che un anziano è stato aggredito mentre scattava fotografie per certificare il degrado intorno a casa sua.
Non scrivo una filippica sulla sicurezza, non credo vi siano dubbi sulla mia posizione e su come vorrei affrontare, avendone il potere, la questione, ma, come è nello spirito di questo commentario, per evidenziare con un pizzico di ironia l'età del nostro concittadino definito "anziano".
65 anni, due in più della nostra (piu o meno).
Anche se di recente ho letto un articolo su uno studio (forse commissionato dalla Fornero) che faceva partire l'anzianità dai 75 anni, sono sempre più i segnali del nostro imminente ingresso tra i senatori della Patria.
Le indagini statistiche, ad esempio, oscillano, quando ci chiedono la fascia di età, tra l'indicazione "oltre i sessanta" e quella "oltre i sessantacinque".
Oltre ... senza limite.
Ma il primo indizio fu al rinnovo della patente nel 2015.
Pur non avendo ancora varcato la soglia dei 60, la durata del rinnovo fu dimezzata a cinque soli anni, così che il prossimo anno dovrò ripetere la solita trafila burocratica.
Se il momento esatto ancora è incerto, dobbiamo rassegnarci: prima o poi, in autobus, qualcuno si alzerà in piedi e ci chiederà se vogliamo sederci.
Quello sarà il momento del nostro ingresso nella categoria degli anziani.