domenica 29 ottobre 2017

Rinascita troppo lenta

Nonostante il Bologna abbia il presidente più ricco della serie A, trecentesimo circa al mondo per patrimonio, non riesce a passare di fascia.
Le tre partite della settimana che, per noi, si è chiusa ieri sera a Roma, contro Atalanta, Lazio e Roma ci dicono che quelle squadre sono su un altro livello.
A parte il miracolo del pareggio contro l'Inter, contoinuiamo a perdere contro le "grandi" e le "medio grandi" e abbiamo perso persino contro la Fiorentina che i Della Valle (che pensavano di essere i nuovi Berlusconi e rischiano di essere i nuovi Cecchi Gori) vogliono vendere e, non riuscendoci in blocco, hanno smantellato la squadra dello scorso anno.
La "punta di diamante", profumatamente pagata, doveva essere Destro che, però, rischia di essere una copia di Acquafresca (e non sappiamo se a Terni vogliano un altro nostro "regalino").
Gli altri sono onesti pedalatori (Palacio è fuori quota in tutti i sensi) che corrono, ma non fanno la differenza.
Insomma, per avere la soddisfazione di una vittoria, dobbiamo aspettare le partite con il Benevento, la Spal, il Sassuolo e speriamo che il Crotone non mi smentisca.
Il tifoso bolognese ?
Santo subito.

domenica 22 ottobre 2017

E adesso giocano quasi tutti in Paradiso

A distanza di pochi giorni l'uno dall'altro, sono morti altri due giocatori del Bologna Campione d'Italia del 1963-1964.
Uno, Bruno Franzini, onesta riserva di Fogli e Bulgarelli, rimane solo nella memoria di chi, quell'anno, si appassionò talmente al Bologna da ricordarsi anche le riserve (stesso destino riservato ai due portieri Rado e Cimpiel tuttora in vita).
L'altro, Marino Perani, fu una stella di quel Bologna che, in seguito, allenò con alterne fortune.
Perani un folletto sulla destra, col suo numero sette, che lanciava preziosissimi palloni per Nielsen e Pascutti.
Perani cui, automaticamente, facciamo seguire Bulgarelli, Nielsen, Haller, Pascutti (Capra per chi vuole ricorda la formazione dello spareggio) e precedere da Negri, Furlanis, Pavinato, Tumburus, Janich, Fogli, con un automatismo che sa di invocazione ai santi del pallone in un periodo in cui il Bologna sembra sollevarsi, pallido ed emaciato, dagli stracci in cui era finito.
La morte di un personaggio pubblico colpisce tanto più quanto quella persona ha rappresentato un'epoca della nostra vita.
Indubbiamente per chi era bambino, quei nomi rappresentano il ricordo di un'età dell'oro, delle scoperte, delle speranze, dei sogni.
Ormai, di quei Campioni, sono rimasti in pochi.
William Negri, il portierone, che è ricoverato per problemi fisici e di memoria, il Capitano Mirko Pavinato (che a me sembrava vecchio già allora !) , il "libero" Franco Janich ("armadio" era soprannominato) e Romano Fogli, secondo solo a Bulgarelli nelle geometrie e nella visione di gioco.
Poi qualche riserva come Capra (il colpo a sorpresa di Bernardini nello spareggio quando dovette sostituire Pascutti troppo acciaccato per giocare e al sostituto naturale Renna, preferì un terziono) Rado e Cimpiel (il secondo e terzo portiere).
Ma se chiudo gli occhi e ripenso a quegli anni, li rivedo con gli occhi da bambino, correre in quel grande rettangolo verde che è lo stadio (Littoriale, Comunale, Dall'Ara) di Bologna.

domenica 15 ottobre 2017

Sempre a caccia dei nostri soldi

Il comune di Bologna (e non è il solo) è a caccia di soldi.
L'ultima trovata che hanno ipotizzato è far pagare il parcheggio per le seconde auto dei residenti.
Non bastava il bollo, il bollini blu, i divieti, le Rita e i Sirio (o Star ?) e tutti gli altri ambaradan ragionieristici e adesso vorrebbero penalizzare chi è così "ricco" da possedere una seconda auto.
E' una mentalità distorta che, invece di lasciare alla libertà individuale, limitando i divieti e concedendo gli spazi per parcheggiare, pensa di "educare" i cittadini, trasformandoci però in obbedienti sudditi.
Qualche giorno fa, in via d'Azeglio, ho visto due vigilesse che, inflessibili, multavano senza appello un trasportatore che, dovendo consegnare delle casse ad un esercizio commerciale e si era permesso di portare il furgoncino fino davanti il locale (adiacente il Gran Bar).
La particolarità che fa indignare è che erano le 7,20 del mattino !!!
Chi danneggia un furgoncino che sosta qualche minuto per scaricare alle 7,20 del mattino ?
E nessuno dice niente per i tavolini che praticamente ostruiscono via Pescherie.


domenica 8 ottobre 2017

La neolingua

L'immagine che propongo è uscita nei giorni scorsi sui quotidiani online.
L'ignoranza non ha limiti, ma io voglio pensare male, considerando il personale che vedo utilizzato per simili lavori stradali.
Non si tratterà dell'evoluzione della nostra Lingua per opera dei nuovi "italiani", quelle "risorse" tanto vezzeggiate da certi personaggi ?

domenica 1 ottobre 2017

Fusse che fusse ?

Domenica di assoluto riposo, godendosi le altre partite del Campionato.
Il Bologna è andato a vincere a Genova, così come ha vinto a Reggio Emilia contro il Sassuolo.
Due vittorie esterne consecutive, parte sinistra della classifica consolidata, da leccarsi i baffi.
Ormai non ricordo da quanto tempo non avevamo simili "soddisfazioni".
Non che si sia giocato bene, anzi, ma partite come quella di Reggio e quella di ieri l'anno scorso e negli anni precedenti le avremmo perse, mentre questa volta la parte che era del Bologna è stata interpretata dal Sassuolo e dal Genoa.
La dirigenza che ha scelto Saputo (che dicono sia intorno al trecentesimo posto tra gli uomini più ricchi del mondo: praticamente il Presidente del Bologna è il più ricco della serie A) ha sempre detto che il percorso sarà lungo, con miglioramenti anno dopo anno.
Se così fosse dovremmo aspettarci un campionato con qualche soddisfazione in più dello scorso anno e non con una salvezza sicura solo perchè c'erano (e probabilmente ci sono) almeno quattro squadre che non dovrebbero giocare in serie A.
Il gioco verrà ... forse.
Ma intanto godiamoci l'attimo.
Carpe diem.