Facendo seguito al commento di due domeniche fa, ho deciso di dare disdetta a Sky Sport scrivendo a parte le motivazioni che riguardano l'indecente offerta della partite di campionato.
In pratica Sky, senza alcuna riduzione nel prezzo (lasciando perdere quell'altra furbata delle fatturazioni ogni 28 giorni, riportate poi a 12 fatturazioni all'anno ma suddividendo per 12 il costo della fatturazione a 28 giorni cioè per 13 bollette all'anno), ci consente la visione di solo il 70% delle partite che vedevamo l'anno scorso.
Sarebbe come se la Barilla vendesse allo stesso prezzo le confezioni di pasta ma, invece di 500 grammi, ne mettesse 350 grammi.
Per non dire poi della difficoltà di visione, denunciata persino dai quotidiani che su questo argomento stanno rigorosamente zitti (evidentemente qualche guadagno arriva anche a loro, ovviamente a spese nostre) che conferma la necessità di occuparsi anche del collegamento internet.
Mi piace guardare il calcio in televisione, ma non accetto di essere preso in giro e se devo tornare alla radio, come nei miei primi 45 anni, me ne farò una ragione.
Con il sistema adottato guadagnano tutti: Sky, Dazn, le compegnie internet, i rivenditori di televisori e di decoder, gli installatori, i tecnici internet, la Lega calcio, le squadre di calcio, i calciatori, lo stato con l'iva che cresce aumentando il costo.
Tutti costoro guadagnano e noi paghiamo.
Nel silenzio assordante degli abituali indignati speciali: i "no a tutto", le associazioni dei consumatori ...