Ieri, come informa anche il Carlino Bologna, lavori di asfaltatura hanno "isolato" la zona in cui abito.
Unica strada per "scendere" in centro, quella dei Colli.
O per Monte Donato - Siepelunga o per San Vittore.
"Strade del passato" quando, adolescenti, dopo pranzo, inforcavamo i nostri "48" e andavamo in giro per i colli bolognesi.
In particolare San Vittore era una strada più volte percorsa per la piacevolezza dei tornanti (mi viene in mente che la si chiamava anche la "33 curve": non ricordo se siano 33, ma sono tante).
Ieri, per necessità, l'ho percorsa cinque volte (una sola volta l'altra strada che, alla fine, credevo fosse più corta, invece occorre più tempo).
Me la ricordavo più lunga e più "facile".
In effetti le curve sono autentici tornanti e alcuni hanno anche l'asfalto crepato o parzialmente sbriciolato a causa del movimento del terreno.
Quel tuffo nel passato è stato l'unico aspetto piacevole di una situazione di disagio dovuta anche all'imperizia di chi avrebbe dovuto fornire precise indicazioni e invece si è limitato a posizionare degli stradini (neanche dei vigili urbani) che sapevano solo dire "è chiuso".
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