sabato 14 aprile 2018

Cesarino Cervellati

Non posso, in questo spazio, dimenticare un saluto a Cesarino Cervellati, morto a 87 anni venerdì 13 aprile.
La nostra generazione non può averne un ricordo da giocatore avendo lui smesso (presto per i canoni odierni) nel 1961/62, quando noi avevamo i primi approcci con il mondo del calcio e del tifo rossoblu, ma ce lo ricordiamo come "Salvatore della Patria" in due o tre circostanze, quando fu chiamato a salvare il Bologna dalla retrocessione, magari in coppia con il "Mago di Turi", Oronzo Pugliese.
Credo che una volta sia partito da allenatore in prima, ma probabilmente non era destino e venne sostituito, così come non gli riuscì il miracolo di salvare il Bologna dalla prima, umiliante, retrocessione del 1982.
Cervellati fu una bandiera, di quelle che, oggi, non ci sono (quasi) più, in nessuna squadra dove i mercenari stranieri, autentici lanzichenecchi del calcio italiano, debordano per la miopia dei dirigenti che, ancora, nonostante l'eliminazione dai mondiali di Mosca, non assumono l'unica decisione saggia: limitarne la presenza in campo.
Era un calcio più lento, un calcio meno ricco, un calcio da passione famigliare.
E Cervellati, prima giocatore e poi fedele allenatore del Bologna, ne ha rappresentato benissimo l'essenza.

2 commenti:

massimo p. ha detto...

Uno alla volta se ne vanno tutti purtroppo. Ricordi bene, in un campionato partì come primo allenatore, ma durò poco: non era il suo ruolo (forse fu il campionato 69-70 ma non sono sicuro). Come salvatore della patria divise il suo ruolo con Oronzo Pugliese- Altri tempi , altre persone. Il calcio attuale mi fa schifo e sono fiero di non seguirlo pù da anni.
t

Massimo F. ha detto...

Il Bologna, da tempo, non è più "lo squadrone che tremare il mondo fa" e neppure quello che "così si gioca solo in Paradiso", ma resta una fede, una passione. Il calcio moderno è rovinato dai troppi soldi che vengono elargiti a ragazzini che non hanno la maturità per gestire una ricchezza così improvvisa e ingiustificata. Ho letto che Mbaye, uno molto scarso che ci ha rifilato l'Inter, potrebbe avere un rinnovo di contratto per 700mila euro l'anno. Dall'ara non li avrebbe dati neppure a Bulgarelli.