domenica 9 settembre 2018

Lucio Battisti vent'anni dopo

Con grande sorpresa, accendendo la radio sin dal giornale radio delle sei, ho ascoltato la commemorazione dei venti anni dalla morte di Lucio Battisti.
Non me l'aspettavo, credevo che anche questa volta, questo anniversario restasse per pochi intimi e anche adesso, mentre scrivo, sempre per radio, la trasmissione musicale che collega le varie parti della programmazione domenicale gli è dedicata.
Una frase che sento ripetuta è che le canzoni di Battisti siano state la colonna sonora dell'adolescenza di chi, oggi, come noi, ha sessanta anni.
Non sono e non sono mai stato un esperto musicale e ascolto la musica (e non sempre), a basso volume, solo quando sono seduto in poltrona a leggere, sicuramente però ricordo che Battisti fu la colonna sonora, grazie alle musicassette della Marcella, della nostra prima e unica gita di classe a Perugia nel 1974.
E il naufragar m'è dolce in questo mare.

1 commento:

massimo p. ha detto...

Sì, l'album era "Il mio canto libero", uno dei migliori di battisti (forse il migliore9. Battisti lo seguivo (e mi piaceva) fin dal 1969. Mi ricordo una volta in IV ginnasio una discussione sui cantanti italiani: una ns.compagna (non ricordo chi, forse proprio la Marcella o forse Claudia) disse che Battisti era l'unico che si poteva ascoltare . Io mi trovai d'accordo (ovviamente c'erano tanti altri grandi cantanti, tanti mostri sacri, da Morandi a Mina, da Celentano alla Vanoni, ecc.), ma evidentemente Battisti era l'unico che piaceva alla ns.generazione