martedì 17 marzo 2009

DUBITO ERGO SUM

Cari amici, ultimamente sono stato più volte "bacchettato "da Valeria, per un certo assenteismo sul blog ed anche , mi è parso di capire per una mancanza di coraggio nel manifestare fino in fondo il mio pensiero su certi temi. Intanto vorrei dire che la profondità dei vostri ultimi post , nonchè dei commenti annessi, mi rendono sempre più fiero circa il mio intento iniziale e il compito che mi sono assunto nel "rigenerare" questa nostra creatura. E mi pare che il risultato sia buono.
Vorrei anche aggiungere che tra il pensiero la parola e lo scritto , per quanto mi riguarda ci sono dei filtri e dei passaggi obbligati, degli spazi di riflessione che vanno riempiti.
A volte la mia vis polemica che cerco di frenare e la mia naturale "cattiveria"che si esercita nello scagliarsi impietosamente contro chi , a mio giudizio non ha le basi per affrontare un discorso culturale adeguatamente, mi inducono alla prudenza.
Nel nostro blog siamo tutti "adeguati" in questo senso, però devo dire che alcune prese di posizione, a partire dal dibattito infausto sull'olocausto, per arrivare alla difesa della vita, e poi a certi temi trattati disinvoltamente in termini di propaganda elettorale su Bologna, mi hanno procurato, un certo disagio.

Nei miei incontri settimanali con Massimo, quando ci attovagliamo da "Ercole" non manco di tentare (proprio perchè lo stimo e lo ritengo un amico vero) di insinuare qualche dubbio nelle sue granitiche e a volte provocatorie , come lui stesso ammette, certezze. Massimo ok a destra ma non così tanto a destra !
Le certezze d'altronde in politica sono il pane quotidiano ma nella storia della conoscenza sono deleterie , e noi vogliamo nel nostro blog parlare di scienza, di filosofia, di storia e anche di altro ma per favore facciamoci sempre guidare dal faro del dubbio.
Il mio è solo un sommesso invito e non vuole in alcun modo essere una limitazione al libero pensiero ma quando il libero pensiero ci porta sui terreni scoscesi del negazionismo, del razzismo
del nazionalismo radicale della considerazione dell'omosessualità come malattia, della demonizzazione degli immigrati in quanto tali e via di questo passo, mi dispiace ma non posso essere minimamente d'accordo. E lo dico forte e chiaro.
Peraltro devo dire che non mancano nel blog voci diciamo così più illuminate sotto questo profilo.
Comunque la convivenza è possibile dato che siamo amici e ribadisco ci rispettiamo.

Cara Vale torno alla tua domanda " ti definisci un razionalista critico ma voti, etc"di qualche tempo fa e tento una risposta: la prendo larga e faccio un ripassino della storia d'Italia prima di tutto per me.
Alla fine della guerra la tradizione liberale, che con l'intervallo nefasto del fascismo, aveva bene o male traghettato questo paese nella modernità era defunta.
La Costituzione sancisce la presa del potere da parte delle due forze estranee al Risorgimento: il comunismo e i cattolici entrambe incarnate in due grandi partiti il PCI e la DC. La lunga e per certi aspetti positiva prevalenza della DC nel governare finisce probabilmente con il caso Moro e ricordiamo che i comunisti a partire dagli anni 70 furono protagonisti attivissimi della spartizione del potere.
Dopo il lungo intervallo Craxiano negli anni ottanta la forza della magistratura che aveva surrogato e nella battaglia contro il terrorismo e contro la mafia, la politica, provoca il terremoto di Tangentopoli.
Dalle ceneri dei partiti defunti (si salva solo il PDS e spera nella grande occasione di andare definitivamente al governo , ricordate "la gioiosa macchina da guerra") emerge la controversa figura carismatica di un imprenditore in difficoltà con le banche ma con un grande carisma e un innegabile potere mediatico. Vince le elezioni e da quel momento è assoluto protagonista della vita politica italiana anzi vado oltre e dico che inaugura un nuovo "ventennio", noi italiani siamo sempre i primi a salire sul "carro", ma la nostra storia ci mostra che siamo anche molto rapidi a disarcionare il manovratore. Da Giulio Cesare, a Cola di rienzo, a Mussolini a Craxi più recentemente, fino a Berlusconi ....
Vedremo come finirà.
Oggi la destra di Fini confluisce nel PDL e il PD erede delle due nobili, ma ormai depotenziate tradizioni democristiane e comuniste, vuole occupare l'altra parte del cielo.
Io mi ritengo un liberale moderato e riformatore, non ho radici in alcuna delle due componenti che si autodefinisono destra e sinistra, generalmente voto per la parte politica che ritengo farà il minor danno!!
Ma anche...... negli ultimi anni, poichè la politica si è personalizzata mi è capitato di dare il mio voto al leader che sentivo più vicino alla mia sensibilità , votare per empatia però non è politicamente corretto ed è, mi rendo conto, indifendibile. Se il Pdl riuscirà a darsi una struttura di partito democratica e manterrà al netto del carisma berlusconiano una sua unità interna, cosa che oggi appare facile ma non lo è affatto, probabilmente mi orienterò come ho fatto quasi sempre verso quell'area ma oggi è prematuro. E con questo siamo usciti allo scoperto per la gioia di Valeria che spero apprezzerà.

PS

Max perdona la mia dura requisitoria nei confronti delle tue posizioni alla quale sarai comunque capace di rispondere da par tuo...ma ti avevo preannunciato che avrei reagito dopo che mi avevi toccato persin Leopardi... non potevo lasciar correre... inoltre mentre scrivo ho 38 di febbre!
un affettuoso saluto a tutti.

6 commenti:

Massimo F. ha detto...

Caro Roberto, non ho nulla da perdonarti, ma Leopardi mi fa venire l'orchite comunque ... :-)
Del resto il fatto che si prediligano, anche in letteratura, Autori così diversi, la dice lunga sulle reciproche inclinazioni.

Credo che noi abbiamo bisogno di certezze, di decisioni, di azioni, di fatti.
Troppo tempo si è perso a mediare, a discutere, a sviscerare, ad analizzare.
So benissimo che un argomento non è mai completamente chiaro e che approfondire aumenta la conoscenza, ma non vorrei che noi, la nostra Civiltà, finisse come i Bizantini a Costantinopoli, che disquisivano sul sesso degli angeli mentre erano assediati dai turchi. E conosciamo la fine che hanno fatto.
Quindi credo che, certo, dopo un adeguato dibattito, si debbano prendere delle decisioni ed essere coerenti con quelle, senza avere la pretesa di avere certezze assolute.
Se, invece, facciamo continue marce indietro, immettiamo nei nostri progetti dosi letali di compromessi e di elementi contraddittori ed estranei, allora non avremo reso un buon servizio nè a noi, nè alla comunità.

Naturalmente noi non abbiamo nessuna legge da approvare, nessun programma da realizzare, il nostro spazio web serve a discutere, a quel "cazzeggio erudito" di cui si parlava alcuni mesi fa e che contraddistingue il nostro "attovagliamento" settimanale da Ercole (a proposito, ti avevo scritto oggi per giovedì, ma ora capisco perchè non hai risposto: auguroni !:-).

Ho qualche riserva sulla tua affermazione che vede nel pci/pds/ds/pd l'erede delle due tradizioni cattolica e comunista.
Quello è essenzialmente un partito comunista annacquato, visto che in tale movimento sono confluiti solo i rappresentanti che furono della sinistra dc che aveva tanto potere nel partito, quanti pochi voti. Tanto che si dceva che la Dc pescasse voti a destra per poi spenderli a sinistra. Certo, qualche "vecchio trombone" una volta appartenuto al "centro" esiste, ma, per l'appunto, è un "vecchio trombone", con i suoi banali ed inutili sermoncini tenuti con il ditino alzato ... ;-)

Ed ho fortissime riserve sulle tue affermazioni su Berlusconi.
Era tempo che in Italia emergesse una persona carismatica che, per suo carattere e non ancora - purtroppo - per meriti italiani, riuscisse a porre l'Italia al centro delle varie ragnatele diplomatuiche e politiche nel mondo.
Berlusconi lo voterei, non voto però il suo partito, soprattutto se finisse nelle mani del "cameragno" Fini, per me destinato a soffiare la poltrona di Franceschini ... :-D

E, Roberto, "mi consenta" di rettificare quanto scrivi circa i "... terreni scoscesi del negazionismo, del razzismo
del nazionalismo radicale della considerazione dell'omosessualità come malattia, della demonizzazione degli immigrati in quanto tali ...
".
Anche dal mio commento al post di Valeria dovrebbe essere chiaro che pongo come primo e fondamentale aspetto della convivenza civile, la Libertà di espressione che consente di dire tutto e il suo contrario.
Per me unico modo per giungere ad una risultante che sia di beneficio - proprio per la combinazione della pluralità di pensiero - per tutti.
Così il "negazionismo" io non l'ho "sposato", ma ho sempre ribadito che è legittima la posizione di chi espone idee contrarie alla vulgata generalizzata.
Di razzismo non mi sembra si sia mai parlato, mentre il nazionalismo radicale lo considero un pregio e non un difetto (io sono tra coloro che continuano a ritenere Istria e Dalmazia terre italiane).
Sugli omosessuali ho solo proposto una frase e un paio di situazioni apparse sulla stampa, ma, anche qui nel pieno rispetto della libertà di ognuno, se si accetta una corrente di pensiero che considera del tutto normali gli omosessuali tanto da chiedere per loro addirittura il "matrimonio", deve essere concessa la libera espressione a chi continua a ritenere che "Luca era gay" ... ;-).
Sugli immigrati non sono io che demonizzo, è la situazione compromessa della sicurezza e dell'ordine pubblico, oltre alle manie "politicamente corrette" (ad esempio quelle di non festeggiare il Natale, di modificare i nostri alimenti, le nostre abitudini) che rendono un pessimo servizio a quegli immigrati onesti che vengono in Italia rispettosi della nostra cultura, della nostra Tradizione.
Perchè, parliamoci chiaro, l'Italia è casa nostra e sono quelli che arrivano a doversi adeguare alle nostre leggi ed usanze, non viceversa !

Adesso spero che, nel leggere questo veloce commento al tuo post, io non mi sia reso responsabile di un aumento del tuo stato febbrile :-)

Rimettiti presto che Ercole ci aspetta !

valeria ha detto...

Passata è la tempesta:
Odo augelli far festa...

Devo dire che finchè non ho visto quell’ 1 al posto dello 0 ho seriamente temuto per le sorti del blog!
Ma quel numero mi ha subito rassicurata: non poteva essere che per una risposta di Cesco al post di Roberto. L’ incidente diplomatico è così superato.
E’ vero, Robi, ti ho bacchettato, qualche volta, ma purtroppo questo rientra in una sorta di deformazione professionale, pardon: professorale! E so che, mie bacchettate o meno, il proprio pensiero va estrinsecato, soprattutto con il granitico Massimo, che non perde occasione per manifestare il proprio.
Comunque,Roberto, per quel che mi riguarda, la tua risposta,ancorchè tardiva, mi ha ampiamente soddisfatto. D'altra parte,mi sembra che il blog sia un mezzo alquanto adatto per l’ esercizio di quella libertà di manifestazione del pensiero che costituisce uno dei pilastri di ogni ordinamento democratico che si basi sul pluralismo ideologico.

Dice Cesco che "l'Italia è casa nostra e sono quelli che arrivano a doversi adeguare alle nostre leggi ed usanze, non viceversa!"
Magari, se leggessero un po' di Leopardi, male non farebbe al loro animo così come al nostro....

Notte, Amici!
:-)

claudio ha detto...

Roberto è un piacere rinnovato tornare a leggere un tuo post, innanzitutto buona guarigione, poi mi unisco a te "contro" Massimo e pro Leopardi, ma de gustibus...
Sempre a proposito di Massimo F.: la sua posizione è chiara per me: troppo di destra forse, ma ha dannatamente ragione su un sacco di cose. Ritenere nostre Istria e Dalmazia... mmm, intrigante. Vogliamo aggiungere Nizza e la Corsica?

Massimo F. ha detto...

A Nizza nacque Garibaldi, in Corsica Napoleone. Tutto sommato sarebbero nel solco dei grandi generali italiani (e Romani). Ma Nizza, Savoia, Corsica furono cedute dai rispettivi sovrani. Istria e Dalmazia ci sono state sottratte dopo un genocidio nei confronti della nostra Gente ...
Valeria. Roberto conosce da tempo le mie idee, non a caso ci vediamo almeno una volta alla settimana a pranzo, quindi non ho mai dubitato che qualunque affermazione venisse qui formulata sarebbe stata compresa nel suo giusto spirito :-)

Massimo F. ha detto...

Leopardi. Sarà un mio limite. Trovo tantissime persone che lo considerazno addirittura più "grande" di Dante stesso. Mi ricordo che anche con mio padre avevo lunghe discussioni proprio perchè non ho mai provato piacere a leggere Leopardi (di cui, proprio grazie a mio padre, ho tutte le opere) e anche quando mi mettevo di buona volontà nel cercare di leggerlo ... dopo un po' rinunciavo ... :-)

valeria ha detto...

Che ridere! Se i ns. beneamati prof. di italiano e storia/ latino e greco stessero seguendo le nostre elucubrazioni bloggistiche, certamente metterebbero in DUBBIO la bontà dei metodi e strumenti da loro rispettivamente utilizzati per farti amare il Leopardi (Max) e... per farci amare Marx (l’ esito fallimentare è stato qui maggiormente centrato, mi pare….:-)!)
Buona giornata, soprattutto a Roberto, che ha più bisogno dell' augurio...