domenica 13 novembre 2022

Pausa

Con la partita di ieri, per due mesi il Campionato andrà in letargo (in realtà oggi ci sono altre partite, ma è ieri che ha giocato il Bologna e ...  il resto è noia).

In realtà la sosta è causata dal Campionato del Mondo in Qatar, ma, non essendo riuscita l'Italia ad essere qualificata, la cosa non mi interessa e, forse, mi limiterò a guardare solo finale e semifinali, sperando che non vincano nazioni come Brasile e Germania che sono al nostro livello (o anche più) di coppe vinte.

Il Bologna ha chiuso con una convincente vittoria.

Devo quindi fare un'ammenda, che spero non sia momentanea.

Non avevo alcuna fiducia in Thiago Motta.

Era noto che fosse la terza o quarta scelta dopo che altri avevano rifiutato la panchina e non aveva mai fatto due stagioni di seguito nella stessa squadra e mi domandavo il perchè.

Non so se sia tutto oro quello che luccica in casa di Thiago Motta, però, dando fiducia a panchinari come Ferguson (strepitoso goal, ieri) e Abischer (anche lui in goal) ha affiancato ad un gigante come Arnautovic una squadra che sembra funzionare.

A parte il risultato di Milano che, però, non ha fatto danni, mentre la nostra vittoria dell'anno scorso ha fatto perdere all'Inter lo scudetto e impedito che si cucisse, almeno per ora, la seconda stella sulla maglia.

Mi dispiace per le modalità di esonero di Mihailovic che ha una battaglia ben più importante da combattere e ieri, ascoltando i commenti per radio, mi ha colpito Sabino Nela che, senza riferirsi a Mihailovic ma a commento di una dichiarazione di Spalletti, ha ricordato come mentre un giocatore si allena due ore al giorno, un allenatore è in costante attività, perche prima e dopo l'allenamento ha i colloqui con i collaboratori, con i singoli calciatori, con lo staff medico, quello dei preparatori, deve conoscere le altre squadre ed i singoli giocatori.

Pensando a quelle parole, mi sembra abbastanza chiaro che chi è impegnato in una battaglia ben più importante del risultato domenicale, forse non poteva dedicare all'impegnativo ruolo di allenatore tutta la attenzione richiesta.

Ma non possiamo dimenticare che questa è la squadra di Mihailovic e che se abbiamo un campione come Arnautovic, che da anni non si vedeva da queste parti, il merito è tutto di Mihailovic che lo ha convinto a venire a Bologna.

Nessun commento: