Ho iniziato a leggere le 1170 pagine dell'ultimo romanzo sulle investigazioni di Cormoran Strike, scritto da Robert Galbraith che è lo pseudonimo, per queste storie, di J. K. Rowling, la creatrice di Harry Potter.
Se non ho mai letto nè guardato i film di Harry Potter perchè il genere fantasy mi è ostico, della Rowling, prima di iniziare la serie di Cormoran Strike, avevo letto e mi ero appassionato a "Il seggio vacante".
E delle doti dell'autrice (ma anche dei suoi traduttori) non posso che avere conferma dalla serie del detective londinese, giunto alla sesta avventura.
E' stata anche realizzata una serie televisiva che, però, non mi ha ancora entusiasmato.
Un paio di considerazioni.
A me sembra che pur essendo apparentemente Strike il personaggio pricnipale delle storie, emerga, romanzo dopo romanzo, la figura della sua socia Robin Ellacott.
Interessante la tecnica di avere la storia principale, portante del romanzo, con il contorno delle altre indagini minori di Strike o, meglio, della sua agenzia investigativa privata.
Di "Un cuore nero inchiostro", giunto a pagina 240, mi limito ad un primo commento dell'idea di trascrivere, con caratteri di stampa e impaginazione differente dal testo, le chat ed i tweet dei protagonisti.
Idea interessante, ma molto faticosa per il lettore.
Almeno per me.
Vedremo al termine del romanzo se tale idea potrà essere considerata essenziale per la trama.
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