domenica 16 agosto 2020

Primo Ferragosto da esodato

Per la prima volta da 38 anni, il mio Ferragosto non è stato condizionato dal "ritorno" in ufficio.
Forse potrei anche dire che, per la prima volta nella vita, non ho condizionamenti di ritorni, più o meno imminenti, ad una qualche attività specifica (che sia scuola, università o ufficio).
In realtà non me ne sono ancora reso conto.
Forse perchè ho iniziato il primo luglio, forse perchè i tre mesi che hanno preceduto il 30 giugno sono stati caratterizzati da quel "lavoro da casa" che è stato un antipasto dell'attuale situazione o forse perchè devo ricredermi, io che ho sempre preso in giro chi, andando in pensione, mi diceva "oggi non posso, sono impegnatissimo", constatando come siano gli impegni che vengono a noi, anche senza cercarli.
Mi sembra di essere in ferie e l'unico sapore differente è che mi sposto con maggiore frequenza (e in base alle previsioni del tempo) tra Bologna e l'Appennino.
Quattro giorni da una parte, poi altri otto dall'altra, poi di nuovo a Bologna per un paio di giorni e via andando.
Molto piacevole, anche se spero di poter vedere il momento in cui sarà realizzato il famoso teletrasporto di Star Trek, così da evitarmi di dover guidare e poter fare il pendolo anche più volte nella medesima giornata a seconda delle mie personali esigenze.
Non so come saranno l'autunno e l'inverno, ma al momento lo status di esodato (che è pensione a tutti gli effetti) mi piace molto più di quanto prevedessi.
E' proprio vero che a stare meglio ci si abitua subito  ...

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