domenica 9 agosto 2020

Agosto = repliche

Da moltissimi anni agosto è sinonimo di repliche.
Quando eravamo bambini c'erano trasmissioni televisive confezionate con spezzoni di vecchie trasmissioni, ed era anche piacevole.
Oggi non hanno neppure il buon gusto di presenterci le repliche con una forma elegante di trasmissione della memoria.
Particolarmente in radio, di cui sono sempre stato un abituale ascoltatore, maggiormente adesso da esodato sulla via della pensione, propongono repliche di intere puntate di trasmissioni precedenti.
Quando, per semplificarsi la vita, non risolvono tutto con una sequela infinita di canzonette inframmezzate dalla verbosità sconclusionata e inconcludente di uno pagato (presumo assunto dalla rai) appositamente per sparare fesserie (ed è uno che non è uno solo, ma uno che si alterna con una miriade di altri "uno" tutti pagati per il medesimo motivo).
Posso accettare la replica da quelle stazioni che mi offrono programmi gratuitamente, dove è mia la scelta di sorbirmi anche la pubblicità che le mantiene.
Mi piacerebbe invece, ma purtroppo il Bertoldino di Rignano sull'Arno ci ha incastrato tutti con il canone rai addebitato direttamente sulla bolletta elettrica, se si potesse rispondere: tu mi proponi repliche ? 
E io ti pago con la la fotocopia del bollettino del canone dell'anno scorso.
Riempi il tempo con canzonette ?
E io ti pago con la registrazione del tintinnare delle monete e il fruscio delle banconote.

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