
Quando ho sentito parlare per la prima volta dei Nirvana ero assolutamente in trip per i Guns 'n Roses, ero su un catamarano fuori Cabo St. Lucas e suonavano come sempre "Sweet child of mine", la dolce ballata rock che Axl aveva dedicato alla ex. Avevo passato il pomeriggio su una spiaggia a suonare con dei ragazzi venuti giù da San Diego con due chitarre Martin, veri ex hippie: pensate che uno era stato al concerto di Altamont e aveva fatto una comparsata nel film sui Doors. Erano appena finiti gli anni '80 e pensavo che niente potesse battere "Appetite for distruction". Ma mi sbagliavo. Dicono che la canzone più bella di tutti gli anni '90 sia stata scritta all'inizio della decade e non posso che concordare: quella volta un amico tirò fuori una cassetta con "Smells like teen spirit" e iniziò una passione che mi ha portato attraverso gli anni fino all'8 aprile 1994 quando la sera al giornale mi capitò per le mani l'agenzia (allora arrivavano ancora su carta) che annunciava la morte di Kurt Cobain. Si era sparato una fucilata in bocca, come un altro mio idolo di gioventù, Ernest Hemingway. Aveva fatto la fine di altri "maledetti" come Hendrix, Brian Jones, Jim Morrison. In soli quattro anni aveva sconvolto il mondo della musica portando il grunge (ormai quasi estinto) sulla vetta delle classifiche. Con soli 3 dischi praticamente, innovativi e provocatori. Più un incredibilmente intenso Live Unplugged a Mtv. La voce di Cobain era incredibile: poteva partire bassa e poi salire fino a tonalità distorte quasi urlate. Una delle canzoni meno note ma fra le più belle "You know you're right" ne è un ottimo esempio: fra l'altro la parola urlata nel ritornello è "pain", dolore. Quel dolore incredibile allo stomaco che lo ha tormentato per tutta la vita, che nessun dottore riusciva a curare e che sicuramente lo ha spinto verso le droghe e l'abisso. Anche quando l'ho sentito a Modena nel '94 in una sera emozionalmente unica per me, quando finì la cover di Bowie "The man who sold the world", il solito urlo che faceva alla fine mi parve quasi un disperato richiamo d'aiuto. Era così reale che l'ho sognato per anni finché non l'ho ritrovato, poco tempo fa, in un bootleg registrato quella sera e messo in rete. Era un urlo che annunciava già la sua fine, secondo me.
Che dire del Cobain chitarrista. Certo non è un virtuoso, men che mai uno shredder. Ma il suo stile è unico e non bisogna sottovalutarlo. Prendiamo ad esempio l'uso dei power chords in "Smells like teen spirit" o "In Bloom" e poi le distorsioni. E notate che con solo pochi accordi ha fatto canzoni bellissime, che rimarranno a lungo nella memoria..
Come as you are, as you were,
As I want you to be
As a friend, as a friend, as an old enemy.
Take your time, hurry up
The choice is yours, don't be late.
Take a rest, as a friend, as an old memoria...
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Avrei voluto far uscire questo post fra una settimana, nell'anniversario di quel concerto di Modena, ma l'ho anticipato "stimolato" dall'intervento di Katia che avevo ingiustamente sottovalutato come intenditrice di musica, anzi sono felice di avere nuovi interlocutori "tecnici" musicalmente. Rigetto però in toto ragazze le vostre accuse di maschilismo, oltretutto ai concerti ho sempre portato un sacco di donne (addirittura tre una volta a vedere i Green Day: eravamo in assoluto penso i più vecchi del palazzetto!) A presto
13 commenti:
Onestamente i Nirvana li conosco poco e quel poco che ho sentito non mi entusiasma; preferisco di gran lunga i Pearl Jam mentre per i Guns & Roses non ho mai avuto un grosso interesse. Certo che la figura del giovane artista innovatore e maledetto ha avuto sempre un grande fascino; fra questi ti sei dimenticato di citare la grandissima Janis Joplin che non è certamente da meno rispetto a quelli che hai citato. Si dice anche che il grande Jimy Hendrix sia stato eliminato dalla CIA perchè all'epoca sovvenzionava il Black Panther Parthy. Vorrei però richiamarti e richiamare gli amici del blog su una delle figure più innovative, intelligenti, trasgressive della musica del secolo scorso cioè il mitico Frank Zappa che, nonostante sia stato uno dei maggiori innovatori ed iconoclasti del rock/jazz, ha condotto comunque una vita normale libera da droghe, alcool, vizi di vario genere, con una moglie normale e dei figli; purtroppo è venuto a mancare non a causa dei suoi eccessi, ma per un male incurabile privandoci di un vero genio musicale. Riascoltarlo nelle sue incisioni a volte può non essere sempre semplice ed immediato come non lo è ascoltare la musica colta, però ragazzi che personaggio. Io purtroppo da quando me ne sono venuto a vivere in mezzo ai monti non ho più avuto frequenti occasioni di vedere tanti concerti, però appena posso non me ne lascio scappare uno. Tornando agli anni 80 il gruppo che sicuramente mi ha più colpito sono stati senz'altro gli U2 per lo meno fino all'album Rattle & Hum. Negli anni più recenti mi hanno colpito abbastanza positivamente i Mumford&Sons e i Ducks anche se le mie passioni leggere restano legate alla musica californiana degli anni 60/70 e al rithm & blues.
Non avevo dimenticato Janis Andrea: è che l'elenco è così lungo! Anch'io adoro i Pearl Jam, assolutamente straordinari, il primo disco un capolavoro, Vedder una voce fantastica e McReady un chitarrista coi controcazzi. Li ho visti a Roma parecchi anni fa: da accapponare la pelle. Zappa non l'abbiamo visto insieme allo stadio tanti tanti anni fa? E' vero, un genio che ha fra l'altro lanciato generi e artisti fra cui voglio citare il ragazzo che Frank usava un tempo per le parti di chitarra "impossibili", cosiddetto stunt guitar: era il giovane Steve Vai, il mio "numero uno" chitarristicamente parlando, fra l'altro anch'esso salutista e lontano dal jet set. Se ti riesce cerca di vedere il film di Walter Hill, "Mississippi adventure", titolo originale Crossroads, con Ralph Macchio nella parte di un giovane chitarrista che per liberare il vecchio amico da un patto con il diavolo deve battere il chitarrista del diavolo stesso, interpretato da Vai. La colonna sonora tutta di blues del delta è splendida ed è del mitico Ry Cooder. Fu lui a scegliere Vai per la parte nel film e nel duello finale di chitarre (Macchio ovviamente fa finta, le parti sono tutte di Steve Vai) ci sono dei numeri da paura!
Katia e Robbi vi hanno abbandonato?
Vabbè, io ci provo: effettivamente i Pearl Jam hanno uno stile più vicino alle sonorità classiche del rock anni ’70 che a quelle più aggressive di gruppi quali i Nirvana, e io sono allineata dalla parte della musica meno "hard"...
Quali sono i pezzi che mi indichereste tra i migliori della musica californiana degli anni 60/70 e del rithm & blues?
La domanda è rivolta a entrambi...e io amo i Beatles!
Bye
Vale non intenditrice, ma di buona volontà... :-)
Più che citare un pezzo, credo che Andrea si riferisse principalmente a tutto il movimento della West Coast cresciuto attorno a gente come CSN&Y, Grateful Dead, Jefferson Airplane, Santana ecc. Musica memorabile Valeria, a tutt'oggi imbattuta in quel campo. Posso menzionare comunque una canzone che rappresenta secondo me abbastanza bene il passaggio successivo di tale musica: il movimento hippy (di Woodstock per intenderci) in fondo non era più lo stesso dopo Altamont (quando al concerto dei Rolling Stones gli Hell's Angels chiamati a far servizio d'ordine scatenarono un casino tale che ci scappò il morto dimostrando in maniera lampante che anarchia, pace, amore, erba e tutte quelle belle cose non si reggevano da sole in piedi senza una società che garantisse il rispetto delle leggi e delle regole). I musicisti erano star sempre più lontane dalla gente e vittime di un sistema che pur arricchendoli tendeva a distruggerli un po' alla volta. La canzone, emblematica nel suo testo, famosissima al punto che tutti l'hanno ascoltata almeno una volta è Hotel California degli Eagles, un supergruppo ormai "sciolto" da decenni ma che ha avuto un successo incredibile e soprattutto specie all'inizio un valore musicale altissimo.
Dato che Vale aveva fatto delle richieste precise ho provato a mettere giù i 10 brani che hanno cambiato a mio avviso il modo di concepire la musica e modificato il costume dei giovani negli anni 60/70. Non necessariamente sono i brani che giudico migliori ma quelli più influenti. Come sempre in questo tipo di scelte restano fuori troppe cose.......
1) Satsfaction - ROLLING STONES
2) All you need is love - BEATLES
3) Imagine - JOHN LENNON
4) Like a rolling stone - BOB DYLAN
5) For what is worth - BUFFALO SPRINGFIELD
6) Woodstock - CSN&Y
7) Somebody to love - JEFFERSON AIRPLANE
8) The End - THE DOORS
9) Wodoo Chile - JIMY HENDRIX EXPERIENCE
10)Piece of my heart - BIG BROTHER & THE HOLDING COMPANY WITH JANIS JOPLIN
Infine ragazzi vi consiglio di ascoltare un brano di quello che è il mio cantante preferito; non è inglese nè americano, è nato a Belfast; la canzone non era da mettere fra le 10 ma è la più bella canzone d'amore che abbia mai sentito sia per la qualità del brano che per l'interpretazione.
"Have I told you too lately that I love you" by VAN MORRISON
OT: spiace interrompere brevemente questo dialogo musicale, ma non volevo partire senza salutare. Per una settimana proverò a scendere sugli sci rimanendo incolume.
Non sapendo se, questa volta, troverò un collegamento a internet, per me l'appuntamento con voi sarà per domenica 27. Forza Bologna ! :-)
Ci sarebbe da parlare a lungo sui dieci pezzi di Andrea, peraltro tutti capolavori e sulla loro presunta influenza, ma rischieremmo di incartarci su una discussione troppo a lungo. Però la canzone di Van Morrison è veramente straordinaria, in misura minore anche nella popolarissima cover di Rod Stewart, e mi associo nel consigliarne l'ascolto. La mia canzone d'amore preferita da tantissimi anni per una valanga di motivi è forse in assoluto meno valida, ma io la adoro sul serio: si chiama Memory Motel, Rolling Stones 1976, lp Black and Blue. Se vi capita sentitela.
Buona montagna a Massimo e a presto
Grazie mille, ragazzi! Sono particolarmente entusiasta delle canzoni d' amore che mi avete suggerito: vi saprò dire..
Buona montagna a Massimo (lui beato...)
Andrea, ce l' ho!
Sono troppo felice!
Ho detto: adesso scarico le due canzoni di Andrea e di Claudio...
Poi, mentre sono su You tube e aspetto "Have I told you too lately that I love you" (ci mette un sacco, io sono antichissima a livello informatico, mi sono sempre arrangiata) mi viene l' idea di scartabellare tra i miei cd e vedo: The best of Van Morrison. Nooooo, non ci credo...
Copertina marron (magari ce l' hai anche tu), scorro velocemente i titoli, c'è la canzone che ci indichi: apro la custodia, il cd non c'è!
Ho scartabellato per mari e terra e finalmente l' ho trovato!
Sono troppo soddisfatta...
Nel frattempo però anche dal computer esce un po' il pezzo, davvero bello...
Dovevo comunicartelo!
Cosa ci faccia ,poi, tra i miei cd, quello di Van Morrison dirti non so...
Le canzoni che ci sono sono:
bright of the road, gloria,baby please don't go, Have I told you too lately that I love you,broten eyed girl, sweet sing, warm love, wonderful remark, jackie wilson said, (I'm in heaven when you smile),full force gale, and it stoned me,here comes the night, domino, did ye get healed, wild night cleaning windows, whenever God shines his light, queen of the slipstream, dweller on thethreshold..
Bah, adesso me lo ascolto!
BYE! :-) Valery soddisfattissima
Sono molto contento che Vale abbia trovato le canzoni che io e Claudio le abbiamo suggerito. Per quello che riguarda Van Morrison posso dire che è il mio cantante preferito perchè oltre ad avere una voce che trovo meravigliosa coniuga i tipici accent black del rithm & blues col rock and roll più classico e le sonorità celtiche dell'isola di smeraldo dalla quale proviene, terra tra l'altro che amo moltissimo e che sento quasi come una seconda patria per le tantissime analogie che gli Irlandesi hanno con noi Italiani. Cominciò la sua carriera negli anni 60 in un gruppo che si chiamavano Them che somigliavano molto nelle sonorità ai primi Rolling Stones, quindi puro rock and roll(primo ed indimenticabile successo dei Them fu la mitica Gloria). Alla fine degli anni 60 cominciò la sua carriera solistica sfornando alla media di uno all'anno album fino ai nostri giorni. Io li trovo tutti belli e fra vinili e cd penso di possedere i più belli, mentre in mp3 ho la discografia completa. Memorabile l'album Irish Heartbeat uscito nei primi anni 80 coi Chieftains (gruppo folk tradizionale irlandese) dove rilegge alla sua maniera classici della musica folk del suo paese. Gli album più belli restano comunque Astral Weeks e Moondance che non devono assolutamente mancare in una qualsiasi discoteca. L'unico neo del personaggio è che è un tipo scontroso che poco si concede al pubblico ed ai fans. Di lui ricordo un concerto bellissimo (quasi 2 ore filate) ad una Festa dell'Unità a Modena a metà degli anni 80.
Cari amici "intenditori", vi interessa il mio responso?
La canzone indicata da Andrea mi è sembrata romanticissima,
veramente stupenda, quella di Claudio ha qualcosa di più "strong", ma direi che la gara è tra titani...
Per la cronaca, ascoltando il mio cd di Van Morrison a un certo punto ho "riconosciuto" una canzone molto famosa, che mi piace alquanto: era Moondance, che chissà perchè non avevo trascritto...Impossibile restare seduta :-)
La voce di Van Morrison, Andrea, mi piace molto, ma non sembra quasi la stessa voce, ad es. nell' interpretazione di Gloria o di Have I told you too lately that I love you...Molto meglio nella seconda versione, che ne pensi?
Per la cronaca: la "scontrosità" a me non dispiace; certe volte è un quid pluris, non un difetto...
Felice che ti siano piaciute le canzoni Valeria: trattandosi di canzoni "d'amore" però personalmente l'obiettività viene un po' meno rispetto ai ricordi che ci possono essere dietro. Dunque ognuno di noi avrà la "sua" canzone, e quella sarà la più bella.
Vero, Claudio: però il discorso vale, sia pur in misura minore, per tutte le canzoni. La musica evoca emozioni, e le emozioni sono poliedriche, collegate all' amore ma anche a stati d' animi come l' allegria o la malinconia, la gioia o di tristezza, la comunione o la "chiusura" col mondo, indotti da tante situazioni..E' per questo che, secondo me, anche la canzone tecnicamente meno pregiata può essere apprezzabile...
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